Gianlini> "Ma Shera, con tuttti quei magrebini e africani che hanno, i francesi non dovrebbero essere ormai molto più deboli di noi?"
Chi fa le politiche sono le élites, che sono avvantaggiate da avere manodopera immigrata a basso prezzo e possono permettersi di abitare in enclavi carissime ma sicure. I magrebini e gli africani sono un problema per il popolo, per la parte meno ricca della popolazione. Per questo il PD (e anche FI) diventati oramai partiti d'élite vogliono non solo l'ingresso libero dei clandestini ma anche lo jus soli.
I partiti "populisti", cioè vicini al popolo e non alle élites, come la Lega o il M5S, la vedono invece in modo molto diverso e vorrebbero fermare gli ingressi indiscriminati di cani e porci.
Se hai una classe dirigente "bianca" e come manodopera dei poveri immigrati a poche lire, probabilmente il paese per alcuni decenni macina. Il problema è per quella classe "bianca" che non è classe dirigente. Il popolo, di qui i partiti "populisti". Rigiro il discorso: i partiti populisti non sono nati per caso ma per una reale necessità di una larga parte della popolazione.
Gianlini> "Ma a me che il 70% di chi prende l'autobus con me non sia italiano, importa molto poco. Non mi da fastidio.."
Se per andare a lavorare a Milano tu fossi costretto a stare a più di 100 km di distanza o in un quartiere dove un giorno sì e uno no ti bruciano la macchina, un certo fastidio sono sicuro che lo darebbe anche a te. Ancora non siamo fortunatamente al livello della Francia, ma la Francia è un ottimo esempio di come potremmo diventare e di come non dovremmo diventare.