By: Gilberto on Giovedì 07 Ottobre 2004 13:53
Il vero problema è lo Stato Italiano ....
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La benzina aumenta. Ma non è costosa Il vero responsabile del caro-carburante è il governo
Non v’è giorno in cui i mass media non spendano un servizio sui prezzi record della benzina. E l’imputato non sembra aver diritto ad alcuna replica: le compagnie petrolifere sono colpevoli, anche quando è possibile trovare una prova contraria.
Per esempio, si sente spesso affermare che il prezzo della benzina dovrebbe scendere nella stessa misura in cui l’euro sale rispetto al dollaro o in funzione della variazione del prezzo del greggio. In realtà, va tenuto presente che il prezzo alla pompa è costituito da almeno tre componenti: il carico fiscale (pari a circa il 70%), i costi operativi (margini dei gestori, trasporto, manutenzioni, eccetera per un totale del 13%) e infine la parte che spetta alle multinazionali. Solo quest’ultimo 17% è dunque realmente influenzato dal cambio euro/dollaro. A un apprezzamento dell’euro del 25%, per esempio, la benzina potrebbe diminuire (a parità di altre condizioni) di meno del 5 per cento.
Non è vero, insomma, che la velocità d’ascesa del prezzo sia accelerata dall’industria, mentre quella di discesa venga rallentata. Se davvero una compagnia petrolifera si comportasse in questo modo, i concorrenti più agguerriti ne potrebbero approfittare rubandole quote di mercato per mezzo della concorrenza sui prezzi. In caso contrario, saremmo di fronte a un cartello costituito dalle compagnie petrolifere. Ma questo è illegale, quindi una simile ipotesi andrebbe quantomeno dimostrata.
Si deve allora ipotizzare che i prezzi sono stabiliti dalla libera concorrenza, cioè dal mercato dei consumatori. Non è un caso che gli aumenti subiti dal costo alla pompa negli ultimi mesi, pur consistenti, sono inferiori a quanto ci si sarebbe potuto aspettare. Una prova? A un aggravio complessivo di oltre 8 centesimi nei primi quattro mesi dell’anno (di cui 1,7 centesimi di accisa e 6,4 centesimi dovuti all’aumento del costo internazionale della benzina), le compagnie hanno risposto con un incremento di appena 5,4 euro al litro (al netto dell’Iva, pari a 1,4 centesimi al litro).