Se allora lo Stato si finanziasse per 300 miliardi in questo modo e poi tagliasse le tasse e facesse investimenti rimettendo in moto l’economia anche le banche ne avrebbero benefici perchè più gente pagherebbe le rate o sarebbe “solvibile”.
In conclusione, non c’è bisogno di indebitarsi con gli altri paesi UE (cioè chiedere soldi al MES) e non c’è bisogno di vendere BTP che poi oscillano sui mercati. Lo Stato italiano può fare qualcosa di nuovo, può offrire al pubblico un conto remunerato e di valore certo e senza le oscillazioni dei BTP.
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Scusi Zibordi se mi permetto di riassumere il Suo lungo e per molti versi condivisibile articolo e successivo intervento, limitando a riportare solo questi due periodi, ma la sostanza più digeribile per il "pubblico" degli investitori residenti è solo questa.
Quindi NON partiamo dallo strumento del BTP, BOT, Perpetual etc., ma dalle finalità e dalle condizioni PULITE per chi lo deve acquistare.
Quanto Lei propone è sicuramente un meccanismo interessante, ma si presta, a fatica, ad un intervento congiunturale, appunto i 300 miliardi di cui entro fine anno lo Stato Italiano necessita.
Ma la soluzione STRUTTURALE del finanziamento del debito, a tassi che non siano di 100 o 200 bps superiori ai Paesi "virtuosi" dell' Area Euro, potrà essere qualcosa del genere ????
FRANCAMENTE MI SEMBRA IMPROPONIBILE.
Eppure questo è un momento IRRIPETIBILE per affrontare e tentare di risolvere in modo STRUTTURALE, non congiunturale, il problema dell' elevato rapporto Debito/PIL .
Lei ha più volte scritto in passato che il problema NON risiedeva nello Stock complessivo di Debito esistente, ma nel COSTO del Debito; conservo un suo Aricolo a firma anche di Claudio Bertoni del 2014, credo Gennaio, nel quale veniva esaurientemente esposto che il Debito ed i Deficit NON erano eccessivi rispetto alla dimensione dei redditi che il Sistema Italia produceva ancora ieri (e ancora può produrre, se finisce questa psicosi COVID), ma era insostenibile continuare a pagare, all' epoca, circa 70 Miliardi di interessi ogni anno , una cifra che Lei ha quantificato in 3.000 Miliardi di Euro di interessi nei 30 anni precedenti all' articolo, ossia un ammontare MONSTRE (pari a quanto OGGI gli USA hanno messo in campo per rimettere in piedi la loro economia, messa in ginocchio, ma fino ad un certo punto, dal COVID, giusto per far capire gli ordini di grandezza).
Fatta questa premessa, presa dai Suoi precedenti interventi, ritorno al momento IRRIPETIBILE, in senso positivo, in cui ci troviamo, per affrontare in modo STRUTTURALE il problema degli interessi sul debito, l'unico che il Sistema Italia continua ad avere come priorità per potersi finanziare tranquillamente e fare interventi sia CONGIUNTURALI che STRUTTURALI anche per l' economia REALE (che è poi quello che conta).
Danndo per acquisito e conosciuto quanto più volte ribadito anche da Lei circa la VIRTUOSITA' dei rapporti fondamentali della nostra economia REALE, fondamentali secondi solo a quelli della Germania all' interno dell' Area Euro sino al 2019 (vedremo poi i numeri per TUTTI i Paesi dell' Area Euro per il 2020 quando la fineremo con lo Stato di Emergenza permanente), è questo il momento per affrontare DEFINITIVAMENTE l'unico problema STRUTTURALE, mi ripeto prendendo parole Sue, ossia quello degli Interessi che, malgrado la notevole riduzione dal 2014 ad oggi, continuiamo a pagare rispetto agli altri Paesi Euro, pur complessivamente anche molto meno virtuosi dell' Italia.
PRIMO INTERVENTO CONGIUNTURALE (e prima fase e segnale di quello STRUTTURALE).
