By: Roberto964 on Lunedì 17 Marzo 2014 23:46
Il sogno più grande
Venerdì 14 marzo 2014
Premessa
Era la seconda metà degli anni ’20 quando sir J.M. Keynes avvisava il mondo circa la reale possibilità di un nuovo conflitto globale. In quegli stessi anni studiava al suo progetto più ambizioso e mai realizzato: il “BANCOR”.
La situazione dell’epoca doveva essere grosso modo identica a questa: focolai di guerre accesi un po’ dappertutto e povertà diffusa. Anche nelle Nazioni a quei tempi ritenute ricche le cose andavano deteriorandosi. La rivoluzione comunista era in pieno svolgimento. La bolla immobiliare in Florida e la nuova parità aurea della sterlina voluta da Churchill nel ’25 furono propedeutiche a quella ben più importante bolla che si stava creando: il crack del 1929.
Le conseguenze delle condizioni economiche impossibili imposte alla Germania nel 1919 stavano per donare al globo il nazional-socialismo che dopo qualche anno avrebbe scatenato il secondo conflitto mondiale.
È evidente che nulla accade per caso. La Storia replica sempre se stessa e la regia è sempre UNICA: la cupidigia e la sete di potere dell’uomo.
L’instabilità finanziaria che sta interessando l’intero pianeta, sulle cui cause scrivo da molto tempo, sta per divenire una vera e propria tempesta. Spero che questo mio sogno, mi auguro non troppo utopico, possa interessare in qualche modo chi decide le nostre sorti, fornendo loro uno spunto di riflessione al fine di evitare al genere umano l’epilogo delle crisi finanziarie globali: la GUERRA.
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Verso il “NUVAM”
L’era moderna è stata caratterizzata dall’avvento della macchina a vapore che trasformava il calore in energia disponibile. Senza energia inanimata non ci sarebbe stata la rivoluzione industriale.
Per accaparrarsi le “fonti energetiche” si sono combattute e si combattono tuttora molte guerre più o meno palesi.
Oggi è più che mai necessario rilanciare l’idea di una moneta sovranazionale, atta agli scambi internazionali ma senza che questa diventi moneta tangibile. Ma ciò non è sufficiente. La mia idea è relativa anche all’introduzione di una paga oraria minima estesa ai lavoratori dell’intero pianeta, di una pensione minima sicura anche nei Paesi più poveri e vede anche l’introduzione del sostanziale pareggio delle bilance commerciali tra Stati.
Tutto questo dovrà essere realizzato cercando di non gravare il pianeta di altra inutile burocrazia accessoria.
Il sogno di sir J.M. Keynes potrebbe realizzarsi non appena la prossima crisi finanziaria-economica globale, di cui stiamo solo gustando l’aperitivo, si presenterà con tutto il suo devastante impeto.
A quell’epoca i Governi saranno orientati a pensare a qualcosa di diverso per evitare nuove catastrofi. Non vi è dubbio che il “capitale” debba essere indirizzato e guidato, dando finalmente la spallata definitiva alla legge di Say e alle teorie ricardiane. I rentiers dovranno farsene una ragione: senza una migliore ripartizione della ricchezza NON è possibile pensare ad uno sviluppo pacifico e duraturo dell’umanità. Bisognerà ricreare a livello mondiale quella classe media che tanto bene ha fatto all’intero pianeta. I redditi da lavoro devono ritornare in buona porzione nelle mani di chi produce per essere poi spesi ed investiti per la massima parte all’interno del Paese di appartenenza.
Il lascito di sir Keynes, il BANCOR, potrebbe essere l’unica possibilità per scongiurare nuove guerre che inevitabilmente arriverebbero. Sir Keynes avrebbe voluto valorizzare il BANCOR ancorandolo ad una sessantina di materie prime, al costo dei trasporti ecc. Secondo me oggi non basta più, poiché quell’dea geniale ha ottanta anni suonati. Anche se le materie prime/grezze avranno sempre un ruolo fondamentale, troppe cose sono cambiate. La stabilità dei prezzi delle materie prime sarà di importanza primaria per dare equilibrio, solidità e sostenibilità all’economia mondiale e alla vita futura su questo pianeta.
