Ritorniamo alla lira?

 

  By: muschio on Mercoledì 19 Novembre 2014 18:51

Nel conto a Londra poi devi convertire gli euro in sterline?

 

  By: gianlini on Mercoledì 19 Novembre 2014 18:49

short l'Italia secondo me proprio no

 

  By: GZ on Mercoledì 19 Novembre 2014 18:43

#i# ....Che fare per difendere il patrimonio ?...#/i# ---- dimenticavo apri un conto a Londra e vai short l'Italia e la Spagna

i prof. di economia e i forestali della Calabria - GZ  

  By: GZ on Mercoledì 19 Novembre 2014 17:50

Immagina che il Corriere della Sera pubblichi un editoriale che inizi con #i# "...per l'Italia non c'è ragione di rimanere nell'euro..."#/i#. In Germania ^appare su Die Welt#http://www.welt.de/print/die_welt/finanzen/article132206352/Italien-wird-Euro-Zone-den-Ruecken-kehren.html^, che è l'equivalente della Stampa o del Corriere della Sera. Sui maggiori quotidiani tedeschi appaiono ora regolarmente commenti che spiegano che per l'Italia sarebbe meglio uscire dall'Euro (#i# "..Für Italien gibt es keine tragfähigen Gründe, in der Währungsunion zu bleiben.."#/i# ) e si domandano anche perchè gli italiani non lo capiscano. #ALLEGATO_1# Qello che leggi invece sul Sole24ore e nella stampa finanziaria italiana è che la BCE rimetterà in sesto la situazione appena comincia a comprare debito pubblico. E gli economisti della Bocconi o della Luiss si sprecano a inventarsi formule sempre nuove su come far avvenire il miracolo di Gesù, il mitico acquisto di bond da parte della BCE. (dal Sole24 ore di martedì, prof. Carlo Bastasin...): #i# "....Una proposta della School of European Political Economy (Sep-Luiss) sulla natura dell'^intervento della Bce potrebbe rappresentare una svolta forse decisiva per la crisi#http://www.ilsole24ore.com/art/notizie/2014-11-15/la-proposta-timbro-bce-euro-bond-banche-081105.shtml?uuid=ABxVyHEC&fromSearch^ europea, rendendo gli interventi di acquisto di titoli sovrani efficaci e non distorsivi, e al tempo stesso creando condizioni di stabilità e di crescita dell'euro area. La proposta prevede che al varo del programma di acquisto di titoli pubblici europei la Bce annunci la propria disponibilità ad acquistare da banche ed istituzioni finanziarie un nuovo titolo (un Asset backed security) rappresentativo proprio dei titoli pubblici dei singoli Paesi in proporzioni fisse. ..."#/i# Sui nostri giornali, incluso il Fatto Quotidiano che è quello nuovo e indipendente (non ha dietro gruppi finanziari come Repubblica, Corriere, Stampa, Messaggero...), NON appaiono invece commenti che spieghino che conviene uscire dall'Euro. C'è invece un abbondanza di commenti maligni, beffardi e arroganti che deridono l'ignoranza di chi è contro l'euro: ^"I TRE ERRORI DEI NUOVI NO-EURO"#http://www.leftwing.it/2014/11/13/i-tre-errori-dei-nuovi-no-euro/^ di Ronny Mazzocchi 13 novembre 2014 (professore universitario di economia area PD...).... #i# "...Basterebbero le analisi di molti economisti sugli effetti devastanti di una scelta di questo tipo per archiviare la questione come una boutade autunnale...."#/i# Non solo in America e Inghilterra (dove quasi tutti i commenti concordano che l'Italia dovrebbe uscire), ma persino in Germania si discute tranquillamente del fatto che a noi converrebbe, in Italia invece il conformismo è tale che fino a quando i poteri forti (PD, Berlusconi, Confindustria, Banche, Sindacato) non diano via libera non c'è nemmeno il dibattito. Praticamente c'è Salvini che gira per i talk show a parlare di Lira e di solito è uno contro tutti, per cui fa bella figura solo per questo (il M5S ancora deve decidersi a trovare qualcuno capace di parlarne, per cui in TV non lo senti) Stamattina mi hanno intervistato su Class-CNBC e parlavano di interventi della BCE e Quantitative Easing in arrivo da parte di Draghi come se fosse sicuro e solo una questione se la salvezza arriverà per natale o si deve aspettare fino a gennaio. Ho detto la mia e cioè che non ci sarà niente del genere, ma anche tra gli analisti di borsa italiani è l'opinione minoritaria. Poi apri il Financial Times, Barron's e anche i giornali tedeschi e la maggioranza dei commenti che leggi parla del fatto che all'Italia converrebbe uscire dall'euro e date le regole di bilancio anche il QE non servirebbe a molto... Dicono che esiste la libertà di opinione e di stampa e con internet e il resto c'è la circolazione delle idee senza barriere, ma non è mica vero. ...di questi prof. Carlo Bastasin e prof. Ronny Mazzocchi che con "l'intervento della BCE" si fanno delle seghe tutti i giorni bisogna ricordarsene.... quando l'Italia per stare nell'euro darà default e poi taglierà davvero la spesa pubblica le loro belle cattedre andranno tagliate come prima cosa... altro che i forestali della Calabria

