VACCINI e MORTI IN ECCESSO

Re: DEFLAZIONE E DEBITO  

  By: antitrader on Lunedì 14 Agosto 2017 14:06

I futuri pensionati son stati le vittime sacrificali del puttanaio post 2007. Parlando specificamente dell'Italia, il taglio delle pensioni andava fatto (e anche in misura feroce), ma andava fatto sulle pensioni in essere che sono spropositate in relazione all'economia del paese.

I "diritti acquisiti" sono una boiata pazzesca, quando non hai piu' il sottostante economico li puoi garantire solo facendo il fr... col cul degli altri come diceva il Sommo Filosofo Stefano Ricucci. I futuri pensionati sono le vittime sacrificali ideali, quando sei giovane la pensione ti sembra una cosa lontanissima (poi scoprirai che invece e' vicinissima) e quindi paghi un prezzo elettorale molto contenuto.

I governi italiani si sono andati a vendere a Bruxelles la stabilita' e la sostenibilita' del futuro sistema pensionistico nostrano e questo ha fatto tollerare l'attuale debito del 140%, ma a fine anno arriva un'altra botta (sempre a danno dei posteri) tra lo sconcerto di salvini che vuole abolire la legge Fornero (cosi' dice lui).

Per avere 1000 eur/mese di pensione, a legislazione corrente, devi versare oltre 300.000 eur di contrubuti e non sarebbe nemmeno tanto difficile arrivarci con una vita lavorativa regolare, ma se fai quello che consegna le pizza a domicilio e lavori a intemittenza non ci arriverai mai.

Siccome poi siamo il paese dei cialtroni ecco cosa si inventano gli assessori: facciamo il riscatto della laurea gratis! Ecco, continuiano a fare leggi a favore di quelli piu' ricchi tanto quelli piu' poveri sanno come arrangiarsi, e, qualora non lo sapessero, gli facciamo fare l'alternanza scuola/lavoro nei vicoli di Napoli, cosi' imparano.

 

 

 

 

Re: DEFLAZIONE E DEBITO  

  By: gianlini on Lunedì 14 Agosto 2017 13:16

Stiamo parlando di pensionati, non di poveri, hobi.

 

Il problema è un capitale che non genera sufficienti ritorni (o i ritorni sperati). E nel caso dei pensionati, acquisti in itinere di asset a prezzi gonfiati (versamenti futuri)


 Last edited by: gianlini on Lunedì 14 Agosto 2017 13:37, edited 2 times in total.

Re: DEFLAZIONE E DEBITO  

  By: hobi50 on Lunedì 14 Agosto 2017 13:05

Un corno ,Gianlini.

Io posso mangiarmi il capitale.

I poveri  solo le gambe dei tavoli.

 

Hobi

Re: DEFLAZIONE E DEBITO  

  By: gianlini on Lunedì 14 Agosto 2017 12:42

I ricchi si trovano nelle stesse condizioni dei pensionati futuri, Hobi.

Hanno asset valutati molto oggi ma zero rendimenti nel futuro.

Non è che il BTP in mano al ricco renda di più di quello in mano al futuro pensionato (sotto forma di accantonamento)!

 

 

Re: DEFLAZIONE E DEBITO  

  By: hobi50 on Lunedì 14 Agosto 2017 12:28

Gianlini ,forse conviene porre i i termini del problema in altro modo.

Dati gli attuali contributi e date le attuali promesse pensionistiche ,negli Usa sono necessari rendimenti reali del 3,2%

Se questi rendimenti sono irreali le strade sono ovvie.

O aumenti i contributi o diminuisci le promesse previdenziali.

Ma non è questo il problema.

Ciò che non appare chiaro al popolo munnezza è che, grazie ai banchieri centrali che hanno voluto salvare con il ribasso dei tassi il valore degli assets nel 2007/2008 e procurare poi  una ripresa farlocca negli anni successivi,si sono messe le pezze al culo delle future generazioni.

Ovviamente queste considerazioni non possono essere richiestye al popolo munnezza .

Ma ai soloni della finanza si.