Ho sognato questo
l’idea essenziale che mi ha ispirato è relativa al pesante vincolo al quale sono sottoposti gli USA come garanti della stabilità monetaria globale. Vorrei alleggerire loro da questa immane incombenza. L’altro problema non meno grave è inerente ai Paesi in via di sviluppo: le loro linee di credito sono espresse sostanzialmente in valute forti, prevalentemente in dollari USA, e di conseguenza sono esposte ai capricci (voluti o accidentali) di queste monete. Un altro problema cogente è relativo alle materie prime: vengono trattate quasi esclusivamente in dollari USA e sono anch’esse soggette agli starnuti della valuta a stelle e strisce. Parto dal presupposto che NESSUNA politica monetaria di ALCUN Paese al mondo, grande o piccolo che sia, debba condizionare la vita di 7 miliardi di persone.
Stiamo assistendo in questi mesi ad una guerra valutaria globale che se non risolta sarà foriera di gravi problemi. I grossi BRICS, con in capo la Cina, sono stanchi di soggiacere al dollaro ma, allo stesso tempo, vorrebbero anch’essi predominare, scalzando gli USA da quello che è certamente un vantaggio ma anche un pesante obbligo. Se un giorno lo Yuan cinese prendesse il posto del Dollaro USA saremmo punto e a capo e nulla cambierebbe. In quella posizione non dovrà esserci mai più NESSUNO. Liberare il mondo dall’idea di predominio valutario di una moneta piuttosto che di un’altra equivale a dare un durissimo colpo alla finanza speculativa apolide che gioca e indirizza a suo piacimento la partita proprio su quegli starnuti, provocando spesso dei raffreddori che a volte si trasformano in vere e proprie pandemie influenzali che alla fine si risolvono sempre in conflitti più o meno gravi.
Questo è l’UNICO modo per riaffermare l’egemonia della politica sulla finanza.
Con la creazione di una moneta virtuale e super-partes, I problemi IRRISOLVIBILI, derivanti da agganci monetari di valute più deboli a quelle più forti che in passato hanno messo sul lastrico Nazioni ricchissime e che oggi stanno impoverendo l’intera Europa, sarebbero RISOLTI per SEMPRE.
La Nuova Unità di Valore Armonico Mondiale (d’ora in poi NUVAM) verrà agganciata alla cosa più importante dopo l’uomo stesso: l’energia. Le monete preesistenti resteranno per gli scambi nazionali e interregionali. Le valute fluttueranno liberamente ma saranno guidate su binari più equi. La NUVAM non sarà MAI una moneta reale e per questo motivo non sarà ne inflazionabile, ne svalutabile.
Il costo medio mondiale dell’energia sarà rivisto ogni anno ed esso determinerà il nuovo valore della NUVAM sino alla prossima revisione annuale.
L’aggancio monetario delle valute preesistenti alla NUVAM sarà regolato autonomamente da ogni singolo governo nazionale. La PERCENTUALE di svalutazione/rivalutazione monetaria massima annua sarà quella del proprio gruppo-Paese di appartenenza.
Darei “valore” alla NUVAM in questo modo:
aggancerei ad essa la media mondiale del costo unitario del KW; [ad es. se quantificassimo in $ 0.05 tale media, farei così: 0,05 x 20 = 1 NUVAM =1$; (da una conversione “tonda” si possono fare tutti i calcoli, anche decimali, in modo molto più semplice ed intuitivo.)] Vincolando la NUVAM al KW si eviterebbe la speculazione e l’accaparramento delle materie prime, così come è stato per oro, argento, platino, rame ecc. Una unità di conto virtuale non può che avere un’altrettanto virtuale sottostante.
Sarà necessaria la creazione di una Banca Centrale Mondiale (d’ora in poi BCM), gestita PARITETICAMENTE da tutti i Paesi aderenti.