 

  By: Paolo_B on Mercoledì 19 Novembre 2014 17:31

Cosa ne dite dell'articolo del Welt che si commenta su keinpfusch.net ? Lo metto qua nella versionenche ho rimaneggiato malamente dal traduttore di google. Si dice là che questa sarebbe una visione vicina al governo. In pratica si preparerebbe un euro a due velocità (in questo senso è da leggersi il finale per cui la nuova moneta italiana non sarà la lira). Quanto è verosimile che la Germania spinga davvero in questa direzione e che questo avvenga ? Che fare per difendere il patrimonio ? -- L'Italia volterà le spalle alla zona euro La BCE sembra essere una battaglia persa, di Erwin Grandinger Per l'Italia non vi sono ragioni giustificabili per rimanere nell'unione monetaria. Non vi sono mai state. L'impero di Carlo Magno era una società provvisoria e decentrata. Oggi il tentativo di creare con la bruta forza politica gli 'Stati Uniti d'Europa' causerà deserti economici. Quest'ultima è l'unica logica di fondo dell'Unione monetaria che nessun politico vorrebbe ammettere nella sua mostruosità. L'economia in Italia è stata negli ultimi sei anni in una depressione permanente. La produzione economica è crollata dal suo picco nel 2007, drammaticamente ad un livello di 14 anni fa. La produzione industriale è al livello degli anni '80. Un'industria competitiva ha visto morire la proprio produzione: la disoccupazione giovanile è di circa il 42 per cento. Il periodo precedente al legame con il D-Mark del 1996, è stato l'unico in cui il produttivo nord Italia ha avuto un surplus commerciale sano con la Germania Nonostante la regolare rivalutazione D-Mark. Il mercato immobiliare è oggi in molte regioni in caduta libera. Circa il 90 per cento degli italiani sono insoddisfatti del proprio paese, il quartultimo grado di soddisfazione nel ranking mondiale, peggio che nei territori palestinesi o in Ucraina. Il livello di indebitamento in rapporto al prodotto interno lordo è ora al 135 per cento. Alla fine di quest'anno sarà probabilmente 140 per cento. Lo scorso anno è stato del 130 per cento. L'obiettivo dei negoziati per l'unione monetaria 1996-1999 era (ed è) il 60 per cento per tutti i paesi della zona euro. .... A inflazione pari a zero, l'Italia ha un avanzo di bilancio senza considerare i pagamenti di interessi raggiungere ('avanzo primario'), dal 7,8 per cento di rimanere sopravvivenza grado di copertura degli interessi, capitale e servizi statali necessari possono essere serviti. Questa è pura illusione. L'Italia è uno dei motivi per cui la Banca centrale europea (BCE) ha già perso la partita ed è in preda al panico, quanto le misure dell'ultima riunione del Consiglio direttivo mostrano chiaramente. Così l'Italia si ritirerà dall'unione monetaria - e anzi deve. La democrazia e la politica in Italia forniscono una prova laico. Sarà simile e drastica come l'inizio (1861) e la fine (1946) della monarchia italiana, fra la parentesi fascista. Ci sono ancora alcuni fattori che tengono insieme l'Italia: i tassi di interesse storicamente bassi, una Berlino irrazionale con il suo assegno in bianco per l'Italia e tutti i paesi della zona euro, fiscalmente a cauzione e di garanzia ( ESM -Vertrag); Ancora il tentativo audace della BCE, dal sistema di acquisti illegali di titoli, lo obbligazioni di banche italiane di scarto (ABS, RMBS) con beneficiari privati ​​('BlackRock') e il diffondere rischi per i contribuenti europei e tedeschi. Secondo i calcoli della banca d'affari italiana Mediobanca, la crescita economica in Italia dipende per circa il 67 per cento del valore esterno dell'euro (Germania: 40 per cento). Non c'è da stupirsi che ora la BCE e Wall Street provino a svalutare l'euro rispetto al dollaro USA tentando di portarlo sulla parità per stabilizzare l'Italia. Il sistema vacilla e la politica è senza parole. Tutto questo non salverà l'Italia. Già, nuovi shock esogeni si preparano. A partire da oggi, Madame Marine Le Pen, presidente del Front National, potrebbe liberamente vincere le prossime elezioni presidenziali francesi e il suo primo atto potrebbe essere quello di annunciare l'uscita dall'unione valuta euro. La voce del popolo potrebbe strappare la Scozia dall'Inghilterra. Ciò corrisponderebbe alla logica di fondo della politica di ri-regionalizzazione di Bruxelles, sul modello di Carlo Magno. I catalani potrebbero copiare questo incruento trucco alla Houdini peggiorando ulteriormente il rischio politico in Europa ..... L'Italia, con le sue risorse naturali, le sue 2.451 tonnellate d'oro (pari a circa il 67 per cento delle riserve di valuta estera di Roma oggi) e di altri beni geo-strategici, può sostenere bene la sua nuova moneta. E per tutti i nostalgici: No, la nuova moneta non sarà certamente Lira. http://www.welt.de/print/die_welt/finanzen/article132206352/Italien-wird-Euro-Zone-den-Ruecken-kehren.html

