Il Problema è l'Europa

 

  By: shabib on Giovedì 20 Marzo 2014 12:47

GRANDISSIMI FERPA E ROBERTO !!!!!!!!! DAI CHE ADESSO CI DIVERTIAMO ! e senza essere di destra o di sinistra ECCO L'ULTIMO MOSTRO TARGATO UE: IL DEBT REDEMPTION FUND. MILLE EURO ALL'ANNO PER PERSONA PER VENT'ANNI Postato il Giovedì, 20 marzo @ 09:55:00 GMT di davide LEONARDO MAZZEI antimperialista.it E' in arrivo la maxi-tassa per l'Europa: mille euro all'anno per persona per vent'anni L'ultimo mostro targato UE: il Debt Redemption Fund (Fondo di Redenzione del Debito) Altro che le buffonate del berluschino fiorentino! Altro che l'altra Europa dei sinistrati dalla vista corta! E' in arrivo sul binario n° 20 (anni) un trenino carico di tasse targate Europa. Ma come!? E le riduzioni dell'Irpef dell'emulo del Berluska? Roba per le urne, che le cose serie verranno subito dopo. Di cosa si tratta è presto detto. Tutti avranno notato lo strano silenzio della politica italiana sul Fiscal Compact, quasi che se lo fossero scordato, magari con la nascosta speranza di un abbuono dell'ultimo minuto, un po' come avvenne al momento dell'ingresso nell'eurozona per i famosi parametri di Maastricht. Ma mentre i politicanti italiani fingono che le priorità siano altre, a Bruxelles c'è chi lavora alacremente per dare al Fiscal Compact una forma attuativa precisa quanto atroce. Anche in questo caso, come in quello dell'italica Spending Review, sono all'opera gli "esperti": undici tecnocrati di provata fede liberista, guidati dall'ex governatrice della banca centrale austriaca, la signora Gertrude Trumpel-Gugerell. Entro marzo, costoro dovranno presentare al presidente della Commissione UE, Barroso, le proprie proposte operative. Poi arriverà la decisione politica, presumibilmente dopo il voto degli europei che di quel che si sta preparando niente devono sapere, specie se sono cittadini degli stati dell'Europa mediterranea. Sul lavoro di questi undici taglieggiatori erano già uscite delle indiscrezioni. Ma ora che la scadenza si avvicina i rumors si fanno più precisi. Ed anche la stampa italiana, dopo le balle a iosa sui "successi" di Renzi a Berlino, comincia a scrivere qualcosa. Ha iniziato ieri l'altro Il Foglio, con il titolo «Dare soldi, vedere cammello. L'Ue fruga nelle nostre tasche». Ha proseguito ieri il Corriere della Sera che, quasi a voler bilanciare il trionfalismo filo-governativo, ha titolato: «I nuovi vincoli e quelle illusioni sul "fiscal compact"». E bravo, per una volta, il titolista del Corriere: sul Fiscal Compact sembra proprio che sia arrivato il momento di abbandonare le illusioni. Naturalmente, per chi ce le aveva. Che non è il nostro caso. Ma quale sarà la proposta degli undici, una strana squadra di calcio dove l'Italia, quasi fosse estranea al problema, non è neppure rappresentata? Stando a quanto scrivono i due giornali italiani la proposta sarà incentrata su tre punti: Debt Redemption Fund, Eurobond, Tassa per l'Europa (anche se loro, ovviamente, non la chiameranno così). Partiamo dal nuovo Fondo che si vorrebbe istituire, Debt Redemption Fund (DRF) secondo i più, European Redemption Fund (ERF) secondo altri, ma il nome non cambia la sostanza. In questo Fondo verrebbero fatti confluire i debiti di ogni Stato che eccedono il 60% in rapporto al pil. Per l'Italia, ad oggi circa 1.100 miliardi di euro. Oh bella! Che si sia finalmente trovato il modo di mutualizzare il debito, come sperano gli euro-entusiasti e gli euro-speranzosi di centro-sinistra-destra? A farlo credere ci sono pure gli Eurobond, che a quel punto verrebbero emessi per far fronte alla massa del debito cumulata nel nuovo Fondo. Dunque anche i tassi di interesse della quota del debito italiano andrebbero a scendere. Una vera pacchia, se non fosse per la clausola che dovrebbe garantire - in automatico - l'azzeramento del debito assorbito dal Fondo in un periodo di vent'anni. Come funzionerebbe questa clausola? Secondo i due giornali citati, con un prelievo diretto da parte del Fondo su una quota delle entrate fiscali di ciascun stato debitore. Così, giusto per non rischiare. Leggere per credere. Scrive ad esempio Antonio Pilati su Il Foglio: «In realtà l’idea degli esperti è a doppio taglio e la seconda lama fa molto male all’Italia: è infatti previsto che dal gettito fiscale degli stati partecipanti si attui ogni anno un prelievo automatico pari a 1/20 del debito apportato al Fondo. Nel progetto, le risorse raccolte dal fisco nazionale passano in via diretta, tagliando fuori le autorità degli stati debitori, alle casse del Fondo. Si tratta di un passaggio cruciale e drammatico tanto nella sostanza quanto – e ancora di più – nella forma». E così pure Riccardo Puglisi sul Corriere della Sera: «L'aspetto gravoso per l'Italia è che la commissione sta anche pensando ad un prelievo automatico annuo dalle entrate