10 gennaio 2017 - Si è parlato più volte di come i processi di automatizzazione e di robotizzazione delle dinamiche produttive porteranno progressivamente alla sparizione di diverse professioni. Ora però il futuro sembra già dietro la porta; in Giappone, con l’inizio del 2017 una società di assicurazioni ha licenziato in tronco 30 dipendenti per sostituirli con un sistema di intelligenza artificiale, in grado di calcolare i versamenti degli assicurati.
Fukoku Mutual Life Insurance, questo il nome della società, ritiene di poter aumentare la produttività del 30% con un ritorno sull’investimento in meno di due anni.
Il sistema si basa su IBM Watson Explorer, che, secondo la casa madre, possiede “tecnologia cognitiva che può pensare come un essere umano” che gli consente di “analizzare e interpretare tutti i dati, tra cui testo non strutturato, immagini, audio e video”.
Secondo un rapporto 2015 dell’Istituto di ricerca Nomura, quasi la metà del totale dei posti di lavoro in Giappone potrebbe essere eseguita da robot entro il 2035. E il Giappone, al pari dell’Italia, è il Paese con la maggiore aspettativa di vita per la sua popolazione.
L’intelligenza artificiale potrebe presto avere sbocchi anche in ambito politico; il ministero per l’Industria ed il Commercio nipponico è infatti pronto ad introdurre il sistema in via sperimentale perchè possa aiutare i dipendenti pubblici nelle risposte per i ministri durante le riunioni di gabinetto e sessioni parlamentari. L’obiettico è quello di ridurre le lunghe ore necessarie ai burocarati per preparare risposte scritte per i ministri.
Ma almeno una piccola buona notizia c’è: persino i giapponesi hanno dovuto abbandonare un tentativo di sviluppare un robot abbastanza intelligente da passare l’esame di ammissione per la prestigiosa Università di Tokyo.
FULTRA 10 MARZO 2020: Qui sotto la fotocopia dal vero "cialtrone medio italico" : Antitrader. Fatene una copia del pensiero per i posteri e quando tra 50 anni vorranno capire perchè l' talia sia finita miseramente