UKRAINA e SANZIONI

 

  By: gianlini on Martedì 17 Maggio 2016 10:41

Gano, ieri sera per curiosità mi sono letto un paio di pagine di Wikipedia su Kansas e Nebraska, Stati a fortissima vocazione agricola.... Stati degli Stati Uniti a loro modo piuttosto "famosi" (di quelli che magari perfino un ventenne uno dei due l'ha anche sentito nominare qualche volta)... Nel Nebraska, ad Omaha, vive ad esempio il famosissimo Buffett. Senza guardare su internet, sai a quanto ammonta la rispettiva popolazione?

 

  By: Ganzo il Magnifico on Martedì 17 Maggio 2016 10:36

Da paese industrializzato che eravamo, stiamo tornando paese agricolo. Vedrai che è aumentata anche la produzione di ricotta, di pecorino e di altri prodotti della pastorizia. PS. Non è la produzione 2015 che è raddoppiata, è quella 2014 che si era dimezzata a causa dell' infestazione della mosca dell' olivo. Questo non cambia comunque la nostra futura vocazione agricola-pastorizia, come hai ben indicato tu.

Slava Cocaïnii!

 

  By: pana on Martedì 17 Maggio 2016 10:32

Raddoppiata la produzione italiana di olio! siamo tornati al secondo posto a livello mondiale , e imenagramos rosicano per loro doveva andare utto in malora perche lo importiamo dalla tunisia Olio: Unaprol, Italia torna secondo produttore mondiale 470mila ton. in 2015-16, raddoppio produzione su anno precedente ROMA - Nella campagna 2015/16 l'Italia ha prodotto circa 470.000 tonnellate di olio di oliva in generale e ha raddoppiato la produzione dell'annata precedente. Oltre il 60% appartiene alla categoria di oli vergini ed extra vergine. Redazione ANSA ROMA 16 m

Hamas leader Khaled Meshaal exclusive interview - BBC News - YouTube

 

  By: Bullfin on Lunedì 16 Maggio 2016 13:23

Ma le agenzie non erano quelle che a poche settimane dal fallimento davano AAA a Lehman?

FULTRA 10 MARZO 2020: Qui sotto la fotocopia dal vero "cialtrone medio italico" : Antitrader. Fatene una copia del pensiero per i posteri e quando tra 50 anni vorranno capire perchè l' talia sia finita miseramente

 

  By: fultra on Lunedì 16 Maggio 2016 12:40

Aho Pana, ma che cosa posti? quella son co-glionate per menti strette come la tua. Lezioncina per le scuole elementari, leggi bene. Ragioni come se il debito di una nazione sia paragonabile a quello del singolo che se sfora con il conto bancario e non paga le rate della casa e dell'auto cosicchè gliele sequestrano . Gli Stati hanno un diverso modo per uscire da questo tipo di problematiche finanziarie , appunto perchè sono stati sovrani( almeno dovrebbero esserlo). A) Stampare moneta contro debito. B) Farla stampare dalla BCE nel caso europeo. C) Sforare sul debito temporaneamente, per migliorare la situazione e rifondere più avanti. Mai pensato neh che le agenzie di rating lavorino per qualcuno "in particolare" ?? e che scrivano report ad uso e consumo di qualche imbecillotto che ancora si fida della stampa "di parte".....asan.

 

  By: pana on Lunedì 16 Maggio 2016 11:47

Agenzie di rating OTTIMISTE sul debito italiano previsto in calo negli anni futuri, oi oi oi che dolor per i gufos http://www.ilsole24ore.com/art/notizie/2016-05-15/debito-tutte-agenzie-rating-vedono-discesa-081114.shtml

Hamas leader Khaled Meshaal exclusive interview - BBC News - YouTube

 

  By: lutrom on Domenica 15 Maggio 2016 19:20

Ottimo, Bull! Ed intanto: lasciamoli ragliare...

