TARGET2 (i vantaggi dell'euro...)

 

  By: Cesarito on Lunedì 18 Febbraio 2013 09:37

Grande Giovanni che ci illumini come sempre.. Stavolta mi permetto di eccepire: sei sicuro che i sondaggi non siano pilotati? La mia è anche una speranza, ma visto che negli USA si pilota tutto, dai droni alle rivoluzioni arabe, pensi che dei sondaggi che vadano nella direzione desiderata non influenzino l'opinione pubblica? Ci sei dentro anche te..

Niente uscita dall'Euro - GZ  

  By: GZ on Lunedì 18 Febbraio 2013 02:03

Stock: Euro

Ogni tanto bisogna correggere il tiro e fare ammenda e sull'uscita dall'^Euro#^ l'evidenza è che, contrariamente a quello che si scriveva un anno fa, non c'è segno che i politici e soprattutto l'opinione pubblica vogliano tornare alle lire, peseta, escudo o dracma Il ^Wall Street Journal ha commissionato un grosso sondaggio#http://online.wsj.com/article/SB10001424127887324761004578284203099970438.html^ in tutti i paesi europei in crisi e i risultati sono maggioranze bulgare per rimanere nell'Euro. In Italia, Spagna, Grecia e Portogallo alla domanda "se sia meglio continuare con l'euro o tornare alla lira (escudo, peseta, dracma) ?" ^solo il 20-21% risponde di uscire dall'Euro#http://online.wsj.com/article/SB10001424127887324761004578284203099970438.html^!! In aggiunta, come tutti sanno, i politici sono quasi ovunque compatti per l'Euro. Persino in Grecia, nonostante siano al punto che autorizzano la vendita di cibo scaduto a sconto nei supermercati, sono per l'Euro e il partito principale di opposizione, Siryza (di sinistra) parla di cambiare tutto in Europa, ma alla fine dice che una valuta comune è necessaria. Solo i fascisti di Alba Dorata in Grecia sono per l'uscita. Questo riflette il fatto che solo il 21% dei greci vuole tornare alla Dracma. In Italia solo Berlusconi ha fatto qualche accenno al fatto che : "...se si continua così si dovrà uscire dall'euro..." e Grillo chiede un referendum, che però in questo momento sarebbe un trionfo per l'Euro. Nell'eurozona solo il Fronte Nazionale di Marine Le Pen è dichiaratamente per uscire dall'euro. Questo non riflette che nel mondo o in Europa si sia diventati più "pro-euro", ^in Svezia ad esempio c'è un crollo del supporto all'euro#http://www.eubusiness.com/news-eu/sweden-economy-euro.ldg^, che è ora sprofondato sotto il 10% (e negli altri paesi che non sono entrati nell'euro, Inghilterra, Norvegia... i sondaggi recenti sono nettamente contro l'Euro). Cosa succede ? Probabilmente in Italia ad esempio ha contato molto il fatto che i BTP, che erano crollati di 30 punti un anno fa, siano tornati in pratica alla parità grazie a Draghi. Se ci fosse un altro crollo dei titoli di stato l'opinione pubblica potrebbe spostarsi, (ma anche prima non ho mai visto un sondaggio in cui il ritorno alla lira superasse il 40%). Paradossalmente più si approfondisce la crisi economica più c'è in Italia un riflesso di timore per non cambiare ed evitare di rischiare con la lira. (Siamo una popolazione anziana!... non bisogna farsi ingannare dai giovani che affollano i comizi di Grillo...) Questi numeri di sondaggi sono così netti e schiaccianti in tutti i paesi in crisi europei che bisogna prendere atto che a torto o ragione (a torto per la verità) si rimarrà ancora nell'Euro a soffocare. Fino a quando ? Fino a quando la depressione economica non riduca alla disperazione o alla rabbia un numero sufficiente di persone.... Come discusso qui tante volte non solo l'Euro era errato come progetto all'inizio, ma non c'è una ragione economica per rimanerci ora. Qui si è d'accordo, ad esempio, con Claudio Borghi e Alberto Bagnai sulle ^ragioni per uscirne ora#http://www.youtube.com/watch?v=fhzwE1oNA30^. Ma bisogna prendere atto della realtà: la propaganda pro-euro è ancora schiacciante (basta vedere il PD e la sinistra italiana che in pratica sono uno schieramento pro-euro in economia), le manovre di Draghi e della BCE hanno funzionato nel sostenere i BTP e le banche e la crisi rende la gente più timorosa e avversa ai rischi. Al contrario nei paesi che non sono entrati nell'euro e in cui le cose vanno relativamente bene, come la Svezia ad esempio, gli ultimi sondaggi mostrano schiaccianti maggioranze CONTRO L'EURO, l'ultimo sondaggio vede ^l'82% degli svedesi contrari ora all'euro##http://www.eubusiness.com/news-eu/sweden-economy-euro.ldg^,^, mentre nel 2009 ad esempio i pro-euro erano al 44%. Evidentemente l'Euro è una trappola, in cui chi è fuori non vuole entrare, ma chi è dentro non può uscire.

