Ritorniamo alla lira?

 

  By: lutrom on Mercoledì 15 Gennaio 2014 09:12

Roberto, stavolta sei completamente fuori strada: sotto il tuo intervento vedo il teschio di un "asino cornuto" (eh eh eh): in realtà in Italia i somari non stanno morendo (MAGARI!!!!), ma vivono e si riproducono alla grande, ragliando sempre più forte (vedremo cosa accadrà quando non troveranno più "fieno" nelle loro "mangiatoie", forse mangeranno gli euro -poi bisognerà vedere se preferiranno la moneta endogena o quella esogena o la riserva frazionaria o i bit dei computer o le monete di carta... Comunque vada la vedo dura per loro, eh eh eh...-).

 

  By: Roberto964 on Mercoledì 15 Gennaio 2014 08:05

...non credete che dovrebbe essere saccomannis a spiegare più di qualche cosa a noi tutti? <Debito pubblico segna nuovo record a 2.104 miliardi> <Dal 2010 il contributo italiano al sostegno finanziario ai paesi dell'area dell'Euro è stato pari a 55,1 miliardi> ....eppure tanti caproni pensano che tagliando un miliardo di spese della politica le cose possano sistemarsi.. Debito pubblico segna nuovo record a 2.104 miliardi, inflazione ai minimi dal 2009 Finanzaonline.com - 14.1.14/11:38 Nuovo picco storico per il debito pubblico italiano. Dai dati diffusi da Banca d'Italia emerge che a novembre il debito delle amministrazioni pubbliche è salito al nuovo record di 2.104 miliardi di euro dai 2.085 miliardi registrati ad ottobre e dai 2.021 miliardi di novembre 2012. Via Nazionale spiega che l'aumento è da attribuire principalmente al fabbisogno del mese (6,9 miliardi) e all'aumento (11,5 miliardi) delle disponibilità liquide del Tesoro (che hanno raggiunto quota 59 miliardi). Il sostegno finanziario ai Paesi dell'Eurozona ha inciso sul fabbisogno nella misura di 12,8 miliardi. In particolare, la quota di competenza dell'Italia dei prestiti erogati dall'European Financial Stability Facility (Efsf) è stata pari a 6,7 miliardi, i versamenti della terza e quarta tranche della sottoscrizione del capitale dell'European Stability Mechanism (Esm), effettuati nei mesi di aprile e ottobre, sono stati complessivamente pari a 5,7 miliardi. Dal 2010 il contributo italiano al sostegno finanziario ai paesi dell'area dell'Euro è stato pari a 55,1 miliardi, di cui 33,6 miliardi riguardanti la quota dell'Italia dei prestiti dell'Efsf, 11,5 riguardanti la sottoscrizione del capitale dell'Esm e 10 miliardi relativi ai prestiti bilaterali in favore della Grecia (la cui erogazione è terminata alla fine del 2011). http://www.finanzaonline.com/notizie/news.php?id=%7B39D756B8-DD22-4789-9BD4-99C9E75693BD%7D&folsession=23f26138e808f97d1ba8f7f941f4a209

 

  By: traderosca on Martedì 14 Gennaio 2014 22:15

"CRISI: Saccomanni, senza euro sarebbe stata molto piu' grave" Roberto,vallo spiegare a Saccomanni.......

 

  By: Acmen on Martedì 14 Gennaio 2014 20:26

Ci libereremo, statene certi. ------------------------------ magari...! se ti liberi del Er Pd e del Pd-exElle che vuol dire altri 10 anni tempo che passino a miglior vita gran parte dei Pensionati che gli danno il voto e continueranno a fare per garantirsi ...!

 

  By: lutrom on Martedì 14 Gennaio 2014 18:36

... purtroppo non solo la matematica è un'opinione per certa gente...

 

  By: Roberto964 on Martedì 14 Gennaio 2014 17:09

<Ora non avete più scuse. Questo è se vi pare, e, se non vi pare, sarà lo stesso. Fortunatamente la matematica non è un’opinione.> ...a quanto para, per qualcuno la matematica resta un'opinione...

 

  By: antitrader on Martedì 14 Gennaio 2014 00:56

Robbe', sei diventato il piu' grande collezionatore di spazzatura dal web, non ti lasciare turlupinare da quelli che "tre lauree e due master", anche quelli scrivono boiate pazzesche anzi, ne scrivono piu' degli altri in quanto sono ormai prigionieri delle loro antiche fesserie che gli ha inculcato qualche pallone ipergongiato durante il master o sui banchi dell'universita'. Ti do un consiglio, leggi di meno e rifletti di piu', lo so che e' piu' faticoso ma ti si apre tutta una prateria e ti liberi delle cazzate che non sono nemmeno le tue ma sono quelle mutuate da altri sommi cazzari.

