UKRAINA e SANZIONI

Re: Next is Italy, La Prossima è l'Italia  

  By: shera on Domenica 27 Maggio 2018 18:59

Si torna al voto, lo dice Mentana

Lo decideranno nella riunione che deve ancora iniziare, altro fulgido esempio di democrazia?

Il 5 maggio 2023 ho chiesto all'AI il miglior titolo da comprare a Piazza Affari: Banca Profilo, oggi scende dello 0,46% a 0.2180 Euro
Lo sbarco sulla Luna, la più grande truffa della storia del mondo, dopo il Covid.

Re: Next is Italy, La Prossima è l'Italia  

  By: traderosca on Domenica 27 Maggio 2018 18:36

Anti,

anch'io spero che si formi il governo,spero che salvini sia in buona fede,ma ho dubbi,se salta il governo sarà anche sua

la responsabilità...........

Re: Next is Italy, La Prossima è l'Italia  

  By: antitrader on Domenica 27 Maggio 2018 17:19

Oscar!

Credo che Salvini sia in buona fede, lui non ci capisce niente di finanza o di conti pubblici, ma i suoi gli avranno raccontato (ed e' vero) che, se non fai saltare il tavolo a Bruxelles, non ci sta na' lira per la flat tax, la legge fornero etc....

uno come Savona capita proprio a fagiolo, mica puo' ci puo' mandare personaggi pittoreschi quali borghi o bagnai? Quelli li conciano peggio di Tsipras/Varoufakis.

Io, comunque, son convinto che quello che vogliono fare a suon di stamperia selvaggia peggiorera' la situazione alemno per parecchi anni, pero', che non gli facciano fare il governo mi fa girar le balle.

P.S. se stasera salta il governo domani il MIB fa +3,e anche questa la dice lunga.

 

 

 

Re: Next is Italy, La Prossima è l'Italia  

  By: traderosca on Domenica 27 Maggio 2018 17:08

Anti,

una situazione surreale,non ci posso credere che un presidente della repubblica possa  contrastare un governo

con ogni mezzo,prima con Conte ora con Savona la creazione di un governo eletto da 17 milioni di persone.

Contemporaneamente un deficiente Salvini che rischia di fare saltare il tutto per insistere su un ministro tra l'altro ben distante

al pensiero leghista e ancora di più da quello del M5S.

Proprio non lo capisco,se non dalla volontà del PDR di fare saltare questo governo e di Salvini per avere vantaggi nelle eventuali

future elezioni,il tutto con grave danno per il M5S.verdremo e sperem

Re: Next is Italy, La Prossima è l'Italia  

  By: antitrader on Domenica 27 Maggio 2018 16:41

Oscar!

Non si forma na' beata minghia! Fanno il governo del presidente (lo chiamano neutrale) e non e' detto che non duri 5 anni.

All'inizio non avra' la fiducia, ma vedrai che poi, sempre "per il bene del paese", spunteranno fuori legioni di responsabili.

Il cav e il PD aderiranno in massa.

A questo punto ai vincitori delle elezioni rimarra' solo la "lotta dura senza paura", ma, anche li' ce lo vedi il popolo (munnezza) a far le barricate?

Questi son riusciti a farmi diventar simpatici perfino Salvini e i padanari (i fascisti no pero').

Ma rob de matt!

P.S. In ogni caso quella roba che han messo nel contratto "riduciamo i debiti spendendo piu' soldi" fa ridere anche i polli. Son 10 anni che non si riesce a trasformare in pil il deficit che comunque e' stato di 40/50 miliardi/anno. E che fine hanno fatto i soldi? Se li sono arrubbati!

 

 

Re: Next is Italy, La Prossima è l'Italia  

  By: traderosca on Domenica 27 Maggio 2018 16:38

ora tutti osannano Savona o morte,ma la maggior parte proprio non lo conoscono,il suo pensiero,la sua storia,se manterrà fede

ai suoi principi ci sarà da ridere...........

Re: Next is Italy, La Prossima è l'Italia  

  By: Bullfin on Domenica 27 Maggio 2018 15:10

Ho letto l'intervento e anche un'intervista fatta in questi giorni che dice di voler rilanciare l'ediliza (ovvio perchè è il maggiore bene di consumo-investimento che esiste) mi pare abbia detto veramente cose di buon senso....

