UKRAINA e SANZIONI

Re: Next is Italy, La Prossima è l'Italia  

  By: lmwillys1 on Giovedì 10 Novembre 2022 10:33

decisamente, quei due c'entrano con la sinistra come una bistecca con un vegano

 :-)

Re: Next is Italy, La Prossima è l'Italia  

  By: gianlini on Giovedì 10 Novembre 2022 10:23

Ma soprattutto quelli che sarebbero di sinistra si trovano due tizi come Letta e Renzi...roba da affossare uno zombie 

Re: Next is Italy, La Prossima è l'Italia  

  By: lmwillys1 on Giovedì 10 Novembre 2022 10:03

beh, dopo draghi .... 

 

comunque ho fatto un elenco dei provvedimenti finora, uno che si definisce di sinistra e li approva è solo un imbecille

 

riepilogo, ripeto quanto scritto prima

--------------

flat tax, abbassiamo le tasse, ovviamente ai ricchi

come finanziamo ?

tagliando fondi al reddito di cittadinanza quindi ai poveri (15 milioni in Italia secondo la caritas, 10 per censis e confcooperative) e

abbassando il superbonus dal 110% al 90% ma allargando anche alle ville, qualcosa si deve pagare, se sei povero e non hai una lira non usufruisci del superbonus, se sei ricco e non potevi usufruirne ora potrai

spariscono gli atti relativi alle stragi del 93 ( https://www.ilfattoquotidiano.it/in-edicola/articoli/2022/11/04/stragi-del-1993-spariti-gli-atti-dellinchiesta-su-b-e-dellutri/6861217/ )

divieto di manifestaziore

guerra all'infinito, armi agli ucraini e a chiunque le voglia

come ciliegina medici non vaccinati quindi che rifiutano la medicina ufficiale in corsia

il tetto al contante a 10.000 neuro

il condono fiscale

-------------

dimenticavo inceneritori (termovalorizzatori per i coglioni), trivelle, rigassificatori, migranti


 Last edited by: lmwillys1 on Giovedì 10 Novembre 2022 10:12, edited 3 times in total.

Re: Next is Italy, La Prossima è l'Italia  

  By: gianlini on Giovedì 10 Novembre 2022 09:58

Comunque la percezione mia è che il consenso per la meloni sia estremamente ampio e molto bipartisan.

 

Re: Next is Italy, La Prossima è l'Italia  

  By: lmwillys1 on Giovedì 10 Novembre 2022 09:50

dopo i 15 miliardi impegnati per le pensioni finora solo per CONTENERE almeno un pò e solo per qualcuno i rincari energetici abbiamo deciso di stanziare 21 miliardi

https://stream24.ilsole24ore.com/video/economia/manovra-giorgetti-21-miliardi-contrasto-crisi-energetica/AEZr7XFC

si parla di cartelle esattoriali da 'sistemare/condonare/altri verbi a piacere' ... dopo averlo già fatto 6 anni fa riscuotendo 9 miliardi sui 772 pretesi ora che ci sono in giro cartelle per oltre 1.100 miliardi faccaimo un altro giro di giostra

https://thewam.net/cartelle-azzerate-fino-a-1000-euro/

 

 

 

secondo me l'Italia risolverebbe i suoi problemi definitivamente eliminando il reddito di cittadinanza e il superbonus

Re: Next is Italy, La Prossima è l'Italia  

  By: antitrader on Mercoledì 09 Novembre 2022 21:18

Son tutte cialtrnate quelle di non far sbarcare dalle navi, del resto, quando fai campagna elettorale

dicendo che le navi le affondi poi sei costretto a buttarla in caciara e allafine sbarcano lo stesso.

Insomma, in due settimane il governo e' gia' finito dentro una gigantesca caciara:

migranti, bollette, pensioni, giustizia etc... una caciara dietro l'altro.

C'e' Giorgetti tutto stralunato, sembra un asino in mezzo ai suoni, e' un buon uomo, ma ci

voleva uno che manda affancul qualsiasi ministro che chiede soldi. Non ci sta na lira, e le bollette,

chi le puo' pagare se le paga e non deve rompere i coglioni.

