Il Problema è l'Europa

 

  By: MR on Martedì 02 Settembre 2014 20:24

E qui quoto, a malincuore, Hobi.

 

  By: hobi50 on Martedì 02 Settembre 2014 19:03

Gli effetti devastanti del QE li vedremo fra qualche anno ... Io glieli anticipo. Primo. La gente dovrà lavorare fino ad 80 anni perché il risparmio non è attualmente remunerato. Secondo. La disuguaglianza aumenta ( e non ce n'era proprio bisogno )perché i primi beneficiari sono i grandi capitali(basta vedere le reazioni dei mercati appena si pronuncia il binomietto ..QE ). Ultima cosa . Ma siamo sicuri che la ripresa USA è frutto solo del QE ? Forse che pensare che la numero uno delle economie globalizzate ,quando c'è uno straccio di ripresa mondiale ne beneficia più degli altri? Hobi

 

  By: shabib on Martedì 02 Settembre 2014 18:37

accanto al problema che e' l'europa perche' soggiace a chi ha voluto una BCE onnipotente a guidare un euro anelastico ,l'altro problema e' che e' sempre piu' difficile dare una risposta reale all'economia reale e resta solo la risposta finanziaria ... «Egregio Draghi, o inietti con la Bce migliaia di miliardi nel sistema, o l'euro salta» Stam di: Eugenio Occorsio | Pubblicato il 02 settembre 2014| Ora 15:52 inCondividi.0.L’Europa vive la sua crisi più profonda. L'italiano a capo della Banca centrale Ue e Angela Merkel entrambi hanno fatto errori gravissimi: la situazione attuale è più frutto di questi errori che della bolla finanziaria che arrivò dagli Usa». Ingrandisci la foto La Cancelliera Angela Merkel: l'ondata di critiche comincia a diventare una marea, nelle ultime settimane. Guardare al cielo non serve a nulla. ROMA (WSI) - «Mi sembra pazzesco continuare a chiedersi chi abbia telefonato a chi, Merkel o Draghi, mentre l’euro vive la sua crisi più profonda. Perché entrambi hanno fatto errori gravissimi: la situazione attuale è più frutto di questi errori che della bolla finanziaria che arrivò dagli Usa». Wolfgang Munchau, già direttore del Financial Times Deutschland, editorialista dello stesso quotidiano e fondatore del thinktank Eurointelligence, è da sempre severo verso l’austerity imposta da Berlino. Ma ora al centro delle sue critiche finisce anche il presidente della Bce. «Intendiamoci, il discorso di Jackson Hole è stato ottimo, il migliore della sua carriera. Forse è andato un po’ più in là del previsto, ma ha detto cose giuste. Il problema sono i passi falsi del passato, ai quali temo che ne seguiranno altri». Perché questo pessimismo? In un modo o nell’altro con la Cancelliera, e poi ieri con Hollande, si sono chiariti... «Malgrado mese dopo mese sia smentito dai fatti, Draghi continua a ripetere ossessivamente che le aspettative d’inflazione vengono disattese. Non sembra capire che è il modello macroeconomico stesso su cui si basa a non funzionare e a non tenere in appropriato conto le aspettative, che sono un importante veicolo d’inflazione. C’è poi il problema centrale: la Bce non ha ancora lanciato il quantitative easing, rimasto l’unico modo per dare ossigeno all’economia». Però lo stesso Draghi ha precisato nel Wyoming che aspetta le riforme per affiancare manovre monetarie e fiscali: e poi che ne è dei dubbi di "legalità" sul QE? «Quelli restano. Possiamo stare certi che il QE verrà sfidato da fior di avvocati in Germania. Invece rientra nel mandato di stabilità monetaria: occorre insistere, anzi andava fatto un anno fa. Ora l’intervento dovrà essere più massiccio: diverse migliaia di miliardi di euro. Di meno, sarebbero soldi sprecati. La Bce dovrà comprare di tutto, buoni governativi, obbligazioni, forse non azioni per non essere anche accusata di interferire con le Borse, ma titoli di ogni genere pur di far salire la base monetaria. Basta ritardi: già con la riduzione dei tassi, che era più urgente in Europa che in America perché qui ci sono condizioni fiscali più dure, ne sono stati accumulati abbastanza. Le dirò di più: paradossalmente le Omt, outright monetary transaction , rimaste un annuncio con la promessa di comprare bond, hanno ritardato gli interventi veri». Almeno stanno per partire i finanziamenti speciali alle banche, i nuovi Ltro... «Non gli attribuirei troppo valore. In Italia, se le banche non prestano soldi alle imprese non è perché non ne hanno ma perché non hanno più fiducia nel sistema economico». Draghi - diceva - non è l’unico ad aver commesso errori. Quali sono quelli della Merkel? «Il più grave è culturale. Da cinquant’anni gli economisti tedeschi, strettamente aderenti alla scuola neoclassica, si preoccupano solo dell’offerta: fanno sì che in casa loro, dai conti pubblici all’organizzazione del lavoro, tutto sia in ordine, e poi il mercato farà il resto. Non si sono accorti che la crisi attuale è di domanda, e che ormai fanno parte di una comunità di 18 Paesi le cui peculiarità vanno considerate. Di qui l’ostinazione per l’austerity, e anche quel vero e proprio ricatto da cui è nato il Fiscal Compact, concepito in cambio degli aiuti alla "periferia". Mi chiedo come un economista del calibro di Mario Monti abbia potuto firmare un trattato che, se applicato alla lettera, porterà l’Italia al fallimento: ridurre al 60% il debito in vent’anni significa andare incontro a una recessione che sottrarrebbe il 30-40% del Pil nello stesso periodo. Un disastro, e la fine dell’euro». Il contenuto di questo articolo, pubblicato da La Repubblica - che ringraziamo - esprime il pensiero dell' autore e non necessariamente rappresenta la linea editoriale di Wall Street Italia, che rimane autonoma e indipendente. Copyright © La Repubblica. All rights reserved http://www.wallstreetitalia.com/article/1727530/egregio-draghi-o-inietti-con-la-bce-migliaia-di-miliardi-nel-sistema-o-l-euro-salta.aspx