 

  By: Bullfin on Martedì 12 Febbraio 2013 02:18

Aggiorniamo gli utenti sulle cavolate mass mediatiche e sulle manipolazioni politiche. Gli italiani popolo vergognoso che deve espiare le sue colpe per il debito brutto brutto e cattivo. Devono così passare le 12 fatiche di ercole e spremersi di tasse per pagare poi i fondi salvastati (ma non siamo noi che dobbiamo pagare un tasso alto? e poi siamo uno dei maggiori contributori? e te credo che il tasso poi cresce ;))). Una delle leggende metropolitane, anche citate dal sommo Giannino, guru giornalistico che tutto sa e tutto puote, ma non capisce na cippa. Quando dice che Berlusconi bruttto brutto ha aumentato le Spese negli ultimi 10 anni dice una cosa talmente lapalissiana che infatti tutti i paesi europei hanno aumentato le spese come gli italiani (dimostrazione post bullfin di natale circa). Oggi inserisco una perla. Gli Italiani sono un popolo vergognoso bruttu brutto perchè sono gli unici ad avere dei pubblici dipendenti....ehhhhhhh sììììììììììììììì :))))))). W la SOVRANITà MONETARIA abbasso LA DITTATURA TEUTONICA.

FULTRA 10 MARZO 2020: Qui sotto la fotocopia dal vero "cialtrone medio italico" : Antitrader. Fatene una copia del pensiero per i posteri e quando tra 50 anni vorranno capire perchè l' talia sia finita miseramente

 

  By: lutrom on Lunedì 11 Febbraio 2013 22:14

[...] Se poi, putacaso, dovesse vincere il MoV, ci daremo alla pazza gioia, BEVENDO, MANGIANDO e FO...NDO........ mentre i servi del grande parassita, fustigandosi senza ritegno seduti sul cuneo, invocheranno dolcino a gran voce, urlando il loro sinistro (e quanto mai doloroso) motto: "P E N I T E N Z I A G I T E !" --------------- GRANDIOSO!! E poi gli faremo fare anche ^la fine di fra' Dolcino, eh eh eh...#http://it.wikipedia.org/wiki/Fra_Dolcino^

 

  By: Roberto964 on Lunedì 11 Febbraio 2013 21:23

<<Caro Roberto, come sarebbe bello se uno potesse dire: mi impegno, non sono un rincoglionito, ed ho speranze serie; invece troppo spesso è vero il contrario...>> ueeeee...non cadermi in depressione (anche tu), proprio adesso, poi! tra 15 giorni ci faremo un sacco di risate a vedere le facciaccie brutte di bersi, rigor, nomen omen (casini), il finocchio, il nano e l'ottuaggenario pannolone che schiatteranno di rabbia, verdi dal travaso di bile che avranno........e le facciacce della kulona e di quell'altro finocchio di van rumpoy e compagnia cantante, te le vuoi perdere?....che goduria...non vedo l'ora. Caro amico, consoliamoci già del fatto di non aver MAI fatto profondi inchini al "grande parassita" e di per se vuol dire che ci possiamo guardare ancora allo specchio senza sputarci in faccia. comunque vada sarà una vittoria! Se poi, putacaso, dovesse vincere il MoV, ci daremo alla pazza gioia, BEVENDO, MANGIANDO e FO...NDO........ mentre i servi del grande parassita, fustigandosi senza ritegno seduti sul cuneo, invocheranno dolcino a gran voce, urlando il loro sinistro (e quanto mai doloroso) motto: ---------------------------"P E N I T E N Z I A G I T E !"--------------------------------