 

  By: Roberto964 on Lunedì 13 Gennaio 2014 23:53

“caro eurista ti scrivo…” (ovvero, che me tocca fa’ 2) Dedicato a quelli che “il PETROLIO ci COSTEREBBE SETTE VOLTE TANTO” La bilancia commerciale e il funzionamento della camera di commercio con l’estero Il saldo della bil. comm. è dato dalla differenza delle esportazioni meno le importazioni. I dati relativi all’anno solare da giugno 2012 a giugno 2013 ci dicono che abbiamo avuto un saldo POSITIVO per 29,3 miliardi di DOLLARI USA, escluso l’energia. Quinti in assoluto a livello mondiale. <Quinti al mondo per l'export L’Italia ha registrato un surplus commerciale con l’estero (esclusi i prodotti energetici) pari a 29,3 miliardi di dollari, il quinto miglior risultato al mondo e tra i Paesi del G-20. l’Italia è anche il Paese del G-20 che ha migliorato più significativamente la sua bilancia commerciale esclusa l’energia tra il 2° trimestre 2012 e il 2° trimestre di quest’anno, aumentando il proprio surplus di 5,6 miliardi e non solo a seguito del calo delle importazioni dovuto all’austerità. Infatti, nello stesso periodo l’export italiano esclusi i prodotti energetici è cresciuto di 3 miliardi di dollari, cioè del 2,5% (meglio del +2,2% della Germania). Prima la Cina, con $133,2 miliardi (sia pure in calo di 10,9 miliardi rispetto al 2° trimestre 2012), seconda la Germania con 96,6 miliardi, terza la Corea del Sud con 44,7 miliardi e quarta il Giappone con 39,9 miliardi. Gli altri quattro Paesi più avanzati del G-20, cioè Francia, Gran Bretagna, Canada e Stati Uniti, presentano tutti deficit commerciali con l’estero per le merci esclusa l’energia.> http://www.affaritaliani.it/economia/export-italia030114.html Da questi DATI partiamo per smontare l’ennesimo luogocomunismo, il più sentito subito dopo il debitopubblico e l’inflazione. E’ doveroso capire come una Nazione importa da un’altra e come la paga. La camera di commercio con l’estero è nata all’uopo. Non tutti sanno che una Nazione per comperare merce dall’estero deve prima acquistare la moneta di quello Stato in cui quel tale prodotto viene realizzato. Se vuoi comprare una Toyota nuova, ti rechi presso il concessionario, ti scegli il modello, il colore ecc, lo paghi (non importa come) e ti porti via l’auto. Pensi che sia finita qui? NOSSIGNORE, da qui comincia, e questo esempio vale per ogni singolo prodotto che importiamo/esportiamo. Lo Stato italiano, tramite la camera di commercio estera compera gli Yen necessari per pagare l’auto da me acquistata e pagata, in euro oggi e in Lire sino a prima della moneta unica europea. Lo stesso fanno i giapponesi quando acquistano una Ferrari o un abito di Armani o un etto di parmigiano. Questo è ciò che accade miliardi di volte al giorno per le transazioni estere. Tanto più vendi prodotti all’estero o attrai turisti stranieri in Patria e tanto più sarà richiesta la tua moneta: il valore della tua valuta sale. Prima legge dell’economia: molta richiesta fa alzare il prezzo del prodotto. Che esso sia un’auto, un abito, un etto di parmigiano … o moneta. Altro esempio: come sappiamo le merci più richieste al mondo, tra cui spicca il petrolio, vengono contrattate in dollari USA. Per una fornitura di petrolio dal Qatar, lo Stato italiano prima deve acquistare dollari USA e poi pagherà il giusto prezzo al Qatar. Il Qatar aumenterà le sue scorte di dollari USA per il controvalore incamerato dalla vendita di quel petrolio e userà quei dollari per comperare ad es. frumento dall’Ucraina o carbone dalla Cina; se i dollari non