La Reconquista ( migrazioni e demografia )

Immigrazione: Maroni, e' una catastrofe 24 Febbraio 2011 11:40 CRONACHE e POLITICA (ANSA) - BRUXELLES - Nuovo appello all'Europa del ministro dell'Interno Maroni al Consiglio europeo Affari Interni a Bruxelles.Dalla Libia puo' arrivare un'ondata di immigrazione di 'proporzioni catastrofiche' ha detto Maroni ricordando che Frontex ha parlato di 1 milione e mezzo di rifugiati ed ha osservato che 'esiste il pericolo Al Qaida'.Il ministro chiede di passare dalle parole ai fatti: si deve costituire il Fondo di solidarieta' per attuare le iniziative proposte per affrontare l'emergenza Nord Africa.

Tutti e due vogliono ottenere il medesimo risultato, esportare la Democrazia ma con metodi diversi, Bush con la forza Obama con i Blogger , tutti e due commettono il medesimo errore e non hanno interlocutori, all'apparenza diversi quindi, ma ambedue uniti nella coglionaggine, stavolta l' errore potrebbe risultare fatale ________________________________________________________________ Esiste un’evidente continuità strategica tra Bush e Obama. E anche operativa. Gli incontri al Dipartimento di Stato si svolsero nell’autunno del 2008, quando Obama era ancora in campagna elettorale. Dunque in queste ore il democratico Barack ha esercitato un’opzione elaborata dal suo predecessore, il falco George. Ma non ricordateglielo. Si arrabbierebbe. http://www.ilgiornale.it/esteri/obama_torna_strategia_bush/11-02-2011/articolo-id=505155-page=0-comments=1

ma il berlusca non aveva gia risolto la guerra Russia Georgia meritandosi una nomination per il Nobel per la pace ?? perche ora non si ripete e ferma la violenze..??

i rischi sono tanti...la paglia NON si mette vicino al fuoco perche' anche NON volendo puo' scoppiare un incendio.... Ma di nuovo c’è che, dopo le rivoluzioni arabe, l’Iran lancia la sua sfida direttamente, e non attraverso gli Hezbollah o la Siria o Hamas, come fa sempre. Si presenta armato di fronte alle coste di quel paese che ai suoi occhi è il nemico quintessenziale, Israele, lo Stato che dichiara a ogni passo di voler distruggere; il simbolo, nella sua fantasia malata, di tutto ciò che l’Islam deve dominare per costringere il mondo a un califfato universale che inghiotta l’Europa e poi l’America, intenzione più volte ribadita. E certo gli è ben presente che poco lontano ci sono le coste europee, le nostre coste giudaico cristiane. http://www.fiammanirenstein.com/articoli.asp?Categoria=3&Id=2529 il mito del "grande califfato" non e' mai venuto meno nelle anime islamiche

io ancora non ho capito chi sarebbe l'antagonista di Gheddafi, ha un nome cognome? o è "il popolo" in generale?

> guarda che io sono d'accordo con te: Sei d'accordo su me su cosa? Sei diventato all' improvviso il mio esegeta? Io non credo che non si possa cambiare in democrazia dal regime di Gheddafi. Temo invece siano le CANCELLERIE EUROPEE a pensarlo, o almeno ad aver paura di sviluppi imprevedibili nel paese del gas e del petrolio.

i 2 milioni di immigrati di cui si paventa non sono libici, ma sono tutti quelli che attraverso la Libia potrebbero arrivare guarda che io sono d'accordo con te: si tratta solo di cambi al vertice di regimi che non mutano le condizioni di fondo di questi paesi, anche perchè non sembra che conoscano altra alternativa fra regime militare e regime teocratico; sembra che non sappiamo proprio fare a meno di essere dominati o dalle armi o da un dio

Io menzionavo il fatto che LE CANCELLERIE EUROPEE al di la' dei discorsi di circostanza almeno fino ad ora non hanno fatto quello che andrebbe fatto in queste circostanze: mandare subito le portaerei, mettendo csoi' a rischio l' effettivo successo della rivolta. L' immigrazione non penso che c'entri anche perche' non credo al milione o due di immigrati dalla Libia. Che fa, ne parte uno su tre? A quel punto in Libia ci torneremmo noi.