fiscali di ciascuno stato per un importo pari ad un ventesimo del debito pubblico trasferito al fondo stesso. Il rientro verso il 60 percento avverrebbe in modo meccanico, forse con un eccesso di cessione di sovranità». «Forse con un eccesso di cessione di sovranità», impagabile Corriere! Adesso non possiamo sapere con esattezza come andrà a finire, ed è probabile che la patata bollente verrà affrontata solo dopo le elezioni europee. Ma la direzione di marcia è chiara. La linea dell'austerity non solo non è cambiata, ma ci si appresta ad un suo drammatico rilancio, del resto in perfetta coerenza con i contenuti del Fiscal Compact, noti ormai da due anni. Per l'Italia si tratterebbe di un prelievo forzoso - in automatico, appunto - di 55 miliardi di euro all'anno per vent'anni. Cioè, per parafrase lo spaccone di Palazzo Chigi, di mille euro a persona (compresi vecchi e bambini) all'anno, per vent'anni. Per una famiglia media di tre persone, 60mila euro di tasse da versare all'Europa. Naturalmente si può dubitare che si possa arrivare a tanto. Ma sta di fatto che questa è l'ipotesi sulla quale l'Unione Europea - quella vera, non quella immaginata a forza di Spinelli - sta lavorando. Magari questa ipotesi estrema verrà limata ed abbellita, ma il punto di partenza è questo. E sinceramente non ci sembra neppure così strano, considerata sia la natura oligarchica dell'UE, che il dominio incontrastato della Germania al suo interno. E' la logica del sistema dell'euro e della distruzione di ogni sovranità degli stati che in questo sistema sono destinati a soccombere. Tra questi il più importante è l'Italia. E forse sarà proprio nel nostro paese che si svolgerà la battaglia decisiva. Ma ora, per favore, che nessuno venga a dire che non si conoscono i termini del problema. Il sistema dell'euro, tanto antidemocratico quanto antipopolare, procede imperterrito per la sua strada. Le classi popolari hanno davanti 20 anni (venti) di stenti, miseria e disoccupazione. O ci si batte per il recupero della sovranità nazionale, inclusa quella monetaria, o sarà inutile - peggio, ipocrita - venire a lamentarsi della catastrofe sociale che ci attende. Lo diciamo ormai da anni, ma il poco encomiabile lavoro degli undici esperti (vedi la scheda in fondo all'articolo per capire chi sono davvero questi taglieggiatori), ha almeno il merito di togliere ogni ragionevole dubbio. Gli eurocrati non si fidano proprio dei singoli stati, dunque basta con i vincoli da rispettare e/o sanzionare. Meglio, molto meglio, mettere direttamente le mani nel gettito fiscale di ogni stato da "redimere". Questa è la novità. Ed è una novità che si commenta da sola. PS - Che ieri, in questo quadro, il presidente del consiglio abbia definito anacronistico il parametro del 3% nel rapporto debito/pil può solo far sorridere. Anacronistico? Probabilmente sì, ma per l'UE esattamente nel senso opposto a quel che Renzi vorrebbe. Per lorsignori il vincolo del 3% è acqua fresca, ben presto il Fiscal Compact esigerà vincoli ben più stringenti: questa volta non semplici percentuali, sulle quali magari discutere, bensì denaro sonante attinto direttamente con una ben definita Tassa per l'Europa. SCHEDA Chi sono gli undici taglieggiatori: Gertrude Tumpel-Gugerell - Ex banchiera centrale austriaca, famosa per le operazioni speculative che misero in difficoltà la banca, è ora nel CdA di Commerzbank. Agnés Bénassy-Quéré - Economista e docente presso diverse università francesi, ha lavorato al ministero delle finanze di Parigi. Vitor Bento - Ex banchiere centrale del Portogallo, vicino al Partito Socialdemocratico di quel paese (centrodestra). Graham Bishop - Consulente finanziario di altissimo livello, ultraliberista della prima ora, è stato membro influente della commissione che, negli anni '90, preparò il passaggio all'euro. Claudia Buch - Tedesca su posizioni liberiste. Esperta di mercati finanziari. Leonardus Lex Hoogduin - Economista olandese, è stato advisor della Banca dei Regolamenti Internazionali. Jan Mazak - Giudice slovacco. E' stato avvocato generale presso la Corte europea di giustizia di Lussemburgo. Belén Romana - Ex direttore del Tesoro spagnolo, attualmente amministratore delegato della Sareb, la "bad bank" cui sono stati conferiti gli asset tossici del settore immobiliare iberico. Ingrida Simonyte - Ex ministro delle finanze della Lituania Vesa Vihriala - Membro dell'Associazione degli industriali finlandesi (poteva mancare la Finlandia?), ex advisor di Olli Rehn. Beatrice Weder di Mauro - Questa economista, che ha lavorato in passato per il Fondo Monetario Internazionale, è oggi nel board della ThyssenKrupp ed in quello di Hoffman-La Roche. Leonardo Mazzei Campo Antimperialista Link: Gli undici taglieggiatori 20.03.2014 http://www.comedonchisciotte.org/site/modules.php?name=News&file=article&sid=13093

