Quando si valuta la ricchezza delle masse lo si fa in modo statisticamente corretto essendo il campione sterminato. Sulla ricchezze dei superricchi invece si fa parecchia confusione se si guardano le statistiche. Vero che i superricchi di alcuni decenni fa erano molto meno ricchi di quelli attuali pero' era una ricchezza sicuramente piu' nefasta e funesta fatta magari sulla pelle dei negri nelle piantagioni di cotone o nelle miniere di carbone.
Oggi i 400 piu' ricchi d'America possiedono la bellezza di 2300 miliardi (quasi il pil della Germania), ma in cosa consiste questa ricchezza? Essa e' fatta in massima parte dalle azioni delle aziende possedute, in sintesi i nuovi ricchi li fa la borsa creando ricchezza "dal nulla".
Basti considerare le ultime new entry quali Jeff Baezos, Larry Page, Segej Brin (origini sovietiche), Jan Koum quello di whatsapp (origini ukraine), Marc Zuckenberg, Evan Spiegel (quello di snapchat) entrato nella top 400 a solo 25 anni etc.... Insomma, il campione e' troppo variabile.
Questi ragazzi terribili alzano la media della ricchezza dei ricchi e, spesso, han costruito la loro fortuna senza sfruttare la Gloriosa Classe Operaia (whatapp aveva solo 14 dipendenti). Ben piu' funesti sono i nuovi ricchi cinesi, indiani, russi etc... in questo caso, quasi sempre (sopratutto in Russia) si tratta di sterminate ruberie.
Insomma, se a 25 anni, quoto una boiata pazzesca quale snapchat e me la valutano 20 miliardi son diventato ricchissimo (e alzo la media) ma non ho fatto danni a nessuno (nemmeno danni ambientali). L'America e' sempre l'America. Certo, se si mettessero un po' di tasse su questa roba non sarebbe male, e qui torniamo alla politica (e al popolo munnezza che vota sempre per i ricchi).