dovessero bastare sarà costretto anche il Qatar a comperare dollari. (questo è il vero potere degli USA) E’ abbastanza chiaro il concetto? Un SURPLUS di bilancia commerciale è SEMPRE in valuta pregiata. Ovvero, oggi in euro, come domani in Lire, continueremmo a pagare le bollette energetiche con la valuta pregiata derivante dalla bilancia commerciale: della moneta forte NON ce ne può fregare di meno. Anzi, più svaluti la moneta nazionale e più aumenterà l’export (legge di Marshall-Lerner: ad ogni punto % di svalutazione monetaria corrisponde un incremento dell’export pari a +1,7%) e più attirerai turisti con valuta pregiata, invogliati a visitare l’unicità italiana e/o a comperare prodotti italiani con sconti come ci fossero i saldi tutto l’anno. Nello stesso tempo, ragionando all’inverso, minori saranno le tue importazioni di prodotti realizzati dove il tuo cambio è penalizzato. Ho da sempre ipotizzato (mio personalissimo parere) che se l’Italia uscisse domattina dalla moneta unica-euro, la nuova Lira, valutata 1 a 1 il primo giorno, dopo SEI mesi di assoluta instabilità, andrebbe a recuperare l’inflazione accumulata dal 1999 ad oggi e si posizionerebbe a -30%. Voglio ricordare l’ennesima volta che una Lira TROPPO SVALUTATA sarebbe una enorme DISGRAZIA per Cina, Germania, Giappone e Korea del sud (i nostri maggiori competitor): per il loro export saremmo dei concorrenti temibilissimi. Le loro banche centrali interverrebbero PESANTEMENTE comprando Lire, facendo salire il valore della moneta-Lira. Un turista canadese, norvegese o di dove vi pare, prima di arrivare in Italia, si informa se la sua valuta è ben accetta, altrimenti andrà in banca, nel suo paese, e cambierà la sua valuta direttamente in Lire (o porterà seco dollari USA da cambiare in loco). La richiesta di valuta nazionale, in qualunque modo venga fatta, farà di conseguenza ALZARE il valore della moneta-Lira. Lo so, a questo punto partirà la litania trita e ritrita sulla “INFLAZIONE che ci divorerà” ecc ecc. NO! L’inflazione non è direttamente proporzionale ad una svalutazione monetaria. Che sia CHIARO a TUTTI: se NON metti i soldi in tasca alle famiglie, l’inflazione te la scordi. Solo se simultaneamente aumenteranno i consumi dalla GRAN PARTE delle famiglie si alzerà l’inflazione. Generalmente accade quando TUTTI hanno un buon lavoro: non a caso, aumentando la disoccupazione marginale diminuiscono i salari e, in questo caso, SI, simmetricamente. (Una volta la chiamavano “curva di Phillips”). In Giappone darebbero l’anima per rivedere una inflazione sopra il 2% ed è per questo che hanno svalutato del 30% lo Yen negli ultimi 6 mesi. Lo scopo è quello di far ripartire i consumi interni e la molla è l’export. Loro sono come noi e la Corea: Nazioni che non hanno risorse (materie prime) e sono costrette ad importarle per poi trasformarle e rivenderle, lasciando all’interno del proprio territorio la MASSIMA parte del ricavato in salari, tasse, dividenti ecc. Comunque, per ovviare in qualsiasi caso ad un aumento inflattivo (magari!!!) dato da una MASSICCIA ripresa dei consumi (ri-magari!!!!), basterà reintrodurre l’INDICIZZAZIONE dei SALARI (meglio conosciuta come “scala mobile”), NECESSARIA a garantire le fasce di popolazione più deboli. Ora non avete più scuse. Questo è se vi pare, e, se non vi pare, sarà lo stesso. Fortunatamente la matematica non è un’opinione. Di una cosa sono più che certo: di euro e di UE stiamo morendo lentamente (ma neanche troppo). Ci libereremo, statene certi. Roberto Nardella.