FULTRA 10 MARZO 2020: Qui sotto la fotocopia dal vero "cialtrone medio italico" : Antitrader. Fatene una copia del pensiero per i posteri e quando tra 50 anni vorranno capire perchè l' talia sia finita miseramente

Re: Next is Italy, La Prossima è l'Italia  

  By: traderosca on Domenica 27 Maggio 2018 15:00

allora si forma ste governo!!!!!

 

https://scenarieconomici.it/comunicato-prof-paolo-savona/

Re: Next is Italy, La Prossima è l'Italia  

  By: gianlini on Domenica 27 Maggio 2018 14:57

Bull, ma se per tua ammissione non pratichi mai?

Re: Next is Italy, La Prossima è l'Italia  

  By: Bullfin on Domenica 27 Maggio 2018 14:47

PER fortuna per ora non ho nessuna disfunzione in quel posto...Oscar...grazie per l'interessamento ma sei in anticipo con i tempi....

FULTRA 10 MARZO 2020: Qui sotto la fotocopia dal vero "cialtrone medio italico" : Antitrader. Fatene una copia del pensiero per i posteri e quando tra 50 anni vorranno capire perchè l' talia sia finita miseramente

Re: Next is Italy, La Prossima è l'Italia  

  By: traderosca on Domenica 27 Maggio 2018 14:11

Ciao Lutrom !!!

apriamo un thread sull' interessante argomento in particolare sui miglioramenti sessuali ottenuti con le tue cure,Bullfin è molto interessato......

Re: Next is Italy, La Prossima è l'Italia  

  By: Bullfin on Domenica 27 Maggio 2018 13:23

l'ho detto e ribadisco...sono due cretini...

FULTRA 10 MARZO 2020: Qui sotto la fotocopia dal vero "cialtrone medio italico" : Antitrader. Fatene una copia del pensiero per i posteri e quando tra 50 anni vorranno capire perchè l' talia sia finita miseramente

Re: Next is Italy, La Prossima è l'Italia  

  By: Bullfin on Domenica 27 Maggio 2018 13:04

 
 

HomeIn evidenzaMini-Bot o Ccf: la grande illusione

 
 
26.05.18
 
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Si discute di Mini-Bot e Ccf (Certificati di credito fiscali), strumenti finanziari per ridurre il debito e creare liquidità. Di fatto sarebbero una moneta alternativa all’euro e altro debito per lo stato. Esperimenti destinati a fallire come nei casi passati.

 

Nell’intento di escogitare soluzioni per ridurre più rapidamente e consistentemente il rapporto debito/Pil, il cui livello così elevato indebolisce la percezione internazionale del paese e ostacola il rafforzamento della ripresa economica, sorgono periodicamente proposte che illudono di poter magicamente accelerare un processo di per sé lungo e non semplice.

Cosa sono i mini-Bot

Rientra in tale ambito l’ipotetica emissione di cosiddetti mini-Bot, con la finalità, da un lato, di ridurre il debito pubblico e, dall’altro, favorire le imprese che vantano crediti verso la pubblica amministrazione e ridurre il carico fiscale. In realtà i dettagli tecnici non sono stati puntualmente descritti, per cui le interpretazioni che ne sono state date potrebbero non collimare perfettamente con le caratteristiche esatte dello strumento; almeno alcune, tuttavia, dovrebbero corrispondere a quanto emerso dal dibattito, altrimenti le finalità stesse della proposta verrebbero meno. Con questa doverosa premessa, analizziamone almeno le criticità più evidenti.

  1. I mini-Bot costituirebbero debito a tutti gli effetti. Ogni emissione di titoli pubblici rappresenta debito, indipendentemente dalla durata e dalle caratteristiche finanziarie. Tuttavia, si obietterà, viste le peculiarità dello strumento, difficilmente i mini-Bot potrebbero essere classificati come titoli: sarebbero emessi alla pari, non avrebbero scadenza, sarebbero al portatore in forma cartacea, in piccoli tagli con l’indicazione del loro valore. Queste caratteristiche li assimilano pienamente alle banconote, facendoli rientrare nella categoria “currency”, anch’essa una voce di debito.
  2. Rappresentando una moneta alternativa, si metterebbero immediatamente in contrasto col Sistema monetario europeo, di cui l’Italia fa parte, in violazione dell’art. 128 del Trattato dell’Unione Europea e dell’art. 10 del Regolamento CE/974/98: “…le banconote in euro sono le uniche aventi corso legale negli Stati membri partecipanti.
  3. I mini-Bot potrebbero circolare solo in Italia e sarebbero utilizzati per pagare i fornitori della pubblica amministrazione. In questo modo, i fornitori non potrebbero impiegarli per regolare transazioni con controparti non italiane. Questo, al di là del valore nominale riportato sul titolo, ne farebbe ridurre notevolmente il valore effettivo, rendendo poco gradita questa forma di pagamento. Dovrebbero, allora, essere almeno accettati come moneta fiscale per il pagamento delle imposte; in tal caso, però, non solo lo stato aumenterebbe il suo debito finanziario per l’emissione dello strumento, ma vedrebbe altresì ridurre i propri introiti fiscali, che dovrebbero essere compensati da un maggior ricorso al mercato. Si determinerebbe quindi un effetto moltiplicatore del debito, in totale contrasto con l’obiettivo dichiarato.