 

  By: Roberto964 on Giovedì 20 Marzo 2014 12:17

La demolizione della UE (e dell'euro) e' necessaria per ricreare il MEC. Il MEC (mercato europeo comune) imponeva che l'80% delle merci fosse prodotto e consumato all'interno della stessa comunità europea, lasciando un marginale 20% all'import/export extra MEC. Era un obbligo stringente che dava luogo alla famosa rotazione di lunghi cicli positivi (circa 5 anni), intercalati da brevi pause recessive (12/18 mesi) che ha caratterizzato la storia economica europea dal dopoguerra al 1997. In pratica, le ricche classi medie europee si davano costantemente e proficuamente il cambio nei consumi di merci e servizi provenienti essenzialmente dal MEC. Quella era la vera forza dell'Europa dei Popoli. Roberto Nardella

 

  By: VincenzoS on Mercoledì 19 Marzo 2014 18:13

x Ferpa ... con l'aggiunta della promessa renziana che entro la fine dell'anno inizierà il processo di licenziamento di 85.000 "esuberi statali".... -------- Solo 85000????? Ne andrebbero cacciati a pedate e mandati a zappare la terra almeno una milionata visto che fino a oggi hanno mangiato pane a tradimento

 

  By: Roberto964 on Martedì 18 Marzo 2014 22:55

TROPPO TARDI! Dal 2011 i capitali stanno lasciando quatti quatti gli emergenti. I dati abilmente contraffatti rilasciati negli ultimi 3 anni dai comuliberisti burocrati cinesi hanno mascherato magistralmente la vera situazione globale: è DEFLAZIONE planetaria. Mi spertico a scriverlo dal 2012 e, finalmente, sembra che negli ultimi 6 mesi molti altri se ne siano accorti. Troppi nemmeno tanto piccoli segnali si stavano manifestando a livello macro: PIL calante lì, disoccupazione in crescita qui, svalutazioni monetarie su, tassi in rialzo giù. Ad un occhio attento già tutti questi dati non possono sfuggire, e così, Sabato 8 marzo scorso, dalla Cina arrivano questi altri dati: export annuale (2013) -18.1%. Le attese degli analisti erano per un +6.8%, mentre il dato relativo al 2012 era intorno al +12%. Evidentemente quello che si voleva a tutti i costi nascondere non è più nascondibile. Il CROLLO della domanda dei 150 milioni di “cicale” GIIPS che ha poi “infettato” il resto di €Uro-zone si ripercuote AMPLIFICATA di 100 volte, dopo aver attraversato gli oceani, impattando con la sua forza deflattiva dirompente (che è aumentata anziché diminuire) sulle sponde del mar giallo. Oramai i “Soloni” che ci governano, sparsi per il mondo. hanno trovato un potentissimo antidoto alla deflazione incombente: lo SCONGIURO. Da ora in poi, leggere SOLO dati negativi sarà la regola, nonostante, APPUNTO, gli scongiuri del FMI, che per bocca di Crudelia-Lagarde invoca una crescita del PIL globale superiore alle attese, i dati saranno negativi, passando dal “brutto” al “pessimo” nel barometro della macroeconomia. Questi i dati di oggi, 18 marzo 2014: Indice prezzi ingrosso Germania -0.1% da +0.2% atteso dagli analisti; Opinione economica tedesca