UKRAINA e SANZIONI

Re: Next is Italy, La Prossima è l'Italia  

  By: hobi50 on Giovedì 01 Dicembre 2016 15:16

Per me ha ragione Gianlini.

L'uscita dall'Euro è terribilmente complessa e per giunta anche tramautica.

Ci sono voluti anni di preparazione per fare qualcosa di "smooth " in entrata.

Quindi nessuno con un po di cervello puo programmarla.

Ma è molto probabile che gli interessi contrapposti facciano saltare il banco.

Quindi il mercato farà ,prima o poi ,il suo sporco lavoro.

 

Hobi


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Re: Next is Italy, La Prossima è l'Italia  

  By: gianlini on Giovedì 01 Dicembre 2016 14:56

se uno immagina che possa avvenire ad esempio entro un lasso di tempo di 5-7 anni, l'unica soluzione è trasferirsi e trasferire tutto all'estero, e attendere che avvenga.

A quel punto si lasciano passare ancora 2-3 mesi che le cose si assestino e poi si rientra

Re: Next is Italy, La Prossima è l'Italia  

  By: Aleff on Giovedì 01 Dicembre 2016 14:53

Su quresto tuo ultimo post, Gianlini, hai perfettamente ragione. 

Non esiste un'uscita "regolamentata". Poi, sia chiaro , personalmente non tifo per una cosa

del genere (ne avrei da perdere), ma però non vedo qualcuno che fornisca soluzioni alternative. 

qualcuno che - in modo pragmatico e reale - si possa fare per uscire dal guano .

Ad esclusione di Zibordi che sulla sua versione c'ha fatto un libro preciso

Re: Next is Italy, La Prossima è l'Italia  

  By: traderosca on Giovedì 01 Dicembre 2016 14:49

"Invece la colpa è di un solo soggetto ma molto numeroso : il popolo italiano."

 

Hobi,se la maggior parte di un popolo è analfabeta,non è colpa del popolo..se la maggior parte di un popolo non conosce le basi fondamentali

di una democrazia funzionante e i valori di uguaglianza e libertà, perchè la scuola non lo ha educato.

 

Re: Next is Italy, La Prossima è l'Italia  

  By: gianlini on Giovedì 01 Dicembre 2016 14:35

L'0errore, Aleff, è pensare che l'uscita dall'euro sia un evento controllabile, progettabile, anticipabile.

Accadrà il giorno in cui sarà inderogabile. e avverrà con le modalità di una frana, imprevedibile per estensione, forza, momento, ecc.ecc.

Ma è impensabile che qualcuno, salvo un dittatore, si metta a tavolino e la promuova

 

Re: Next is Italy, La Prossima è l'Italia  

  By: Aleff on Giovedì 01 Dicembre 2016 14:24

morphy... ma lei che è contrario ... potrebbe fornire cortesemente una soluzione ? 

uscire dall'euro (siamo tutti d'accordo) NON è la soluzione (o per lo meno, non è la soluzione migliore) 

tutti sono d'accordo sulle conseguenze = disastrose

ma il punto è semplice.... si vuole continuare così ?? 

ora, se questa domanda la pone ai 18 milioni di pensionati + i 7 milioni di dipendenti pubblici  = la risposta è si 

ma se la stessa domanda la pone a chi prende 1100 euro al mese = penso che la risposta si diversa (al netto delle bestemmie) 

Lei è in grado di fornire qualche soluzione ... faccia attenzione che dalla sua non ha una (che sia una) compagine politica all'atezza 

in grado di "concretizzare" eventuali piani operativi ...

 

... AH, senza contare poi il fatto che il paese, ormai, è in mano alla malavita 

 

quindi, please, soluzioni ....pratiche se possibile 

 

.. quanto all'export, le aziende italiane (quelle vere, quelle che producono il vero valore aggiunto) riuscivano ad esportare anche PRIMA che ci fosse l'euro e con dazi ancor + rognosi 

Re: Next is Italy, La Prossima è l'Italia  

  By: hobi50 on Giovedì 01 Dicembre 2016 13:58

Se vinciamo dobbiamo ringraziare il Cavaliere che,nell'ultima parte della campagna elettorale ,sposta sempre voti.