 

  By: Bullfin on Domenica 15 Maggio 2016 19:13

RIPORTO SINGOLARMENTE IL PEZZO CHE OSEREI DIRE CARDINE DEL SOMMO INTERVENTO DI BAGNAI... Tanto più che (e questo è il secondo passaggio) le élite tedesche questo sistema lo hanno voluto nel loro interesse, e proprio per tutelare il valore del loro risparmio. La rigidità del cambio intraeuropeo aveva diverse dimensioni (da quella simbolica a quella commerciale a quella politica), ma la più importante era certamente la dimensione finanziaria: il cambio fisso serviva a rendere “credibili” i paesi del Sud, cioè a evitare che in caso di crisi la loro valuta fisiologicamente cedesse, ledendo l’interesse dei creditori. Insomma: il cambio rigido verso il Sud, e sottovalutato per il Nord, è servito al Nord non solo ad accumulare crediti verso il Sud, ma anche e soprattutto a difenderne il valore. L’euro non solo ha causato, come ormai è evidente, gli squilibri intraeuropei, ma è servito anche e soprattutto a difendere la posizione patrimoniale di chi ne aveva beneficiato, il quale ora, però, dato che il gioco si è spinto troppo in là, comincia a patirne anche lui le conseguenze.

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  By: Bullfin on Domenica 15 Maggio 2016 19:12

