UKRAINA e SANZIONI

 

  By: GZ on Mercoledì 17 Agosto 2011 05:32

-------------------- ....saccheggio che avrebbe fatto impallidire Attila: città bruciate, uomini uccisi, donne e ragazze violentate. Passando in questa maniera per la SIcilia, la Calabria e la Campania meridionale, come locuste... Garibaldi ordinò che l’artiglieria demolisse palazzo per palazzo ogni zona dove ci fosse stata resistenza nemica. Garibaldi,,, aveva una crudeltà ed una brama di sangue tale, che non avrebbe sfigurato nelle SS incaricate di uccidere gli ebrei nella Seconda Guerra Mondiale... ------------------ Questo è forse il motivo per cui il Mezzogiorno è rimasto indietro, perchè ci si culla nelle leggende consolatorie del tipo Garibaldi = Genghis Kahn che distrugge il prospero regno dei Borboni. Se Garibaldi fosse stato peggio delle SS e di Attila messi assieme come nelle favole copiate qui da chissà dove, forse non sarebbero arrivati da tutte le parti ad unirsi a lui, inclusi alcune migliaia di siciliani e meridionali. La spedizione dei "mille" ^è stata una guerra per modo di dire#http://it.wikipedia.org/wiki/Spedizione_dei_Mille^. Garibaldi ha vinto essenzialmente perchè molti passavano dalla sua parte o non combattevano, in molte battaglie i borbonici si sono arresi o si sono ritirati senza combattere. In ogni caso anche alcune migliaia di siciliani e meridionali si unirono quasi da subito a Garibaldi e in più c'erano questi simpatici generali napoletani che avevano l'abitudine di intascare tangenti e vendersi la battaglia, come oggi la partita di calcio. Gli episodi di ferocia in guerra ci sono quasi sempre, quando i francesi di Napoleone combattevano, con Murat, nel Meridione tagliavano gli insorti a pezzi per rappresaglia, Napoleone ad Acri ordinò un massacro di tutti i prigionieri egiziani ed arabi e impiegarono dei giorni a finirli tutti alla baionetta. In compenso gli spagnoli insorti contro Napoleone arrostivano vivi i francesi che catturavano e i russi li seppellivano fino alla testa per farli mangiare dai lupi La guerra di Garibaldi contro i Borboni è costata pochissime vittime, dell'ordine di 5mila morti in tutto contando ogni vittima civile incluso Bronte. Per un confronto nella guerra civile americana, che è dello stesso periodo, hanno avuto 600mila morti solo di soldati. Una volta passato lo stretto in pratica Garibaldi non dovette più combattere e ci fu un unica battaglia vera al Volturno, dove i borbonici erano sui 50mila e Garibaldi aveva la metà come numero di uomini A parte la storia di Garibaldi/Attila i dati che contavano all'epoca per misurare il progresso economico erano la produzione industriale, il reddito medio, l'analfabetismo, la rete stradale, l'export. Il debito publico anche, ma allora come la mettiamo con la Lombardia che con metà della popolazione del Mezzogiorno (4.5 milioni contro 8 o 9) aveva 151 milioni di debito contro 657 del Regno delle due Sicilie ? Il debito pubblico non rifletteva lo stato dell'economia come oggi, all'epoca il bilancio pubblico veniva speso per guerre. La Lombardia spendeva poco per la guerra per cui aveva un debito che in % del PIL era 1/3 del Regno delle Due Sicilie...Il Piemonte si era svenato per le guerre... ------------------------------- ^la siderurgia del Settentrione rappresentava lo 0,46 della produzione britannica mentre quella del Mezzogiorno era dello 0,04#http://lanostrastoria.corriere.it/2011/03/nord-senza-mercato-e-sud-pover.html^ ....al Sud, dove nel 1861 l’85 per cento della popolazione adulta era analfabeta, mentre in Piemonte il 50 per cento sapeva leggere e scrivere. È vero che con i Borbone si pagavano meno tasse (nel 1859, 16,11 di lire per abitante contro le 24,45 del regno sabaudo), ma è anche da considerare quanto poco si spendesse per il bene pubblico: nel Regno delle due Sicilie 0,23 lire pro capite per l’istruzione contro le 0,60 del Regno di Sardegna. il primo bilancio del regno unificato era di 2.402,3 milioni di lire, di cui 1.321 era il debito del Regno sabaudo, 657,8 quello del Regno delle due Sicilie, 219,3 della Toscana, 151,5 quello della LOMBARDIA

