UKRAINA e SANZIONI

 

  By: Paolo_B on Domenica 07 Agosto 2011 02:17

> nel 1980 erano 100 miliardi, nel 1994 1.000 miliardi e siamo ora a 1.900 miliardi -- cosa molto curiosa: 1900 miliardi diviso 100 miliardi fa 20 volte. Dal 1980 a oggi 20 volte. La curiosità è nel fatto che ho presente un immobile comprato nel 1979 per 300 milioni di lire e venduto nel 2007 per 3,2 milioni. Se non sbaglio ancora 20 volte. Una correlazione interessante.

Storia del debito italiano - GZ  

  By: GZ on Domenica 07 Agosto 2011 01:59

Guarda i numeri, nel 1969 avevamo 11 miliardi di euro (traslando dalle lire in euro) di Debito Pubblico, nel 1980 erano 100 miliardi, nel 1994 1.000 miliardi e siamo ora a 1.900 miliardi Il disastro come SPESA sono stati gli anni da metà anni '70 fino al 1992-1993, ma fino al 1984 non lo sentitivi il debito perchè 1) l'inflazione era al 10% annuo e la crescita al 2-3% annuo 2) perchè c'erano restrizioni ai movimenti di capitale, meno alternative di investimento anche. per cui quasi tutto il debito era in mano ad italiani Il disastro come COSTO DEL DEBITO però c'è ora perchè 1) l'inflazione è all' 1% annuo e la crescita dal 2007 è stata ZERO 2) Non ci sono restrizioni ai movimenti di capitale, ci sono alternative di investimento e metà del debito è in mano a stranieri

 

  By: Gano* on Domenica 07 Agosto 2011 01:52

> Lo ripeto: L'euro che salta è l'armageddon. E avevano pure fior fiore di economisti a disposizione... Mi chiedo se l' euro per noi non sia stato anche un grave errore politico oltre che economico. Il nord, economicamente molto piu' forte (teutonico, direbbe Gianlini) potrebbe essere tentato a seguire la Germania in un' unione monetaria e lasciare il debole sud con la svalutabile lira. Sarebbe il preludio alla divisione politica dell' Italia, e senza che nemmeno Bossi ci abbia messo lo zampino.

 

  By: Paolo_B on Domenica 07 Agosto 2011 01:49

> Per vedere se l' euro funziona basta aspettare che saltino anche Francia e Belgio a quel punto saltiamo tutti insieme. E anche ai tedeschi conviene fare karakiri perché se perdono contemporaneamente il mercato europeo e quello cinese (che i cinesi saltano se il suo maggiore cliente salta), sono fottuten. Lo ripeto: L'euro che salta è l'armageddon.

 

  By: Gano* on Domenica 07 Agosto 2011 01:43

> Grecia e Portogallo sono due paesini, e mettiamoli da parte. L' Irlanda da quando e' nell' euro ha smesso di esportare, di qui la sua crisi. L' Italia pure. La Spagna probabilmente saltava anche senza l' euro visto che non ha mai prodotto niente di utile o di significativo in tutta la sua storia. La Francia e' in deficit commerciale cronico da almeno un decennio. Guarda caso tirano solo Germania e Olanda per le cui economie l' euro e' stato fatto su misura. Questa discussione e' un po' come l' E-Cat di Rossi e Focardi. Per vedere se funziona basta aspettare dicembre. Per vedere se l' euro funziona basta aspettare che saltino anche Francia e Belgio.

 

  By: Paolo_B on Domenica 07 Agosto 2011 01:38

Gano, Grecia e Portogallo sono due paesini, e mettiamoli da parte. Vediamo gli altri. L'Italia non sta saltando. Non ha neppure incominciato a prendere misure serie per affrontare la situazione. E ne avrebbe da prendere... Non solo quelle per la produttività. Quelle certo sono da fare subito, ma dopo ci sono le misure - ad esempio - suggerite da Zaleski. E Zaleski i conti li sa fare bene. http://it.wikipedia.org/wiki/Romain_Zaleski Zaleski aveva suggerito un po' di giorni fa sul sole una sua versione di patrimoniale che colpendo solo i più ricchi cancellava di colpo il 20 per cento del debito pubblico (purtroppo non riesco a trovare l'articolo, probabilmente l'ho letto sul cartaceo). Con misure di questo tipo, se servissero oltre al cambiamento di regime per la produttività, la riduzione della spesa, e un'inflazione un po' più altina del pil, magari un 5 %, ed ecco che persino a pil negativo in 4 anni sei al debt/gdp dell'80 %. L'Irlanda invece si è fottuta solo per la questione del governo che è andato a garantire il sistema bancario. Dal punto di vista industriale rimane fortissima. Quindi può farcela. Non so bene la situazione spagnola, ma sappiamo che sono capaci di darci filo da torcere. Io la vedo possibile.

