UKRAINA e SANZIONI

 

  By: antitrader on Lunedì 16 Giugno 2014 08:45

Non ha senso dire se e' bella o brutta. Se escludi la parte sulla via Emilia il resto e' tutto un bosco, vedi solo alberi specialmente la parte costruita da Mattei dove la qualita' delle case fa schifo ma manco le vedi talmente sono sommerse dagli alberi. Per il resto strade larghe, poco traffico (caso unico), parcheggi dove vuoi (centro compreso) e tutto a portata di un giro a piedi. Le ultime case costruite (in centro) sono di ottima qualita' ma son tutte invendute perche' i costruttori credono di essere a Manahttan, pretendono ancora 5.000 eur/mq e la cosa tragica e' che fino al 2007 intere residenze son state vendute a quel prezzo e anche oltre. La fauna e' composta da borghesi piccoli piccoli (la famigerata classe media), l'immigrazione e' concentrata nel quartiere certosa, delinquenza quasi inesistente e hai pure la metropolitana. Certo che non e' il posto adatto se ti atteggi a mo' di artista, ma quelli (rincoglioniti come sono) li mandiamo tutti sui navigli.

 

  By: gianlini on Lunedì 16 Giugno 2014 07:43

Gano, guarda che Anti ABITA a San Donato....!!

 

  By: Ganzo il Magnifico on Lunedì 16 Giugno 2014 07:40

Anti, ma l' hai vista come è brutta San Donato?

Slava Cocaïnii!

 

  By: gianlini on Lunedì 16 Giugno 2014 05:41

io a Milano l'auto non la prendevo praticamente mai, arrivavo a piedi dappertutto dove mi serviva (esselunga, pasticceria, posta, banca, tabaccheria, ottico, medico, metropolitana)...certo cinema e teatro un po' più in centro, ma con scooter o bici, 15 minuti ed eri ovunque Giovanni, son d'accordo che prendere l'auto a Milano è scomodo e i tempi possono essere lunghi, ma per dover ricorrere all'auto e non poterci tranquillamente rinunciare, devi abitare davvero in qualche zona iper-periferica (tipo il gallaratese o san siro-trenno) ....oppure essere pigrissimo.... i ragazzi giovani ormai vanno tutti in giro in bici o al massimo in scooter

 

  By: Giovanni-bg on Lunedì 16 Giugno 2014 05:12

Forse qua c'è un equivoco. Quando parlo di Città intendo Milano, Roma. Napoli, Firenze, Torino Ecc. ecc.. Non parlo di Novara, Padova, Vicenza, Macerata ecc. ecc..: per me questa è provincia e non è certo in questi capoluoghi che i giovani "sognano" di andare. perchè alla fine quelli che vogliono "andare in città" di solito intendono Milano o Roma Napoli. Provate muovervi con l'auto in "città". E dire ah beh ma ci sono i mezzi pubblici è un'utopia perchè i mezzi pubblici a Milano non sono certo come a NY o Parigi. Ci sono zone dove con i mezzi pubblici non ci arrivi. Sempre che funzionino, sempre che non ci sia sciopero, sempre ce trovi un biglietteria aperta. Comunque da casa mia se devo andare a fare la spesa ci metto 3 minuti in auto al centro commerciale, 15 minuti per il multisalsa, 3 minuti per un distributore di carburante e in posta al massimo faccio 5 minuti di coda in 8 minuti sono in autostrada per andare dove mi pare. In banca la coda oramai non esiste più non c'è bisogno di dirlo. Tempi di questo tipo a Milano sono un'utopia (tranne che in banca)

 

  By: Acmen on Domenica 15 Giugno 2014 12:36

Ma non lo sanno che a Milano ci saranno solo extracomunitari in bolletta? IL NUOVO CENTRO COMMERCIALE VICINO A LINATE E ALL’IDROSCALO ............................ Lo sanno ..lo sanno ...! ma chissene...? mica mettono soldi loro....! l' importante è costruire per distribuire tangenti, prebende e poltrone, poi i Banksters passano tutto come crediti inesigibili o sofferenze un pò paga Pantalone al resto pensa Draghi con il Bazzoka dei Q.E. F.uck the € ..!