Re: Next is Italy, La Prossima è l'Italia  

  By: lmwillys1 on Mercoledì 09 Novembre 2022 21:01

non devono esistere pensioni sotto i 1000 e ai ricchi non bisogna proprio darle le pensioni

 

 

vedo che abbiamo ricominciato a far casino con gli immigrati, forse è il caso di ricordare che in Europa abbiamo spinto noi per l'accoglimento VOLONTARIO e che se gli altri europei ora ci dicono 'teneteveli' è merito nostro e che la Germania ha assorbito 4 volte gli ucraini che abbiamo assorbito noi, la Polonia 8 volte

https://notizie.virgilio.it/guerra-tra-ucraina-e-russia-quanti-sono-i-rifugiati-che-ha-accolto-l-italia-in-pochi-mesi-numeri-altissimi-1544976

Re: Next is Italy, La Prossima è l'Italia  

  By: antitrader on Mercoledì 09 Novembre 2022 20:25

Will, son 50 miliardi il costo dell'aumento delle pensioni in 2 anni.

Ne sentivamo proprio il bisogno, la maggio parte degli attuali pensionati ha un reddito superiore

a chi lavora. Questi son fuori di zucca, bisogna aumentare quelle  da 500 euro,

chi piglia da 1000 in su non ha affatto bisogno della rivalutazione (rivalutazione de che ?)

 

Re: Next is Italy, La Prossima è l'Italia  

  By: antitrader on Mercoledì 09 Novembre 2022 20:18

Quello e' un altro che rispetta pienamente la fondamentale legge della stupidita':

No-Vax = SI-Putin.

Ecco, quello sarebbe proprio da mandare in Russia, dentro il capanno con la pecora.

Re: Next is Italy, La Prossima è l'Italia  

  By: lmwillys1 on Mercoledì 09 Novembre 2022 20:17

giorgetti ha firmato, da capodanno le pensioni esistenti si rivalutano aumentando del 7,3%

ad occhio più o meno appena una quindicina di miliardi

tocca ricordare che ogni anno vanno in pensione più o meno il doppio di quelli che nascono


 Last edited by: lmwillys1 on Mercoledì 09 Novembre 2022 20:19, edited 1 time in total.

Re: Next is Italy, La Prossima è l'Italia  

  By: DOTT JOSE on Mercoledì 09 Novembre 2022 16:04

la comunità internazionale

Diego Fusaro (@diego.fusaro) • Foto e video di Instagram

10 febbraio 1947 MATERIALI DI RESISTENZA STORICA GIORNO DEL RICORDO FOIBE dieci febbraio | MILLENOVECENTOQUARANTASETTE

Re: Next is Italy, La Prossima è l'Italia  

  By: XTOL on Martedì 08 Novembre 2022 18:06

"le fogne del webbe" secondo spike man: 

CONTRIBUTI E OPINIONI 4 Novembre 2022 12:33

Il ritorno dei medici non vaccinati: ovvero, dell’obbligo vaccinale tra politica, scienza e deontologia

Ciro Isidoro, Professore Ordinario di Patologia Generale e Immunologia (Scuola di Medicina dell’Università del Piemonte Orientale, Novara)

 

Egregio Direttore,

con riferimento alla pandemia, il nuovo governo nelle parole dell’On. Giorgia Meloni si è subito espresso per un cambio di passo dichiarando che «non sarebbe stato riproposto il modello di gestione dei precedenti governi» e che «non sarebbe stato prorogato l’obbligo di vaccinazione anti-Covid per i professionisti della sanità», e come primo atto dimostrativo ha disposto «il reintegro dei medici e dei sanitari sospesi dal 2 novembre».  Ciò ha scatenato le rimostranze non solo dei partiti politici di opposizione (prima al governo), ma anche degli esperti consiglieri del precedente governo e dei commentatori televisivi (giornalisti e cosiddetti “virologi da salotto tv”).

Alcune delle motivazioni della protesta, come ad esempio «è diseducativo premiare i traditori» e «non si possono abbandonare gli eroi che si sono vaccinati», lasciano francamente perplessi riguardo la scientificità delle argomentazioni. Per fare chiarezza tra le posizioni, è bene sottolineare che: vaccinarsi non è un atto eroico, bensì un atto medico di profilassi per eventualmente proteggersi da una infezione per la quale si teme per la propria salute; non vaccinarsi è una scelta che può essere dettata da motivazioni varie che includono l’essere già immuni da guarigione, l’avere il timore (legittimo e rispettabile) di subire eventi avversi, l’essere dubbioso circa l’efficacia protettiva a fronte dei rischi da continue sollecitazioni del sistema immunitario verso un virus mutevole, e il rifiutarsi a fare la quarta dose vista l’inefficacia delle prime tre.