Servono 300 Miliardi sino a fine anno e concordo che nè il MES, nè delle emissioni di BTP fondamentalmente "tradizionali", Italia, Futura o similari, rappresentino soluzioni praticabili.
La differenza ENORME rispetto anche al recente passato è invece che si possono mettere sul mercato strumenti di debito che diano un SEGNALE chiaro di come verrà gestito anche e SOPRATTUTTO lo stock di debito esistente e che verrà a scadenza mediamente da qui a Cinque-Dieci anni.
L'urgenza e la situazione emergenziale in cui ci troviamo a livello mondiale, ci permette di emettere BTP o titoli similari, di durata anche superiore ai 10 anni, che abbiano caratteristiche fondamentalmente diverse da quelli che si trovano sul Mercato oggi, partendo, come Lei suggeriva sopra, dalla riduzione del carico fiscale.
Le emissioni di questi TITOLI devono essere ESENTI da qualsiasi prelievo, tassazione, costo, spesa etc., PRESENTE E FUTURA; come lo erano i vecchi BUONI POSTALI TRENTENNALI per rendere un'idea, con molteplici benefici in termini di rendimento REALE, che non potrà MAI essere inferiore al tasso di inflazione, decorsi, ad. es., i primi 5 anni di vita, a condizione che vengano sottoscritti SOLO ED ESCLUSIVAMENTE da residenti ITALIANI, in prelazione cioè ai risparmiatori Retail, poi alle Famiglie in senso più lato, poi alle Aziende residenti fiscalmente in Italia e che siano mantenuti sino a scadenza.
In più, vista l'emergenza e la dimensione delle emissioni, garantire SOLO AI MEDESIMI SOGGETTI la possibilità di sottoscrivere alla scadenza identici titoli aventi caratteristiche preferenziali uguali, sempre e SOLO a chi li ha mantenuti fino a scadenza.
Ovviamente nessuna Banca o Investitore Istituzionale potrà MAI essere ammesso a questo collocamento, viste le particolari condizioni, ma dovrà essere direttamente il TESORO a curarne il collocamento tramire CdP, ossia gli sportelli della Prima Banca Italiana, che sono Poste Italiane SPA, che adesso vendono di tutto ai propri correntisti, compresi titoli esteri, incomprensibili ed in diretta concorrenza con il Tesoro (ASSURDO !!!!), senza nessun costo, ripeto, espresso od occulto che sia.
Il ricavato di questi TITOLI di Stato "particolari" (chi è del mestiere conosce bene il concetto di "effetto rarità "), potranno essere utilizzati, come Lei suggeriva, per gli interventi più urgenti ed importanti necessari a rimettre in moto l'economia italiana, tramite CdP o comunque in modo TRASPARENTE e con un costo che, in termini reali, sarebbe oggi prossimo allo ZERO, altro che MES e Fondo Salvastati: questo è infatti una quota, peraltro relativamente PICCOLA, del risparmio parcheggiato nei Conti Correnti e di Deposito a rendimento oggi NEGATIVO e quindi facile da catturare, purchè vengano assicurate, per un adeguato lasso di tempo, le condizioni che indicavo.
Questi titoli avranno anche il "privilegio" di poter essere utilizzati a GARANZIA e per almeno il 100% del loro valore di emissione, per qualunque investimento produttivo PRIVATO, comprese le tanto auspicate ricapitalizzazioni di aziende oramai esangui da un punto di vista della liquidità, ma che hanno invece delle enormi potenzialità per incidere da subito sull' economia reale e sulla creazione di posti di lavoro in ITALIA (altro che cassa integrazione, sono i soldi parcheggiati a tassi negativi che vanno rimessi in moto).
Attendo qualche Suo riscontro perchè sono sicuro che già sta immaginando quale sarebbero i passi successivi STRUTTURALI per affrontare e risolvere, in modo quanto possibile permanente, il resto del problema del costo del DEBITO.
Altrimenti continuerò........ a spiegare le mie idee......