 

  By: antitrader on Domenica 15 Giugno 2014 11:45

Gian, questi si son bevuto il cervello. A San Donato (che non e' distante dall'idroscalo) hai a un tiro di schioppo il carrefour, la metro, 3 esselunga, leroy merlin, ipercoop, granbrico, grancasa, mediaworld, trony, billa, lydl e forse me ne dimentico qualcuno. Che siano in difficolta' lo vedi a occhio nudo: billa non aggiusta manco le porte scassate, il carrefour e' in avanzata fase di decomposizione, grancasa passa da una svendita all'altra, ipercoop e' messa bene solo perche' ha solo due anni di vita, etc...

 

  By: gianlini on Domenica 15 Giugno 2014 11:12

ma non lo sanno che a Milano ci saranno solo extracomunitari in bolletta? IL NUOVO CENTRO COMMERCIALE VICINO A LINATE E ALL’IDROSCALO Segrate, arrivano le Galeries Lafayette Lo shopping mall più grande d’Italia L’apertura è prevista tra il 2017 e il 2018. Il progetto, del gruppo Percassi e del colosso australiano Westfileld, sorgerà su un’area di 175 mila metri quadrati Il Westfield Milan, viene stimato, punta a un bacino di utenza di oltre 7 milioni di consumatori, con un potenziale di spesa di 4,9 miliardi. «Siamo entusiasti di dare il benvenuto al primo negozio Galeries Lafayette in Italia nel nuovo Westfield Milan - afferma Antonio Percassi, presidente di Stilo Immobiliare Finanziaria -. Il centro sorgerà in una zona chiave d’Italia, con un bacino domestico e turistico molto attraente per i retailer. Il reddito pro capite nella Regione supera la media europea del 35% ed attira mediamente ogni anno oltre 13 milioni di turisti

 

  By: XTOL on Sabato 14 Giugno 2014 05:11

tadaa! i politicastri hanno capito da che parte tira il vento e cercano di salire sul carro.. ^Il Consiglio Regionale approva il Progetto di Legge 342 per indire il Referendum per l'Indipendenza del Veneto#http://www.indipendenzaveneta.com/cronologia/il-consiglio-regionale-approva-342.html^ ...il Consiglio regionale – a maggioranza e con voto nominale – ha detto ‘sì’ all’indizione di un referendum sull’indipendenza, per chiedere ai veneti se sono favorevoli a fare del Veneto una “Repubblica indipendente e sovrana”. Ma con divisioni trasversali agli schieramenti e alla singole forze politiche. A votare a favore del referendum ‘indipendentista’, proposto da Stefano Valdegamberi (ex Udc ora Futuro Popolare) e dal gruppo consiliare della Lega, sono stati 30 consiglieri su 45 votanti... Il Consiglio regionale ha detto così l’ultima parola sul travagliato argomento della consultazione referendaria per un Veneto indipendente, dopo aver impegnato sul tema sei sedute nel giro di due anni: sfidando i rischi di una possibile impugnativa per illegittimità costituzionale o, come teme qualche giurista, addirittura dello scioglimento per ‘atti contrari alla costituzione’. L’assemblea legislativa del Veneto ha stabilito di indire il referendum entro sei mesi, in una data che sarà individuata con apposito provvedimento, chiamando al voto tutti i cittadini residenti in Veneto (bocciata la richiesta di IdV di far votare anche i veneti residenti all’estero). Il risultato sarà considerato valido se avranno votato la metà più uno degli aventi diritto. I costi della consultazione (quantificabili nell’ordine dei 14 milioni di euro) saranno sostenuti con erogazioni liberali e donazioni da parte di cittadini e imprese (Foggiato aveva proposto di destinare il 5 per mille dell’Irpef pagata dai veneti).

 

  By: Ganzo il Magnifico on Venerdì 13 Giugno 2014 17:58

Veramente io quando sono in città (piccola e ridente cittadina toscana) arrivo al supermercato in 5 minuti a piedi e quando sono in campagna ci arrivo in 5 minuti di macchina. Qui ho tutto vicino: l' ufficio, il club, la palestra, il supermercato, gli amici. Quando sono "in città" è tutto a portata di breve e salutare camminata. I figli hanno vicino la scuola, il campo da calcetto, la fumetteria, il bar (volendo anche la parrocchia, ma noi crediamo poco)... e tutto in sicurezza. E quando voglio fare due pieghe in moto in 5 minuti sono sulla Chiantigiana.

