UKRAINA e SANZIONI

 

  By: Tuco on Martedì 03 Giugno 2014 04:29

Dato che sono rientrato da un lungo weekend a Londra, mi permetto di fornire anche la mia opinione. L'impressione di Londra ( alla terza visita che le faccio ) è sempre la medesima, una grande metropoli, organizzata benissimo, con servizi pubblici capillari, un capitale umano assolutamente multi-etnico per lo più assai ben integrato. Un flusso costante di persone e capitali ( chi per turismo chi per lavorare e vivere ) provenienti dalla periferia del mondo e che la rifornisce continuamente di moneta fresca e di lavoratori. Con l'annientamento delle realtà produttive e la transizione completa al terziario delle economie avanzate, è inevitabile che i flussi di capitale siano a direzione unica verso le metropoli, con poca o nulla redistribuzione verso le periferie.

SLAVA UKRAINII !

 

  By: antitrader on Martedì 03 Giugno 2014 04:23

Non saprei proprio. Comprare per affittarlo sarebbe una boiata pazzesca, andarci ad abitare dipende dal carattere delle persone, un napoletano potrebbe arrangiarsi a suo modo, un brianzolo non credo proprio. Poi tutti i casini per spese condominiali insolute etc... Sperare in un'inversione di tendenza e' pura fantasia, io lascerei perdere, se poi c'e' la necessita' di mettersi un tetto sulla testa allora va bene tutto e una casa nuova ha comunque i suoi vantaggi.

 

  By: lmwillys on Martedì 03 Giugno 2014 03:37

voi che ve ne intendete (specie Anti), mi chiedono che fare per un appartamento nuovo mai abitato in un palazzo nuovo, classe a, autonomo, buone rifiniture, ecc., quasi di fronte altro palazzo nuovo ma occupato da famiglie disperate, per questo motivo il prezzo di vendita dal costruttore è la metà di quanto richiesto 2 anni fa, sono indecisi se acquistarlo .... che je dico (temo occupazione a breve se non già avvenuta)?

 

  By: gianlini on Martedì 03 Giugno 2014 03:18

grazie Anti io sono condizionato dal giudizio personale all'opposto....non vedo l'ora di poterci tornare a Milano, anche per potermene liberare, della macchina (qui fuori città è indispensabile ma a Milano ormai, fra car sharing, piste ciclabili e mezzi pubblici puoi farne tranquillamente a meno)

 

  By: antitrader on Lunedì 02 Giugno 2014 18:57

Gian, non credo in un ritorno di massa a Milano citta' ma il mio e' un giudizio di parte e per niente ogegttivo in quanto non tornerei mai ad abitare in citta' (ai tempi ero a p.le Loreto). Ritengo irrinunciabile abitare in un posto dove c'e' un parcheggio fuori sempre libero, mi irrita perfino dover aprire e richiudere la porta de box per cui non lo uso e lascio la macchina fuori. Sui prezzi sono alquanto aggiornato in quanto ho una nipote che sta comprando casa. Son le stesse agenzie che ti consigliano di offrire (realmente pero') un prezzo almeno il 30% in meno di quello richiesto. E' un po' come quei titoli a scambi zero, il prezzo nominale non cambia me se vuoi vendere devi tagliare. Se il deflusso da MIlano citta' si e' arrestato e' perche' nella prima cintura attorno a Milano i prezzi sono piu' alti della periferia (e anche semiperiferia) della citta' con la scusa della classe A e tutte quelle stronzate li'. Poi ci sono i grattacieli sui 12/15000 al metro, ma li' poi sei nella zona a piu' alta densita' di extracomunitari (arabi e russi), e' vero che un pakistano sul pianerottolo ti puo' far girar le balle quando si mette a pregare Allah, pero' anche lo sceicco che ti arriva col suo codazzo di troie schiamazzanti non e' che sia molto piacevole.

 

  By: Ganzo il Magnifico on Lunedì 02 Giugno 2014 18:02

Anche Milano se l' economia tira è un posto buono per investire. Comunque sentiamo Anti. Anch'io sono curioso di sentire la sua opinione.

Slava Cocaïnii!

