By: gianlini on Domenica 07 Dicembre 2014 10:37
Paolo, Venezia è un grande punto di domanda:
Come forse avevo già detto, mio padre è nato e cresciuto fino ai 25 anni a Venezia, dopo di che il lavoro l'ha costretto a trasferirsi prima a Treviso e poi a Milano.
Erano gli anni del dopoguerra, e praticamente tutti i suoi compagni di liceo o università hanno avuto lo stesso destino, si sono nel giro di un lustro tutti ritrovati a vivere a Milano.
Mio padre che forse voleva cancellare ricordi troppo forti ha venduto 40 anni fa la casa, ma tutti i suoi amici veneziano-milanesi le hanno conservate e ci vanno regolarmente per vacanze e weekend.
Il figlio di uno di essi, praticamente mio coetaneo, sposando una ricca ragazza della provincia di Venezia, e trovandosi un lavoro a Vicenza è addirittura riuscito a rinverdire la gioventù veneziana del genitore, e si è comprato casa a Venezia, andando avanti e indietro da Vicenza. Tutti gli altri figli di questi amici invece vivono a Milano.
Mi raccontava proprio un paio di gg fa mia mamma, che aveva telefonato alla mamma di questo mio quasi coetaneo, che le ha raccontato che era tutta contenta perchè la prima figlia del figlio, dovendosi iscrivere all'università, si era iscritta in Bocconi, e quindi poteva ora godere della compagnia della nipote qui a Milano. Nel giro di 3-4 anni, anche gli altri due figli, approdando in età di università faranno rotta su Milano o su un centro analogo (a meno di non voler studiare architettura o lingue orientali per le quali forse Venezia rappresenta ancora un'ottima rampa di lancio)
Questi coetanei veneziani dei miei sono incredibilmente longevi, stavamo proprio facendo il conto che su 12 compagni di liceo e giochi, (1925-1928 come anni di nascita) ben 10 sono ancora vivi...ma quando non ci saranno più i figli saranno interessati a conservare le case veneziane?? laddove ci sono 3 figli e magari 7-8 nipoti, sarà veramente immaginabile che non dovranno venderle per poterle "suddividere"?
le spese di una seconda casa a Venezia non saranno insopportabilmente elevate per chi conduce una vita "normale"?