Chi l'avrebbe mai detto !

 

Hobi

Re: Next is Italy, La Prossima è l'Italia  

  By: antitrader on Giovedì 01 Dicembre 2016 13:43

Hobi,

il NO e' di nuovo in fuga, 4.8 lunghezze di vantaggio nell'ultima corsa clandestina di cavalli. Forse ce la facciamo seppure al fotofinish.

 

Re: Next is Italy, La Prossima è l'Italia  

  By: antitrader on Giovedì 01 Dicembre 2016 13:36

Questa icredibile debolezza del DAX e' davvero sorprendente. Un motivo ci sara' sicuramente e non e' certo l'economia tedesca, credo che Weidmano abbia intenzione di piantare un casino della madonna contro la stamperia di Draghi al prossimo meeting BCE.

Ciao ragazzi!

 

Re: Next is Italy, La Prossima è l'Italia  

  By: hobi50 on Giovedì 01 Dicembre 2016 13:29

E' vero ed è anche interessante questa analisi.

Aggiungerei però che l'establishment mondiale è responsabile per avere apparecchiato non solo il mondo globale ( che come sa mi va benissimo ) ma anche un mondo senza tasse ( o poche tasse ).

E questo mi va molto meno bene.

 

Hobi

 

Re: Next is Italy, La Prossima è l'Italia  

  By: antitrader on Giovedì 01 Dicembre 2016 13:08

Quando si valuta la ricchezza delle masse lo si fa in modo statisticamente corretto essendo il campione sterminato. Sulla ricchezze dei superricchi invece si fa parecchia confusione se si guardano le statistiche. Vero che i superricchi di alcuni decenni fa erano molto meno ricchi di quelli attuali pero' era una ricchezza sicuramente piu' nefasta e funesta fatta magari sulla pelle dei negri nelle piantagioni di cotone o nelle miniere di carbone.

Oggi i 400 piu' ricchi d'America possiedono la bellezza di 2300 miliardi (quasi il pil della Germania), ma in cosa consiste questa ricchezza? Essa e' fatta in massima parte dalle azioni delle aziende possedute, in sintesi i nuovi ricchi li fa la borsa creando ricchezza "dal nulla".

Basti considerare le ultime new entry quali Jeff Baezos, Larry Page, Segej Brin (origini sovietiche), Jan Koum quello di whatsapp (origini ukraine), Marc Zuckenberg, Evan Spiegel (quello di snapchat) entrato nella top 400 a solo 25 anni etc.... Insomma, il campione e' troppo variabile.

Questi ragazzi terribili alzano la media della ricchezza dei ricchi e, spesso, han costruito la loro fortuna senza sfruttare la Gloriosa Classe Operaia (whatapp aveva solo 14 dipendenti). Ben piu' funesti sono i nuovi ricchi cinesi, indiani, russi etc... in questo caso, quasi sempre (sopratutto in Russia) si tratta di sterminate ruberie.

Insomma, se a 25 anni, quoto una boiata pazzesca quale snapchat e me la valutano 20 miliardi son diventato ricchissimo (e alzo la media) ma non ho fatto danni a nessuno (nemmeno danni ambientali). L'America e' sempre l'America. Certo, se si mettessero un po' di tasse su questa roba non sarebbe male, e qui torniamo alla politica (e al popolo munnezza che vota sempre per i ricchi).

 

 

 

 

Re: Next is Italy, La Prossima è l'Italia  

  By: pana on Giovedì 01 Dicembre 2016 12:17

ma no manoo cosa dite, avrete sicuramente capito male, Trump è un outsider, nemico dell establishment con tutti i media contro

vuole arrestare tutti i banchieri,rimette la Glass Steagall e regolamentera tutto il settore, ma cerrrrrrrrrrrrto

(strano pero che tutti i media contro nn abbiamo mai insisito sul fatto che il direttore della sua campagna presidenziale era Mnuchin di goldman sachs, kh ma che strano vero ??)

dategli tempo e alzera le tassi ai ricchi per aiutare i piu poveri,ma certo ma certo

 

The Taliban Patrols Kabul in Roller Blades... This is Real - YouTube


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Re: Next is Italy, La Prossima è l'Italia  

  By: hobi50 on Giovedì 01 Dicembre 2016 11:56

Trump abbassa le tasse per favorire i ricchi non per rilanciare l'economia.