ZEW a 46.6, contro un’attesa di 53, rivisto già in ribasso dall’ultima volta: 55.7 (ricordo che un dato sopra 50 indica espansione e uno sotto 50 indica contrazione); Clima fiducia tedesca ZEW a 61.5 da un’attesa per 67.3 (ultima volta a 68.5) ----------------------------------------------------------------------------------- PIL Cile annuale a + 2.7% (attesa a +2.9%) ultimo dato riferito al 2012 +4.7; (Quello del Cile è un vero e proprio crollo del prezzo, ergo della domanda, del rame, sceso del 33% dal 2011 ad oggi ed è responsabile del calo del PIL.) --------------------------------------------------------------------------------- USA: indice prezzi al consumo annuale +1.1%; (attesa al +1.2); ultimo dato (2012) +1.6%; questo dato è fondamentale per capire la dinamica dell’inflazione: anche in USA sta miseramente scendendo, andando sempre più ad avvicinarsi pericolosamente all’1% che per molti economisti eterodossi significa di FATTO deflazione. A tutto ciò aggiungete il crollo del baltic index (-35%) e il calo del 33% dei consumi di energia attesi per il 2014. Penso che gli SCONGIURI dei nostri governanti NON serviranno a granchè. …e adesso passiamo a noi: I dati diffusi oggi da ISTAT ci dicono che le famiglie italiane, mediamente, hanno 2400 euro di disponibilità in meno all’anno. Con 200 euro al mese di spesa in meno a famiglia non avremmo il disastro che ognuno può vedere. Vi assicuro che son molti di meno, a naso direi almeno il doppio. All’economia reale mancano perlomeno 70/80 miliardi all’anno di consumi. Bilancia commerciale italiana mensile: +0.37 miliardi da un’attesa di +2.47 miliardi (!!!!!!); vi rendete conto di QUANTO siamo fuori dalle aspettative? Di 2,1 miliardi, ovvero quasi SETTE volte di meno. … ma leggiamo meglio ….. Bilancia commerciale italiana mensile UE +1.26 miliardi; ovvero, verso extra U€ abbiamo COMPRATO 0,89 miliardi di prodotti e servizi in PIU’ di quanto ne abbiamo loro venduti. Ovvero, una bil. Commerciale negativa per -0,89 miliardi derivante da quei Paesi a cui con la nostra NUOVA e desiderabile competitività fatta di deflazione salariale dovremmo rivolgerci. In molti non capiranno da cosa sia dovuto questo fenomeno. L’€Uro forte e bello NON vi suggerisce nulla? Non sarà per caso che siamo diventati troppo cari anche per i ricchi del pianeta che ci avrebbero dovuto far campare tutti senza problemi? STIAMO FACENDO la stessa miserabile fine che fece la Gran Bretagna nel 1925: Churchill volle a TUTTI i costi far recuperare la parità aurea alla Sterlina e le fabbriche cominciarono a chiudere una dietro l’altra, lasciando per strada MILIONI di lavoratori. Perché, in nome di Dio, NON LO SI VUOL CAPIRE? Non possiamo competere con chi guadagna da 30 a 300 dollari al mese. NON CI VUOLE UN GENIO PER CAPIRLO. È un GIOCO a perdere per tutti, Germania compresa. L'intera bellissima Europa sarà "grecizzata". Ma oramai è tardi. TROPPO TARDI! Roberto Nardella.

