Banche Europee

 

  By: deltazero on Martedì 13 Settembre 2011 10:59

"Secondo me Mr. Frederic Oudea non mente e Societe Generale è comprabile oggi sui 16 euro e se per caso i tedeschi e gli olandesi si ammorbidiscono per salvare l'euro e tenerci Italia e Spagna il titolo da 15 può tornare a 30" SG ha anche in mano parte del business etf , e ha 2 caratteristiche questo 1) guadagno certo 2) liquidità da scommesse opposte a costo negativo(se ha fuori 1mld di xbear e 2 mld di lev ha 1 mld di liquidità a costo -0,3% all'anno)

 

  By: manx on Martedì 13 Settembre 2011 10:49

dopo il colpo di Stark Trek dovrebbe essere in arrivo la revisione del rating di Moody's entro la settimana . Bella regia , non c'è che dire .

 

  By: OhperBacco on Martedì 13 Settembre 2011 10:43

ATTENZIONE ALLE BUFALE http://www.ilfattoquotidiano.it/2011/08/11/quella-bufala-che-ha-fatto-crollare-le-azioni-di-societe-generale/151070/ In generale il suggerimento di ZIBORDI è condivisibile è in ottica di rimbalzo ci investo il 10% del portafoglio!

 

  By: gianlini on Martedì 13 Settembre 2011 10:32

certamente che chi ha in portafoglio BTP o bonos o roba greca ci sta perdendo ma nessuno che abbia in tasca anche dei bund o dei tbonds?? più o meno l'entità complessiva di BTP e Bund in circolazinoe credo sia la stessa, visto che l'uno è sceso di 10 punti e gli altri sono saliti di 10 punti, il bilancio è sostanzialmente in pareggio come è che allora si fanno notare SOLO le situazioni potenzialmente in negativo??? non è questa sordida speculazione?

Societe Generale - GZ  

  By: GZ on Martedì 13 Settembre 2011 01:47

Stock: Societe Generale

C'è un intervista oggi all'amministratore delegato di ^Societe Generale#^, la terza banca francese che ha perso il -62% del valore in borsa nel 2011 e da livelli di 50 euro che aveva toccato solo a marzo è crollata a toccare 15 euro oggi. A questi valori di oggi paga un dividendo del 10% quando il Bund ti paga (a 10 anni però, dei tenerlo dieci anni) un 1.7% ^Mr. Frederic Oudea risponde punto per punto a tutte le questioni#http://video.cnbc.com/gallery/?video=3000045145#eyJ2aWQiOiIzMDAwMDQ1MTc1IiwiZW5jVmlkIjoiOHVWK0JuNjZwdENDczlrOUd2U1JZQT09IiwidlRhYiI6ImluZm8iLCJ2UGFnZSI6IiIsImdOYXYiOlsiwqBMYXRlc3QgVmlkZW8iXSwiZ1NlY3QiOiJBTEwiLCJnUGFnZSI6IjEiLCJzeW0iOiIiLCJzZWFyY2giOiIifQ==^ e mostra che l'esposizione della banca alla Grecia è di 900 milioni di euro e nell'insieme l'esposizione ai paesi a rischio Italia, Grecia, Portogallo, Spagna e Portogallo è di 4.3 miliardi. L'uomo è molto convinto e sicuro nell'intervista, diciamo che ne ho visti tanti nel 2008-2009, a Bear Sterns, Lehman e simili ed erano molto più nervosi quando rispondevano all'intervista mentre il titolo crollava. In questa intervista hai l'impressione di uno sicuro di se che cita numeri precisi, smentisce tutti i rumors sul fatto che non sarebbe in grado di rifinanziarsi sul mercato monetario americano in dollari, dice che ha 80 miliardi di assets liquidi che può portare alla BCE, se necessario, per avere liquidità immediata. ^Societe Generale#^ capitalizzava 110 miliardi tre anni fa sui massimi e oggi capitalizza solo 11 miliardi di euro, tanto per capirci il suo P/E, in base agli utili attuali del 2011, è di 4 (^quattro volte gli utili) e il valore di borsa è 0.28 il valore di libro#http://www.reuters.com/finance/stocks/financialHighlights?rpc=66&symbol=SOGN.PA^ Francamente se fosse vero tutto quello che dice Mr. Oudea lo dovrebbe dire esattamente in questo modo, dando numeri su numeri, insistendo che sono cifre ridicole rispetto alla capitalizzazione della banca e sono soo percezioni e rumors che la stanno distruggendo legati ad una situazione politica generale dell'eurozona. Voi direte che mente come mentivano i capi di Lehman, AIG, Bear Sterns, Royal Bank of Scotland, Merril Lynch nel 2008. C'è però una differenza importante. Nel 2008 si trattava di derivati esoitic, CDO al quadrato su cartolarizzasioni di mutui di cui nessuno capiva niente, qui sono semplici BTP e titoli di stato greci o spagnoli, il loro valore bene o male è visibile a tutti, mentre i derivati esotici sui mutui del 2008 erano dei buchi neri anche dal punto di vista contabile per cui era facile mentire o anche essere ingannati dalla loro complessità. Inoltre (opinione peronale) l'etica a New York è molto peggiore che a Parigi, Francoforte e Milano nelle banche, i veri truffatori e squali oggi se guardi bene sono a New York e anche a Londra, i vari Blankfein, Mozillo, Greenspan, Fuld, Cayne erano peggio dei loro equivalenti svizzeri, tedeschi e francesi Secondo me Mr. Frederic Oudea non mente e Societe Generale è comprabile oggi sui 16 euro e se per caso i tedeschi e gli olandesi si ammorbidiscono per salvare l'euro e tenerci Italia e Spagna il titolo da 15 può tornare a 30