Quale che sia stata la scelta, non è stata presa a cuor leggero e a cervello spento. Moltissimi colleghi, e soprattutto quelli che hanno vissuto in prima persona il rischio di morte da infezione con il virus SARS-CoV-2, si sono vaccinati nella convinzione che il vaccino fosse efficace fino al 100% nel proteggere sé stessi e anche i propri pazienti. Moltissimi altri colleghi si sono sottoposti alla vaccinazione perché obbligati per decreto politico (DL 44/ 2021), volendo o dovendo continuare a esercitare. Per contro, tanti altri colleghi hanno dubitato e hanno rifiutato di sottoporsi alla vaccinazione a costo di non poter esercitare la professione. Non vaccinarsi non è stata scelta facile, in quanto il non vaccinato non solo si è esposto al rischio di malattia (che ha evidentemente soppesato) e ha rinunciato allo stipendio, ma ha anche subìto il dileggio, la denigrazione professionale e l’emarginazione. Addirittura, i non-vaccinati sono stati equiparati a criminali terroristi e a malati psichiatrici da curare.

L’aspetto più triste e preoccupante è proprio quest’ultimo, che ha compromesso i rapporti umani e professionali tra i colleghi pro e anti-vax, con tanto di accuse verbali violente fomentate anche da certa stampa e televisione. Questo ha segnato l’apice del declino culturale e formativo della professione medica. E così, in questo clima, i colleghi medici e sanitari non-vaccinati, con cucita sul camice l’etichetta “no-vax”, si apprestano a timbrare il cartellino. Rientrano, ma ancora “sospesi” in attesa di essere assegnati a mansioni che non mettono a rischio di contagio i pazienti!

La decisione del governo neo-insediato di anticipare di due mesi il rientro dei medici e sanitari non-vaccinati sospesi è stata interpretata dall’opposizione come “ideologica” ed accolta dagli altri come un “segnale di cambiamento”. Forse, né l’una, né l’altra. Il ministro della Salute Prof. Orazio Schillaci, collega medico nucleare, ha giustificato il provvedimento con il fatto che «il quadro epidemiologico attuale è mutato (rispetto a quando fu imposto l’obbligo)» e con la necessità di sopperire alla «carenza di personale medico e sanitario nei nostri ospedali». Il Ministro ha poi precisato che «la scelta di non vaccinarsi è un problema deontologico, che dovranno affrontare gli Ordini dei medici». Gli ha fatto subito eco il Dr Silvestro Scotti, segretario della Fimmg, secondo cui è «necessaria una discussione all’interno della categoria per stabilire se è etico fare il medico senza fare vaccinazioni che possono evitare di esporre i pazienti a rischi».

Mi trova perfettamente d’accordo sul principio. Ma, è questo il caso dei vaccini anti-Covid a mRNA per i quali sussiste l’obbligo?

La Presidente del Consiglio On. Giorgia Meloni, nel suo discorso di insediamento, a proposito del COVID ha dichiarato: «Mai più misure non basate su evidenze scientifiche». E allora, vale la pena rivedere queste evidenze scientifiche. Il DL 44 del 1° aprile 2021 stabilisce che la vaccinazione anti-Covid con i vaccini autorizzati a mRNA è un obbligo per il sanitario, pena la sospensione dall’esercizio della professione, «al fine di tutelare la salute pubblica… e per la prevenzione dell’infezione da SARS-CoV2…». I dati epidemiologici e di letteratura scientifica internazionale, così come l’esperienza quotidiana, hanno ampiamente dimostrato che i vaccini a mRNA in uso in Italia non proteggono dall’infezione e non impediscono la trasmissione del virus, e dunque non rispondono ai requisiti per i quali l’obbligo vaccinale è stato imposto. Per quanto ciò fosse noto sin dai primi documenti rilasciati da Pfeizer (come rilevato da Peter Doshi), la dichiarazione rilasciata il 10 ottobre u.s. al parlamento Europeo da Janine Small (in sostituzione di Albert Bourla) non lascia dubbi: il vaccino di Pfeizer non era stato saggiato per la capacità di bloccare la trasmissione del virus, contraddicendo quanto invece dichiarato in precedenza.