 

  By: Roberto964 on Mercoledì 12 Marzo 2014 18:21

Il ciclo virtuoso. I Paesi avanzati europei sono 15:Germania, Francia, Italia, Spagna, Grecia, Portogallo, Olanda, Belgio, Austria, Svizzera, Inghilterra+Irlanda, Danimarca, Svezia, Norvegia, Finlandia. Ogni 5 anni, 3 Paesi a caso di quei 15 rallentano la crescita, per avvenuto esaurimento momentaneo del modello da loro stessi applicato, dando il cambio ad altri 3 che hanno apportato le aggiustature interne del caso. Questo è accaduto in continuazione dal 1948 al 1997. L’espansione di 12 di quei 15 durava per cinque anni e il rallentamento degli altri 3 appena un anno. Il ricambio era spesso indolore poiché un ciclo NEGATIVO di 12/18 mesi può essere abbondantemente SOPPORTATO da QUALSIASI Paese avanzato, e senza conseguenze traumatiche. Le monete, che dal 1971 fluttuavano liberamente, regolavano gli investimenti e gli scambi, in quello che potrei definire il vero “mercato perfetto”. Roberto Nardella http://scenarieconomici.it/i-cicli-virtuosi/

 

  By: traderosca on Domenica 02 Marzo 2014 21:57

Armstrong un grillino? http://armstrongeconomics.com/2014/03/

 

  By: XTOL on Domenica 02 Marzo 2014 19:34

azz! questa frase di armstrong è bellissima e capita a fagiolo: #b#It is far more important to redistribute the power so that the people are equal than the wealth#/b# ^Corruption & the Rich#http://armstrongeconomics.com/2014/03/^

 

  By: XTOL on Domenica 02 Marzo 2014 18:06

Come scrivo da anni l'aumento del debito è il più grande volano economico ------------------------------------------------------------------ No no no. questo è un dogma, un assioma per il sistema economico finanziario, ma è #F_START# size=3 color=red #F_MID#FALSO#F_END#. esso è invece il meccanismo creatore di una serie infinita di boom e bust, di bolle finanziarie, di ingiustizie sociali, di privilegi indecenti, di immeritati arricchimenti. Inutile poi imbellettarsi la coscienza cianciando di redistribuzione (^La svolta del Fmi: "Tassare i ricchi e redistribuire i redditi"#http://www.quifinanza.it/8447/soldi/la-svolta-fmi-tassare-i-ricchi-redistribuire-i-redditi.html^) argentariae mediae atque subsidia definita delendae sunt

 

  By: traderosca on Domenica 02 Marzo 2014 13:31

"Come scrivo da anni l'aumento del debito è il più grande volano economico ma, ad un certo punto bisogna smettere ,ed ,ad un cert'altro ,bisogna pure incominciare a rimborsare (austerity)." Hobi,buona quella sotto,però... non solo con l'austerity a tutto un popolo si può incominciare a rimborsare....... bisogna iniziare dalle cause che hanno generato il fottuto debito e sono molteplici ed è inutile fare l'elenco,lo sappiamo tutti.......ma gli interessati non ne vogliono sapere.......ci toccherà vincere!!!!

