UKRAINA e SANZIONI

Re: Next is Italy, La Prossima è l'Italia  

  By: gianlini on Domenica 12 Marzo 2017 16:22

Bull, considerando che l'Italia da Firenze in giù non partecipa sostanzialmente alla vita economica della nazione (diciamo 30 milioni su 60) e che i tedeschi sono 80 milioni contro i nostri 60, ti renderai conto che facendo 4 conti, sostanzialmente, l'italia che lavora (i 30 milioni sopra Firenze) è già come la Germania, senza bisogno di tornare alla lira.

 

 

Re: Next is Italy, La Prossima è l'Italia  

  By: antitrader on Domenica 12 Marzo 2017 16:12

Co vorrebbe poco a risolvere il problema sopratutto in una nazione di secessionisti, fascisti, nazionalisti, sovranisti, forzaitalioti (e patrioti assortiti).

Basta vendere tutti i titoli dell'eurozona e comprare BTP e Generali e il T2 va a 0 (ZERO). Poi possiamo anche tornare alla lira in virtu' della ritrovata sovranita' che era stata malamente dispersa sull'onda di acquisti sconsiderati di asset esteri (tanto paga Weidmann).

In realta' i cialtroni vogliono la sovranita' monetaria tenendo in loro averi all'estero (o in asset esteri).

Insomma, solita cialtrneria al calor bianco.

 

 

Re: Next is Italy, La Prossima è l'Italia  

  By: Bullfin on Domenica 12 Marzo 2017 16:11

Pensa te che panacea l'euro debole...figurati se avessimo la lira....saremmo la Germania dell'europa....rob de mat!.

FULTRA 10 MARZO 2020: Qui sotto la fotocopia dal vero "cialtrone medio italico" : Antitrader. Fatene una copia del pensiero per i posteri e quando tra 50 anni vorranno capire perchè l' talia sia finita miseramente

Re: Next is Italy, La Prossima è l'Italia  

  By: gianlini on Domenica 12 Marzo 2017 15:52

Gano, dubito che il debito T2 sia dovuto all'acquisto di merci, beni e servizi: il problema invece è che è molto più desiderabile possedere azioni Apple e Bund che non azioni MPS e BTP:

nel 2017 abbiamo avuto un surplus commerciale record, terzi in Ue

ROMA (Reuters) - Nel 2016 l'Italia ha registrato un avanzo commerciale record grazie a un forte incremento delle vendite verso Giappone e Cina e a un calo dell'import dalla Russia, secondo i dati diffusi oggi da Istat.

Lo scorso anno il surplus della bilancia commerciale è stato pari a 51,566 miliardi di euro a fronte dell'avanzo di 41,807 miliardi del 2015, il livello più alto dal 1991, anno di inizio della serie storica.

Secondo Eurostat, nel 2016 il surplus commerciale dell'Italia (che al netto dell'energia sarebbe stato pari a 78 miliardi) è risultato il terzo più alto nell'Ue, dietro a Germania (257,3 miliardi) e Paesi Bassi (59,9). Ultima della lista la Gran Bretagna, con un deficit di 204,5 miliardi di euro.  

http://it.reuters.com/article/topNews/idITKBN15V13X


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Re: Next is Italy, La Prossima è l'Italia  

  By: traderosca on Domenica 12 Marzo 2017 15:47

"Oscar, ma quanti vuoi che abbiano ancora "solo" Generali rispetto a quelli che hanno fondi internazionali diversificati su tutto? "

 

Gianlini,certo che vi sono più soldi all'estero tramite fondi,titoli,depositi ecc. che sulle generali, ed è un problema di grosse dimensioni

ed un intervento sarà quasi certo.Infatti il problema e l'entitpà del T2 è proprio sui movimenti finanziari non certamente il surplus

commerciale della Germania nei nostri confronti che è di lieve entità,nonostante i disinformatori del forum con gli esempi della mercedes.

Re: Next is Italy, La Prossima è l'Italia  

  By: gianlini on Domenica 12 Marzo 2017 15:15

Anti, quello che interessa è la residenza del soggetto da cui tu acquisti i titoli, non necessariamente la loro origine geografica.

Se Gianlini compra dei BTP da Thomas Schmidt aumenta il debito T2 dell'italia, se Gianlini compra dei Bund da Gano no!

Oscar, ma quanti vuoi che abbiano ancora "solo" Generali rispetto a quelli che hanno fondi internazionali diversificati su tutto? 

 

 

 

 


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Re: Next is Italy, La Prossima è l'Italia  

  By: Ganzo il Magnifico on Domenica 12 Marzo 2017 15:14

Anche se in caso di uscita dall' euro e di una nuova lira libera di fluttuare verso le altre valute la cosa più stupida che lo stato italiano potrebbe fare sarebbe quella di strizzare fiscalmente il paese. Dovrebbe invece abbattere le tasse e le aliquote al 10% o meno....

 

Però dal nostro paese ci si può aspettare di tutto.

Slava Cocaïnii!

Re: Next is Italy, La Prossima è l'Italia  

  By: antitrader on Domenica 12 Marzo 2017 15:10

Gian, se i tuoi fondi hanno comprato titoli all'infuori dell'eurozona e' sicuramento come dici tu (al netto di piu' che sicure stangate fiscali).

Se invece detengono titoli esteri dell'eurozona allora so' cazzzz.

Quanto al quitz di Hobi (quei quitz sono efficacissimi)....

Rettifico: la base monetaria non cambia, cambia solo quando nella compravendita interviene la banca centrale.

 

 


 Last edited by: antitrader on Domenica 12 Marzo 2017 15:15, edited 1 time in total.