 

  By: GZ on Domenica 07 Agosto 2011 01:32

Spiace notare che Antitrader si inserisce ovunque nel forum per parlare sempre e solo e comunque di Berlusconi e del fatto che tutto il male del mondo dipende da lui (o meglio che al mondo esiste solo l'Italia ed è stata sempre governata da Berlusconi dal 1970 o 1975) Si ripete il gentile invito di parlare di Berlusconi nei topic appositi che non mancano (Si rinuncia invece a far notare che sono esistiti una ventina di governi dal 1970 o 1980 in poi con premier DeMita, Amato, Ciampi, Prodi, D'Alema... e anche quando era premier Cossiga c'era l'appoggio esterno del PCI...) Comunque per evitare che antitrader come al solito riduca il livello di discussione di qualunque argomento a quello del bar della stazione cito questo ^studio della Banca D'Italia#https://docs.google.com/viewer?url=http%3A%2F%2Fwww.bancaditalia.it%2Fpubblicazioni%2Fecono%2Fquest_ecofin_2%2Fqef_31%2FQEF_31.pdf^ che mostra che il DEBITO PUBBLICO E' UN PROBLEMA CHE SI RISOLVE FACILMENTE Guarda il secondo grafico, l'Inghilterra con la prima guerra mondiale ha avuto un aumento di debito pubblico dal 20 al 170% del PIL, poi è rimasto intorno al 160% per tutti gli anni '30 a causa della Depressione e poi si è completamente rovinata economicamente per distruggere la Germania arrivando al 250% del PIL di debito nel 1945

 

  By: Gano* on Domenica 07 Agosto 2011 01:29

A me pare impossibile che qualcuno possa restare nell' euro, a parte la Germania. Uno dopo l' altro salteranno tutti. Ma non lo vedete che mezzi stanno gia' saltando?

 

  By: Paolo_B on Domenica 07 Agosto 2011 01:28

> Paolo-B ma dove stà scritto che il disfacimnto dell' Euro sarebbe un disastro peggiore -- l'ho spiegato in un post precedente. Negli anni 80 e 90 aveva senso svalutare per produrre ed esportare di più. Ai tempi avevamo tecnologie e capacità industriali che altri non avevano, e svalutarci ci faceva temporaneamente una piccola Cina odierna. Allora in Cina c'erano i maoisti quelli veri, e gli altri del socialismo reale dalle magnifiche sorti e progressive che tenevano i loro paesi al di fuori della concorrenza. Oggi no. Oggi la nostra svalutazione al fine di far riprendere l'economia diventerebbe una gara al ribasso con gente nel mondo che sa lavorare e produrre, ha ingegneri e tecnologie come o forse più di noi, e più capitali. Oggi non è più la svalutazione a salvare il c lo. Oggi bisogna imparare dall'unico paese occidentale avanzato che è capace di tenere testa alla cina. Cioè la germania. Il modello da seguire è quello tedesco. Dobbiamo vincere con il modello tedesco. Non possiamo più vincere con le svalutazioni come allora. Questa volta se lo facciamo andiamo definitivamente a fondo. Forniremo colf e ragazze facili al resto del mondo. La svalutazione della lira invece che ripresa industriale porterebbe inflazione che colpisce i salari. E mentre le altre volte i salari poi seguivano subito, oggi invece con l'oriente industrializzato la gara sarebbe appena iniziata. Non rivedrete nelle nostre periferie tutte le aziendine a fare vestiti per il mondo (le ricordate le periferie ?). I vestiti per il mondo continueranno a farli i cinesi, soffrendo di più anche loro, perché anche loro dovendo andare a gara con noi avranno crisi. La spaccatura dell'euro, ancora, darà un colpo mortale all'industria tedesca e americana, perché incominceremo di nuovo a comprare auto economiche invece delle mini e bmw. Però stavolta alla fiat non va bene come allora. Compreremo anche le auto coreane e vietnamite. Ah ma mettiamo pure i dazi. Ecco, come diceva giustamente Krugman: 1937 1937 1937 Pregate che non si spacchi l'euro, altrimenti il decennio seguente al 29 sembrerà un paradiso al confronto.