 

  By: traderosca on Martedì 02 Settembre 2014 16:20

va bene,mi arrendo...che te devo dì

 

  By: MR on Martedì 02 Settembre 2014 13:30

Per l'ultima volta, Oscar: la pianti con sta storia delle buche. L'unico modo sensato di far ripartire l'economia non è quello di tagliare PIL per ottenere PIL, come crede il Sofri de noantri, ma un consistente incremento del deficit pubblico (finanziato direttamente o indirettamente dalla banca centrale), allo scopo di tagliare la pressione fiscale NETTA (non come ritiene il Sofri de noantri tagliando domanda per aumentare la domanda) e realizzare investimenti di lungo periodo (penso alla prevenzione del rischio idrogeologico, al sistema ferroviario, alla banda larga, alla ricerca pubblica, alla produzione elettronucleare, ecc...). Che poi nell'Euro non si possa è un'altra questione.

 

  By: MR on Martedì 02 Settembre 2014 13:25

Morphy, ad occhio e croce ha cominciato lei con le sue stupide ed infantili provocazioni.

 

  By: traderosca on Martedì 02 Settembre 2014 13:16

"Benissimo, non ci vorrà molto quindi a capire che oggi abbiamo bisogno di più domanda e non di meno, e che quando e se si tornasse a crescere e si volessero contenere le spinte inflattive che naturalmente si verificheranno, allora li si potrà tagliare." Mr,allora sei duro di comprendonio.......che ci voglia uno stimolo alla domanda,lo sa anche la portinaia di voghera........è in che modo si debba stimolare,certamente se le misure adottate sono quelle di coprire le buche,stampare e distribuire a pioggia e lasciare correre le ruberie...........già tutto concorre ad aumentare il pil.. si ottiene l'effetto contrario.

 

  By: Morphy on Martedì 02 Settembre 2014 12:40

"A parte che io, personalmente, non spendo i tuoi soldi e l'università me la sono pagata fino all'ultimo centesimo" Ecco lo sapevo, siamo al "Lei non sa chi sono io". Quando gli fai notare che fanno "sviluppo" con i tuoi soldi, o per meglio dire che la pressione fiscale è troppo alta, o ancor meglio che fanno i froci con il cul degli altri... beh, allora si incazzano

– Ho imparato a non fare lotta con i maiali. Ti sporchi tutto e, soprattutto, ai maiali piace...