 

  By: lutrom on Lunedì 11 Febbraio 2013 20:58

Caro Lutrom, scusami...ma quanto kazz guadagna un docente universitario? (parlo sul serio..non ne ho la minima idea) ------------------ Sinceramente non lo so di preciso, poi dipende anche dal "livello": infatti puoi essere professore associato oppure ordinario (il "top") oppure professore a contratto (quelli a contratto spesso prendono poco) oppure un assistente universitario che fa il docente (gli stipendi logicamente sono diversi), poi credo dipenda anche dagli anni di servizio (anzianità di servizio). Io sinceramente non ho mai provato la carriera universitaria, soprattutto perché è tutta una mafia: il fatto che uno sta lì a studiare ed a a fare ricerche per anni non ti garantisce nulla, è una giungla, ho visto dei docenti universitari che sono degli emeriti imbecilli, che hanno il posto solo perché figli di...; poi per lettere (sono laureato anche in lettere) è ancora peggio, perché, mentre uno che prova la carriera universitaria ad ingegneria,ad esempio, se viene trombato dopo anni ed anni di impegno, almeno si può sempre "riciclare" in altri lavori o nel privato, a lettere, dopo che hai fatto anni di ricerche ad esempio sulla letteratura cristiana medioevale, se vieni trombato, che cosa ti metti a fare?? Magari hai anche perso il "treno" per insegnare alle superiori (comunque magra consolazione)... Ebbi però la possibilità concreta di cercare di entrare ad insegnare materie teoriche (storia della musica, ecc.) nei conservatori di musica (in pratica l'università della musica, in Italia), in quanto avevo iniziato a collaborare (quasi a "gratisse") con una casa discografica (seria!!!) che si occupava di musica classica (io mi occupavo di ricerche in biblioteche ed archivi, note di copertina, traduzioni dal latino, commenti, ecc.), diciamo che stavo in un buon giro di docenti di conservatorio, di direttori di orchestre e di istituzioni concertistiche, ecc., però anche lì avrei dovuto fare anni di gavetta a pane e cipolla, sperando sempre che nei concorsi futuri ci stesse qualcuno del mio "giro": invece di quell'incertezza ho optato per l'insegnamento alle superiori. Sinceramente non so se ho fatto bene: infatti magari potevo avere la cattedra abbastanza subito (rispetto alle superiori dove oggi insegno avrei lavoravo molto meno, avrei guadagnato di più, maggior prestigio, ecc.), oppure potevo venire trombato in diversi concorsi (poi in Italia non è che questi concorsi ci siano con cadenza regolare e regole certe: spesso è tutta una improvvisazione) e quindi alla fine restare senza né il posto al conservatorio né alle superiori. Caro Roberto, come sarebbe bello se uno potesse dire: mi impegno, non sono un rincoglionito, ed ho speranze serie; invece troppo spesso è vero il contrario...

 

  By: Roberto964 on Lunedì 11 Febbraio 2013 20:04

Caro Lutrom, scusami...ma quanto kazz guadagna un docente universitario? (parlo sul serio..non ne ho la minima idea)

 

  By: TotoTruffa on Lunedì 11 Febbraio 2013 19:57

queste sono tutte persone che sanno che l'austerità serve anche a conservare i loro stipendi (e/o i loro posti garantiti) --- Fino ad un certo punto poi sarà finita anche la trippa per loro e saranno c*azzi ancora più amari.L'austerità non puo durare per sempre.