La creazione della BCM.
Allo scopo di dotare la BMC della liquidità iniziale ho pensato al modo più democratico possibile, non prendendo in considerazione la ricchezza del singolo Paese che avrebbe influito in modo significativo sui piccoli Stati ma prendendo a base il costo del lavoro orario minimo moltiplicato il numero dei suoi abitanti.
Tutti i Paesi firmatari, appartenenti ai diversi gruppi, verseranno una quota “una tantum”. Da ogni Nazione aderente sarà versata una cifra pari a UNA ora-lavoro (PMOS -paga minima oraria salariato-) come da relativo gruppo di appartenenza, che andrà moltiplicata per il numero dei suoi abitanti. (gruppo A es. Italia: $12 x 1 ore x 60 milioni di abitanti = $ 720 milioni) (gruppo E es. Cina: $5 x 1 ore per 1,4 miliardi di abitanti = $ 7 miliardi) (gruppo A es. USA: $12 x 320 mil = $ 3,84 miliardi) (gruppo G es. India: $3 x 1,25 mld ab. = 3,75 mld) (gruppo I es. Bangladesh: 1 NUVAM x 130 mln ab. = $ 130 mln) ecc. In questo semplice modo (con la propria moneta convertita per l’ultima volta alla parità del Dollaro USA) si doterà la neonata BCM della liquidità necessaria espressa in valore dollari USA e che sarà istantaneamente convertita in NUVAM (prima di essere distrutta), con parità iniziale di 1:1; Il costo per ogni Paese sarebbe davvero marginale e non metterebbe in difficoltà alcun bilancio statale.
Le decisioni ordinarie saranno prese a maggioranza classica (51%) mentre quelle straordinarie a maggioranza qualificata, superiore al 75%, entrambe tramite voto palese.
La BCM emetterà BOND in NUVAM con rendimento ZERO e con tagli di 100 in 100 sino a 10.000, in modo da incentivare il risparmio privato mondiale. La garanzia sarà di avere per sempre un risparmio certo e stabile nel tempo.
I prestiti erogati, deliberati dal voto a maggioranza ordinaria, saranno privi d’interesse (salvo la mera rivalutazione/svalutazione del NUVAM in base ai costi dell’energia). Le garanzie accessorie saranno date dal fondo pensione obbligatorio per tutti i Paesi appartenenti dalla fascia “E” a seguire.
Svalutazione/rivalutazione massima delle monete nazionali rispetto alla NUVAM
Sono partito dall’esperimento ECU europeo. Sino a quando lo SME prevedeva una sval/riv delle monete in un range del +6,5%/-6,5% le cose hanno più o meno funzionato (la disomogeneità delle economie e della loro inflazione interna avrebbero avuto bisogno già dall’epoca di una scala valori simile a quella che ho ideato). Tanto per fare un esempio: Il cambio Lira italiana vs Marco tedesco nel 1971 era di 170 £ per UN singolo DM; nel 1999 era di £ 990. In 30 anni la valuta italiana aveva perso quasi l’83% del proprio valore verso il Marco tedesco. Questo es. basta e avanza per far capire quale grande differenza di inflazione ci può essere tra due Paesi apparentemente dello stesso rango. (Prendendo a riferimento la Dracma greca o l’Escudo portoghese contro DM nello stesso lasso di tempo tale dicotomia aumenta esponenzialmente.) Le cose sono nettamente peggiorate con l’avvento dello SME credibile (1987) che fissava al 2,5% la possibilità di svalutazione/rivalutazione per ogni singola moneta facente parte lo SME. Quel 2,5% è la stessa identica percentuale che indicava sir Keynes nel progetto BANCOR.
Mi arrogo il diritto di affermare che non funzionerebbe,come, appunto, non funzionò in Europa dal 1987 in poi.
Per cui ho pensato a qualcosa di più strutturato e con forbice più ampia. Partendo dall’inflazione media desiderabile per ogni gruppo di appartenenza, considerando che una corposa parte di essa potrà essere scaricata verso l’esterno (ovvero sul cambio) e non verso l’interno (mercato del lavoro).