Sono infatti in una situazione occupazionale tale per cui la FED alzerà i tassi pre "raffreddare " il mercato del lavoro.

Purtroppo oramai nemmeno la piena occupazione riesce a far aumentare il benessere dei ceti meno abbienti.

15 giorni fa sul Washington Post ,veniva riportato un grafico a cui non volevo credere e a cui stento tutt'oggi a credere.

Dal 1973 ( si avete letto bene dal 1973 ) ad oggi, il 95% delle famiglie USA ha sofferto di una diminuzione del reddito REALE del 4,6%.

Mentre il 5% delle famiglie più ricche ha registrato un aumento del 50% !

 

Hobi


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Re: Next is Italy, La Prossima è l'Italia  

  By: antitrader on Giovedì 01 Dicembre 2016 11:13

Trump che ha messo uno di GS al tesoro e vuole eliminare (tra lo sconcerto dei suoi elettori) la legge Dodd frank che regolamenta un po' le scorribande bancarie dice che la prima cosa che fara' sara' quella di dimezzare le tasse alle imprese (porta l'aliquota dal 30% al 15). Questa diminuzione di tasse avra' effetti benefici sulla rilocazione delle imprese ma portera' inevitabilmente al taglio de welfare. Ecco, il welfare e' molto mal distribuito nel mondo, hai Cina, Russia, India etc... con welfare 0 (ZERO), e l'occidente che si ostina a voler mantenere i livelli precrisi (vedi le pensioni italiane). Un salario di cittadinanza al posto della miriade di mance e mancette elettorali farebbe risparmiare montagne di soldi, farebbe giustizia, garantirebbe il minimo a tutti  e toglierebbe potere ai sindacati (corrotti).

Il taglio delle tasse americane si rflettera' sul prezzo dei prodotti e peggiorera' ulteriormente la situazione europea, gli unici che lo hanno capito (come al solito) sono i tedeschi, il DAX langue mentre tutti gli altri volano (non si capisce cosa abbiano da festeggiare).

Ovviamente ci sarebbe anche un altra soluzione, quella di una feroce redistribuzione, ma quello e' il Comunismo che non avete voluto, avete preferito l'assessore che vi spenna fino all'ultima penna e si spende tutto in escort e gigolo'. E cosi' c'e' un paese diviso in 3 parti: i grandi lestofanti con salari di dentinaia di migliaia di euro, i garantiti (statali, pensionati etc...) che vivacchiano e gli altri che, quand'anche hanno un lavoro, vivono in uno stato di totale precarieta'.

Per quelli che "facciamo le infrastrutture", l'ultima e' la stazione sotterranea di Firenze con annesso centro commerciale progettata da Foster, doveva servire per l'alta velocita', adesso, dopo aver fatto gli scavi dell'enorme buco han deciso che non serve e han buttato 700 milioni nel ces (mi ricorda tanto il buco di Keynes). Per colmo di sventura, anche adesso che e' stato deciso che la stazione non si fara' si continua a scavare "perche' bisogna mantenere i livelli occupazionali" dicono i sindacati.

 

 

Re: Next is Italy, La Prossima è l'Italia  

  By: Morphy on Giovedì 01 Dicembre 2016 10:34

Oscar, oggi l'informazione circola in maniera sottile. Il NO al referendum lo vuole prima di tutto Renzi e la prova provata di questo si è palesata quando lui ha linkato la sua figura al voto: "se vince il NO me ne vado". E così ha formato la base per far crescere il NO. Se avesse taciuto il Si avrebbe stravinto. Lo ha fatto volutamente il furbone.

 

Cambiare tutto per non cambiare nulla. Che ti dicevo? Siamo rimasti al Gattopardo...

 

– Ho imparato a non fare lotta con i maiali. Ti sporchi tutto e, soprattutto, ai maiali piace...