By: defilstrok on Lunedì 31 Gennaio 2011 16:21
Grazie Giorgiofra per aver saputo così efficaciemente trasmettere l'unica soluzione possibile, inquarando l'ossatura del problema.
E' da circa due anni che mi sono dato a un bel "vaff cosmico", una sorta di disobbedienza civile per sottrarmi e, per questa via, per sottrargli linfa.
E' il sistema che non va, che mostra tutta la sua fallacia. Come ho già scritto tempo fa vivamo in un falso progresso mascherato di false disponibilità e illusorie libertà. Qua non è questione di coloritura politica, non c'entrano Bertinotti, Latouche o i loro epigoni. E' solo e soltanto questione di buon senso. E' stato un errore, quando si diceva "lavorare meno lavorare tutti", spacciarlo per uno slogan e, in quanto tale impaludarlo. Avrbbe douto essere una filosofia e la linea guida del nuovo millennio.
Che progresso sarà mai se, pur con l'ausilio delle tecnologie, c'è sempre più gente che non lavora, lavora sottopagata o s'arrabatta perché indebitata, mentre quei pochi che lavorano si fanno un mazzo smisurato? Quale altro progresso è immaginabile se non quello in cui tutti hanno accesso al lavoro, a cui è garantita una condizione decorosa e non si deve vivere inseguendo sogni di benessere (che non si realizza) con sforzi inauditi? Buttandola sul terra terra (per non dire sul becero) quanta gente è abbonata a Sky e, con la disponibilità di migliaia di programmi alla settimana, a malapena ne vede uno soltanto? Che razza di umanità è questa, indebitata, sola e senza tempo?
Sì, sono assolutamente d'accordo. L'unica rivoluzione possibile è quella di sottrarsi. Altrimenti, ma sarà la fame e la disperazione a fomentarla, finiremo con vederne di ben altre.
E infine un elogio all'esaltazione del bello, in una civiltà il cui senso estetico viene messo quotidianamente a dura prova, a vantaggio di un'omologazione al brutto che fa davvero tanti danni allo spirito che difatti, proprio per ciò, può essere più facilmente assecondato all'effimero della quantità