MAGISTRALE PEZZO DI BAGNAI....DEDICATO AI GRANDI SOMARI CHE DANNO LA COLPA ALL'ASSESSORE....!... domenica 15 maggio 2016 Keynes, Draghi, Gollum, e i tassi negativi (...scritto a 30000 piedi, da dove si vede più lontano...) Come forse starete vedendo, sui media di regime è tutta una scoperta dell’acqua calda. Il Sole 24 Ore, il Corriere, la Stampa, scoprono quello che qui da sempre ci siamo detti: che il surplus tedesco più che dimostrazione di virtù è causa di problemi; che il debito privato, non quello pubblico, è origine della crisi; che curare il debito pubblico con l’austerity trasforma una situazione fisiologica in una patologica. Insomma: tutto quello da cui siamo partiti, parola per parola, viene oggi dato come assodato, come “mainstream”, da persone che spesse volte ci hanno denigrato, singolarmente o collettivamente, per averlo detto quando c’era ancora qualcosa da salvare. Naturalmente nessuno è disposto a fare per primo l’ultimo passo, vale a dire che siccome solo la crescita potrebbe risolvere i nostri problemi, e siccome l’euro è nemico della crescita, perché la svalutazione interna (taglio dei salari) imposta dalla rigidità del cambio condanna alla deflazione, condizione necessaria per uscire dall’impasse è superare il sogno di una moneta imperiale ed evolvere verso un sistema monetario più flessibile. Faranno questo ultimo passo quando sarà loro chiesto di farlo. Noi, intanto, possiamo guardare avanti. Per rendervi più agevole questo compito, e aiutarvi a perdonare chi con le sue menzogne ha distrutto un paese, vorrei oggi con voi allargare le prospettive, facendovi leggere qui quello che fra un anno leggerete sul Financial Times. Avrete visto le polemiche fra un certo establishment tedesco e Draghi, accusato di fare politiche troppo espansive, di praticare tassi di interessi troppo bassi. Certo, al creditore tedesco i tassi di interesse troppo bassi danno fastidio, anzi, fanno paura, e questo per due motivi. Il primo è che tassi nulli o negativi compromettono la redditività del sistema bancario. Se le banche devono pagare la Bce quando depositano presso di essa liquidità in eccesso, e al contempo devono pagare i propri clienti affinché questi accettino prestiti (cioè si indebitino), capite bene che fare il banchiere non conviene più molto. Il secondo è che il sistema previdenziale tedesco ha un secondo pilastro basato sulla capitalizzazione. Con tassi di interesse bassi, se non negativi, i fondi non sono in grado di assicurare le prestazioni promesse ai risparmiatori/pensionati. Questa cosa, in un paese dalla demografia non florida, rischia di essere devastante, e, come qui sappiamo da tempo, a livello di istituzioni europee (cioè tedesche) la consapevolezza di queste dinamiche è piena. Draghi ha risposto una cosa molto giusta: i tassi di interesse sono bassi perché non c'è crescita e la produttività langue. Tradotto: se non crei valore, non puoi distribuirlo né come reddito da lavoro, né come reddito da capitale (interessi). Naturalmente Draghi omette un passaggio, anzi due: il primo è che il valore non si riesce più a crearlo perché con cambi intraeuropei rigidi a una situazione di crisi non si può rispondere che creando disoccupazione (se le imprese del Sud non abbassano i prezzi chiudono, ma per abbassare i prezzi devono tagliare il “costo del lavoro”, e per convincere i lavoratori ad accettare questo passaggio normalmente occorre licenziarne un po’: motivo per il quale ovunque si fanno riforme che precarizzano il lavoro). Il valore si crea lavorando, l’euro impone la disoccupazione come risposta alle crisi, l’euro distrugge valore, e quindi i creditori in euro non devono lamentarsi. Tanto più che (e questo è il secondo passaggio) le élite tedesche questo sistema lo hanno voluto nel loro interesse, e proprio per tutelare il valore del loro risparmio. La rigidità del cambio intraeuropeo aveva diverse dimensioni (da quella simbolica a quella commerciale a quella politica), ma la più importante era certamente la dimensione finanziaria: il cambio fisso serviva a rendere “credibili” i paesi del Sud, cioè a evitare che in caso di crisi la loro valuta fisiologicamente cedesse, ledendo l’interesse dei creditori. Insomma: il cambio rigido verso il Sud, e sottovalutato per il Nord, è servito al Nord non solo ad accumulare crediti verso il Sud, ma anche e soprattutto a difenderne il valore. L’euro non solo ha causato, come ormai è evidente, gli squilibri intraeuropei, ma è servito anche e soprattutto a difendere la posizione patrimoniale di chi ne aveva beneficiato, il quale ora, però, dato che il gioco si è spinto troppo in là, comincia a patirne anche lui le conseguenze. Vedete, qui il discorso merita di essere ampliato un po’. Quando si parla di “leggi” economiche lo si fa (o lo si dovrebbe fare) con la consapevolezza che l’economia è una scienza sociale, non una scienza naturale. La legge di gravità non ammette eccezioni ed agisce in modo piuttosto cogente: se all’aereo che mi trasporta si stacca un’ala, è certo che voi questo post non lo leggerete. L’energia potenziale si trasforma in energia cinetica appena le viene consentito di farlo, portando un corpo verso una nuova situazione di equilibrio, mentre gli equilibri economici, come ad esempio quello negli scambi fra paesi, possono essere alterati a lungo da decisioni politiche, che possono trovare consenso, nonostante siano contro la “natura” economica, per diversi e complessi motivi sociali, culturali, antropologici. Solo che poi, alla fine, la razionalità individuale