 

  By: pablo on Mercoledì 19 Novembre 2014 13:49

Per leggere Repubblica, bisogna che sia rimasto soltanto il corpo. Il cervello dev'essere già scappato. :-D

 

  By: pasco on Mercoledì 19 Novembre 2014 13:44

anzichè "stampare" le capzate, si pensi a come non far fuggire i cervelli http://www.repubblica.it/cronaca/2014/11/19/news/chi_fa_ricerca_paga_meno_tasse_la_guerra_dei_cervelli_tra_italia_e_francia-100900728/

 

  By: VincenzoS on Martedì 18 Novembre 2014 10:52

x GZ Se leggi la storia di Italia nel 1200 o 1400 era così, c'era concorrenza continua tra le varie repubbliche, ducati, regni, città d'Italia per cui gli artisti, gli scienziati, gli inventori, i mercanti si spostavano spesso tra la Repubblica di Venezia o il ducato di Toscana o anche Roma o Torino e i vari stati spesso (non sempre) cercavano di imitare i vicini di maggiore successo. ------ Concordo in pieno con quanto scritto. E infatti, a mio avviso, il problema dell'Europa è che è l'Europa degli stati nazionali mentre dovrebbe essere l'Europa delle regioni. In Europa ci sono almeno 5 o 6 stati troppo grossi rispetto agli altri, Germania, Francia, Italia, UK (che però forse se ne esce), Spagna e Polonia.

 

  By: sol on Lunedì 17 Novembre 2014 22:14

Metti che sul S&P stiano preparando uno storno di almeno 200 punti che fine fa il MIB ? Da sempre gli americani hanno dei timing a dir poco sospetti.

 