L’obbligo alla vaccinazione anti-Covid con gli attuali vaccini a mRNA per i medici e i sanitari allo scopo di proteggere gli assistiti non aveva e non ha dunque alcun presupposto scientifico e andrebbe revocato, e per gli stessi motivi non è giustificata l’introduzione nel codice deontologico. L’atto di sospensione dei medici da parte dell’Ordine dei Medici non è stato solo un atto amministrativo dovuto in ottemperanza a una disposizione di legge, è stato molto di più, è stato lesivo della dignità professionale e umana in quanto accompagnata dal dileggio e dalla denigrazione con l’etichetta di ascientifici e no-vax, cosa che ha compromesso il rapporto di fiducia dei pazienti nei confronti del proprio curante. Le responsabilità personali di chi ha agito in malafede saranno vagliate dai giudici. Adesso è tempo di riflettere e prendere atto degli errori commessi in stato di emergenza, e avviare una pacificazione nella sanità e nel tessuto sociale del Paese di cui tutti noi sentiamo il bisogno non solo per ritrovare il piacere della professione ma anche e soprattutto nell’interesse del paziente.


 Last edited by: XTOL on Martedì 08 Novembre 2022 18:08, edited 3 times in total.

Re: Next is Italy, La Prossima è l'Italia  

  By: antitrader on Martedì 08 Novembre 2022 17:54

Tutto il giorno a cavar cazzate dalle fogne del webbe eh ?

Te sei malato, affetto da caprite cronica, irrversibile e incurabile.

L'unica e' lasciarti cuocere nel tuo brodo caprino immerso dentro le cazzate.

Capra !

 

 

 

Re: Next is Italy, La Prossima è l'Italia  

  By: XTOL on Martedì 08 Novembre 2022 16:31

CONTRIBUTI E OPINIONI 4 Novembre 2022 12:33

Il ritorno dei medici non vaccinati: ovvero, dell’obbligo vaccinale tra politica, scienza e deontologia

Ciro Isidoro, Professore Ordinario di Patologia Generale e Immunologia (Scuola di Medicina dell’Università del Piemonte Orientale, Novara)

 

Egregio Direttore,

con riferimento alla pandemia, il nuovo governo nelle parole dell’On. Giorgia Meloni si è subito espresso per un cambio di passo dichiarando che «non sarebbe stato riproposto il modello di gestione dei precedenti governi» e che «non sarebbe stato prorogato l’obbligo di vaccinazione anti-Covid per i professionisti della sanità», e come primo atto dimostrativo ha disposto «il reintegro dei medici e dei sanitari sospesi dal 2 novembre».  Ciò ha scatenato le rimostranze non solo dei partiti politici di opposizione (prima al governo), ma anche degli esperti consiglieri del precedente governo e dei commentatori televisivi (giornalisti e cosiddetti “virologi da salotto tv”).

Alcune delle motivazioni della protesta, come ad esempio «è diseducativo premiare i traditori» e «non si possono abbandonare gli eroi che si sono vaccinati», lasciano francamente perplessi riguardo la scientificità delle argomentazioni. Per fare chiarezza tra le posizioni, è bene sottolineare che: vaccinarsi non è un atto eroico, bensì un atto medico di profilassi per eventualmente proteggersi da una infezione per la quale si teme per la propria salute; non vaccinarsi è una scelta che può essere dettata da motivazioni varie che includono l’essere già immuni da guarigione, l’avere il timore (legittimo e rispettabile) di subire eventi avversi, l’essere dubbioso circa l’efficacia protettiva a fronte dei rischi da continue sollecitazioni del sistema immunitario verso un virus mutevole, e il rifiutarsi a fare la quarta dose vista l’inefficacia delle prime tre.

Quale che sia stata la scelta, non è stata presa a cuor leggero e a cervello spento. Moltissimi colleghi, e soprattutto quelli che hanno vissuto in prima persona il rischio di morte da infezione con il virus SARS-CoV-2, si sono vaccinati nella convinzione che il vaccino fosse efficace fino al 100% nel proteggere sé stessi e anche i propri pazienti. Moltissimi altri colleghi si sono sottoposti alla vaccinazione perché obbligati per decreto politico (DL 44/ 2021), volendo o dovendo continuare a esercitare. Per contro, tanti altri colleghi hanno dubitato e hanno rifiutato di sottoporsi alla vaccinazione a costo di non poter esercitare la professione. Non vaccinarsi non è stata scelta facile, in quanto il non vaccinato non solo si è esposto al rischio di malattia (che ha evidentemente soppesato) e ha rinunciato allo stipendio, ma ha anche subìto il dileggio, la denigrazione professionale e l’emarginazione. Addirittura, i non-vaccinati sono stati equiparati a criminali terroristi e a malati psichiatrici da curare.