Percentuali di svalutazione/rivalutazione possibili rispetto al NUVAM
1) Paesi del gruppo A +/- 5%;
2) “””””””””””””””” B +/- 7%;
3) “””””””””””””””” C +/- 8%;
4) “””””””””””””””” D +/- 9%;
5) “””””””””””””””” E +/-10%;
6) “””””””””””F+G+H+I +/-15%
Questo è un passo fondamentale e necessario atto a mettere un limite alle svalutazioni forzose che alcuni Paesi potrebbero scegliere per favorire loro personali obiettivi che andrebbero a danneggiare altre Nazioni. A limitare fortemente tale possibilità ci sarà anche l’obbligo di accettazione da parte di tutti della paga sindacale minima (PMOS) di cui parlerò ampiamente più avanti.
Sarà nondimeno necessaria una Nuova Società delle Nazioni (NSN) che dia delle regole precise, tra cui:
1) Reintroduzione della legge Glass-Steagall a livello mondiale.
2) Abolizione dei derivati finanziari e delle vendite allo scoperto.
3) l’obbligo stringente a tutti i firmatari di perseguire una politica di sviluppo demografico pari a 2,05 (poco superiore all’indice di sostenibilità: 2 genitori che mettono al mondo 2 figli).
4) l’istituzione di una paga minima oraria in base al gruppo-Paese di appartenenza che possa garantire ad ogni lavoratore di offrire sicurezza economica alla propria famiglia e una vita decorosa e lontana dalla schiavitù.
5) la creazione di un nuovo organo che vigili sul commercio internazionale: Ente Supremo Internazionale del Commercio Sostenibile (ESICS d’ora in poi). Esso implica la creazione di una griglia di riferimento atta a garantire il sostanziale pareggio delle bilance commerciali, divisa in gruppi di nazioni e così congegnata:
A: Paesi con PIL procapite maggiore di $20.000 dovranno avere pareggio di bil. Comm.
B: “””””””””””””” da $15.000 a 20.000 potranno sbilanciarsi del +/ – 5%;
C: “””””....””””””””””10.000 a 15.000 “”””””””””””””””””””””””””””””10%;
D: ””””””””””"”””””””””7.500 a 10.000 “”””””””””””””””””””””””””””””15%;
E: ””””””””””””””””””””5.000 aa 7.500 “”””””””””””””””””””””””””””””20%;
F: “”””””””””””””””””””2.500 aa 5.000 “”””””””””””””””””””””””””””””25%;
G:”””””””””””””””””””””1.500 aa 2.500 “”””””””””””””””””””””””””””””30%;
H: “”””””””””””””””””””1.000 aa 1.500 “”””””””””””””””””””””””””””””35%;
I: tutti gli altri Paesi che hanno PIL procapite inferiore a $ 1.000 godranno di sussistenza e di piani di investimento decisi da NSN, BCM e ESICS sino a quando non saliranno al gruppo “H”.
I vincoli di import-export sono relativi ai soli manufatti, compreso semilavorati ecc. Ovvero, qualsiasi cosa NON sia considerata materia prima o grezza.
1) I Paesi dei gruppi “I+H+G” potranno imp/exp tra loro e verso/da il gruppo “F”;
2) I Paesi del gruppo F potranno import/export da: G+H+I+E+F ;
3) “””””””””””””””””” E “”””””””””””””””””””””””””: F+D+E;
4) “””””””””””””””””” D “”””””””””””””””””””””””””: E+C+D;
5) “””””””””””””””””” C “”””””””””””””””””””””””””: D+B+C;
6) “””””””””””””””””” B “”””””””””””””””””””””””””: A+B;
Il surplus delle bilance comm. andranno compensati con maggiori importazioni dai Paesi in minus, anche incrociandone i conti tra essi, sino al pareggio che dovrà avvenire rigidamente entro anni 3.
