Ritorniamo alla lira?

 

  By: gianlini on Giovedì 23 Luglio 2015 14:33

"che è ancora il secondo paese manifatturiero d' Europa (o da quella tedesca)." sarà anche vero, ma intanto si sono aggiunti 5-6 paesi manufatturieri, non in Europa, che 20 anni fa non c'erano. Qui è il punto, Gano.... "(fra l' altro le Fiat al tempo della lira le esportavamo in mezza Europa)." aha aha aha.....qui ti denuncio per tentato omicidio....mi stavo per soffocare sganasciato dalle risate! se c'è una cosa vera, invece, è che da quanto c'è l'euro, abbiamo inondato il mondo di Ferrari e Lamborghini, che se non erro, nessuna esclusa, sono tutte prodotte in Italia. Non vorrei sparare cifre errate, ma come minimo per entrambi i marchi abbiamo triplicato il numero di esportazioni

 

  By: Ganzo il Magnifico on Giovedì 23 Luglio 2015 14:27

#i#""Se esporti crei lavoro, quindi benessere e quindi consumi" Questa affermazione non è vera (...) L'esempio tipico è fornito dai paesi sudamericani."#/i# Gianlini, queste bischerate evita di scriverle. E' certo meglio se esporti che se non esporti. Comunque. Specialmente per un paese industrializzato come l' Italia, che è il soggetto della discussione. Altra dimostrazione empirica è la Germania. Il sud america ha una struttura economica molto diversa da quella italiana, che è ancora il secondo paese manifatturiero d' Europa (o da quella tedesca). L' Italia è ancora un paese dall' alta tecnologia, e infatti il nostro competitore è proprio la Germania. Da quando c'è l' Euro compriamo macchine tedesche e non produciamo più macchine italiane, come invece quando c'era la lira (fra l' altro le Fiat al tempo della lira le esportavamo in mezza Europa).

Slava Cocaïnii!

 

  By: gianlini on Giovedì 23 Luglio 2015 13:48

"Se esporti crei lavoro, quindi benessere e quindi consumi" Questa affermazione non è vera, Gano. Dipende dalle condizioni che poni al contorno. Crei più lavoro, ma non è detto che i salari siano sufficienti a vivere. L'esempio tipico è fornito dai paesi sudamericani. Gano, se al ritorno alla lira si applicano poi tutte le regole di "repressione finanziaria" di cui parla MR, allora è possibile che avvenga quello che dici tu, ma se invece mantieni le regole attuali, è impossibile. Ti ho fatto l'esempio di Giorgio e dei suoi mobili. Finchè può venderli su ebay ad un acquirente neozelandese che lo paga va paypal, non venderà nemmeno un mobile in Italia. Il salario del suo dipendente (in lire) varrà pochissimo, perché tutti i prodotti avranno un prezzo "estero".

 

  By: Ganzo il Magnifico on Giovedì 23 Luglio 2015 13:40

Se esporti crei lavoro, quindi benessere e quindi consumi. Più la tua moneta è svalutata e maggiore è il numero di potenziali acquirenti del tuo prodotto all' estero (ce ne sono miliardi, quindi il potenziale è molto grande) e minore è il numero di potenziali prodotti che importi. Per essere competitivo sui mercati esteri devi tenere i prezzi bassi. Se hai una moneta svalutata puoi farlo senza costi sociali. Un aumento della differenza tra ricchi e poveri la hai con l' Euro. Per diminuire le importazioni e riequilibrare la bilancia commerciale devi creare deflazione, quindi povertà, quindi disoccupazione e contrazione salariale. Gli esportatori continueranno probabilmente ad arricchirsi ma avrai masse di disoccupati e di sotto pagati. E' quello che vediamo in Grecia. ma anche in Italia. Nelle discussioni è poi la prova empirica che dirime le cose e dà ragione. Tu stesso infatti, per tua ammissione, vedi già meno camion sulle autostrade. E se non è quello un segno di impoverimento e deindustrializzazione...

Slava Cocaïnii!

 

  By: gianlini on Giovedì 23 Luglio 2015 13:33

Gano, devi mettere dazi alle esportazioni, se non vuoi che la società si polarizzi fra un nucleo di ricchi esportatori e una fascia di poveri lavoratori Prendi Giorgio. Adesso che può vendere i suoi mobili su ebay in Nuova Zelanda e che magari si fa pagare su un conto paypal (che non ho capito se il fisco italiano lo vede),....il giorno in cui si torna alla lira che magari svaluta del 30 % verso euro o dollaro, chi glielo fa fare di vendere ad un italiano i suoi prodotti? Devi imporre regole molto stringenti per far sì che la produzione rimanga e venga consumata in italia.

 

  By: Ganzo il Magnifico on Giovedì 23 Luglio 2015 13:25

Non solo, con la valuta nazionale #b#che puoi svalutare#/b# per limitare le importazioni, i beni prodotti in patria che esporti e consumi in loco percghé ti costano meno, ti stimolano la crescita del PIL, la creazione di imprese nazionali e quindi ulteriori consumi che rivolgerai sui prodotti nazionali. Con l' Euro #b#che non puoi svalutare#/b#, per limitare le importazioni e riequilibrare la bilancia commerciale devi creare deflazione, quindi contrazione del PIL, disoccupazione, diminuzione dei consumi e alla fine deindustrializzazione.

Slava Cocaïnii!