 

La variante Ccf – Certificati di credito fiscali

Una variante di questa proposta sono i Ccf (Certificati di credito fiscali), che lo stato dovrebbe emettere per riceverli poi in pagamento delle imposte due anni dopo. Secondo i proponenti avrebbero un mercato, sarebbero negoziabili e potrebbero essere accettati in pagamento di normali transazioni commerciali, ma non rientrerebbero nel debito di Maastricht in quanto classificabili da Eurostat come “non payable deferred tax-assets”, cioè imposte non maturate e quindi praticamente inesistenti. Tuttavia, una volta emessi, esprimono un impegno dello stato a riconoscerne il valore e quindi si connotano come debito finanziario. Anche volendo ipoteticamente assimilarli ai debiti commerciali (che non rientrano nel debito di Maastricht), appena usati come mezzo di pagamento diventerebbero debito finanziario, così come accade quando un debito commerciale viene ceduto in banca per essere almeno in parte monetizzato. Inoltre, se, come sembra nelle intenzioni dei loro fautori, fossero elargiti in pagamento aggiuntivo a dipendenti pubblici o utilizzati per pagare maggiori investimenti pubblici al fine di accrescere la domanda interna, il loro controvalore aumenterebbe all’istante anche il deficit. Infatti Eurostat registra per competenza economica i flussi delle transazioni ai valori e nel momento in cui queste si perfezionano, anche se non si verifica l’effettivo scambio monetario. Quindi sarebbe addirittura il deficit annuo a innalzarsi in misura corrispondente. Ove, invece, non finanziassero spese aggiuntive, la riduzione di entrate fiscali si registrerebbe immancabilmente due anni dopo. Peraltro, come nel caso dei mini-Bot, essendo nella sostanza mezzi di pagamento, è altamente probabile che Eurostat li classificherebbe come moneta e si replicherebbero tutte criticità già evidenziate per i mini-Bot.

Fallimenti internazionali

Per concludere, non si può non rilevare che le rare esperienze internazionali di misure del genere qui considerato si sono rivelate dei fallimenti (Germania del 1933, Argentina, California), mentre i casi di mera, esplicita doppia circolazione di moneta sono relegati a paesi caratterizzati da sottosviluppo e/o carenza di democrazia.

FULTRA 10 MARZO 2020: Qui sotto la fotocopia dal vero "cialtrone medio italico" : Antitrader. Fatene una copia del pensiero per i posteri e quando tra 50 anni vorranno capire perchè l' talia sia finita miseramente

Re: Next is Italy, La Prossima è l'Italia  

  By: muschio on Domenica 27 Maggio 2018 12:45

Lutrom, sono contentissimo che tu stia meglio. E grazie per il tuo intervento sulla questione "cure"; credo arricchisca chi legge, dando spunti per tenere aperto il cervello e difendersi dall'ignorante arroganza dei "professoroni".

Un saluto ed un augurio per tutto.

Re: Next is Italy, La Prossima è l'Italia  

  By: Bullfin on Domenica 27 Maggio 2018 12:12

Ciao Lutrom, quali analisi del sangue? quindi mangi solo carne, frutta, verdura?....quali sono le fonti che su cui ti aggiorni?...

Intanto in collo questo pezzo...Zagrebesky...così per scadinare quello detto da Willis....

Comunque sull'euro ha ragione da vendere...il buon Willis....