 

  By: gianlini on Lunedì 02 Giugno 2014 17:46

Anti, mi dai la tua opinione su Milano? PS Gano, aggiungo questo....sarà che io sono per l'abitare nelle città grandi e non mi piace abitare fuori città o in città troppo piccole, ma l'impressione è che l'umanità ambirà o finirà sempre più ad abitare in poche e grandissime città, per questo sottolineo il ruolo di Milano come potenziale calamita per tutti coloro che abitano ora più sparsi

 

  By: Ganzo il Magnifico on Lunedì 02 Giugno 2014 17:22

L' immobiliare in Italia secondo me deve essere collegato (e quindi collegabile) al turismo. Se e quando tutto sparirà -se sparirà- quella sarà l' unica attività fiorente ancora rimasta da noi, appunto per l' unicità di certi posti, come diceva Paolo_B più sotto. E' vero, Venezia è un Gardaland e il centro di Firenze "co 'i Renzi gli sta diventando un #i#divertimentificio#/i# bello e bono", come mi disse un tassita che mi portava all' aeroporto. Poi ci sono tanti tipi di turismo, quello culturale riveste un' altra bella fetta di mercato ed anche quello è ben rappresentato in città come Firenze, Siena, Arezzo, Cortona e il Chianti e la Maremma in generale.

Slava Cocaïnii!

 

  By: antitrader on Lunedì 02 Giugno 2014 17:13

Mi ricordo quando Gardini compro' quella casa. In effetti ha un aspetto decisamente lugubre, a volte c'e' qualcosa di vero nelle credenze popolari. Se quella casa fosse mia l'unica idea che mi verrebbe sarebbe quella di venderla non perche' porta s *** ma perche' proprio non saprei cosa farci li' dentro.

 

  By: Paolo_B on Lunedì 02 Giugno 2014 17:01

Anti, condivido in pieno la questione grattacapi. E anche l'investimento immobiliare ora ha senso solo come distribuzione del rischio. Personalmente sono ancora molto liquido e non comprerei nessun immobile in qualsiasi normale città. Venezia però non è una città normale, è un parco a tema. Comprarvi qualcosa è come prendere una quota di Gardaland o disneyland. Con la differenza che, se si hanno soldi e c'è domanda, si possono costruire quanti gardaland o disneyland si vogliono, mentre Venezia non può avere nuovi concorrenti. Ce n'è può essere una sola. Fino a quando non affonderà sarà piena di turisti e di ricchi. Se per un tracollo totale l'Italia diventasse una meta economicissima Venezia verrebbe invasa da turisti e da acquirenti ancor di più, ma siccome non è possibile che abbia più turisti di ora, i prezzi non potrebbero che salire alle stelle immediatamente e nuovamente. Di più. Se la popolazione italiana o mondiale si dimezzasse o si riducesse a un quarto a causa di una epidemia, Venezia sarebbe sempre piena di turisti lo stesso. A proposito, se ti interessa è in vendita Cà Dario. I veneziani la chiamano Cà dea morte. Perché tutti quelli che la comprano muoiono presto. L'ultimo famoso acquirente fu Raul Gardini. La storia (parziale) della morte di alcuni dei precedenti proprietari è qui: http://paultemplar.wordpress.com/2009/02/19/la-maledizione-di-ca-dario/ Per ora la maledizione sembra congelata per il fatto che è intestata a una società che deriva dalla galassia del gruppo Montedison (in effetti qualcosa di morto).

 

  By: antitrader on Lunedì 02 Giugno 2014 16:25

Paolo, io questa mania di comprarsi case in giro per l'Italia o per il mondo non l'ho mai capita. Se vuoi andare un mese a Parigi a trombare con l'amante non ti serve mica possedere un bilocale in loco, vai in albergo senza casini. Sara' che ho sempre visto gli immobili (di tutti i tipi) come inesauribili fonti di casini, sara' anche che sono pigro ma il mio patrimonio ideale e' un patrmonio di tipo M0/M1 che sia liquido o immediatamente liquidabile e frazionabile senza burocrazia e/o tempi di attesa. Insomma, meglio alcune centinaia di migliaia di euro dentro il como' che un bilocale in eccesso sul canal grande che magari te lo ritrovi pure allagato o pieno di marocchini. In problema e' che c'e' troppa moneta in giro e il 95% della popolazione per indole, tradizione o incapacita' puo' solo prendere di mira bilocali se vuole spendere e cosi' ti ritrovi con gli attuali prezzi che sono tuttora fuori di testa. Aggiungi, per il nuovo, il rincoglionimento di massa circa la classe A, la domotica, il cappotto e altre stronzate del genere e cosi' riescono ancora ad appiopparti de cessi al prezzo di uan casa abitabile.