 

  By: lutrom on Lunedì 11 Febbraio 2013 18:23

[...] E i professori "eterodossi" di sinistra come Cesaratto, Zezza, Bagnai non hanno mai raccomandato e non raccomandano mai di ridurre le tasse perchè hanno il feticismo dello stato sociale e della sua bella spesa pubblica. Uscire dall'euro OK, ma lo stato deve controllare il 60% dell'economia con la sua spesa ------------ E mica sono scemi: questi spesso insegnano in università statali con posto garantito a vita, poco lavoro e controlli quasi inesistenti sul lavoro svolto, stipendio tutto sommato buono (c'è di meglio, ma poi dovrebbero anche "rendere" veramente!!) a cui comunque aggiungono altre attività parallele remunerate (libri, consulenze, ecc.), poi hanno studenti bene o male abbastanza motivati (per chi insegna una delle cose peggiori è avere studenti poco o per niente motivati, cosa che invece per chi insegna come me alle superiori è la regola), possibilità di passare ore a studiare cose che spesso hanno più finalità filosofica e teorica che pratica (lo possono fare solo stando in università statali con posto garantito, altrove infatti si cercano i fatti e non le chiacchiere), ecc. Logicamente a loro l'austerità conviene, eccome!!! E non sono gli unici, ci sono anche: magistrati, alti dirigenti dello stato, impiegati e dipendenti statali di basso livello ma che sanno che fuori del posto statale non gli farebbero pulire nemmeno i cessi oppure dovrebbero iniziare a lavorare veramente; queste sono tutte persone che sanno che l'austerità serve anche a conservare i loro stipendi (e/o i loro posti garantiti): giustamente si dice che la rivoluzione la fanno le persone giovani e soprattutto con la pancia vuota, e certo queste persone spesso non sono né giovani né, sicuramente, con la pancia vuota...

 

  By: Moderatore on Lunedì 11 Febbraio 2013 17:20

La cosa sorprendente è che si continui a dar credito agli economisti dopo che (nel 90% dei casi) non hanno visto arrivare la più grossa crisi finanziaria degli ultimi 80 anni e dopo che hanno giustificato rimedi che aggravavano il problema come l'austerità. Appena qualcuno prova, in qualunque modo, a suggerire di ridurre delle tasse inizia il tiro al bersaglio dei professori per screditare l'idea ^"Imu, 60 miliardi di sciocchezze#http://www.ilfattoquotidiano.it/2013/02/04/imu-60-miliardi-di-sciocchezze/488955^ Tito Boeri, ilfattoquotidiano La stampa finanziaria e le pagine economiche dei giornali nonchè gli spazi TV in Italia sono occupati ancora da professori ed esperti che hanno mancato completamente di avvertire della Crisi Finanziaria globale e poi l'hanno aggravata fornendo supporto ideologico alle politiche di austerità. L'esempio più clamoroso è la lista di Oscar Giannino che ha come unico punto di forza la reputazione di Giannino come esperto economico indipendente e dei suoi promotori professori di economia in America. Se parli con molti professionisti, manager, imprenditori, commercianti gente che ha qualche responsabilità e dovrebbe capire qualcosa del mondo economico sono intellettualmente intimiditi da questi professori di economia. Nelle regioni più industriali come Lombardia e Veneto Giannino e Boldrin possono prendere un 4% predicando di ripagare i BTP con ENI, Enel e Snam... E poi Boldrin, Scacciavillani e Zingales scrivono tutti sul Fatto Quotidiano, il nuovo giornale progressista.. E i professori "eterodossi" di sinistra come Cesaratto, Zezza, Bagnai non hanno mai raccomandato e non raccomandano mai di ridurre le tasse perchè hanno il feticismo dello stato sociale e della sua bella spesa pubblica. Uscire dall'euro OK, ma lo stato deve controllare il 60% dell'economia con la sua spesa

 

  By: Roberto964 on Lunedì 11 Febbraio 2013 12:25

cari Defil, Bull, Bear, Pablo, Givanni bg, Giorgiofra, Lutrom, Themaui, Fultra, Gano e tutti gli altri di cui per dimenticanza non scrivo il nome: noi, nel nostro piccolissimo, Zibordi, bagnai, Borghi, becchi, Tringali, Badiale e tutti gli altri che non ricordo che lo hanno fatto in maniera più autorevole, abbiamo FORNITO TUTTE le SPIEGAZIONI nel modo più ESAURIENTE POSSIBILE. Se rivoluzione dovrà essere che RIVOLUZIONE SIA! senza se e senza ma!..............questa è una GUERRA e per tale deve ESSERE COMBATTUTA.