Non ci sono pasti gratis nella finanza ma nemmeno nell'economia.

Manovre monetarie che favoriscono i ricchi non sono pasti gratis ma furti con destrezza.

 

Hobi

Re: DEFLAZIONE E DEBITO  

  By: gianlini on Lunedì 14 Agosto 2017 11:39

Il punto critico sembra che sia il fatto che tutte le previsioni dei sistemi pensionistici contemplano robusti incrementi del valore dei versamenti effettuati, anno dopo anno. E' realistico attendersi rendimenti netti (dall'inflazione) del 3-4%?

 

 

Re: DEFLAZIONE E DEBITO  

  By: traderosca on Lunedì 14 Agosto 2017 11:24

Già Tremonti,quello del governo Berlusconi che andava tutto bene,facevano parte :Bossi,Belsito,Scajola ed altri,tutti indagati o condannati......

Re: DEFLAZIONE E DEBITO  

  By: gianlini on Lunedì 14 Agosto 2017 10:43

Also Sprach Tremonti

«Si va in vacanza con una serie di indicatori tutti positivi, in un’atmosfera assolutamente distesa. Ma ignorare l’elemento/criterio della precauzione, fondamentale principio della ragione, è un errore soprattutto quando non è solo questione di mesi o ricorrenze, ma siamo davanti a un ottimismo acritico.

Rispetto ad allora ci sono due differenze. Quantitativamente: i numeri del 2007 erano eccessivi, adesso sono esplosivi. Qualitativamente: tra i soggetti della finanza è in atto un’incredibile, accelerata, mutazione della specie».

Non c’è più differenza tra la moneta che le banche centrali hanno inventato oltre misura, e le cripto-monete dell’economia digitale. È così che i banchieri centrali oggi mi ricordano i generali francesi che guardavano, al sicuro e soddisfattissimi la Linea Maginot, ignorando la forza politica del motore a scoppio. Dalla crisi dei Tulipani a quella della Louisiana, la storia insegna che le bolle e i disordini emergono quando si perde di vista o si inventa la realtà».

http://www.corriere.it/economia/17_agosto_14/tremonti-dieci-anni-crisi-cause-problemi-sono-ancora-li-ddab09ae-8055-11e7-a3cb-7ec6cdeeea93.shtml

 


 Last edited by: gianlini on Lunedì 14 Agosto 2017 10:43, edited 1 time in total.

Re: DEFLAZIONE E DEBITO  

  By: hobi50 on Lunedì 14 Agosto 2017 09:36

Già,già ...solo i fessi lo capiscono ora,

E quelli ancora più fessi pensano che l'economia dipenda dallo stampaggio..

Anche se viviamo in un ' economia monetaria la moneta non puo forzare le vecchie leggi dell'economia.

Domanda ed offerta,costo del denaro ,produttività.

 

Hobi

 

Re: DEFLAZIONE E DEBITO  

  By: XTOL on Domenica 13 Agosto 2017 12:22

se qualcuno non avesse ancora chiaro perchè le banche centrali devono alzare i tassi e devono abbassare i tassi, cioè sono (e siamo) fottuti:

Social Security Requires A Bailout That's 60x Greater Than The 2008 Emergency Bank Handout

 

Social Security hopes that ‘real’ interest rates, i.e. inflation-adjusted interest rates, will be at least 3.2%.

This means that they need interest rates to be 3.2% ABOVE the rate of inflation.

This is where their projections are WAY OFF… because real interest rates in the US are actually negative.

The 12-month US government bond currently yields 1.2%. Yet the official inflation rate in the Land of the Free is 1.7%.

In other words, the interest rate is LOWER than inflation, i.e. the ‘real’ interest rate is MINUS 0.5%.

Social Security is depending on +3.2%.

...

US public pension funds at the state and local level are also underfunded by an average of 67.9%.

Additionally, most pension funds target an investment return of between 7.5% to 8% in order to stay solvent.

Yet in 2015 the average pension fund’s investment return was just 3.2%. And last year a pitiful 0.6%.