 

  By: alberta on Lunedì 27 Giugno 2011 03:34

Dopo aver letto molte cose in questo fine settimana sugli avvenimenti "strani" di questa settimana... ed in fondo anche delle precedenti, direi che sia Zibordi che Long possono avere una parte di ragione, ma solo il tempo potrà sollevare il velo. Purtroppo non siamo in grado di sapere, come Zibordi stesso ammette essere avvenuto in passato se: " Non c'è nessun sistema o formula particolare, solo dei ragionamenti sui numeri che dicono ad esempio che se le società, i loro clienti e gli stati sono indebitati fino al collo entro due o tre anni poi saltano... Purtroppo gli stessi ragionamenti sui numeri suggeriscono che le cose da qui non migliorano", visto che: "Qui si sono fatti anche grossi errori di previsione, ma più nel periodo breve, a lungo termine (cioè due-tre anni avanti) finora ci si è preso". Di conseguenza oggi potrebbe aver ragione Long, quando correttamente sostiene: " tra oggi ed il 2008, c'e' molta differenza, QUESTO ATTACCO MIRATO, e' solo SPECULAZIONE, VOGLIONO IMPADRONIRSI, A PREZZI BASSI, DI BANCHE BUONE..... LA ROBA MARCIA, non interessa a nessuno, marcisce da sola... anche senza ATTACCO SPECULATIVO, ci sono GRANDI MANOVRE SULLE NOSTRE BANCHE, DA POTENTATI STRANIERI, INTERESSANO, PERCHE' SONO "BUONE" ed APPETTIBILI! AI POSTERI COME SEMPRE "L'ARDUA SENTENZA"! " Ma anche Zibordi (o Moderatore), non può essere biasimato quando sostiene invece: " In base ai bilanci, ai numeri, a come va il business e non ai grafici che lasciano spesso il tempo che trovano (perchè Lehman Brothers, Enron e Parmalat salivano sui grafici fino a quando non sono precipitate) cosa fa pensare che le banche italiane qui siano comprabili ? ". Sono differenze abissali, ma solo apparentemente, perchè, in fondo: 1. nelle previsioni finanziarie la tempistica è molto spesso fondamentale (ricordo un articolo proprio di Zibordi su questo, quello "del proiettile vagante", tu puoi avere ragione, ma intanto un proiettile ti ha imprevedibilmente "ucciso" e non potrai raccontarlo o goderne. Chi ha venduto le banche d' affari USA nel pieno della tempesta finanziaria (saltavano come tappi e dopo Lehman, tutto sembrava possibile ed una follia comprare), ha preso il più grosso bagno finanziario degli ultimi anni, numeri alla mano ed, analogamente, chi è andato corto di SP500 a 900, sicuro del "rimbalzo del gatto morto", si è suicidato finanziariamente, con un lento ed implacabile dissanguamento trimestre dopo trimestre, se si è ostinato a rollare l’ operazione (non guardate solo alla perdita, guardate anche al mancato guadagno "costo-opportunità", si chiama economicamente). 2. Non abbiamo le informazioni necessarie a sapere se ed in quanto tempo le questioni finanziarie che coinvolgono l’ andamento di Euro e USD, e quindi dell’ Equity mondiale, troveranno una soluzione. 3. Dopo quanto accaduto alle 12.00 di venerdì 24 (S.Giovanni, giornata "simbolica", andate a leggervi qualcosa al riguardo..... e non trascurate nulla), risulta difficile non sentire un qualche "avvertimento" alla investitura eccellente dell' italiano alla BCE. http://www.ilsole24ore.com/art/finanza-e-mercati/2011-06-26/banche-test-speculazione-143155.shtml?uuid=AaQmQBjD A quest' ultimo proposito, suggerisco di rivedere questo documentario di Current, tornato di stringente attualità, anche per evitare deformazioni ingenue sulle proprie convinzioni in materia di Economia Globale e comprendere che gli USA e la Germania non sono l' Ecuador o la Grecia. http://current.com/1qc9ukc Good night and good luck. http://www.youtube.com/watch?v=gYeIY-ZCv0s