fatalmente deve sottostare alle regolarità empiriche collettive, che immancabilmente frustrano i tentativi individuali di violentare la natura economica. Vi ricordate la proposta di Keynes a Bretton Woods? Era una proposta molto razionale: i paesi creditori (cioè detentori di posizioni nette sull’estero positive) avrebbero dovuto pagare, anziché percepire, un interesse sui propri crediti. Una proposta che, come vi ho spiegato in due libri e innumerevoli post, e come meglio di me hanno chiarito Fantacci e Amato, aveva una razionalità economica intrinseca. Lo scambio avviene nell’interesse delle due parti. Il paese esportatore trae beneficio dal fatto che il paese importatore acquisti, e quindi nel momento in cui finanzia quest’ultimo non fa un favore solo a lui: fa un favore anche a se stesso. Dato che la finanza internazionale fa comodo a entrambi, è giusto che entrambi la paghino. Non solo: tesaurizzando i propri crediti internazionali per percepire su di essi un interesse positivo, il paese esportatore esporta anche disoccupazione e deflazione (Draghi rimprovera anche questo ai tedeschi: se il denaro costa poco, dice lui, è perché la Germania risparmia troppo). Se il creditore internazionale pagasse un interesse negativo sui suoi crediti, sarebbe invogliato a spenderli per l’acquisto di merci altrui, favorendo un riequilibrio degli scambi esteri. In tal modo, promuoverebbe la crescita dei paesi più deboli. Una finanza più equilibrata per un mondo più equilibrato richiede una simmetrica penalizzazione degli squilibri finanziari internazionali. Questa idea così semplice, purtroppo, non fa comodo a chi sa di essere destinato al ruolo di esportatore, cioè di creditore, il quale quindi naturalmente si oppone. Al tempo di Bretton Woods gli Stati Uniti si opposero alla proposta di Keynes, e oggi, qui da noi, la Germania si oppone a spendere il suo surplus per rianimare il circuito economico europeo. Vedete però il paradosso? Alla fine l’economia si vendica. I creditori esteri si sono rifiutati di costruire un sistema in cui, per prevenire gli squilibri, fosse loro chiesto di pagare un tasso di interesse negativo, e ora, a valle della creazione di enormi squilibri, la situazione qual è? Ma semplicemente quella che i creditori hanno disperatamente cercato di evitare: si ritrovano a percepire tassi di interesse nulli o negativi sul loro “tessssoro”. La ZIRP (zero interest rate policy) è l’unica possibilità per tenere insieme un sistema nel quale si sono accumulati squilibri finanziari enormi. Se la si abbandonasse, le posizioni debitorie a fronte del “tesssssoro” diventerebbero insostenibili, e i simpatici Gollum transalpini si troverebbero comunque con un pugno di mosche in mano. Loro se la prendono con Draghi, ma, oggettivamente, Draghi non può fare altro (se non andarsene, cosa che legittimamente non vuole fare). Spettacolare, no? Keynes, cacciato dalla porta, è rientrato dalla finestra! Rientrato, ma, aggiungo, non in ottima forma. La differenza fra quello che voleva lui e quello che si sta verificando dovrebbe essere chiara. Lui voleva che i paesi forti, penalizzati da un tasso di interesse negativo sui loro crediti, venissero incentivati a spendere nei paesi deboli. I tassi negativi odierni invece si applicano a tutti: ai forti e ai deboli. Alla fine quindi essi servono per lo più a incentivare i paesi (e in generale gli agenti economici) deboli ad assumere nuovi debiti per rilanciare l’economia. Stiamo trasformando l’Eurozona in un posto in cui la banca ti paga perché tu ti indebiti: è così che è nata la crisi dei subprimes (come saprete), ed è così che stiamo risolvendo la crisi europea. Se il pensionato tedesco si preoccupa non ha torto. Peccato che questo sia il sistema che la Bild gli ha insegnato ad appoggiare politicamente! Tu l’as voulu, Hans Maier... Quanto sarebbe meglio evolvere verso un sistema monetario maggiormente flessibile, come del resto sta facendo il resto del mondo, e come chiede il chief economist del Fondo Monetario Internazionale? Certo, nelle condizioni attuali ci sarebbe qualche mal di pancia da gestire: chi per tanti anni ha beneficiato del sistema, sarà riluttante a pagare la sua parte del conto, sotto forma di svalutazione dei propri crediti esteri. Succede sempre così: l’economia, alla fine, penalizza chi si è indebitamente avvantaggiato. Ricordate i mutui in ECU? Costavano poco, i tassi erano bassi, la rata era stabile perché eravamo agganciati allo SME... Ma quell’aggancio, che faceva bene al debitore, faceva male ad altri: le imprese esportatrici, ad esempio. Il debitore di questo non era consapevole, e se lo era se ne infischiava. Alla fine il mercato pareggiò i conti: chi aveva pagato tassi bassi si ritrovo una rata alta, e chi aveva accettato tassi alti (indebitandosi in lire) non subì perdite in conto capitale. Il pensionato tedesco che oggi si lamenta è, ahimè, nella stessa situazione, e i suoi mal di pancia li capisco. Ma tanto lì dobbiamo andare a parare, allo smantellamento del sistema, perché, come la storia che vi ho raccontato dimostra, alle leggi dell’economia si può sfuggire per un certo tempo, ma non per sempre. E più il tempo passa, più il contesto politico si degrada, e l’acredine si accumula, rendendo più arduo il componimento pacifico degli squilibri. (...e naturalmente il componimento pacifico degli squilibri è impedito anche da un'altra cosa, ma inutile insistere: come vi ho detto, quello della menzogna è un problema che si risolverà da sé, come vi avevo preannunciato, e come state vedendo...)