 

  By: gianlini on Giovedì 23 Luglio 2015 13:08

"produci in patria gran parte dei beni che non importi." Più facile che non li produci affatto, Gano*, ma pazienza...si tratta per lo più di beni di cui puoi tranquillamente fare a meno * se tu fossi un imprenditore e dovessi scegliere fra produrre poche cose per il mercato italiano (che ti paga in lire) oppure tante cose per i mercati esteri (che ti pagano in euro o dollari), con tutte le economie di scala che questo comporta, e con la possibilità di lasciare su un conto estero i profitti, tu cosa sceglieresti di fare? Il mercato italiano è di 60 milioni di consumatori, quello estero è di 2 miliardi a dir poco, è questa proporzione che è completamente diversa dai tempi della "vecchia lira" (dove avevi un mercato di 50 milioni interno e uno esterno, forse di 300 o 400 al massimo se l'esempio dell'imprenditore non ti piace, prova a pensare ad una meretrice....preferirà farsi dare 50.000 nuove lire dal Gianlini di turno, o andare a lavorare a Francoforte dove, oltre a stare in un posto con sauna, vasca idromassaggio e controlli medici, le danno 100 Nuovi DM per mezz'ora?

 

  By: Ganzo il Magnifico on Giovedì 23 Luglio 2015 12:59

Giusto Gianlini, ma direi che ci siano anche altri aspetti. Tornare alla lira non serve solo a importare di meno, serve anche a produrre molti beni in Italia, cosa che con l' Euro non fai. Mi spiego: se con la Lira hai problemi di bilancia commerciale svaluti. Esporti di più, importi di meno, #b#e produci in patria gran parte dei beni che non importi#/b#. Con l' Euro se hai problemi di bilancia commerciale deflazioni. Provochi una contrazione del PIL per avere disoccupazione e abbattimento dei salari (come in Grecia). Esporti di più -forse-, importi di meno -sicuramente, è il caso dell' Italia (*)- ma non produci in casa i beni che non importi, perché nessuno ha i soldi per comprarli. (*) In questi ultimi due anni abbiamo migliorato la nostra bilancia commerciale soprattutto perché abbiamo diminuito le importazioni.

Slava Cocaïnii!

 

  By: gianlini on Giovedì 23 Luglio 2015 12:25

Tornare alla lira non serve ad esportare di più, ma ad importare di meno, possibilmente MOLTO di meno Il problema sono le Audi che gli italiani si comprano, non la mancanza di esportazioni

 

  By: pana on Giovedì 23 Luglio 2015 12:03

e si riparte alla stragrande ! alla faccia dei menagrami Fincantieri boom di ordini !!! e per il secondo semmetre prevdono ulteriori aumenti ! http://www.forexinfo.it/Fincantieri-primo-semestre-in-rosso-ma-aumentano-i-ricavi-Boom-di-ordini

Hamas leader Khaled Meshaal exclusive interview - BBC News - YouTube

 

  By: hobi50 on Martedì 21 Luglio 2015 18:40

L'ho detto appena si è cominciato a parlare di QE ...esattamente che i giovani andranno in pensione a 90 anni ...domicilio il cimitero. Hobi

 

  By: XTOL on Martedì 21 Luglio 2015 18:32

e quello è il risultato dei qe to infinity.. mi piacerebbe sapere quante obbligazioni statali stanno in pancia ai fondi pensionistici italici.. qualcuno ne ha idea?

 

  By: DOTT JOSE on Martedì 21 Luglio 2015 18:19

Secondo l agenzia di rating Moodys ii piani pensionistici americani sono in deficit di qualcosina come 2000 miliardi di dollaruzzi... Il fondo Calpers ha reso solo il 2,4% quando avrebbe dovuto rendere il 7,5 % http://www.zerohedge.com/news/2015-07-18/pension-shocker-plans-face-2-trillion-shortfall-moodys-says interessante questo commento..il deficit di 2000 miliardi potrebbe diventare in poco tempo di 4000 una volta che il mercato dei bond inizia a franare.. cioe? " collapse in the bond market could very quickly turn this 2 trillion shortfall into 4 trillion as the day approaches when these pension funds will need to be net sellers. this is the perfect storm brewing"

10 febbraio 1947 MATERIALI DI RESISTENZA STORICA GIORNO DEL RICORDO FOIBE dieci febbraio | MILLENOVECENTOQUARANTASETTE

 

  By: Ganzo il Magnifico on Giovedì 09 Luglio 2015 14:47

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Slava Cocaïnii!

 

  By: DOTT JOSE on Martedì 16 Dicembre 2014 17:33

Una solidarieta' rossa, proletaria e compatta agli operai delle miniere sudafricane che si battono peril sacrosanto diritto alla salute e ad un lavoro sicuro Guarda casoi dati sui casi di silicosi erano falsificati dai padroni per risparmiare sulla sicurezza del luogo di lavoro. Jock McCulloch hanno in realtà dimostrato come questi numeri fossero stati deliberatamente falsificati dalle autorità e vi sia stata, invece, una sostanziale continuità con i tassi di infezione degli anni Venti http://contropiano.org/in-breve/esteri/item/28131-sudafrica-class-action-contro-multinazionali-dell-oro

10 febbraio 1947 MATERIALI DI RESISTENZA STORICA GIORNO DEL RICORDO FOIBE dieci febbraio | MILLENOVECENTOQUARANTASETTE