 

  By: marcb on Mercoledì 17 Agosto 2011 02:23

Scherzi? Grazie per il tuo contributo che e' stato apprezzatissimo! - Marco ------------------------------------------------------------------------------- Chiedo scusa per questi miei post, ma la prosopopea di certi Dr meritava che certe "inesattezze" fossero sottolineate. con questo ho chiuso e prometto di non reintervenire più sull'argomento

 

  By: Brutto Bacarospo on Martedì 16 Agosto 2011 23:57

Chiedo scusa per questi miei post, ma la prosopopea di certi Dr meritava che certe "inesattezze" fossero sottolineate. con questo ho chiuso e prometto di non reintervenire più sull'argomento

 

  By: Brutto Bacarospo on Martedì 16 Agosto 2011 23:52

Titolo: Contro Garibaldi. Appunti per demolire il mito di un nemico del Sud Autore: De Crescenzo Gennaro Editore: Il Giglio Collana: Saggi Descrizione A circa un secolo e mezzo dall'unificazione italiana, è necessario parlare di soldi rubati, saccheggi, popoli massacrati, paesi devastati, milioni di meridionali deportati verso paesi sperduti. E non ci sono alternative: o Garibaldi fece l'Italia unita con tutte le responsabilità e le conseguenze ancora vive sulla nostra pelle o non si capisce perché ne parliamo ancora e magari lo celebriamo per anniversari o bicentenari. Documenti o meglio prove alla mano, Garibaldi va riletto o meglio "processato" per la falsità del suo eroismo, per l'immoralità del suo comportamento (invase senza dichiarazione di guerra un regno pacifico), per i danni morali e materiali subiti dal Sud (con lui finì il tempo dei primati borbonici e iniziò una "questione meridionale" prima sconosciuta e tuttora irrisolta). O Garibaldi non sapeva nulla di quanto gli accadeva intorno, non si accorgeva che nel suo nome venivano imprigionate, torturate e massacrate migliaia di persone e non si potrebbe assolverlo in alcun modo; o Garibaldi era consapevole e artefice di tutto questo. In entrambi i casi ci si allontana per sempre dall'immagine di "eroe senza macchia e senza paura" diffusa dalla storiografia ufficiale.

 

  By: Giovanni-bg on Martedì 16 Agosto 2011 20:25

Hobi, Un po' OT non so se Lei è stato in oriente intendo Cina e sud est asiatico. Una delle prime cose che si nota quando si va là dopo qualche giorno sono le loro abitudini alimentari. E' veremnte incredibile quanto sono ossessionati dal mangiare e quanto mangiano Le posso assicurare che a mezzogiorno può anche scoppiare la 3° guerra mondiale ma loro devono andare pranzo e il pranzo dura minimo 1 ora e mezza. E la stessa cosa alle 18.30 per la cena. Le colazioni poi sono veramente pantagrueliche. Sicuramente il loro cibo è poco nutriente rispetto al nostro (niente olio, pochi grassi animali, poche proteine salvo la carne di maiale) e sicuramente nelle campagne la gente mangia poco. Ma chi lavora in città trangugia giornalmente quantità di cibo che per noi sono semplicemente assurde. Spendono una % del loro reddito per l'acquisto di cibo che è almeno 3 volte superiore a noi. E questo spiega anche perchè sono così ossessionati ed impauriti quando vedono che il prezzo degli alimentari aumenta. E questo non vale solo per la cina è la stessa cosa in Thailandia, Indonesia, Malesia ecc. Quindi non si può dire che mangiano poco per risparmiare, i risparmi li fanno in altre cose tipo acqusitano pochissimi medicinali, risparmiano sulle scarpe e sui vestiti, solo 1 su 4 si compra l'auto anche se se lo potrebbe permettere, comprano quasi nulla per la casa (arredamento es uppellettili vari) e soprattuto spendono nulla in manutenzione delle proprietà (tutto è provvisorio secondo la loro cultura non riparano nulla lasciano andare in degrado e quando il degrado è massimo abbattono e ricostruicono) Comunque causa inflazione come ho già scritto molte volte qui la capacità di risparmio delle famiglie cinesi da circa 2 anni è praticamente azzerata.