 

 

  By: MR on Martedì 02 Settembre 2014 12:16

Lei sta ribaltando in modo a dir poco fantasioso gli avvenimenti. Ora, a parte che quella di Keynes sulle buche era una provocazione, ed i liberisti che continuano a ripeterla a pappagallo scandalizzati sono un pochino come gli evangelici che, non avendo capito un *** di Darwin, si inalberano su "Ma a voi vi sembra veramente di essere delle scimmie?" (Che è una considerazione idiota, perchè a me non pare di assomigliare molto a mio cugino). Detto questo, quella che poteva essere una normale crisi finanziaria (causata dall'estrema deregolamentazione imposta da Montagu Norman alle banche centrali di mezzo mondo, ed in particolare, tramite Benjamin Strong agli USA) si trasformò in una recessione folle a causa della stupidità di Hoover (ma anche dei governi europei che almeno all'inizio lo seguirono caninamente). L'IRI era talmente decotto che nel dopoguerra facevamo concorrenza a Crucchi e Mangiarane, e superammo a mani basse Sua Maestà dell'Incesto Britannico, ma questo è stato detto. La Germania ed il Giappone fecero meglio, in effetti. Roosvelt aveva buone idee ma era un vigliacco ed un servo dei suoi sponsor, e per questo non riuscì a mandare avanti fino in fondo quello che prometteva. Ma quella è Storia, caro Oscar. Ora, lei non è un povero demente come Anti, dato che se non ricordo male aveva perfettamente inteso, per esempio, che il concetto di risorsa è elastico in una discussione passata con credo Gianlini. Benissimo, non ci vorrà molto quindi a capire che oggi abbiamo bisogno di più domanda e non di meno, e che quando e se si tornasse a crescere e si volessero contenere le spinte inflattive che naturalmente si verificheranno, allora li si potrà tagliare.

 

  By: traderosca on Martedì 02 Settembre 2014 11:52

"Falso, ed infatti quando Hoover o i Crucchi o i Mangiarane decisero di fare austerità durante un periodo di crisi si trovarono con le pezze al *** . Oppure vogliamo negare anche la Storia, che per me rimane almeno un pochino maestra di vita?" Mr, mah...ancora con ste fare buche poi coprirle ecco come risolvere i problemi in periodi di recessione!!??oppure lo stato acquisti aziende decotte(all'italiana)!!?? Errato pure far riferimenti storici ad un lontano passato (crisi 1930) con altre situazioni economiche,politiche,sociali completamente diverse al contesto attuale con una guerra mondiale di mezzo,globalizzazione,ecc.cc. Pure l'analisi storica errata. Furono proprio gli interventi per arginare una crisi iniziale con le continue iniezioni di moneta ad alimentare la speculazione creando una bolla spettacolare,poi gli interventi insufficienti ed errati di Hoover per arginare la crisi furono deleteri. Anche gli interventi di Roosevelt seppur più mirati a risolvere il grave problema della disoccupazine con la New Deal,non risolsero il problema della disoccupazione che restò molto alta,solo con lo scoppio della seconda guerra mondiale,la disoccupazione per ovvi motivi fu assorbita.

 

  By: antitrader on Martedì 02 Settembre 2014 02:16

Quelli che "la domanda aggrerata" son personaggi un po' bizzarri e non si rendono conto che a fronte di una domanda ci deve essere anche un'offerta di prodotti competitivi fabbricati internamente. Per fare la domanda non ci vuole proprio niente, prendi gli 800 miliardi di spesa pubblica e li distribuisci alle 20 milioni di famiglie, fan 40.000 euro a testa. Poi pero' cosa succede? Quelli si vanno tutti a comprare l'iphone 6 e spediscono gran parte degli 800 miliardi a Tim Cook ("e io ne stampo altri!" direbbe il pittoresco individuo). Le bizzarrie sono come le ciliegine, una tira l'altra. Parti da una convinzione stramba (non importa come spendi basta che spendi) e ti derivano una serie di conseguenze ancora piu' bizzarre. Quanto misura la differenza tra inferno e paradiso in un'economia capitalista? Misura appena l'1,5/2%, quindi c'e' ben poco da fare gli sportivi su come si impiegano le risorse.