L’aspetto più triste e preoccupante è proprio quest’ultimo, che ha compromesso i rapporti umani e professionali tra i colleghi pro e anti-vax, con tanto di accuse verbali violente fomentate anche da certa stampa e televisione. Questo ha segnato l’apice del declino culturale e formativo della professione medica. E così, in questo clima, i colleghi medici e sanitari non-vaccinati, con cucita sul camice l’etichetta “no-vax”, si apprestano a timbrare il cartellino. Rientrano, ma ancora “sospesi” in attesa di essere assegnati a mansioni che non mettono a rischio di contagio i pazienti!

La decisione del governo neo-insediato di anticipare di due mesi il rientro dei medici e sanitari non-vaccinati sospesi è stata interpretata dall’opposizione come “ideologica” ed accolta dagli altri come un “segnale di cambiamento”. Forse, né l’una, né l’altra. Il ministro della Salute Prof. Orazio Schillaci, collega medico nucleare, ha giustificato il provvedimento con il fatto che «il quadro epidemiologico attuale è mutato (rispetto a quando fu imposto l’obbligo)» e con la necessità di sopperire alla «carenza di personale medico e sanitario nei nostri ospedali». Il Ministro ha poi precisato che «la scelta di non vaccinarsi è un problema deontologico, che dovranno affrontare gli Ordini dei medici». Gli ha fatto subito eco il Dr Silvestro Scotti, segretario della Fimmg, secondo cui è «necessaria una discussione all’interno della categoria per stabilire se è etico fare il medico senza fare vaccinazioni che possono evitare di esporre i pazienti a rischi».

Mi trova perfettamente d’accordo sul principio. Ma, è questo il caso dei vaccini anti-Covid a mRNA per i quali sussiste l’obbligo?

La Presidente del Consiglio On. Giorgia Meloni, nel suo discorso di insediamento, a proposito del COVID ha dichiarato: «Mai più misure non basate su evidenze scientifiche». E allora, vale la pena rivedere queste evidenze scientifiche. Il DL 44 del 1° aprile 2021 stabilisce che la vaccinazione anti-Covid con i vaccini autorizzati a mRNA è un obbligo per il sanitario, pena la sospensione dall’esercizio della professione, «al fine di tutelare la salute pubblica… e per la prevenzione dell’infezione da SARS-CoV2…». I dati epidemiologici e di letteratura scientifica internazionale, così come l’esperienza quotidiana, hanno ampiamente dimostrato che i vaccini a mRNA in uso in Italia non proteggono dall’infezione e non impediscono la trasmissione del virus, e dunque non rispondono ai requisiti per i quali l’obbligo vaccinale è stato imposto. Per quanto ciò fosse noto sin dai primi documenti rilasciati da Pfeizer (come rilevato da Peter Doshi), la dichiarazione rilasciata il 10 ottobre u.s. al parlamento Europeo da Janine Small (in sostituzione di Albert Bourla) non lascia dubbi: il vaccino di Pfeizer non era stato saggiato per la capacità di bloccare la trasmissione del virus, contraddicendo quanto invece dichiarato in precedenza.

L’obbligo alla vaccinazione anti-Covid con gli attuali vaccini a mRNA per i medici e i sanitari allo scopo di proteggere gli assistiti non aveva e non ha dunque alcun presupposto scientifico e andrebbe revocato, e per gli stessi motivi non è giustificata l’introduzione nel codice deontologico. L’atto di sospensione dei medici da parte dell’Ordine dei Medici non è stato solo un atto amministrativo dovuto in ottemperanza a una disposizione di legge, è stato molto di più, è stato lesivo della dignità professionale e umana in quanto accompagnata dal dileggio e dalla denigrazione con l’etichetta di ascientifici e no-vax, cosa che ha compromesso il rapporto di fiducia dei pazienti nei confronti del proprio curante. Le responsabilità personali di chi ha agito in malafede saranno vagliate dai giudici. Adesso è tempo di riflettere e prendere atto degli errori commessi in stato di emergenza, e avviare una pacificazione nella sanità e nel tessuto sociale del Paese di cui tutti noi sentiamo il bisogno non solo per ritrovare il piacere della professione ma anche e soprattutto nell’interesse del paziente.