 

  By: RiccardoT on Lunedì 13 Gennaio 2014 17:48

Presentazione di Mosler a Chianciano è stata di un altro livello rispetto alla fuffa presentata da molti. Anche Zezza e Barra Caracciolo interessanti. Il resto è da dimenticare.

 

  By: giaguaro on Lunedì 13 Gennaio 2014 00:30

Perfetto Roberto , ben detto! Il problema principale é che questi ragazzi non conoscono la matematica , forse hanno studiato alla Bocconi....eheh

 

  By: Acmen on Domenica 12 Gennaio 2014 22:41

Renzie... mah, che espressione intelligente ...! bravo Roberto..! a ricordare a tutti questi Piddini mascherati da Grillini che infestano il Forum...!

 

  By: Roberto964 on Domenica 12 Gennaio 2014 20:48

Vademecum anti piddino-eurista (ovvero, che me tocca fa per distruggere i luogocomunisti…) 1) Il debito pubblico italiano nasce (e poi cresce e pasce) dal 1981, anno del divorzio tra min. del Tesoro e Bankitalia voluto da Andreatta e accettato da c. a. ciampi. All’epoca il rapporto debito/PIL era al 58%. Da quel giorno è cresciuto al ritmo del 5,35% annuo, sino ad arrivare al 135% attuale. Da quel giorno l’Italia ha pagato in soli INTERESSI 3100 miliardi di euro attualizzati. Avete presente il funzionamento di un mutuo a tasso fisso, al 5%? Bene, ogni venti anni raddoppia il proprio montante. 2) Oggi l’Italia ha rating S&P di BBB, ad un passo da “junk” (spazzatura), nel 1998 il nostro rating era AA. Il Giappone ha rating S&P AAA, nonostante il rapp. Debito/PIL è al 235% i loto titoli decennali pagano lo 0,70% di interessi. Lo Yen si è svalutato del 30% negli ultimi 6 mesi e sono alla ricerca disperata di una INFLAZIONE maggiore del 2%. 3) La Corea del sud, nel 1997 svalutò la propria moneta del 120% in una NOTTE. Dal 2000 ad oggi il Won ha perso il 60% del suo valore. E loro che fanno? Crescono al ritmo del 3/5% l’anno. L’inflazione coreana è stabilmente intorno al 3% da moltissimi anni. Sembra che i loro politici abbiano preso a modello l’Italia. L’Italia stessa, che nel 1992 svalutò del 30% la Lira, nel 1993, ebbe inflazione calante del 1% (da 5,5% a 4,5%): se la gente non guadagna NON spende e l’inflazione scende, a prescindere da quanto tu svaluti. 4) Le materie prime, l’energia e il petrolio che l’Italia è costretta a comprare all’estero sono da sempre ripagati con le valute forti (dollari, marco, franchi, yen, sterline ecc.) provenienti dal nostro export e dal turismo. Quando un giapponese o un americano compra. indifferentemente, una Ferrari, un abito di Armani o un etto di parmigiano, deve prima acquistare valuta nazionale (una volta Lire, adesso euro, tramite la camera di commercio estera del proprio Paese –si fa in modo automatico-). La bil. Commerciale italiana è da SEMPRE positiva. Il prezzo di un litro di super, all’industria, costa 55 centesimi, il resto per arrivare a 1,7 euro sono TASSE che uno Stato che non può più emettere moneta è costretto ad AUMENTARE costantemente. 5) L’Italia, non avendo materie prime, dai tempi di Marco Polo, le importa, trasformandole in loco in prodotto finito che poi rivende a 20 volte tanto, lasciando gran parte dei margini nella filiera italiana (in salari, tasse, dividenti ecc ecc). Questo lo si faceva molto meglio con una valuta debole piuttosto che con una forte. L’interesse franco-tedesco di realizzare la moneta unica e di costringere l’Italia a farne parte scaturiva dalla paura di avere un concorrente così temibile, padrone della propria politica monetaria che veniva usata per il bene della collettività. L’Italia, nel 1985 era la QUINTA economia del mondo, ora fatichiamo enormemente a rimanere nei primi 10 posti. Nonostante la bil. commerciale continua ad essere ampiamente positiva. 6) Legge di Marshall-Lerner: questa legge ci dice che ad ogni punto percentuale di SVALUTAZIONE monetaria corrisponde un aumento delle esportazioni pari a +1,7%. Il Giappone è lì a dimostrarlo: una svalutazione del 30% ha portato a raddoppiare quasi l’export. 7) A quali italiani fa comodo l’euro? Alle industrie che hanno delocalizzato, al sistema bancario e a tutti coloro che spaventa il rischio-cambio. Compreso gli idioti che vogliono fare viaggi a eurodisney senza dover cambiare moneta. 8) Negli ultimi 35 anni siamo stati governati da una banda di criminali che ha pensato alle proprie carriere ed interessi privati. Siamo stati traditi! Traditi e svenduti al nemico. 9) Se ho dimenticato qualcosa di importante aggiungete pure. Roberto Nardella.