 

  By: Gano* on Domenica 07 Agosto 2011 01:12

Ho smesso di interessarmi al fatto se il disfacimento dell' euro sia un bene o un male. Ho cominciato a pensare invece al fatto che sia una cosa inevitabile, e quindi come poterlo affrontare nel migliore dei modi. Se devo pero' esprimere un' opinione, penso che il disfacimento dell' euro ci salvera'. @ Gianlini: se la Grecia insegna qualcosa, il primo diktat di Trichet sara' quello di licenziare il 50% dei dipendenti pubblici o di dimezzargli lo stipendio.

 

  By: SpiderMars on Domenica 07 Agosto 2011 01:09

Gianlini, ma i diktat non sono mica verso i camerieri o politicanti di dx. e di sx. che dir si voglia , i Diktat sono: bisogna rendere gli uomini come delle formiche che incessantemente vanno su e giù per procurarci il cibo a noi...! cioè liberalizzare il mercato del Lavoro e dell' Acqua domani L' aria che respiri ed in pensione due giorni prima di morire...! Paolo-B ma dove stà scritto che il disfacimnto dell' Euro sarebbe un disastro peggiore ? la scritto S Agostino o è nella Bibbia forse ? quelli a rimetterci maggiormente sarebbero i Tedeschi quelli a guadagnarci maggiormente noi Italiani.

 

  By: Gano* on Domenica 07 Agosto 2011 00:44

Paolo_B> Ebbene, se l'euro si disfa non si ritorna al passato, Paolo_B> si va ad un futuro assai più buio. E' vero, si va verso un furturo diverso, ma non e' detto che sia piu' buio. Sono arrivato alla conclusione che l' euro non possa fare a meno di disfarsi. Siamo partiti dai paesi piu' deboli, Grecia, Spagna, Portogallo e Irlanda, ora e' la volta dell' Italia, poi tocchera' a Francia e Belgio. Alla fine rimarranno solo la Germania e l' Olanda. Non e' questione di essere pro o contro. Il suo disfacimento e' inevitabile. E' intrinseco alla sua stessa natura. Basta prepararsi ed aspettare.

 

  By: antitrader on Domenica 07 Agosto 2011 00:35

Noto con raccapriccio che la stronzata secondo la quale e' "l'elite finanziaria" che ha demolito l'Italia e altri paesi stia catturando le menti (poCo attrezzate) di tanti individui. Coma al solito solo Gianlini e pochi altri riescono ancora a mantenersi lucidi e discutere del concreto che e' sempre di una semplicita' sconcertante. E' ancora piu' stupefacente che orde di "ex" berlusconiani pur di non ammettere di essere i VERI RESPONSABILI della catastrofe italiana adesso si attaccano alle elite finanziarie che avrebbero impedito al loro campione di farci diventare tutti ricchi. Pablo (e altri), te sicuramente hai votato per il cavaliere, allora ti do una notizia che ti fa saltare sulla sedia: NEL DISASTRO ITALIANO TU (E GLI ALTRI) HAI PIU' RESPONSABILITA' DELLA BCE, DI GOLDMAN SACHS E DELLA FED. L'Italia e' ormai COMMISSARIATA e questo ancora auna volta fa gridare orde di cretini contro lo strapotere della finanza internazionale. La finanza internazionale sara' anche potente ma c'entra ben boco col disastro italiano, basti pensare che perfino uno come il cavaliere ci ha messo ben 17 anni per completarlo (il disastro). Del resto basta osservare gli avvenimenti di questi giorni: hai un signore sputtanato in tutto l'universo che si ostina a continuare a far danni (dice che lo ha eletto il popolo) coas dovrebbero fare i creditori in un simile contesto??? Ovvio che cercano di COMMISSARIARLO nei modi che le leggi gli consentono. Ormai siamo ridotti a un paese del nord africa con un sultano che pochi ancora vogliono ma che non ha alcuna intenzione di alzare le chiappe fino al compimento totale della sua mission: LA CATASTROFE DELL'ITALIA.