 

Contratto di governo, Zagrebelsky: “È patto per il potere. Sulla sicurezza emerge uno Stato spietato con deboli e diversi”

 
 

"Sembra si stia configurando un governo a composizione e contenuti predeterminati. Mattarella rischia di trovarsi con le spalle al muro per effetto di un contratto firmato davanti al notaio", ha detto il presidente emerito della Corte costituzionale in un'intervista a Repubblica. "Se egli accettasse a scatola chiusa ciò che gli viene messo davanti, si creerebbe un precedente verso il potere diretto e immediato dei partiti, un’umiliazione di Parlamento e presidente della Repubblica, una partitocrazia finora mai vista".

di | 21 maggio 2018
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Più informazioni su: Governo M5S-Lega, Gustavo Zagrebelsky
 
 

Da una parte c’è il voto del 4 marzo che “ha detto una cosa semplice e una difficile. Quella semplice è un desiderio di rottura; quella difficile è il compito ricostruttivo“. Dall’altra ci sono i poteri di Sergio Marttarella che “teoricamente potrebbe respingere le proposte fattegli. Ma, se lo immagina il caos che ne deriverebbe?”.  Sono gli scenari disegnati da Gustavo Zagrebelsky in un’intervista al quotidiano Repubblica. Il capo dello Stato riceverà nel pomeriggio le delegazioni di Lega e Movimento 5 stelle per le consultazioni che potrebbero essere decisive per il governo.

Ma non è scontato che dal presidente della Repubblica arrivi un avallo totale alle proposte di Matteo Salvini e Luigi Di Maio. “Sembra si stia configurando un governo a composizione e contenuti predeterminati, totalmente estranei al Parlamento e al presidente della Repubblica. Il quale rischia di trovarsi con le spalle al muro per effetto di un contratto firmato davanti al notaio. Eppure, la nomina del governo spetta a lui. Lui non è un notaio che asseconda muto”, ha detto il presidente emerito della Corte costituzionale. “Se egli accettasse a scatola chiusa ciò che gli viene messo davanti, si creerebbe un precedente verso il potere diretto e immediato dei partiti, un’umiliazione di Parlamento e presidente della Repubblica, una partitocrazia finora mai vista”.

 

 

Quindi, come si comporterà il capo dello Stato? “Il presidente, ricordando vicende del passato, ha detto con chiarezza ch’egli intende far valere le sue prerogative. Potrebbe procedere a nuove consultazioni, e poi conferire un incarico corredato da condizioni che spetta a lui dettare, come rappresentante dell’ unità nazionale e primo garante della Costituzione“. Zagrebelsky ha qualche perplessità anche sui contenuti del contratto di governo siglato da Lega e M5s. “Questo – spiega – non è un contratto ma un accordo per andare insieme al governo. Insomma, un patto di potere, sia pure per fare cose insieme. Niente di male. Ma chiamarlo contratto è cosa vana e serve solo a dare l’idea di un vincolo giuridico che non può esistere”.

A focalizzare la preoccupazione del costituzionalista sono soprattutto “i vincoli generali di bilancio. Mi pare che, sulle proposte che implicano spese o riduzioni di entrate, si discuta come se non ci fosse l’ articolo 81 della Costituzione che impone il principio di equilibrio nei conti dello Stato e limiti rigorosi all’ indebitamento. Ciò non deriva (soltanto) dai vincoli europei esterni, ma prima di tutto da un vincolo costituzionale interno che non riguarda singoli provvedimenti controllabili uno per uno, ma politiche complessive”. L’ex presidente della Consulta si dice poi “colpito dalla superficialità con la quale si trattano i problemi della sicurezza. Dall’insieme, emerge uno Stato dal volto spietato verso i deboli e i diversi”, dall’autodifesa all’uso del Taser”, fino alle misure contro l’immigrazione clandestina: il presidente della Repubblica avrebbe motivo di intervenire, “contro involuzioni che travolgono traguardi di civiltà faticosamente raggiunti”. Quanto al “comitato di conciliazione“, osserva, è “cosa piuttosto innocua se rimane nella dinamica dei rapporti politici tra i contraenti. Cosa pericolosissima, anzi anticostituzionale, se dalle decisioni di tale comitato si volessero far derivare obblighi di comportamento nelle sedi istituzionali, del presidente del Consiglio, dei ministri, dei parlamentari”.

 

FULTRA 10 MARZO 2020: Qui sotto la fotocopia dal vero "cialtrone medio italico" : Antitrader. Fatene una copia del pensiero per i posteri e quando tra 50 anni vorranno capire perchè l' talia sia finita miseramente


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