 

  By: Brutto Bacarospo on Martedì 16 Agosto 2011 19:51

GZ wrote: ---------------------------------------------------------------------------------------- Comnque non si possono avere discussioni sulla base di favole folkloristiche patetiche --------------------------------------------------------------------------------------- e non posso non sottoscrivere quanto scritto dall'illustre Dr.GZ “Chiunque di noi a scuola ha studiato la storia dell’unificazione dell’Italia, di cui il 5 maggio cominciano le commemorazioni. Riepiloghiamola brevemente. 1000 eroici patrioti italiani salpano da Quarto il 5 maggio 1860, a bordo di tre navi, requisite alla bell’e meglio. Alla loro testa, Giuseppe Garibaldi, integerrimo eroe. Viaggiano fino a Marsala, dove sbarcano tra ali adoranti di folla, che non aspettano altro per liberarsi dell’oppressore borbonico. COsì Garibaldi trasforma questi contadini in soldati perfettamente addestrati e li porta quasi senaz colpo ferire fino a Gaeta, dove scoffiggono i borbonici. Poi l’incontro sul Garigliano e a Teano con Vittorio Emanuele, sceso alla testa dell’esercito per impedire che l’eroe dei due mondi attaccasse Roma, dove accetta di fermarsi con il celebre “Obbedisco”. Ci manca solo la formula del “E vissero tutti felici e contenti” e poi la favola è perfetta. Perchè è tutto falso. Si tratta di una favoletta inventata sotto il fascismo per rafforzare il patriottismo ed evitare, in caso di guerra, le tante diserzioni che avevano funestato l’esercito italiano nella Prima Guerra Mondiale, che aveva visto intere squadre che disertavano ed andavano tra le file degli austriaci. Vediamo di raccontare qualche verità. La flotta che partì da Quarto era formata decisamente da più navi di quelle che si dice. Infatti doveva trasportare i 40 mila mercenari (per lo più tedeschi e ungheresi, gli italiani erano un migliaio o poco più) destinati ad invadere la Sicilia; numerosi cannoni leggeri, per accompagnare gli attacchi della fanteria; e le armi. Perchè non è affatto vero che i garibaldini erano male armati. Anzi, nel 1861 sul Times uscì un articolo che dimostrava che erano stati acquistati per i garibaldini 25 mila fucili Enfield P-53, i migliori dell’epoca, insieme a oltre 3 milioni di proiettili. Inoltre le navi da trasporto erano difese dalle navi da guerra inglesi, che le scortarono per tutto il viaggio. Quando questa imponente flotta arrivò a Marsala, per i siciliani fu l’ennesima lotta per la sopravvivenza: i più fortunati fuggirono e si nascosero, gli altri furono vittima di un saccheggio che avrebbe fatto impallidire Attila: città bruciate, uomini uccisi, donne e ragazze violentate. Passando in questa maniera per la SIcilia, la Calabria e la Campania meridionale, come locuste, i garibaldini arrivarono in prossimità di Napoli. Garibaldi ordinò che l’artiglieria demolisse palazzo per palazzo ogni zona dove ci fosse stata resistenza nemica. Perchè anche questo non si dice mai. Garibaldi non era l’eroe di cui si parla sempre. Era un ottimo stratega, ma aveva una crudeltà ed una brama di sangue tale, che non avrebbe sfigurato nelle SS incaricate di uccidere gli ebrei nella Seconda Guerra Mondiale. Ma per fortuna i borbonici ci tenevano alla città e quindi si ritirarono nella fortezza di Capua, dove resistettero fino alla sconfitta. Quando poi Garibaldi fu fermato dall’esercito sabaudo, disse il famoso “obbedisco” perchè aveva poche alternative. Era alla testa di un esercito che ormai cominciava a pagare l’attrito della guerra prolungata: erano pochi, le munizioni scarseggiavano, perchè Cavour conosceva i suoi polli e da parecchio non mandava rifornimenti ai garibaldini, e quindi non avrebbero potuto far fronte al freschissimo esercito sardo, che aveva conquistato tutta l’Italia senza mai incontrare alcuna opposizione. Quindi dovette l’Eroe dei Due Mondi, abbassò la testa e rinunciò. Ma anche dopo fu odiato da tutti, tanto che quando entrò in Parlamento fu ostracizzato da tutti. A questo punto, finiti gli insulti di tutti coloro che ritengono questa ricostruzione falsa, si dirà: ma almeno la parte di Cavour, dell’Unità di Italia e di tutto il resto è vera. Invece no, sono anche qua tutte balle sesquipedali (balle enormi, per chi non conosce il termine, ndr). In realtà la considerazione era puramente strategica. Cavour sapeva che se la Francia e l’Impero Austro-Ungarico si fossero alleate, il Regno di Sardegna sarebbe rimasto schiacciato. Quindi bisognava acquisire spazio ed allontanare la Capitale dai confini. Come misura temporanea mandò la propria cugina, l’allora 16enne COntessa di Castiglione, a prostituirsi presso Napoleone III, che allora guidava la Francia. Ma la cosa durò poco e quindi prese in esame altre possibilità; per esempio quella del sud Italia dove a parte i borbonici erano tutti territori facilmente conquistabili. Anche lo Stato Pontificio, territorialmente molto esteso, non aveva un esercito preoccupante. C’era solo il Regno Borbonico da sconfiggere, che all’epoca era uno dei migliori dell’Europa: bassa tassazione, economia ben tenuta, con un giusto mix di agricoltura e industria, una buona burocrazia. Ma un esercito debole e mal tenuto, dato che i borbonici facevano affidamento sul fatto che chiunque li avesse attaccati avrebbe segnalato le loro intenzioni dovendo attraversare l’Italia. Il calcolo era sbagliato e la storia l’ha dimostrato.