 

  By: GZ on Lunedì 27 Giugno 2011 01:36

OK, Long a intuito viene da pensare che possa essere così, da che mondo è mondo la borsa viene usata per spingere in basso le quotazioni di società che hanno valore per prendersele per pochi soldi, stavo leggendo il classico romanzo ^"The Financier"#http://en.wikipedia.org/wiki/The_Financier^ di Theodore Dreiser il cui tema è appunto un giovane finanziere americano di Philadelphia del 1870 circa, che fa fortuna manipolando al ribasso i titoli delle società quotate di "street-car" cioè di tramvai a Philadelphia subito dopo la guerra civile Però bisogna anche ricordare che metà delle banche inglesi, americane e belghe e la maggioranza delle LandesBanken tedesche hanno praticamente azzerato gli azionisti nel 2008-2009 (Lloyds, Royal Bank of Scotland, Merril Lynch, Bear Sterns, Lehamn Brothers, Washington Mutual, Coubtrywide...). Nella solida Svezia tra il 1991 e il 1992 quasi tutte le banche saltarono e furono ricapitalizzate azzerando gli azionisti, in Thallandia nel 1998 le banche persero in media il -97% prima di rimbalzare, le banche giapponesi sono state un investimento disastroso dal 1990 ad oggi cioè per 20 anni... In base ai bilanci, ai numeri, a come va il business e non ai grafici che lasciano spesso il tempo che trovano (perchè Lehman Brothers, Enron e Parmalat salivano sui grafici fino a quando non sono precipitate) cosa fa pensare che le banche italiane qui siano comprabili ?

 

  By: long on Sabato 25 Giugno 2011 20:11

Non si tirava ad indovinare sulla base dei grafici, che purtroppo non prevedono il futuro, Caro moderatore, non condivido per nulla, ne questo tuo scritto sui grafici, e' il contrario semmai, i grafici, saperli leggere, VEDONO IL FUTURO, purtroppo pochi li sanno leggere, sulle banche Italiane e sulla comparazione della situazione, tra oggi ed il 2008, c'e' molta differenza, QUESTO ATTACCO MIRATO, e' solo SPECULAZIONE, VOGLIONO IMPADRONIRSI, A PREZZI BASSI, DI BANCHE BUONE..... LA ROBA MARCIA, non interessa a nessuno, marcisce da sola... anche senza ATTACCO SPECULATIVO, ci sono GRANDI MANOVRE SULLE NOSTRE BANCHE, DA POTENTATI STRANIERI, INTERESSANO, PERCHE' SONO "BUONE" ed APPETTIBILI! AI POSTERI COME SEMPRE "L'ARDUA SENTENZA"! LUNEDI VENDERO' QUINTALI DI PUT SUL LUNGO, SU BANCHE ITALIANE, A BIENTOT!

