By: ARABFENICE on Sabato 26 Settembre 2015 14:40
DELINQUENTI FILOSOFI
FILOSOFI DELINQUENTI
E TANTI CRETINI.
MA SI SA
SIAMO IN ITALY.
GB
Andrea Rossi (Milano, 3 giugno 1950) è un imprenditore italiano, laureato in filosofia, noto per le vicende legate allaPetroldragon e al Catalizzatore di energia di Rossi e Focardi.
Petroldragon
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La Petroldragon è stata una società nata alla fine degli anni settanta dello scorso secolo per lo sfruttamento di un brevettoche i proponenti affermavano idoneo a trasformare i rifiuti in petrolio, gas e carbone. Agli inizi degli anni novanta, l'azienda e il suo titolare, Andrea Rossi, finiscono sotto inchiesta per diversi reati legati allo smaltimento dei rifiuti. Nel 1993, una Commissione interministeriale incaricata di collaudare la bontà del brevetto escluse che il ciclo di lavorazione messo in atto da Rossi fosse idoneo a produrre oli greggi[1].
Fine della attività e problemi giudiziari[modifica | modifica wikitesto]
Nel 1989 la Guardia di Finanza sequestra l'impianto di smaltimento di rifiuti di Caponago della Petroldragon con altri sei depositi: le indagini avevano mostrato come il presunto petrolio che proveniva dall'azienda non avesse mai avuto collocazione sul mercato (il "prodotto" infatti era stato o stoccato in silos o illegalmente smaltito). Dalle analisi tale sostanza era risultata un miscuglio di rifiuti tossici non trattati contenenti solventi chimici altamente dannosi e con accentuata presenza di cloro e acido solforico.[7][8].
Nel 1996 sarà avviata la bonifica dei terreni[9]. Per la bonifica al 1997 erano stati spesi 57 miliardi di lire[5] sostenuti dallaRegione Lombardia e dallo Stato (la spesa sarà al 2004 di 41 milioni di euro[10]).
Le società di Rossi falliscono[3] e viene quindi avviato un procedimento di risarcimento dei costi di smaltimento. Andrea Rossi viene processato per vari reati. Lo stesso Rossi verrà nuovamente arrestato a Roma nel 2000, dopo essersi trasferito in USA e durante un rientro in Italia, in qualità di latitante[3]. Nell'autunno 2001 viene fatta una transazione che prevede che le 300 aziende clienti della Petroldragon risarciscano la regione Lombardia con circa 11 miliardi di lire[11] Nel 2003 aDresano erano ancora presenti 74 000 tonnellate di rifiuti tossici[12]