 

  By: lutrom on Lunedì 11 Febbraio 2013 12:21

Carino Soros quando dice che i tedeschi non sostengono questa politica perché sono cattivi e mirano alla distruzione dei paesi periferici (e lo ripete), ma perché non capiscono appieno la complessità della situazione e tutti i suoi risvolti. Carino e moolto diplomatico. In realtà la Germania capisce tutti i risvolti della questione, e sa perfettamente che sta guadagnando molto da essa. Alla Germania conviene che l'euro duri il più a lungo possibile, e lo mollerà solo un secondo prima del crack finale. Il governo tedesco è tanto virtuoso quanto ipocrita. Quando afferma che se i paesi non-core metteranno la testa a posto le cose si metteranno bene per loro dice il vero. Ma sa anche bene (e non lo dice) che questa evoluzione positiva se anche si verificasse richiederebbe una generazione, troppo per la sopravvivenza dei paesi non-core. Nel frattempo le cose per loro vanno bene, il loro interesse (mai ammesso) è che i paesi non-core non possano fare svalutazioni competitive della moneta (casomai dei salari, ma a un costo sociale spaventoso), perciò la loro politica non cambierà finché uno scossone non li obblighi a farlo (default di un paese del sud? Referendum inglese che chiuda con l'UE? vedremo). Vale la pena osservare che storicamente quando l'Italia si è legata strettamente ai tedeschi le cose per noi si sono messe sempre molto male. -------------- Hai ragione, Bear, purtroppo, soprattutto quando dici: "Vale la pena osservare che storicamente quando l'Italia si è legata strettamente ai tedeschi le cose per noi si sono messe sempre molto male". Purtroppo l'Italia è ancora piena di somari che non comprendono queste cose: addirittura, ti dirò, le motivazioni per cui in passato l'Italia si è messa con la Germania sono simili a quelle odierne: gli italiani (e Mussolini...) soffrivano giustamente (in parte giustamente, ma solo in parte!!) di complessi di inferiorità nei confronti della Germania, ed allora (come oggi) si è ritenuto che l'alleanza con la Germania avrebbe portato dei vantaggi per noi... Si è vista come è finita, si vedrà come andrà a finire (nello stesso modo, mutatis mutandis)... Purtroppo, fin quasi all'ecatombe finale, l'Italia è rimasta piena di somari che applaudivano al duce ed alla Germania... Oggi è quasi lo stesso, anzi forse è pure peggio: infatti sarebbe stato più probabile vincere la guerra a fianco della Germania che non trasformare oggi l'Italia, in pochissimi anni, in un paese virtuoso come la Germania: è semplicemente assurdo, per certe cose ci vogliono decenni e decenni: in continuazione parlo con gente che dice che noi DOBBIAMO cambiare, non possiamo continuare a comportarci come un paese di serie B, non possiamo continuare a svalutare (stampare) per andare avanti, DOBBIAMO cambiare (ed intanto i poveri cristi fanno la fame, i parassiti continuano ad ingrassare -anzi, vista la deflazione in alcune cose e in alcuni settori, stanno meglio perché i loro stipendi sono sicuri e non scendono-, le aziende chiudono -spesso chiudono non per incapacità ma semplicemente perché causa burocrazia e tasse non ce la fanno più-, i burocrati la burocrazia e le leggi assurde crescono: insomma non siamo proprio sulla buona strada per diventare come la Germania, anzi stiamo facendo la strada per diventare come il Mali o come il Burundi, in pratica, nonostante i Pentitenziagite, stiamo facendo l'esatto contrario di quello che dovremmo fare per diventare come i tedeschi!!! Meditate gente, meditate...): dicevo, in continuazione parlo con gente che dice che noi DOBBIAMO cambiare, non possiamo continuare a comportarci come un paese di serie B, non possiamo continuare a svalutare (stampare) per andare avanti, DOBBIAMO cambiare: verissimo, ma per ottenere questi cambiamenti occorrono tempi troppo lunghi, ed infatti quello che otterremo ora è che la gente dovrà ricominciare ad emigrare, stiamo avendo una crisi sociale di dimensioni sempre più paurose, stiamo diventando tutti più poveri ed i cambiamenti li stiamo avendo solo nel senso di rendere la gente non più tedesca ma più CATTIVA: per fare un esempio tra tanti, giorni fa stavo parlando con una operaia che, causa crisi, non riesce più ad arrivare a fine mese con spese, figli, ecc.: la signora sono anni che va a Medjugorje (dalla Madonna) e quindi si sforza di aiutare il prossimo, ecc. ecc.: ebbene mi ha detto che sta diventando razzista (!!), dice che si sta rendendo conto che la miseria in Italia sta venendo a causa anche delle rimesse che gli immigrati mandano dall'Italia nei loro paesi di origine (!!!), dice che non vuole vedere più immigrati perché lei e i suoi figli vivono a pane e cipolla, quindi non ci sono soldi per far vivere gli immigrati in Italia, lei ha deciso di non comprare più cose provenienti dall'estero perché i soldi devono restare in Italia (!!), ecc. ecc.: se ci fate caso sono ragionamenti simili a quelli che hanno portato alla nascita di varie dittature in Europa!! Altro che Europa unita e pace perpetua, qui stiamo fertilizzando il terreno per nuove dittature, nuove divisioni, ecc. ecc. Queste cose le dice uno (il sottoscritto) che se potesse scegliere dove rinascere preferirebbe paesi più a Nord qui in Europa (purtroppo sono uno di quei fessi onesti che poi si ritrova a lavorare ed a pagare per i disonesti e per colpe non sue), però la realtà attuale è questa e le chiacchiere e gli "idealismi europoidi" servono a poco!!!