FULTRA 10 MARZO 2020: Qui sotto la fotocopia dal vero "cialtrone medio italico" : Antitrader. Fatene una copia del pensiero per i posteri e quando tra 50 anni vorranno capire perchè l' talia sia finita miseramente

 

  By: cicala on Domenica 15 Maggio 2016 18:41

Buongiorno Pero' mi so' gia' scocciato e fra poco torno a fare il padanaro. Ecco il motivo per cui son contrario ai flussi migratori, alla fine non sei piu' terrone ma nemmeno padanaro, non sei piu' un c...! --------------------------------------------------------------------------- Parole sante. Finalmente su qualcosa siamo in sintonia.

 

  By: Bullfin on Domenica 15 Maggio 2016 16:57

Senza l'antitrader questo forum diventa un mortorio. IN VERITA' è DAL GIORNO CHE GIANNI STA MONTANDO LA CUCINA IKEA CHE IL FORUM SI è SPOPOLATO (IKEA...TIPICO DEI PAPER....) So' tornato alla terra da cui provengo CHE PECCATO POTEVA ESSERE UN TERUN IN MENO :) ottima terapia la zappa SE VIENI A BELLUNO TI DO ANCHE LA TERAPIA DELLA PUNTA E DELLA MAZZETTA (QUELLA DEL NONNO BELLA PESANTE) E NON IL DEMOLITORE (TROPPO FACILE...)... :).

FULTRA 10 MARZO 2020: Qui sotto la fotocopia dal vero "cialtrone medio italico" : Antitrader. Fatene una copia del pensiero per i posteri e quando tra 50 anni vorranno capire perchè l' talia sia finita miseramente

 

  By: DRAGUTIN on Domenica 15 Maggio 2016 15:40

Ciao Anti!

 

  By: antitrader on Domenica 15 Maggio 2016 15:08

Senza l'antitrader questo forum diventa un mortorio. So' tornato alla terra da cui provengo, ottima terapia la zappa (altro che i medici rincoglioniti con le loro analisi sballate!). Pero' mi so' gia' scocciato e fra poco torno a fare il padanaro. Ecco il motivo per cui son contrario ai flussi migratori, alla fine non sei piu' terrone ma nemmeno padanaro, non sei piu' un c...!