 

  By: meteorismo70 on Sabato 25 Giugno 2011 01:42

Ottima analisi.... e inutile dire C.V.D. Peccato per tutti quelli che si trovano sotto un treno con il loro patrimonio... principalmente ,cassettisti.Gente che lavora e accumula titoli per anni per sperare nei dividendi e nell'aumento del capitale .... . Questa gente , non fa il trader... perchè lavora davvero, e non ha tempo per spipparsi tutto il giorno innanzi ad un PC.. ,PERCHE' INTENTA A PRODURRE . Spiace , perchè qualcuno ha avvisato per tempo, ha gridato l'allarme , ha avvertito del possibile disastro.... . Ma , come al solito , tra lo scherno dei soliti pisquani ...... ritardatari , si sono fatti ammaliare dalle sirene del rialzo infinito, del rialzo a tutti i costi del rialzo a prescindere ..... . Qui , in questo forum purtroppo abbiamo avuto e continuiamo ad avere gente , che proprio non vuol vedere , e continua a dire che siamo in un mercato Long... . Spero che questo qualcuno, non abbia clienti con portafoglio titoli a -40%... da inizio anno, titoli italiani , quelli da cassetto ,insomma i soliti titoli .... perchè sara' alquanto dura dimostrare a questo poveretto ,con i risparmi "tosati" , che siamo in un mercato rialzista.... .

Qui si era predetto il crac delle banche (nel 2007 e anche quest'anno) - Moderatore  

  By: Moderatore on Sabato 25 Giugno 2011 01:17

Le banche italiane si sono sbriciolate da inizio anno, Bca Popolare Milano giù da 3 a 1.5 euro, Montepaschi giù da 80 a 53 centesimi, Banco Popolare (ex-Verona) giù del -40% anche lei e negli ultimi giorni anche Unicredit che si sfracella sfiorando quasi 1.3 euro Qui però lo si era scritto chiaramente e di continuo che finiva male già da mesi, ^vedi ad esempio il 23 gennaio#http://www.cobraf.com/forum/coolpost.php?topic_id=5357&reply_id=275838#275838^ scorso. E non è forse stato un caso perchè anche nel 2007, quando il MIB40 e il MIBTEL erano ancora sui massimi e non c'era ancora aria di crisi per le banche, chi scrive su questo sito aveva predetto che: "...nel corso del 2008 ci possono essere 500 miliardi di euro minimo, ma forse 800 O ^1.000 miliardi di euro di crediti incagliati. Questa cifra supera il capitale di tutte le banche europee e americane, cioè molte banche occidentali possono risultare insolventi nel 2008#http://www.consulentifinanziari.it/?p=14^. Tra un poco quando vai in banca per chiedere un fido non te lo daranno perchè a livello centrale non hanno più capitale per sostenere i crediti dei clienti....". Non tutti hanno svolto un analisi e sono arrivati alla conclusione, ^nel 2007, che "Le banche occidentali possono risultare insolventi nel 2008"#http://www.consulentifinanziari.it/?p=14^ mettendo fuori una dozzina di pezzi del genere dove il margine di ambiguità era zero. In genere analisti, economisti e gestori preferiscono conclusioni del tipo "la situazione potrebbe deteriorarsi se i dati economici peggiorassero, ma se uscissero dati USA e anche europei (giapponesi o cinesi o malesi...) migliori delle aspettative potrebbe migliorare ... l'importante è monitorare e aspettare per vedere cosa diavolo succederà...". Diciamo che in Italia forse siamo stati in due o tre a prevedere nel 2007 che il sistema finanziario saltava ( dopo che Lehman a settembre 2008 è fallita, molti ci sono arrivati anche loro...) Non si tirava ad indovinare sulla base dei grafici, che purtroppo non prevedono il futuro, ma sulla base dell'aritmetica dei numeri di bilancio, che invece quando è molto chiara produce alla fine un risultato matematico abbastanza esatto. Qui si sono fatti anche grossi errori di previsione, ma più nel periodo breve, a lungo termine (cioè due-tre anni avanti) finora ci si è preso (cioè si era negativi nel 2000, positivi nel 2003-2006, negativi nel 2007-2009...). Non c'è nessun sistema o formula particolare, solo dei ragionamenti sui numeri che dicono ad esempio che se le società, i loro clienti e gli stati sono indebitati fino al collo entro due o tre anni poi saltano... Purtroppo gli stessi ragionamenti sui numeri suggeriscono che le cose da qui non migliorano