 

  By: defilstrok on Lunedì 11 Febbraio 2013 11:15

Una foto che vale più di mille parole:

 

  By: Bullfin on Lunedì 11 Febbraio 2013 00:53

tedeschi le cose per noi si sono messe sempre molto male. E' quello che ho pure detto mesi addietro. I tedeschi sono una Jattura per l'Europa. Hanno fatto le due grandi guerre militari e ora una guerra finanziaria...

FULTRA 10 MARZO 2020: Qui sotto la fotocopia dal vero "cialtrone medio italico" : Antitrader. Fatene una copia del pensiero per i posteri e quando tra 50 anni vorranno capire perchè l' talia sia finita miseramente

 

  By: bearthatad on Lunedì 11 Febbraio 2013 00:47

Carino Soros quando dice che i tedeschi non sostengono questa politica perché sono cattivi e mirano alla distruzione dei paesi periferici (e lo ripete), ma perché non capiscono appieno la complessità della situazione e tutti i suoi risvolti. Carino e moolto diplomatico. In realtà la Germania capisce tutti i risvolti della questione, e sa perfettamente che sta guadagnando molto da essa. Alla Germania conviene che l'euro duri il più a lungo possibile, e lo mollerà solo un secondo prima del crack finale. Il governo tedesco è tanto virtuoso quanto ipocrita. Quando afferma che se i paesi non-core metteranno la testa a posto le cose si metteranno bene per loro dice il vero. Ma sa anche bene (e non lo dice) che questa evoluzione positiva se anche si verificasse richiederebbe una generazione, troppo per la sopravvivenza dei paesi non-core. Nel frattempo le cose per loro vanno bene, il loro interesse (mai ammesso) è che i paesi non-core non possano fare svalutazioni competitive della moneta (casomai dei salari, ma a un costo sociale spaventoso), perciò la loro politica non cambierà finché uno scossone non li obblighi a farlo (default di un paese del sud? Referendum inglese che chiuda con l'UE? vedremo). Vale la pena osservare che storicamente quando l'Italia si è legata strettamente ai tedeschi le cose per noi si sono messe sempre molto male.