This is a nationwide problem. Social Security is running out of money. State and local pension funds are running out of money.

 

Re: DEFLAZIONE E DEBITO  

  By: pana on Venerdì 11 Agosto 2017 09:15

30 tifosi milanisti derubati da una gang di clandestini rom...

Trenta tifosi del Milan aggrediti a Catania prima del test con il Betis

Un pullmino noleggiato nel Ragusano fermato da un gruppo di ultrà che hanno tolto il telefonino all’autista e minacciato e derubato i viaggiatori

 

 

AH NO COME DITE?? ERANO ITALIANISSIMI ULTRAS DEL CATANIA??

Hamas leader Khaled Meshaal exclusive interview - BBC News - YouTube

Re: DEFLAZIONE E DEBITO  

  By: hobi50 on Giovedì 03 Agosto 2017 10:36

Gianlini ....roba vecchia ...anche se tutto giusto.

Il credito al consumo sta drogando da alcuni decenni l'economia.

Ma,se contemporaneamente non aumentano in maniera decisa i salari ( cosa che è oramai diventata un dato di fatto ) ,il consumo di oggi è il risparmio obbligato di domani.

E questo è vero anche a livello di spesa pubblica .

Quindi non inflazione ma minore domanda aggregata futura.

Il QE ha invece creato un problema aggiuntativo che ,siccome non influisce sull'oggi ,viene dimenticato nelle valutazioni economiche.

Il risparmio non è remunerato più a sufficienza.

E questo è stata una dolorosa necessità per rendere sostenibile la quantità di debito che grava il mondo intero.

Invece che non pagare i debiti pregressi ,non li SI  REMUNERA.

Una pacchia per i produttori (soprattutti per gli oligopolisti della globalizzazione ),una iattura per chi nel corso della vita lavorativa deve mettere da parte il gruzzolo per la vecchiaia.

I banchieri centrali hanno creato un mondo futuro insostenibile.

Attualmente la bolla c'è solo nell'obbligazionario.

Nell'azionario ci sarà solo se si ricomincerà a remunerare decentemente i debiti il che farà diminuire profitti e tassi di capitalizzazione.

Ed allora crollerà anche la borsa.

 

Hobi

 

Hobi


 Last edited by: hobi50 on Giovedì 03 Agosto 2017 11:03, edited 2 times in total.

