Il governo di Londra avrebbe redatto un piano in vista di una ‘Brexit da fine del mondo’, nel caso non fosse raggiunto alcun accordo sul ‘divorzio’ con Bruxelles. A rivelare il documento, che sarebbe stato preparato da alti funzionari per l’eventualità di un’uscita a mani vuote dai negoziati con l’Unione europea, è stato il Sunday Times con un articolo intitolato: “Piani per una Brexit da fine del mondo. Cibo, benzina e medicine si esaurirebbero nello scenario no-deal”.
Tre gli scenari ipotizzati, nel più drammatico dei quali è prevista carenza di medicine e di altri beni indispensabili. Un portavoce del dipartimento per la Brexit, citato dal Guardian, ha smentito il report, e poi gli ha fatto eco un portavoce della premier Theresa May: “Il dipartimento per l’uscita dall’Ue ha dichiarato che queste rivelazioni sono completamente false. Una significativa mole di lavoro e di processo decisionale è andata nei nostri piani ‘no-deal’, specialmente a proposito dei porti, e sappiamo che nulla di tutto ciò accadrebbe”.
Secondo il dossier, sarebbero stati ipotizzati tre scenari post-Brexit. Il più drammatico è quello descritto come ‘Armageddon’. Secondo la fonte citata dal Sunday Times, nel secondo scenario, definito “grave” ma non il peggiore, viene pronosticato che il porto di Dover collasserebbe dal primo giorno lasciando il Regno Unito senza scorte di materiale essenziale: “I supermercati di Cornovaglia e Scozia esaurirebbero il cibo in un paio di giorni, gli ospedali finirebbero i farmaci entro due settimane”, e la Raf sarebbe chiamata a trasportare medicinali d’emergenza negli angoli più remoti del Paese, mentre potrebbe esaurire anche la benzina.