gano, io sinceramente non ho nessuna idea personale a riguardo ironizzavo sul fatto che dal punto di vista demografico la Libia era cmq l'unica che non appare ancora come un rischio reale per l'Italia e che anzi alla luce degli ultimi sviluppi presenta un trend demografico calante..... rischi e vantaggi paiono compensarsi, mi sembra che anche tu lo menzionassi; gheddafi finora è stato in grado di farci percepire, a noi tutti, la Libia come un "non-problema", pertanto dalla nostra ottica sembra probabilmente meglio che resti, siamo pieni di tunisini, algerini, egiziani, marocchini ma di pochissimi libici, qualcosa questo per noi italiani vorrà dire no? l'ideale per l'europa dei gano, dei zibordi, degli oscar e dei gianlini sarebbe riprendersi l'intero nordafrica e imporre l'abolizione dell'islam in quelle terre, sradicandolo completamente ma è impossibile voglio vedere l'amico Vaticano di Spider alla prima carretta del mare bombardata come reagisce.....

E te Gianlini non vorresti invece che cadesse!? A me te e anti sembrate di fuori di capo. Davvero. Te che non vuoi che cada per paura dell' immigrazione (ma l' hai visto quello che e' successo in Libia!? Ci sono le fosse comuni sulla spiaggia!!!???), quell' altro mezzo demente che oltre a vedere berlusconi dappertutto non e' capace di mettere due parole in fila che abbiano un senso compiuto. Ogni tanto mi chiedo che perdo a fare il tempo a rispondervi.

in effetti, anti, qui non ti capisco nemmeno io che sia stato squallido ospitarlo a Roma e fargli fare lo show pure, però quello lì, il gheddafy, è l'unico che fa qualcosa per arginare l'orda afro-musulmana (pare ad esempio che ci siano almeno 10 mila nordafricani in meno nelle ultime ore) e tu vorresti che cadesse?

"te speri che non cada, cosi' poi puoi dire che il tuo silviuccio faceva bene a baciare le mani a un pagliaccio pazzo furioso." Non dovrei nemmeno perdere tempo a risponderti, perche' non ne vali la pena. Probabilmente e' l' ultima volta che lo faccio. Ma di persone con un cervello piccino come il tuo ne ho conosciute poche. Davvero. Non pensavo si potesse arrivare a questi lvelli di stupidita'.

Questa parte dell' articolo di Fiamma N. postato da Shabib è abbastanza inquietante per il futuro ...! ma cosa sta combinando quel Obama ??? In queste ore gli spettacoli più significativi sono due, oltre a quello dell’abnorme quantità di sangue sparso a Bengasi. Il primo lo dà lo sciabordio di due navi da guerra iraniane in rotta dal porto di Jedda in Arabia Saudita verso Tartus, un porto siriano, nel Mediterraneo. Passeranno attraverso il Canale di Suez. Attenzione, sono partite da Jedda. I sauditi hanno sempre frenato lo strapotere iraniano nel Medio Oriente, sono, con l’Egitto, la testa del potere sunnita di fronte alla aggressiva rivoluzione degli Ayatollah. Ed ecco che consentono agli iraniani di sostare a casa loro per intraprendere un’azione destabilizzante: portare delle navi che pare, secondo fonti israeliane, siano cariche di missili mare-mare e altre armi davanti alle coste di Israele e a quelle europee, nel Mediterraneo; e l’Egitto appena uscito dalla rivoluzione, l’altro grande potere sunnita che mai aveva lasciato passare una nave iraniana dal ’79, gli apre le porte. Per ora dunque la grande rivoluzione democratica fa crescere soprattutto il potere più antidemocratico e aggressivo del Medio Oriente, e anzi lo fa considerare, in assenza di un alleato fedele, dato che Obama non è più considerato tale, la nuova superpotenza con cui è obbligatorio allearsi, anche per evitare devastanti rivolte interne.

"voi pensate davvero che Gheddafi cada?" E gia', te speri che non cada, cosi' poi puoi dire che il tuo silviuccio faceva bene a baciare le mani a un pagliaccio pazzo furioso. Gli idioti hanno una caratteristica irripetibile, anche quando credi che hanno toccato il fondo riescono ancora a lasciarti stupefatto. Te mi fai letteralmente vergognare di essere italiano. Portalo ad arcore il pagliaccio di Tripoli, puo' portarsi dietro anche il cammmello, li' forse trova anche lo stalliere.

Ci vai tu in Libia a riaccompagnare indietro i clandestini, Spider? -------------------------------------------------------------------------------------------- > Basta fare come fà la Spagna Gli spagnoli sparano. Non hanno bisogno di accompagnare nessuno.