Re: Next is Italy, La Prossima è l'Italia  

  By: traderosca on Domenica 12 Marzo 2017 15:06

Gianlini,è vero,però in caso di sgretolazione dell'euro e ritorno alla lira,chi possiede 100 generali ce l'ha nel cul mentre quelli che posseggono

100 apple facciano un ottimo guadagno?Non pensi che interverranno misure ad oc per taglieggiare i possessori di apple?

Re: Next is Italy, La Prossima è l'Italia  

  By: Ganzo il Magnifico on Domenica 12 Marzo 2017 14:55

Sono più che d'accordo con Gianlini. L' unico pericolo che potrebbe essere incombente è una feroce quanto improvvida tassazione patrimoniale da parte di un governo italiano improvvisamente preso in contropiede dal collasso dell' euro.  Questa è l' unica ragione per cui qualcuno potrebbe voler aprire direttamente un conto all' estero (magari in paesi non UE). Se hai fondi o azioni in una banca italiana, di diritto italiano e in territorio italiano, questi verranno sicuramente scrutinati.

Slava Cocaïnii!


 Last edited by: Ganzo il Magnifico on Domenica 12 Marzo 2017 15:02, edited 3 times in total.

Re: Next is Italy, La Prossima è l'Italia  

  By: gianlini on Domenica 12 Marzo 2017 14:45

Hobi, ma perchè rendi sempre complicate le cose???

 

Facciamo un esempio molto pratico: Gianlini, dove ha investito i suoi soldi?: a parte quelli che tiene liquidi sul conto trading, il resto (approssimativamente il 50 % del totale) sono parcheggiati in fondi obbligazionari e azionari globali. Il giorno che smettesse di fare trading, potrebbe tranquillamente ritrovarsi tutta la propria liquidità investita in strumenti di soggetti non residenti in Italia (a parte la quota di BTP presente nei fondi obbligazionari).

Il giorno che si esce dall'euro e si torna alla lira,per Gianlini non cambierebbe quasi niente lato patrimoniale (solo la piccola frazione di BTP presente nei fondi obbligazionari - diciamo il 5 % del totale - si svaluterebbe un po' se fosse ridenominata in "nuove lire").

Perchè quindi dovrebbe affannarsi ad aprire un conto all'estero?

Ma questo vale per quasi tutti i detentori di ricchezza finanziaria in Italia. L'intera capitalizzazione della borsa Italiana è tipo 300 miliardi e immagino che la gran parte dei patrimoni finanziari sia più che ampiamente diversificata all'estero, su titoli azionari ed obbligazionari. Allora perchè gli italiani dovrebbero mai preoccuparsi del ritorno alla lira? chi ha 100 Apple continuerà ad avere 100 apple e chi ha un fondo obbligazionario investito in T-bonds, Gilts e Bund continuerà ad avere T-bonds, Gilts e Bund.

 


 Last edited by: gianlini on Domenica 12 Marzo 2017 14:49, edited 1 time in total.

Re: Next is Italy, La Prossima è l'Italia  

  By: hobi50 on Domenica 12 Marzo 2017 14:29

Adesso esco ma faccio una domanda che testa la comprensione dell'argomento

Se acquisto Btp sul mercato secondario.

1) la base monetaria in Italia cambia ?

2) se cambia la contropartita dov'è?

 

hobi

Re: Next is Italy, La Prossima è l'Italia  

  By: antitrader on Domenica 12 Marzo 2017 14:27

Gian, e' irrilevante se la movimentazione la fai da un conto in Italia o uno all'estero. Il saldi T2 si muovono solo se i capitali varcano la frontiera, se compri il bund sul conto presso IWbank sara' il broker a spedire i soldi in Germania (a tua insaputa) per cui il risultato e' lo stesso.

Il problema e' che Bankitalia non manda i soldi a Bundesbank ma li "segna" a futura memoriae e i soldi alla contrparte che ti ha venduto il BUND glieli anticipa la Bundesbank.

Adesso e' chiaro dove sta il buco? (e perche' i saldi T2 negativi son debiti veri e non aria fritta?).

Alla fine, se esci dall'euro e lasci i saldi T2 "a buon rendere", ti ritrovi creditore della Germania con i suoi soldi. La stramberia estrema deriva proprio dalla "moneta unica" (con unica banca centrale) e dalla "irreversibilita'" dell'euro che porta a ritenere quei saldi un fenomeno solo temporaneo. Temporaneo un cazzzz se escio dall'euro.

 

 

Re: Next is Italy, La Prossima è l'Italia  

  By: Ganzo il Magnifico on Domenica 12 Marzo 2017 14:23

Esatto Gianlini! Ed è dovuto soprattutto all' acquisto di beni (Audi, Mercedes, crauti, kartoffeln, puttane etc...) e (suppongo) anche dagli interessi passivi sul debito pubblico che vanno all' estero. Quelle che menziona Antitrader sono quisquilie.

 

 

Slava Cocaïnii!


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Re: Next is Italy, La Prossima è l'Italia  

  By: hobi50 on Domenica 12 Marzo 2017 14:23

Anti,non si possono trasferire tanti capitali in Germania.

vi è infatti il problema della base monetaria esistente.

Finita quella la Bce  deve stampare

basta cambiare regole ed addio stamperia.

pensi alla Grecia che ha dovuto ricorrere all'Ela

si prenda lo sfizio di andare a vedere Il bilancio banca d'Italia.

nel passivo cerchi depositi di istituzioni creditizie.

vedrà che è un importo molto più piccolo dei depositi bancari.

la sig.ra Maria non ha quindi la possibilità di fare la furba.

E poi non è pensabile che i depositanti italiani vadano ad aprire conti non residenti ...

Lo so perché anni fa ho fatto aprire a mio figlio un conto non residente in Italia.

Ci è voluta la sua presenza fisica ed altro.

 

Hobi