BANCHE ITALIANE - GZ  

  By: GZ on Domenica 23 Gennaio 2011 03:46

I titoli bancari spagnoli sono rimbalzati tirandosi dietro quelli italiani, portoghersi e francesi dopo che la Spagna ha annunciato che può pompare 40 miliardi di euro nelle "cajas" la banche regionali quasi tutte fallite ormai per via dei prestiti ai costruttori. Anche l'euro è salito sulla notizia da 1.30 a 1.36 Leggere allora la magistrale intervista di oggi a Felix Zulauf, uno dei due o tre top investitori degli ultimi 30 anni in europa. Ci sarà una crisi per i bonds spagnoli e italiani entro aprile perchè i due paesi hanno quasi 300 miliardi di debito pubblico da rifinanziare, le banche hanno comprato loro IL 90% DELLE EMISSSIONI DI DEBITO PUBBLICOI SPAGNOLO E ITALIANO nel 2010 e la base di depositi sta riducendosi. In Italia e Spagna c'è un calo del 2-3% circa dei depositi della clientale, in parte soldi che escono all'estero e in parte l'economia che è fermsa. Dato che le banche italiane grosse finanziano metà del bilancio sul mercato finanziario, pagano per finanziarsi con loro obbligazioni sopra il 4% e alcune quasi il 5%, sono già piene ora zeppe di bonds di cui si sono ingozzate nel 2009-2010, hanno meno depositi e gli stati devono emettere tanti bonds nei primi mesi dell'anno CI SARA' UN PANICO SUI BTP E TESOBONS SPAGNOLI. Sento in giro di banche piccole inguaiate, sentoi che le grandi stanno riducendo i mutui SHORT LE BANCHE E L'EURO ------------- "..in Spain and Italy; the banking industry's deposit base is going down. In 2009 the banks in Europe bought 90% of all the government paper issued. With the deposit base falling, medium-size banks in these countries can't get cheap financing from the ECB [European Central Bank]. They have to compete in the market, and market rates are going up. Funding costs are at 4% or higher in Italy and Spain. This will probably lead to a financial crisis in the first few months of this year, because the banking industry in Europe will be unable to buy all the paper coming to market..." --------------- the situation in Europe. It is an epic drama, with more chapters to be written. From its birth, the euro was a misconstruction, with different economies, structures and productivities forced to have one currency, interest rate and monetary policy. Over time that creates tremendous imbalances between surplus and deficit countries. The bond markets mispriced bonds for some years, as the yields among the different countries converged. Now spreads are widening again, due to Germany's strength and the weakness in peripheral euro-zone economies. The financial crisis showed that Greece was basically bust. In old times Greece would have devalued its currency and probably defaulted on its debt. The European Union wouldn't allow that, as it likely would have triggered another banking crisis in Europe. So Greece received more credit and has to get its budget in order, cutting spending and raising taxes. The result will be a recession for years to come. Even though they are raising tax rates, tax revenue probably won't go up because the economy keeps weakening. They are trapped in a deflationary spiral, and eventually there has to be a political decision that Greece will default. The bailout financed them fully for two years, so the problem could come in 2013. Gross: There is another way that leakage occurs. When depositors no longer have confidence in Greek banking institutions, the money goes to the U.S. or Switzerland. It is not just the official debt but the deposits of the country that have to be secured. Zulauf: That's a good point. You see the same thing now in Spain and Italy; the banking industry's deposit base is going down. In 2009 the banks in Europe bought 90% of all the government paper issued. With the deposit base falling, medium-size banks in these countries can't get cheap financing from the ECB [European Central Bank]. They have to compete in the market, and market rates are going up. Funding costs are at 4% or higher in Italy and Spain. This will probably lead to a financial crisis in the first few months of this year, because the banking industry in Europe will be unable to buy all the paper coming to market. There are several ways to play this. You could short the euro against other currencies, including the dollar, which is trading at $1.295 to the euro. It could go below $1.20, but not for the whole year. That is why I would trade the position, not approach it as an investor. You could also short the European bond market. There are inefficiencies here. Italy is fundamentally sounder than Spain, but because 60% of Italy's debt is in domestic hands and only 40% of Spanish government paper is owned locally, Spain gets a double-A-plus rating from Standard & Poor's, while Italy gets an A-plus. Yet Spain's 10-year government-bond yield is 5.50%, and Italy's is 4.79%. There will be a refinancing crisis in Italy this spring, as the government has to refinance about €250 billion of debt. You could play it by shorting futures on Italian government bonds. Alternately, you could short the European banks. How would you do that? Zulauf: I would short Euro Stoxx Banks Index [SX7E] futures. The index trades at €160. One futures contract costs 50 times as much. The index might bounce in the short term, so it might be best to short the futures step by step. The index has a P/E [price/earnings multiple] of about 13 times 2011 bank earnings. The dividend yield is 3.5%, and the price to book value is 1.2. MacAllaster: Would you short the Swiss banks too? Zulauf: UBS [UBS] was the bank with the biggest problem, but it is working on it and has made good progress. It holds relatively little European paper compared with French and German banks, which are the most exposed. Gross: Germany is at the core of the EU. It has a decent balance sheet and is an export dynamo, and it is prosperous in these relatively unprosperous times. To the extent that almost every other European market becomes infected, Germany is the recipient of funds seeking safety. But if Euroland has another financial crisis, funds in Germany might flee to the U.K. or the U.S. Zulauf: The U.K. isn't a good place to flee to. But I agree that eventually German paper will be contaminated, because this is a political issue. The euro isn't just a currency. It is the symbol of European integration after the Continent's centuries of bloody battles. No government wants to enter the history books as the one that destroyed the symbol of European integration, and that is why the political will is there to hold on, even if the currency is a misconstruction. If you hold on, however, there are implications. Eventually you have to move from a monetary union to a transfer union. The Germans don't like that idea because they will have to pay for it. All they can do is bargain for a step-by-step approach to limit their potential liabilities. Finally, I have talked about gold many times. Structural trends are in place for a continued rise of public-sector debt in the industrialized countries, a continued monetization of debt and continued debasement of currencies, all of which are bullish long-term for gold. The price of gold has run up to an extreme point, and gold is technically vulnerable to a big shakeout this year, particularly if emerging markets tighten and lift real interest rates. But shakeouts will be followed by higher prices, and would just represent opportunities to buy. Gold could fall to $1,150 or $1,200 from $1,370 now. I would be a buyer at those levels. video Felix Zulauf: Problems for Emerging Nations 2:20 Felix Zulauf, President of Zulauf Asset Managemet, talks to Barron's Michael Santoli at the Roundtable conference on the economic problems confronting emerging market countries and how they will try to deal with them. How high is the upside? Zulauf: Unlimited. What [Federal Reserve Chairman Ben] Bernanke is doing [buying up government debt to force down interest rates], others will do. The European Central Bank has tried to resist quantitative easing. It was the one major central bank that tried to sell part of the paper it bought on an emergency basis during the financial crisis. The first time it tried, it triggered the Greek crisis. The second time, it triggered the Irish crisis. Therefore, the ECB has to handle the European situation in a way that the weakest economies in the EU can survive. That forces it into monetary easing for a long time. That is bullish for gold. I don't know how high it can go, but I will give you a call when I think the run-up is over. Do you like any gold stocks? Zulauf: I am not a big fan of the stocks. The real costs for gold companies are rising about 15% a year. I would rather buy the physical stuff. There will be a time when the mining stocks outperform physical gold, but you have to time it. View Full Image TABLE2_0124jpg Jennifer Altman for Barron's Felix Zulauf TABLE2_0124jpg TABLE2_0124jpg Faber: How many people in this room have more than 5% of their financial assets -- not their clients' but their own -- in gold? [Hands go up.] MacAllaster: Ask how many have zero. Faber: OK, who has zero? [More hands are raised.] It's about even. Zulauf: So despite the hoopla, investors don't own a lot of gold. As I mentioned earlier today, the value of the world's gold now represents only 0.6% the market capitalization of global equities, bonds and money-market funds, well below a peak of 3% in 1980. To get back to 3% would require about 65,000 tons of gold, or 20 to 25 years of production. Cohen: One could argue that a ratio of equity-market capitalization isn't the right way to look at it because there have been so many changes in corporate structure since 1980. For example, 20 years ago the German corporate use of equities was small and the use of public markets wasn't significant, since so much was financed by the banking sector. There have also been large increases in equity capitalization in many emerging markets. Zulauf: I'm not saying that ratio is the right ratio. I'm just giving you an example of how gold compares to some financial assets. Emerging markets have always debased their currencies, and the same is true for us. Gold traditionally has been the way to store wealth in the developing world, and it has fulfilled its role well. Those who had gold in Indonesia or Brazil or Russia were well off when the currencies collapsed.