 

  By: Roberto964 on Domenica 02 Marzo 2014 13:30

Ricordate quanto dicevo che la FED stava comprando €Uro allo scopo di tenere tranquilli i debiti degli emergenti (si alzano se si alza il dollaro)? Sembra che come al solito il caro amico Ambrogio, ancora una volta, la pensa come il sottoscritto. Mi son rotto le scatole di avere ragione. La ragione è dei fessi. Ebbene, non solo la FED ma anche la BCC, la BoJ, la BoE e banca centrale sfizzera stanno facendo lo stesso. Il denaro in fuga dagli emergenti si commuta in dollari, yen, franchi svizzeri e naturalmente €Uro. l'euro si gonfia oltremisura e i titoli di stato della UE vanno a ruba. ma chi compra? Sono le BC stesse dei nostri più agguerriti concorrenti che si stanno imbottendo di €Uro e titoli di stato ad alto rendimento della Euro-zone, da lì i rendimenti dei BTP, dei Bonos e degli altri GIIPS scendono in picchiata, insieme sgli spread. Tutto questo grazie alla MIOPIA IMMOBILISTA di quei criminali figli di trojka che governano la U€ e la bce a cui piace l'€Uro forte. Loro stampano moneta propria e comprano €Uro e noi moriamo di deflazione. Già sento il coro: E ma non possono...le banche centrali non possono fare questo e bla bla bla... ....cari fessi, stanno FACENDO APPUNTO QUESTO. CI STANNO INGRASSANDO COME SI FA CON I TACCHINI A NOVEMBRE. Un'IMMENSA mandria di grassi tacchini che parteciperà al pranzo di Natale. ‪#‎glu‬-glu-glu-glu http://scenarieconomici.it/leuro-e-una-valuta-da-super-potenza-per-uneuropa-in-declino/

 

  By: giorgiofra on Domenica 02 Marzo 2014 13:14

Sai cosa dicono alcuni qui a nord? L'unica chance che ci resta e' quella di dichiarare guerra alla Svizzera e poi lasciarci invadere senza opporre resistrenza. .......................................................................................... Non credo che gli svizzeri siano tanto idioti da venirsi ad impantanare nelle sabbie mobili italiane. Se un ipotetico governatore svizzero fosse inviato a Napoli scapperebbe, al massimo, dopo un paio d'ore. Anzi, credo che la svizzera, pur di non invaderci, sarebbe anche disposta a pagare.

 

  By: hobi50 on Domenica 02 Marzo 2014 12:44

Spesso si sente dire dal solito ristretto gruppo di somari che il debito pubblico nostro è costituito da interessi non pagati. E sono così somari che ti vogliono pure mostrare i grafici ! Non scaldatevi ,ci credo ! Semmai mi interesserebbe sapere se agli altri debitori nel mondo si applicano delle condizioni diverse per giustificare questo nostro invidiabile primato. No, l'unica differenza è che noi (e qualcun altro)da tanti anni facciamo deficit a go go e ci indebitiamo. Gli altri ,nel farlo, sono solo stati solo un po più morigerati( e non si stupiscono come la portinaia di Anti degli interessi ancora da rimborsare) . "Est modus in rebus " dicevano i latini ( Orazio ,se ricordo bene) E qui viene il bello perché arriva la seconda idiozia ( ma leggete fino in fondo perché ci sarà anche la idiozia numero tre ) Molti di questi ,dopo l'autogiustificazione (assolutoria nella loro testa vuota),adesso vogliamo fare le riforme per poter ripagare il debito accumulato in tanti anni di sprechi e ruberie. Illusi ...non ce la possiamo fare perché ci siamo troppo indeboliti per l'austerity che può essere praticata solo ai corpi sani e non ai moribondi. Ed ora la terza idiozia . Tesi dei somari. I debiti sono esplosi da quando c'è stato il divorzio Tesoro /Banca d'Italia. Prima i deficit si coprivano battendo moneta. Anche qui ,non mostratemi i grafici ,perché ci credo sulla parola. Ma anche qui mi interessa guardare gli altri paesi. Alla crisi del 2008 noi siamo arrivati con tanti debiti mentre gli altri molto più scarichi . Eppure anche gli altri NON BATTEVANO MONETA per finanziare i deficit pubblici ma si INDEBITAVANO SUL MERCATO . Solo nel momento della crisi economica/finanziaria ,i paesi che avevano meno debiti di partenza ed anche la moneta sovrana hanno potuto mettere in campo politiche di arginamento della crisi. Gli Usa avevano un debito del 45/50% del Pil,la Spagna del 30%,l'Inghilterra del 35%,l' Irlanda forse del 20% . Insomma in tempi di crisi c'è chi parte in vantaggio e chi no. Come scrivo da anni l'aumento del debito è il più grande volano economico ma, ad un certo punto bisogna smettere ,ed ,ad un cert'altro ,bisogna pure incominciare a rimborsare (austerity). Due parole sulle politiche monetarie che sono a disposizione dei paesi con moneta sovrana. Attenzione a dare per scontato la bontà di lungo periodo delle cosiddette politiche non ortodosse. L'unwinding del QE è un'incognita che solo il futuro scioglierà. Al momento,possiamo registrare che a bilanciare la rivitalizzazione di certi settori dell'economia c'è stato l'aumento del divario tra ricchi e poveri, fonte permanente di squilibri di domanda aggregata. Hobi

