By: Ganzo il Magnifico on Giovedì 12 Giugno 2014 08:12
Certo che sono scesi. Secondo me in Toscana almeno di un 30-35%, ma discese del 50% sono tutt' altro che rare. Per capire bene però cosa si intenda per "discesa di prezzo" bisogna conoscere almeno un po' il mercato immobiliare, e la sua caratteristica fondamentale, di non essere un mercato elastico e tanto meno liquido.
Ora siamo in una situazione di mercato in cui il fattore dominante è l' assenza di domanda. La tipologia di immobile X che secondo i prezzi "di listino" (così Gianlini capisce) vale 100 e di cui nella regione Y ce ne sono un numero tot. in vendita, resta invenduta per totale assenza di domanda. I signori A e B che non hanno bisogno di vendere e possono aspettare tempi migliori, al massimo scendono a 90 e non vendono. Loro sono quelli che per la maggior parte fanno "i prezzi di listino". I signori Z e W che hanno bisogno invece di vendere, abbassano il prezzo in trattativa. Non c'è né una regola né un limite di quanto il prezzo possa essere abbassato. Ho visto accettare offerte anche al 50% del prezzo originale. E' un fenomeno che succede quando c'è forte scarsità di domanda rispetto all' offerta. Certo che poi magari arriva Sting e compra a 100 senza battere ciglio.
Cosa voglio dire. Nel 2005, al momento del picco della domanda, il "prezzo di listino" per lo stesso immobile era magari 110, ma la domanda era alta (si era in bolla) e sapevi di trovare comunque qualcuno disposto a comprarlo almeno a 100, o se non a 100 a 95. Ora, essendoci una enorme sproporzione tra offerta e domanda, il prezzo lo fa unicamente l' acquirente. Non sai se troverai acquirenti, e se hai bisogno pur di trovarne uno lo vendi anche a 50.
Non so se mi sono spiegato.
Attenzione: un' eventuale discesa consistente dell' euro su dollaro potrebbe sbloccare questa situazione per la tipologia d' immobili che sono di interesse (Roma, Firenze, Venezia, Chianti) a chi ha dollari o altra valuta in mano (americani, russi, cinesi...)..