magna latrocinia - Paolo_B  

  By: Paolo_B on Sabato 06 Agosto 2011 19:23

Pablo >...se è vero che le democrazie sono imperfette -------------------------------- scusa se estrapolo questo pezzo, ma è il punto saliente. Se dobbiamo passare dal lato economico, nel senso della mera considerazione dell'essere, al piano del dover essere, ossia al piano morale, la mia visione è assai più pessimistica. A riguardo Agostino e la cristianità del medio evo aveva già detto tutto. I regni e i governi non sono altro che bande di ladroni, magna latrocinia. Il passo è da apprezzare in ogni sua parte e sfumatura: "che cosa sono gli Stati se non delle grandi bande di ladri? Perché anche le bande dei briganti che cosa sono se non dei piccoli Stati? È pur sempre un gruppo di individui che gerarchicamente organizzati, vincolati da un patto sociale, si dividono il bottino secondo la legge della convenzione. Se la banda malvagia aumenta con l'aggiungersi di uomini perversi, così che arriva a possedere territori, stabilire residenze, occupare città, sottomettere popoli, allora assume più apertamente il nome di Stato. Nome che gli è accordato ormai nella realtà dei fatti, non certo per la diminuzione dell'ambizione di possedere, quanto piuttosto da una maggiore sicurezza nell'impunità" http://www.scribd.com/doc/36734834/Government Ora, può sembrare sinistroido-mondialista dire che dal punto di vista economico e politico l'Europa è stata si grande ma nel latrocinio [*]. Ma non lo è. Infatti il sinistroide-mondialista occidentale ha come implicita l'idea noi-cattivi loro-buoni. Agostino sta invece dicendo che sono tutti cattivi, solo che alcuni sono più bravi ad essere cattivi. Di conseguenza qualsiasi mia considerazione sulle opportunità economiche e sugli avvenimenti correlati è semplicemente avulsa da ogni considerazione morale. E' una semplice osservazione di come vanno le cose. Di quali sarebbero le apocalittiche conseguenze di una fine del progetto euro. Cosa di cui nelle alte sfere sono consapevoli. Come dicevo a Gano, ai tempi io ero contrario all'euro. Ma tirarsi indietro è troppo costoso e i prospettati benefici non sono che ricordi del passato. Ebbene, se l'euro si disfa non si ritorna al passato, si va ad un futuro assai più buio. [*] Sottolineo che sto parlando del passato economico e politico europeo, e non del passato scientifico e filosofico. Sul piano scientifico l'Europa è stata sopra tutti. Sul piano filosofico è - a mio avviso - affiancata solo dall'India e una parte dell'oriente.

 

  By: pablo on Sabato 06 Agosto 2011 19:03

@ Paolo-B Ricordo che abbiamo fatto interessanti discussioni in passato e ricordo tuoi ottimi interventi. In questo caso non sono d'accordo però, perché se è vero che le democrazie sono imperfette, è anche vero che il tendere verso la democrazia rappresentativa di territori importanti ma non eccessivamente vasti è ciò che ha reso grande la civiltà occidentale prima dell'attuale declino. E comunque il problema è molto più vasto: e parte dall'incredibile ricchezza e possibilità di controllo delle elite per arrivare a una scientifica distruzione del tessuto sociale, cioè di noi stessi e delle nostre vite. Ma è un discorso un po' lungo come sai... @ Gianlini Io credo che tu abbia alcune buone ragioni, e quando segnalòi certe storture e certe schifezze sono del tutto d'accordo. Ma siamo su due piani differenti. Io posso essere come te schifato da certi maneggi della nostra politica. Sono schifato del tasso di criminalità nel nostro Paese, sono schifato dalle Mafie e dalle clientele. Ma, questo è il punto, il frullatore che ci hanno messo intorno ai cojones se ne strafrega delle province, se vogliono massacrarti lo fanno lo stesso. Favorendo la nascita e la crescita di generazioni politiche asservite, schiavizzate, impreparate, ricattate, i Moloch finanziari hanno di fatto controllato anche il declino dei vari Paesi. Stiamo crollando tutti, non solo l'Italia: si poteva crollare meno e meglio, questo lo sappiamo, ma non risolve niente. Perché quando accendono il frullatore possiamo solo cantare in falsetto.