 

  By: Roberto964 on Domenica 02 Marzo 2014 10:08

<Sì, la Germania ha effettuato le sue famose riforme del lavoro Hartz IV. I guadagni sono stati in gran parte il risultato di una “svalutazione interna” all’interno dell’euro. Quali che fossero le intenzioni originali, è stata di fatto una politica di beggar-thy-neighbor protratta nel tempo. Come è successo è ormai una vecchia storia. Ma le conseguenze sono ancora molto vive e tossiche, così tossiche che Francois Heisbourg, capo francese dell’International Institute for Strategic Studies, chiede che l’euro sia “messo a riposo”, al fine di salvare il progetto europeo. “Dobbiamo affrontare la realtà che la stessa Unione europea ora è minacciata dall’euro“, ha detto.> http://scenarieconomici.it/leuro-e-una-valuta-da-super-potenza-per-uneuropa-in-declino/

 

  By: antitrader on Domenica 02 Marzo 2014 00:52

"sono le stesse che hanno sempre ammorbato non solo l'Italia ma il mondo intero." Balle! Qui in Lombardia 30 anni fa se dicevi che c'era la malavita organizzata chiamavano il 118, adesso invece sta diventando come la calabria o la campania. All'estero invece un presidente della repubblica si dimette per un mutuo a un tasso inferiore di qualche centesimo a quelli di mercato (mentre da noi a qualcuno comprano la casa a sua insaputa), un parlamentare si dimette seduta stante per una tesi copiata e un'altro finisce in galera per una multa fatta attribuire alla moglie. Noi invece abbiamo appena rimesso la giustizia nelle mani di un pregiudicato, pur essendo minoranza si e' scelto il ministro della giustizia, il viceministro e il sottosegretario. Borghi (che ti piace tanto) queste cose non le puo' dire perche' scrive sul giornale e tu lo sai di chi e' il giornale. Quanto agli interessi si pagano dai tempi dei babilonesi e adesso in Italia i tassi sono ridiscesi ai minimi storici come prova che quando salgono scontano la cialtronaggine dei governi dei paesi emittenti, quelli che vanno a Bruxelles a mo' di bulli e minacciano l'uscita dall'euro come fosse una gita domenicale salvo poi tornare cornuti a mazziati e affannarsi a mettere il pareggio di bilancio in costituzione.

 

  By: Roberto964 on Domenica 02 Marzo 2014 00:07

Anti, hai ragione anche tu, ma ti ostini a non capire che quelle cause endogene a cui ti riferisci erano e sono le stesse che hanno sempre ammorbato non solo l'Italia ma il mondo intero. Credi forse che il denaro da altre parti piaccia di meno? La differenza è che le magagne a cui ti riferisci venivano mitigate dalla crescita e dalla possibilità resa estremamente facile di indebitarsi. Possibile che non capite che il debito pubblico è composto in MASSIMA parte da interessi cumulati ad altre interessi? Mille grafici per dimostrare che, alla fine, in TROPPI non ci hanno capito una mazza. Spero tanto di aver incuriosito qualcuno a cui sia venuta la voglia di andare più in profondità alle questioni. Non ho più voglia di fare sterili polemiche. ps sbaglio a far notare che le dinamiche dell'implosione della TUA URSS o della ex jugoslavia siano le stesse che faranno spaccare la U€? ...mi auguro solo che non finisca in una guerra che, a questo punto, non è poi così improbabile.