Re: DEFLAZIONE E DEBITO  

  By: gianlini on Mercoledì 02 Agosto 2017 10:46

FOREX FOCUS: Usa, nessuno osa fermare la bolla del credito al consumo
MILANO (MF-DJ)--L'economia americana si e' infilata in una "festa del debito" che rischia di finire molto male e che nessuno ormai osa fermare.
    "Non vogliono fermarla le banche e le societa' di credito al consumo, che vedono il loro margine di interesse salire all'infinito; non vuole fermarla la Fed, che teme di essere accusata di aver creato una recessione; non vuole fermarla la politica di Washington, che vede nel debito al consumo in crescita il solo meccanismo per sostenere l'economia Usa. Uno scenario di questo tipo conferma l'attuale fase di bolla speculativa sui mercati".
    Lo dichiara Maurizio Novelli, gestore del Lemanik Global Strategy Fund.
    "Dopo quasi dieci anni di tassi a zero il sistema occidentale si ritrova in una situazione peggiore di prima. Ha messo in sicurezza il sistema bancario ma ha indotto i fondi d'investimento, che gestiscono i soldi dei privati risparmiatori, a sottoscrivere le cartolarizzazioni provenienti dai prestiti auto e dal consumer credit che oggi contengono il 20%/25% di crediti subprime. Il settore retail finanzia quindi la sua bolla sul credito al consumo in un circuito chiuso che finisce per finanziare se' stesso. Tutto questo rende il sistema estremamente vulnerabile al costo del debito e le Banche centrali hanno paura a intervenire con politiche monetarie restrittive per frenare questo meccanismo che ormai e' scappato di mano. Nessuno si vuole prendere la responsabilita' di provocare una recessione e quindi gli attuali banchieri centrali ritardano o evitano di intervenire, cercando di arrivare alla fine del loro mandato cosi' da scaricare sul loro successore il problema che hanno creato", precisa l'esperto.
    "Il problema e' che tutto e' correlato al debito: la crescita e' correlata al debito che i consumatori stanno facendo per sostenere i consumi; la borsa e' strettamente correlata a questo meccanismo ed esprime valutazioni da bolla speculativa in coerenza con la bolla del credito al consumo; i tassi bassi fanno credere agli operatori del mercato finanziario che il meccanismo debito/consumi puo' continuare in eterno", spiega Novelli.
    "Il meccanismo non puo' pero' durare e finira' per arrestarsi perche' il reddito reale del debitore non si puo' permettere un'ulteriore espansione del debito, oppure perche' il costo del debito salira' al punto da diventare insostenibile. Visto che da tempo i segnali di pericolo vengono evidenziati ripetutamente dalle autorita' monetarie, credo che siamo gia' entrati nella zona di allerta, sebbene non sappiamo quanto potra' ancora durare la festa del debito che sostiene tutto", precisa ancora lo strategist.
    "In questo contesto, rimaniamo estremamente pessimisti sui mercati azionari piu' esposti al ciclo del credito al consumo come Gran Bretagna, Canada e Stati Uniti, anche se recentemente abbiamo aggiunto posizioni short anche sul Dax perche' il rafforzamento dell euro, appena iniziato, pesera' negativamente sul mercato europeo piu' esposto agli utili provenienti all'export. Siamo inoltre strategicamente positivi su oro e azioni del settore aurifero, su azioni del settore robotica e cybersecurity", continua lo strategist.
    L'esperto e' pessimista riguardo al dollaro, "perche' l'attuale fase di potenziale picco del ciclo del credito al consumo in Usa e' confermata dall'altissima percentuale di credito subprime erogato ai consumatori. Se la Fed prosegue nel rialzo dei tassi l'economia rallentera' a causa dell'elevato leverage, se invece non vuole interrompere la bolla sul credito in corso espone comunque l'economia a una probabile frenata che si manifestera' in concomitanza con il limite all'indebitamento che il settore privato sta raggiungendo in questi mesi. Altri fattori che sostengono l'ipotesi di un dollaro debole sono l'imminente fine del Quantitative easing in Europa e il fatto che l'amministrazione Tr

Re: DEFLAZIONE E DEBITO  

  By: MrBruges on Domenica 16 Luglio 2017 02:00

La domanda è tenuta artificialmente alta tramite il meccanismo dell'indebitamento.

Non è pensabile che non ci sia un redde rationem.

Re: DEFLAZIONE E DEBITO  

  By: Morphy on Sabato 15 Luglio 2017 23:00

Sig. Bruges, il tuo è un discorso che potrebbe apparire ben strutturato, diciamo intelligente. In realtà è una zuppa piena di contraddizioni... tutto e il contrario di tutto. Delocalizzazione e automazione strinte in un abbraccio satanico. Diciamo che sei molto alla moda e non mi meraviglierei se tu fossi un laureato in economia... magari seguace della scuola B&B.

 

La spinta capitalistica non si può esaurire per mancanza di domanda. E' un po' come sostenere che la Nissan produce auto (pagate con denaro finto) e poi nella stessa catena di produzione include la rottamazione (cioè le frulla)... e così il ciclo ricomincia. Scusa, ma se la Apple aumenta la produzione (pure delocalizzando), allora la domanda è: ma chi li compra i suoi computer? Il discorso della nuova economia (cioè dei mercati globali) è un pò più complesso e non ne ho proprio voglia di spiegarlo. Si deve sicuramente avere esperienza in campo industriale e certo è una cosa che i libri non ti insegnano. Anzi, in questo senso, i libri sono altamente dannosi.

 

PS: vai a verificare il tasso di suicidi in Foxconn e paragonali con il tasso di suicidi in Italia. Poi ne riparliamo...

 

 

– Ho imparato a non fare lotta con i maiali. Ti sporchi tutto e, soprattutto, ai maiali piace...