 

  By: Bullfin on Lunedì 02 Giugno 2014 16:15

Che spettacolo vedere la vecchia coppia Gano-Gianlini...i post sono aumentati esponenzialmente. Un saluto a tutti e due. Sul settore immobiliare invece Anti è il migliore di tutti...

FULTRA 10 MARZO 2020: Qui sotto la fotocopia dal vero "cialtrone medio italico" : Antitrader. Fatene una copia del pensiero per i posteri e quando tra 50 anni vorranno capire perchè l' talia sia finita miseramente

 

  By: Ganzo il Magnifico on Lunedì 02 Giugno 2014 15:25

Il ragionamento che faccio io è che se l' economia italiana decade, cosa molto probabile, a Milano le case di ringhiera varrano una cicca. A Venezia le case di qualità continueranno a valere perché se le comprano comunque gli stranieri. Lo stesso per Firenze e direi anche per Roma. Oltre tutti i centri d'arte minori, come Arezzo, Siena, Montepulciano, San Gimignano, Cortona, Monteriggioni, Volterra etc. etc. Perché sono posti unici al mondo. Milano rischia sì di esser piena di arabi, ma non di quelli che immagina Gianlini. Il Bronx di fuga da New York.

Slava Cocaïnii!

 

  By: Paolo_B on Lunedì 02 Giugno 2014 15:10

Gianlini, da tutta italia. Il mio avvocato di Brescia ha un appartamento a Venezia e uno a Londra. Mio cugino medico, ancora bresciano, si è preso un appartamento sul canal grande. Conosco anche un medico milanese e uno di roma con appartamento a Venezia. Nel palazzo dove ha un appartamento la mia compagna c'è un notaio di Genova e un ex ministro di Roma. Acquistano da tutta italia. In genere comunque le persone molto benestanti hanno diversi immobili così da poter attribuire gli appartamenti nella loro interezza ai vari figli, invece che lasciare comproprietà ereditarie che si possono risolvere solo con la vendita. Ci vengono in genere per risolvere questioni burocratiche o di ristrutturazione, approfittando della scusa per una vacanza. Oppure ci vengono con amanti e per weekend romantici (soprattutto all'inizio). I ricchi solitamente li lasciano vuoti. Con l'incremento della tassazione ce ne saranno di meno a lasciarli vuoti .... I professionisti per ora tengono gli appartamenti, anzi sono forse l'unica categoria di italiani che continua ad essere interessata all'acquisto. Fra gli imprenditori, invece, ultimamente ci sono eccome quelli che vendono. Particolarmente colpiti sono stati gli imprenditori che hanno intestato a società l'appartamento. Ora vorrebbero vendere la società, che nessuno invece vuole acquistare. Per prendere l'appartamento da una società però c'è da pagare l'IVA, e quella è una batosta che oggi nessun acquirente si accolla, così che chi ha un appartamento intestato a una società oltre alla caduta del mercato ha anche da accollarsi l'IVA. Davvero una batosta. Pura perdita.

 

  By: gianlini on Lunedì 02 Giugno 2014 14:32

Paolo, io conosco numerosi veneziani trapiantati a Milano, che hanno mantenuto tutti la casa natale a Venezia hanno tutti fra gli 85 e i 90 anni, con 2 o 3 figli a testa ho l'impressione che il giorno che i genitori muoiano, nessuno dei figli guadagni a sufficienza per giustificare le spese di una casa a Venezia e anche dovendo dividersela, finiranno per venderle gli italiani che comprano, con quale spirito invece comprano? c'è veramente qualcuno che poi le utilizza? per italiani, intendi gente da tutto Italia o prevalentemente gente dal trevigiano e padovano, che ne può poi usufruire con una certa comodità?