 

  By: Acmen on Domenica 12 Gennaio 2014 14:19

L' Aumento della spesa verrebbe finanziato con l' aumento dei consumi interni...! Naturalmente bisognerbbe procedere contemporaneamente con delle riforme per rendere efficente la Macchina Statale come esempio Abolizione delle Regioni per ridurre la pressione fiscale, però la cosa primaria è la RIFORMA DELLA MAGISTRATURA e l' assunzione temporanea di Avvocati per lo smaltimento dell' arretrato, con processi interminabili senza certezza del Diritto e Responsabilità Civiledella Giurisdizione è impossibile che funzioni un Paese Democratico alla Germany per intenderci. Il debito Estero ed Interno in Obbligazioni comunque lo devi ripagare in nuove £ concordando le scadenze con i Creditori altrimenti ti succede che fai la fine della Repubblica di WEIMAR

 

  By: VincenzoS on Domenica 12 Gennaio 2014 10:17

x GZ Dalla presentazione di Mosler: "La disoccupazione è eliminata assumendo i disoccupati, o altrimenti con un aumento del deficit attraverso una riduzione delle tasse o un aumento della spesa". In teoria la cosa può anche essere giusta, ma in pratica? Lo stato italiano già spende 800 miliardi all'anno. Ma quanti di questi sono spesi bene? Credo che a stento siano una metà scarsa stante il fatto che non riesce neanche a far funzionare decentemente la giustizia, ovvero uno dei pilastri che giustificano l'esistenza stessa di uno Stato (giustizia, ordine pubblico, difesa). E non è che quando parliamo di ordine pubblico e difesa le cose stiano granchè meglio. Insomma, mi potrebbe anche stare bene che lo stato facesse il 10 % di deficit ma purché la spesa pubblica non superi il 25-30 % del PIL e quindi, di conseguenza, la pressione fiscale fosse il 15-20 %. Ammesso quindi che l'idea di Mosler sia corretta (e comunque ho forti dubbi) mai potrebbe funzionare in italia se non viene realizzata attraverso una contemporanea riduzione della spesa pubblica e, ancor di più, della pressione fiscale.

Geniale schema di Mosler per tornare alla Lira (1) - GZ  

  By: GZ on Domenica 12 Gennaio 2014 02:19

Stock: Euro

La ^presentazione di Mosler oggi a Chianciano#http://moslereconomics.com/wp-content/graphs/2014/01/ChiancianoJanuary112014.pdf^ ad un convegno organizzato da economisti di sinistra in cui spiega come uscire dall'Euro (parte 1). Come spesso succede con Mosler contiene cose geniali (che ho sottolineato in rosso) e che a me non sono venute in mente ad esempio (e neanche a nessun altro che io sappia). In particolare la conversione dei depositi bancari e dei prestiti bancari, in pratica della moneta che è in banca che è il 90% della moneta, non è necessaria per legge. Per Mosler i depositi e prestiti RIMANGONO IN EURO E LA CONVERSIONE IN LIRE E' FACOLTATIVA ! Dato però che il governo inizia a pagare subito in Lire e a chiedere le tasse in Lire cosa succede in questo modo che Mosler suggerisce ? Si crea una domanda di Lire, molti, ma non tutti convertono i propri depositi in Lire. Se si forzasse per legge una conversione di mutui, prestiti, depositi ecc.. in banca in Lire invece avresti un casino. Qual'è infatti il rischio di imporre invece per legge che tutto quello che esiste in banca di depositi e prestiti venga convertito in lire istantaneamente ? Che si crei una fuga di capitali e un crollo della Lira. Se invece lasci l'opzione di tenere tutto in Euro, la gente non si spaventa, resta tranquilla perchè sa di poter continuare ad avere lire se vuole. Tuttavvia man mano che deve pagare le tasse converte in Euro (e però dato che lo stato spende ogni anno 800 miliardi di euro questi invece si trasformano in pagamenti in Lire e riempiono di Lire dei conti bancari L'altro aspetto essenziale è che in questo modo crei una domanda "artificiosa" di Lire, perchè la gente ha ancora i depositi in Euro e decide man mano per pagare le tasse di convertire in Lire e questo fa inizialmente salire la Lira. E' un fatto meccanico, ma fa salire la lira inizialmente verso l'Euro. In questo modo però il governo che riceve Lire dai pagamenti di tasse si ritrova una moneta che temporaneamente sale e ha vita più facile, se gli occorrono Euro li compra a meno e così le banche. (la foto del nostro uomo e il sottoscritto non è un fotomontaggio, l'ho effettivamente toccato! la cosa che si nota è che pur essendo pelato la mia capoccia risulta più grossa, come cubatura...)