 

  By: MR on Martedì 02 Settembre 2014 01:55

Falso, ed infatti quando Hoover o i Crucchi o i Mangiarane decisero di fare austerità durante un periodo di crisi si trovarono con le pezze al *** . Oppure vogliamo negare anche la Storia, che per me rimane almeno un pochino maestra di vita? In recessione non si taglia, punto. Il marginalismo è una follia partorita nel seno di quel cadavere decomposto che è l'empirismo britannico, e per questo è intrinsecamente necrofilo, cadaverico, putrescente (esattamente come il fratellino ambientalista). Anche ovviamente antiumano, non a caso i suoi maggiori rappresentanti erano e sono dei depravati sessuali o dei sadici sociali (in particolare gli austricanti, Von Hayek meriterebbe di stare nella stessa vetrina degli orrori di un Oskar Dirlewanger, anche se ha fatto molto più male). Non ho idea del perché sia così difficile capire che le imprese producono per vendere e vendono per guadagnare, mi pare un concetto banale. E quindi, tagliare la domanda in tempo di recessione è da scemi.

 

  By: traderosca on Martedì 02 Settembre 2014 01:45

"L'ho scritto io per primo che, probabilmente, dato che la diversa allocazione dovrebbe comportare anche un diverso moltiplicatore, allora l'effetto netto potrebbe persino essere leggermente positivo." ma chi te lo ha detto leggermente positivo!!!?? "Quello che i marginalisti faticano tanto a capire (e dire che Keynes è morto e decomposto. ..) è che anche i soldi male allocati comunque entrano in qualche misura nell'economia reale, indi entrano nella generazione del reddito nazionale." devono pensarla come te quelli che hanno inserito la prostituzione e lo spaccio di droga come elementi di generazione di reddito nazionale,mentre invece sono azioni degenerative, e indirettamente lo diminuiscono il reddito nazionale,come i soldi male allocati.. ma è troppo complesso spiegartelo non lo capiresti. Lascia perdere il marginalismo,oggi molto più sufisticato inserito in un contesto completamente diverso da quello dei padri fondatori....... "Ergo, l'unico momento SANO per tagliare la spesa pubblica (e su alcune cose sarei persino d'accordo) è quando si cresce e non quando si decresce come noi, che abbiamo un output gap superiore ai 300 miliardi." Purtroppo le cose non stanno così. Non solo nello stato,ma anche nelle aziende private,la tendenza di quando le cose vanno bene è quella di:(chi più o chi meno)fare investimenti non molto oculati anche improduttivi,assumere persone anche non necessarie,aumentare dirigenti e emolumenti, scialaquare,ecc..ecc.mentre invece in periodi di decrescita,si ha l'obbligo di eliminare innanzitutto gli elementi negativi,superflui e male allocati sostituendoli con una giusta allocazione delle risorse mentre invece continuando con i soldi male allocati,il fallimento sarà assicurato,altro che generare reddito!!!!

 

  By: MR on Martedì 02 Settembre 2014 00:57

A parte che io, personalmente, non spendo i tuoi soldi e l'università me la sono pagata fino all'ultimo centesimo da solo facendo delle economie al limite del masochismo (non essendo un sessantottino borghese attaccato al calzone del babbo ed avendo scelto di non studiare economia e commercio ma chimica), d'ora innanzi eviterò di parlare con chi non ha capito il concetto di domanda aggregata.

 

  By: Morphy on Lunedì 01 Settembre 2014 23:12

MR:"Cosa me ne frega di avere due spicci in più in tasca se poi la sanità va a puttane, l'istruzione anche, l'asilo per il bambino pure, i trasporti pubblici sa Dio..." Ma quali 2 spicci? Ma cosa stai dicendo? Quest'anno poi ho le palle particolarmente girate xchè mi hanno accoppato di tasse. Per te è teoria per me è pratica nel senso che praticamente mi lasciate in mutande voi spendaccioni della domenica. MR non è che mi girano le palle perché spendi, mi girano perché spendi a vanvera...

– Ho imparato a non fare lotta con i maiali. Ti sporchi tutto e, soprattutto, ai maiali piace...