 

  By: Alessandra on Venerdì 15 Ottobre 2004 01:43

Gianluigi, è capitato anche a me per un tipo di operazione diversa dalla sua. Il codice del contratto vecchio non esisteva più e con questo neanche i soldi! Buio per 15 giorni, poi tutto magicamente ricompare. Si chiama prestito inconsapevole alle banche. La prima volta ci rimani male, poi ... ti abitui. Chissà dove finiscono in quei 15 giorni. Mah?! Ciao Alessandra

 

  By: framilk on Giovedì 14 Ottobre 2004 22:17

Tranquillo Gianluigi qualche giorno ancora di pazienza. Comunque il promotore il tuo saldo lo vede sul pc. Non vede le movimentazioni del conto ma il saldo si. Se vuoi maggiori chiarimenti in merito sono a disposizione. Ciao

 

  By: GIANLUIGI on Giovedì 14 Ottobre 2004 21:51

Io ho un grosso problema e non so a chi rivolgermi! Spero che qualcuno riesca a risolverlo o almeno come devo fare. Ero un correntista fino a settembre di FINANZA& FUTURO BANCA (Gruppo DEUTSCHE BANK). Dal 1° Ottobre il conto viene trasferito direttamente in DEUTSCHE BANK. Ma ad oggi non riesco ad operare sia con il conto che sul dossier titoli, ne a sapere il saldo del conto.La cosa piu' strana è che anche il promotore non riesce a dare la mia situazione .In pratica dopo 12 giorni non ho potuto fare niente (buio totale).Mi dicono che ci vorrà un pò di giorni per attivare la carta di riconoscimento al servizio db interactive. GRAZIE Anticipatamente se mi darà una risposta

 