Slava Cocaïnii!

 

  By: gianlini on Venerdì 13 Giugno 2014 15:16

giovanni, forse volevi dire il contrario....;) è chi vive in provincia che passa delle ore nel traffico, anche solo per andare al supermercato chi vive in città avrà lo svantaggio di affollamento e smog, ma sicuramente spende un terzo del tempo negli spostamenti, e ha moltissimo a portata di qualche passo lo dico per esperienza, visto che fino a ottobre scorso abitavo a Milano e ora abito fuori non c'è proprio paragone quanto a qualità della vita (verde a parte, se vuoi)!!

 

  By: Giovanni-bg on Venerdì 13 Giugno 2014 11:49

Se ascolti i giovani, tutti vorrebbero fuggire e vivere in grandi città ------------ Ma per favore... Poi quando capiscono che perdono mediamente 1.5 ore al giorno della loro vita in mezzo al traffico o a fare code per qualunque cosa dai mezzi pubblici al supermercato ovvero 1 anno ogni 25 di vita a fare code.. rinsaviscono e scoprono che vivere in provincia dove c'è tutto quello che c'è in città (e costa meno) tranne il traffico e lo smog e in più hai un po' di verde che ti rilassa... si vive decisamente meglio. Oggi la maggior parte della gente che vive in città non ci vive per scelta di vita ma perchè ci è costretta principalmente per ragioni lavorative. Dei super ricchi oggi quasi nessuno vive più in città. Chi raggiunge un certo status economico la prima cosa che si fa è una bella villa forui città Poi magari mantiene un appartamento in città per ragioni logistiche se lì è il lavoro ma certo non sceglie la città per far crescere la famiglia. Oggi scegliere la città come ambiente ideale per costruirsi una famiglia è da folli.

 

  By: Tuco on Venerdì 13 Giugno 2014 11:08

Perfettamente in sincronia con il pensiero del Gianlini. Le case sperdute, belle o meno belle, con il calo demografico e stagnazione economica, hanno poco senso. Anche abitare nel mezzo alla toscana ha poco senso a meno che tu non abbia una azienda agricola produttiva. Piaccia o non piaccia, per questioni di lavoro e contrazione dei costi, logistica, svaghi, aeroporti, internet ultraveloce, sicurezza, etc. Il futuro prossimo è metropolitano. Se ascolti i giovani, tutti vorrebbero fuggire e vivere in grandi città, non parliamo degli aretini, perugini, senesi...

SLAVA UKRAINII !

 

  By: Paolo_B on Venerdì 13 Giugno 2014 07:27

Giovanni, gente che ci ha abitato mi ha detto che dovevi fare attenzione ad appoggiare i mobili alle pareti. Poteva darsi il caso che appoggiando una grossa credenza il muro, riempito di carta e stracci, cedesse e il mobile finisse per strada. Questo è anche il motivo per cui oggi i tedeschi apprezzano solo il nuovo con classe energetica qualificata, il resto, in germania, lo regalano. La nostra edilizia anni 60 non è a questi livelli però, dal punto di vista energetico, in alcuni casi siamo lì. Per tacere del livello estetico, ovviamente.

 

  By: Giovanni-bg on Venerdì 13 Giugno 2014 07:00

The cities of the east no longer imagine they can avoid demographic decline. Instead they seek to manage its consequences, and a few are inventing ways to shrink gracefully. Saxony-Anhalt, which suffered an acute shortage of apartments in communist times, has now destroyed some 45,000 homes with federal help. -------------- Paolo quelli li devono buttare giù per forza. Mai entrato in casermone costruito in epoca comunista? In una piazza di Tallin per esempio c'è una specie di bacheca museo, un cubo di plexiglass con all'interno una sezione tipica di un muro dei palazzi popolari costruiti dall'armata rossa anche ora sono stati tutti abbattuti. L'hanno messo per far vedere come erano fatti quei palazzi e ricordare perché è morta così tanta gente in crolli improvvisi.