Tutti gli scambi tra i Paesi appartenenti allo stesso gruppo avranno l’obbligo del pareggio delle bilance Commerciali. Tanto mi dai, tanto ti prendi.
In questo modo si creerà una economia globale sostenibile, fatta a “compartimenti stagni”, atta a proteggere i lavoratori delle economie dei vari gruppi, evitando o fortemente limitando le MIGRAZIONI bibliche a cui sempre più spesso assisteremo. In questo semplice modo si fornirebbero all’intero globo le famose “gabbie salariali” che metterebbero quasi in pari la possibilità di sviluppo di ogni singola Nazione.
Paga Minima Oraria Salariato (PMOS), incluso tasse statali (15%) e accantonamento pensionistico gestito direttamente da NSN e BCM (15%), obbligatorio per i Paesi appartenenti alle fasce E-F-G-H-I, facoltativo per gli altri gruppi. Il Nuovo Fondo Pensione Mondiale (NFPM) gestirà i proventi. La raccolta verrà investita solo in modo etico, garantendo una vecchiaia serena ai lavoratori dei Paesi più poveri. Le tasse andranno ai governi di appartenenza con obbligo di investimento nel sociale. Orario lavorativo massimo di 160 ore/mese. Fine età lavorativa: 65 anni per gli uomini e 60 anni per le donne. Le pensioni saranno erogate tramite bonifico bancario dalle sedi della BCM presenti in ogni Paese aderente al progetto, le banche che aderiranno, convenzionandosi, saranno obbligate a fornire c/c a zero spese.
Paesi gruppo A: PMOS corrispondente a NUVAM 12 lordo;
“””””””””””” B “”””””””””””””””””””””””””””” 9 “””””””
“””””””””””” C “”””””””””””””””””””” “”””””” 7 “””””””
“””””””””””” D “””””””””””””””””””””“””””””” 6 “””””””
“””””””””””” E “”””””””””””””””””””” “”””””” 5 “””””””
“””””””””””” F “”””””””””””””””””””””””””””” 4 “””””””
“””””””””””” G “””””””””””””””””””””””””.””” 3 “””””””
“””””””””””” H “”””””””””””””””””””””””””””” 2 “””””””
“””””””””””” I “”””””””””””””””””””””””””””” 1 “””””””
Gli investimenti (IDE) dei gruppi A+B+C verso i restanti gruppi dovranno prevedere 80% del re-investimento degli utili in loco.
Le Nazioni che vorranno crescere lo dovranno fare dal “basso”, scalando i compartimenti stagni con l’aumentare del PIL reale procapite.
Le multinazionali di A+B+C se vorranno continuare a vendere nei Paesi degli altri gruppi dovranno impiantare obbligatoriamente stabilimenti in loco, producendo prodotti per il consumo di quel determinato gruppo: non sarà più possibile produrre in “I” per rivendere in “A”.
Le multinazionali per cercare i mercati che cresceranno negli anni a venire saranno costrette ad investire in loco e a vendere sul posto la massima parte della produzione stessa.
Secondo i mie calcoli, se applicate correttamente queste regole, nell’arco di un ventennio si avrebbe una soluzione definitiva alla schiavitù di ritorno e si ridurrebbero esponenzialmente la povertà estrema e la fame nel mondo.
Quotazione materie prime/grezze
le materie prime/grezze dovranno avere una profonda ristrutturazione dei prezzi.
il prezzo minimo delle materie prime sarà fissato in base al costo medio degli ultimi 15 anni e maggiorato del valore inerente l’energia occorrente alla estrazione-produzione-stoccaggio ecc. dell’ultimo anno. In caso di prezzo eccessivamente basso delle 60 materie prime/grezze principali la BMC acquisterà il surplus garantendo il prezzo minimo fissato. Gli stessi surplus saranno immessi sul mercato come calmierante alla speculazione o regalate/vendute a prezzi speciali ai Paesi del gruppo “I”.
Il prezzo minimo delle materie prime, fissato ogni TRE mesi, sarà espresso univocamente in NUVAM.
Roberto Nardella.
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