  By: Moderatore on Mercoledì 14 Maggio 2003 19:59

GERMANIA: AZIONISTI ATTACCANO MANAGER IN ASSEMBLEE (ANSA) - FRANCOFORTE, 14 MAG - (di Carlo Maria Fenu) - Azionisti tedeschi sul piede di guerra nei confronti del top management di molti grandi gruppi industriali e finanziari, ritenuti fino a poco tempo l'emblema della Deutschland Ag. Mai come in questo periodo i vertici aziendali vengono fischiati e insultati, nel corso delle assemblee di bilancio che possono durare dal mattino fino a notte fonda, da migliaia di azionisti inferociti per le perdite colossali registrate nel 2002, il crollo verticale del valore dei titoli e, in molti casi, la sospensione del dividendo. Cosi' e' successo, per esempio, oggi a Monaco di Baviera dove Hypovereinsbank, il secondo gruppo bancario tedesco, ha tenuto l'assemblea annuale. Oltre 4.000 azionisti hanno ripetutamente fischiato e criticato l'ex numero uno della banca, Albrecht Schmidt, per le situazione finanziariamente disastrosa (858 milioni di euro di perdite del 2002) e, soprattutto, per essersi fatto nominare per decreto del tribunale al vertice del consiglio di sorveglianza, dopo avere rassegnato le dimissioni da amministratore delegato, senza farsi eleggere, come prescrivono invece le consuetudini del capitalismo renano, dalla stessa assemblea degli azionisti. ''Si ha l'impressione che tutto questo abbia poco a che fare con la democrazia e con le regole democratiche'', ha dichiarato in proposito il rappresentante di un'importante associazione di difesa degli azionisti. Se oggi e' toccato a Schmidt, due settimane fa e' stato messo alla berlina il manager forse piu' potente dell'intera Germania, l'ex numero uno di Allianz, Henning Schulte-Noelle. Anche all'assemblea del colosso assicurativo sono intervenuti quasi 8.000 azionisti inferociti per la situazione della compagnia che ha chiuso, per la prima volta nella sua storia ultrasecolare, un bilancio in rosso (-1,2 miliardi nel 2002) dopo avere acquisito Dresdner Bank, l'istituto di credito che ha contribuito ad aprire delle voragini nei conti del gruppo. Una novita', rispetto al passato, e' costituita dalla discesa in campo, a fianco dei singoli piccoli azionisti, dei grandi fondi di investimento e dal coinvolgimento sempre piu' pesante delle associazioni dei risparmiatori. Proprio nel caso di Allianz ha destato stupore il fatto che Dws, la piu' grande societa' di gestione tedesca, controllata da Deutsche Bank, abbia criticato aspramente il passaggio di Schulte-Noelle al vertice del consiglio di sorveglianza. ''Non puo' essere che manager che si sono dimessi per limiti di eta', o per altre ragioni, vengano nominati automaticamente nel consiglio di sorveglianza'', ha spiegato Klaus Kaldemorgen, responsabile degli investimenti azionari di Dws, sottolineado che ''gli investitori stranieri, che gia' guardano con sospetto al mercato tedesco, recepiscono questo automatismo molto male''. L'anno scorso e' passata alla storia l'assemblea di Deutsche Telekom, dove oltre 10.000 azionisti, radunati nell'arena sportiva di Colonia, hanno aspramente critica l'allora amministratore delegato del gruppo, Ron Sommer, che si sarebbe infatti dimesso pochi mesi dopo. Ma anche l'assemblea di quest'anno minaccia di fare scintille, visto il passivo colossale (oltre 25 miliardi di euro) accusato dalla societa' nel 2002 e la delicatissima gestione, da molti ritenuta dilettantistica, del licenziamento e della ricerca di un successore di Sommer da parte del presidente del consiglio di sorveglianza, Hans-Dietrich Winkhaus. I toni non si prevedono dimessi, poi, neppure in occasione dell'imminente assemblea di Deutsche Bank, il cui attuale numero uno, Josef Ackermann, potrebbe essere oggetto di aspre critiche per il modo in cui ha raddrizzato i bilanci della banca nel 2002. Se e' vero, infatti, che Deustche Bank e' l'unico grande istituto di credito tedesco ad aver chiuso i conti in attivo, e' altrettanto vero che c'e' riuscito solo avendo venduto a prezzi di borsa molto bassi molta argenteria di famiglia, tra cui importanti pacchetti azionari di primarie societa' tedesche.