concordo, copio e incollo:
UE, IL SOGNO DI ICARO
Io penso e spero che, alla fine, un accordo sugli Eurobond - non si sa bene da chi emessi (non credo dalla BCE, per incompatibilità statutarie, eventualmente dalla Banca Europea per gli Investimenti) - si troverà.
Ma sarà sempre e solo un accordo tra Stati che garantiscono il proprio debito, non di un intervento diretto dell'Unione europea. Tanto vale costituire direttamente un Consorzio di Garanzia Interstatale per la copertura dei debiti sovrani.
Niente a che vedere con entità politiche unitarie come USA, Russia, Cina, che hanno una vera banca centrale che può fare da garante.
Ma non è questione di Istituzioni finanziarie. Questi Stati-continente rappresentano un unico popolo perché hanno un cemento che li tiene uniti: la LINGUA.
Qual è LA ingua comune europea, segno della vera unione e identità? Non ce n'è UNA, ce ne sono VENTIQUATTRO, e l'inglese, l'unica almeno comprensibile dalla maggior parte dei cittadini, con la Brexit è diventato un idioma extracomunitario.
Una comunità di persone senza una matrice identitaria come la lingua (e tutta la tradizione culturale che ne consegue) NON PUÒ essere davvero un POPOLO rappresentato da una sola entità politica.
Non mi rallegro della mancanza di una specifica identità europea: ne prendo solo atto.
Come tutti, forse, dovrebbero prendere atto del fatto che l''Unione europea sia solo una chimera, nata dal velleitarismo dei burocrati, che farà la fine di Icaro.
Questa crisi è l'occasione per ovviare ai guasti di Maastricht. Non sprechiamola.