  By: Moderatore on Lunedì 17 Novembre 2014 17:18

Libero sta cercando di spargere la paura deve essere per quello che il MIB è forte oggi ^"Wall Street, l'attacco finale all'euro: il piano di Natale"#http://www.liberoquotidiano.it/news/economia/11722022/Wall-Street--l-attacco-finale.html^ 17 novembre 2014 ...«Gli stress test sono una porcata: tutto finto». La confidenza-confessione, complice un ottimo Brunello di Montalcino, è di uno che conta molto nel board di controllo dei cosiddetti protocolli di Basilea arrivato a Siena per sbirciare i conti di Mps. Se metteranno - e le metteranno - le mani nei vostri conti correnti sapete chi ringraziare: la finanza americana. Non è, peraltro, un mistero che a Wall Street temono la nascita di una vera unione bancaria europea. Se ci fosse la Bce potrebbe governare direttamente le ristrutturazioni bancarie ma soprattutto si spezzerebbe il legame incestuoso tra debito degli Stati e sistema bancario che è la vera ragione della stagnazione perdurante nell’Eurozona, ma che è anche la riserva di caccia dei Fondi speculativi. ...Sull’unione bancaria Mario Draghi si è molto speso, ma poco ha incassato. E - secondo il nostro interlocutore - la finanza americana che lo tiene al guinzaglio gli ha consigliato di stare buono perché sta per lanciare l’offensiva bis contro l’euro. La prova regina non c’è, ma se Soros scommette un miliardo di euro sul ribasso dell’indice di Milano, se Carl Icahn veterano di Wall Street mette nel mirino i fondi obbligazionari italiani qualcosa che si muove di certo c’è. La «porcata» sta nel fatto che negli stress test il peso dei derivati e in particolare dei Cds (credit default swap) è assai ridotto rispetto alla valutazione dei cosiddetti incagli (crediti in sofferenza o inesigibili) per cui paradossalmente le banche commerciali sono penalizzate rispetto alle banche finanziarie. Con un’aggiunta di non poco conto che ha salvato le Landsbank tedesche (i cui bilanci continuano a non tornare, ma non si può dire). Negli stress test sono stati pesati diversamente i titoli di Stato. Mentre le banche tedesche li valutano a scadenza, le banche italiane li detengono al prezzo corrente. Nel caso delle banche tedesche i titoli vanno a patrimonio migliorando il rapporto ricchezza posseduta/credito concesso, per le banche italiane il rischio Paese viene calcolato come una perdita. Perché accade? Stando a questo nostro interlocutore lo scenario è semplice e leggibilissimo. Basta considerare come Usa e Cina stiano in questi ultimi mesi tubando. La ragione starebbe in uno studio non troppo segreto che circola nei piani altissimi della finanza secondo il quale l’euro è ingombrante nell’ordine mondiale. E si sta per scatenare l’offensiva bis. A Wall Street aspettano solo il momento buono. La Germania lo sa e non si fida di Mario Draghi convinta che il capo della Bce voglia drenare ricchezza dagli Stati forti europei per poi sancire la fine della moneta unica e offrire un piatto ancora più ricco ai suoi referenti d’oltreoceano (in intesa con i cinesi). La posizione tedesca quindi è: il debito europeo non si potrà mai mettere in comune. E la Germania sta cercando di indurci a costruire trincee. Insomma il rigorismo tedesco ci darebbe una mano. L’ordine sarebbe: diventate più poveri, ma salvatevi altrimenti sarà la vostra fine e la fine dell’euro. Non a caso i tedeschi sono già pronti a riadottare il Marco anche se sarebbero costretti a una rivalutazione che penalizzerebbe il loro export proprio nel momento in cui anche la loro economia si sta incagliando. Questo è il momento in cui la finanza americana sta decidendo di lanciare l’offensiva. Ma prima ha bisogno di preparare il terreno. Gli stress test sarebbero serviti a costringere le banche a drenare quanta più ricchezza possibile per essere prede più grasse. Gli italiani e le imprese italiane sono pesci di un acquario e il denaro, la liquidità, è la loro acqua. Peccato che a questo acquario siano applicate due idrovore: il fisco e il sistema bancario che continuamente lo svuotano. Mario Draghi avrebbe il compito di versare acqua europea in questa vasca e al contempo di far girare al massimo (attraverso gli stress test) la pompa bancaria per risucchiarla mentre la richiesta di maggiori entrate fiscali servirebbe da aggregatore della ricchezza privata in modo da apparecchiare per i «grassi gatti» della finanza un buon piatto di pesce italiano morto per asfissia. Il pranzo dovrebbe essere servito tra Natale e Capodanno. È quello il momento in cui si scatenerà la nuova offensiva contro l’Italia con lo scopo da una parte di mettere le mani sullo stock di ricchezza privata degli italiani (la più alta del mondo) e in questa direzione vanno i continui inviti a mettere le patrimoniali e la misura di salvaguardia secondo la quale se le banche falliscono pagano i correntisti, e dall’altra di azzerare l’euro. di Carlo Cambi

 

  By: Moderatore on Lunedì 17 Novembre 2014 17:17

comprare titoli di stato serve a finanziare il deficit senza debito comprare azioni e mutui cartolarizzati per far salire l'inflazione è assurdo..

 

  By: lutrom on Lunedì 17 Novembre 2014 14:55

Gianlini, e smettila di cercare il pelo nell'uovo (anche Santa Teresa d'Avila avrà pensato qualche volta ad un bell'uomo, ma ciò non significa che sia stata una escort olgettina, somma esperta in ogni tipo di volatili e di cefali).

 

  By: Vaicru on Lunedì 17 Novembre 2014 14:03

Gz " .... ma la usano per comprare titoli di stato, ETF immobiliari e ETF azionari che è un idea cretina" È un idea cretina è riferito a tutti e tre o solo a ETF azionari ?

 

  By: GZ on Lunedì 17 Novembre 2014 13:50

e dai...ma non fate mai progressi ? i giapponesi con tutta la loro recessione hanno la disoccupazione al 4%, l'ultima volta che l'italia ha avuto questo tipo di disoccupazione penso sia stato nel 1972 #ALLEGATO_1# Poi nello specifico, quello che fanno è "QE" cioè creano moneta, ma la usano per comprare titoli di stato, ETF immobiliari e ETF azionari che è un idea cretina

 

  By: gianlini on Lunedì 17 Novembre 2014 10:36

svalutare e avere una banca che stampa a volontà non sembra nemmeno questo una ricetta sicura!! TOKYO (Reuters) - Japan's economy unexpectedly slipped into recession in the third quarter, setting the stage for Prime Minister Shinzo Abe to delay an unpopular sales tax hike and call a snap election two years before he had to go to the polls. The recession comes nearly two years after Abe returned to power promising to revive the economy with his "Abenomics" mix of massive monetary stimulus, spending and reforms, and is unwelcome news for an already shaky global economy. Gross domestic product (GDP) shrank by an annualized 1.6 percent in July-September, after plunging 7.3 percent in the second quarter following a rise in the national sales tax, which clobbered consumer spending.