 

  By: lutrom on Venerdì 13 Maggio 2016 12:11

Certo, Aleff, hai sostanzialmente ragione, ma va detto che anche, mutatis mutandis, durante la seconda guerra mondiale c'è che si è arricchiato, ma la maggior parte ci ha rimesso alla grande, quindi uno potrebbe dire che la guerra mondiale favorisce l'arricchimento (però bisogna sempre vedere le percentuali e le medie!). Certo, dobbiamo avere una buona idea lavorativa, ma questo è anche un po' retorica, non possiamo avere MILIONI di buone idee: c'è tanta gente che si accontenta (o è limitata) e deve fare l'operaio, ecc. Questa della buona idea, ecc., è un po' (un po', perché questa cosa in parte è vera) la retorica del lavora di più produci di più, se ti impegni otterrai, ecc., quando io vedo intorno a me emeriti brocchi che, senza impegno e senza capacità, ma per aiuti ed appoggi vari (ricchezze ed appoggi grazie alla famiglia di appartenenza, ecc.) stanno MOLTO meglio del sottoscritto (che a certi livelli non arriverà MAI) e di tanti anche più capaci di me. Mia madre qualche giorno fa è andata ad un ricevimento di una noto club (frequentato da ricconi, generali, alti magistrati, relative mogli, ecc.), club dove di solito le "povere" come mia madre e non titolate non vanno: ora mia madre ha un semplice diploma, ma mi ha detto che molti dei ricconi presenti e relative consorti erano capaci di parlare solo di fesserie, gioielli, ecc., mia madre da questo punto di vista si è sentita anche superiore in certi casi (eppure ha un semplice diploma), insomma percepiva grande differenza economica e di posizione sociale ma poche (o nessuna) differenza di intelligenza e di capacità (anzi, non di rado lei "primeggiava"). Ti (vi) ricordo che la nostra società opulenta è caratterizzata da un costante aumento della produttività a cui non fa riscontro un aumento dell'occupazione e dei salari della povera gente: quindi spesso produciamo di più per arricchire altri... Poi è molto facile per alcuni venire qui a sputare sentenze, dicendo che bisogna impegnarsi, ecc.: nelle mie zone si dice che è facile cogliere i fichi restndo a terra e dicendo agli altri, sull'albero, come fare. Vorrei vedere alcuni sapientoni di questo forum cosa farebbero se: vietassero ai piccoli investitori di "giocare" in borsa, il loro settore di guadagni cambiasse improvvisamente (perdita totale proprietà immobiliari e milioni di euro lasciati dagli antenati, cambiamento epocale nel settore lavorativo tutto a loro svantaggio, ecc.). Molti mi sembrano come quei genitori che vogliono una scuola che bocci tutti, tranne il loro figlio demente... Ho molti conoscenti che, lavorando e guadagnando bene in settori protetti o comunque garantiti, cercano l'efficienza negli altri, la produttività, dicono che bisogna licenziare questo e quello: beh, dico, questo è facile da dire, però vorrei vedere loro al posto degli altri (quelli che dovrebbero essere più efficienti, ecc.). Con ciò, ad evitare ragli molesti dei forumisti, dico che io NON sono certo a favore dei nullafacenti! Ripeto, Aleff, questo non è un attacco a te, anzi, però certe cose vanno dette!!

 

  By: Aleff on Venerdì 13 Maggio 2016 10:14

Lutrom.. ciò che hai detto è vero .. però ... riguardo le opportunità, quelle ci sono... certo, sono poche... ma c'e' una condizione di base per coglierle ... avere la mente sgombra da preconcetti e altre storie... guarda ad esempio questi ^ragazzi#http://mattinopadova.gelocal.it/focus/2016/05/02/news/se-il-business-sta-nel-calzino-spaiato-1.13402486^... geniali con i calzini spaiati ! e c'e' molto altro ... chi oggi vuol fare, a differenza di anni fà, trova terreno fertile... software, stampanti 3d, macchinari a buon mercato, immobili in affitto per poco ... etc, il punto sono le idee ! internet poi non ne parliamo,... mi fanno vedere dei video su you tube che si prendono una marea di visualizzazioni (e quindi sono pagati) ... video fatti da privati che, francamente, sono del tutto inutili (se non stupidi) eppure.... sono i fatti, e i numeri, che contano c'e' qualcuno che è semplicemente geniale, spregiudicato, sciocco, chiamali come vuoi, però...