Galileo e Leonardo si spostavano da uno stato all'altro - GZ
¶
By: GZ on Venerdì 14 Novembre 2014 18:45
VincenzoS
le cose che proponi richiedono più o meno una dittatura e in ogni caso non vengono fatte molto neanche in Gran Bretagna e in America. Bisogna prendere gli italiani per quello che sono e cercare di proporre cose fattibili, non quelle che in astratto sembrano giuste.
Se non si vuole una dittatura, per ottenere maggiore efficienza, produttività e meno spreco dovresti ritagliare l'Italia in una ventina di stati come nel 1860 o ai tempi del Rinascimento. Alcuni di questi stati risulterebbero più industriosi di altri e attirerebbero quindi gli inventori, gli imprenditori e tutta la gente con più voglia di fare e ci sarebbe un effetto imitativo. Inoltre quelli con maggiori sacche di parassitismo prima o poi dovrebbero darsi una mossa.
Se leggi la storia di Italia nel 1200 o 1400 era così, c'era concorrenza continua tra le varie repubbliche, ducati, regni, città d'Italia per cui gli artisti, gli scienziati, gli inventori, i mercanti si spostavano spesso tra la Repubblica di Venezia o il ducato di Toscana o anche Roma o Torino e i vari stati spesso (non sempre) cercavano di imitare i vicini di maggiore successo. Galileo e Leonardo si spostavano spesso per lavorare nel principato, ducato o stato che offriva migliori opportunità...Ma non dovevano emigrare in Inghilterra o Canada (al massimo un poco in Olanda) e imparare un altra lingua, si spostavano di 80 km !
In linea generale i grandi stati sono inefficienti. Se ci pensi il Meridione era l'unica zona d'Italia tutta unificata sotto un unico stato e isolato dal resto perchè attorniato dal mare, mentre il Nord era tutto frazionato. La Grecia è stata inglobata nell'impero turco dal 1450 al 1860 circa e ne sono usciti completamente rovinati.
Uno stato unico centralizzato di 60 milioni di abitanti che va dall'Austria alla Tunisia non è un organizzazione efficiente. L'Eurozona poi che vorrebbe avere moneta, banca centrale, legislazioni di tutti i generi e in parte spese in comune tra 300 milioni di persone peggiora ancora le cose. L'Eurozona è di per sè è un ostacolo a maggiore efficienza e non a caso da quando il progetto è stato lanciato negli anni '90 l'Europa ha sistematicamente fatto peggio di nordamerica, UK e Asia. L'Eurozona è un mostro burocratico che livella e omogeneizza 300 milioni di persone che sono sempre state divise tra loro. Il pretesto che evita le guerre è ridicolo, le uniche guerre, da quando c'è l'atomica, le fanno in medio oriente o in africa...
Solo gli anglo-sassoni e nord-europei nella storia sono stati abbastanza in grado di gestire grossi stati mantenendoli efficienti. Gli slavi ad esempio sembra si trovino meglio divisi, ma non cominciano ora a parlare del lato delle differenze etniche che non ne usciamo poi più...
Prendiamo gli italiani per quelli che sono e cerchiamo perlomeno di tornare al livello diciamo del 1970 o 1980... che era relativamente meglio di quello attuale.
Se poi almeno il Veneto imitasse la Slovacchia, la Slovenia, la Lettonia e gli altri stati alla sua destra composti da 5 o 6 milioni di abitanti diventando indipendente potrebbe essere il catalizzatore vero del cambiamento. Una volta che si vedesse che i veneti indipendenti funzionano meglio verrebbero imitati visto che è gente che si conosce e parla la stessa lingua e non sono i soliti scandinavi