 

  By: Brutto Bacarospo on Martedì 16 Agosto 2011 19:34

in alcuni land tedesci si lavora già 35 ore

 

  By: hobi on Martedì 16 Agosto 2011 19:21

Anti è stimolante nelle sue boutade. A me personalmente piace perchè mi consente di sistemare logicamente quello che dice e ,soprattutto, di definirne il perimetro. Sicuramente i tedeschi potrebbero lavorare meno ,ma non la metà. Prendiamo il loro avanzo commerciale che sarà al massimo il 10% del Pil( metto questo dato ad capocchiam ),lo dimezziamo perchè bisogna anche pensare alle vacche magre e poi perchè conviene avere risparmio per poter dare lavoro alle future generazioni,e rimane un 5%. Ecco questo numero è realistico sul minore lavoro dei tedeschi a parità di reddito. Ma siamo sicuri che questo lo vogliano solo gli avidi capitalisti e non il popolo tedesco ? Mah !! Ed ora la Cina. Qui il discorso è di altro tipo e semplicissimo. I cinesi hanno un grande problema : dare lavoro a 400 milioni di persone che dalle campagne vogliono venire in città. Loro perciò sono obbligati a risparmiare. Molti non sanno che una nazione ha due soli modi per risparmiare : investimenti diretti ed esportazioni. I cinesi fanno l'uno e l'altro. E per questo lavorano tanto e mangiano poco. Hobi

 

  By: Giovanni-bg on Martedì 16 Agosto 2011 18:19

Mi scusi ma allora la gloriosa classe proleataria che governa la Cina perchè continua ad affamare la propria gente tenendo basso il RMB artificialmente? delle due l'una. O esportare non così negativo per l'economia nazionale e il benessere del popolo oppure la classe proletaria quando va al governo affama i propri simili. Tertium non datur

 

  By: antitrader on Martedì 16 Agosto 2011 17:20

IL rallentamento della Germania non e' un fatto negativo, va invece nella giusta direzione di superare il buco teorico che esiste nel capitalismo il quale per stare in piedi dovrebbe crescere all'infinito. Quando hai troppe esportazioni non fai altro che far lavorare il tuo popolo a vantaggio dei paesi importatori (che magari ti pagano carta straccia quale puo' diventare il dollaro) e a vantaggio di pochi lestofanti indigeni quali i grandi industriali che si appropriano del plusvalore prodotto dalla Gloriosa Classe del tuo paese. In effetti il giochetto e' ancora piu' subdolo, importi milioni di lavoratori che in Germania sono lavoratori veri e non lavavetri o vu' cumpra' e li metti a lavorare nelle fabbriche per produrre ricchezza reale (mercedes, bmw, audi etc...) per i paesi nei quali esporti e ricchezza finanziaria per i padroni delle ferriere. Alla luce di queste considerazioni, se ci si riflette bene, si scopre che i paesi meno furbi son proprio quelli che esportano prodotti di pregio e importano lavoratori dall'estero con tutto quello che ne segue e consegue. I tedeschi potrebbe benissimo dimezzare l'orario di lavoro a parita' di reddito e conservate a tempo indeterminato l'attuale standard di vita, l'unico effetto "indesiderato" sarebbe il minor arricchimento della classe dei lestofanti che esiste in ogni nazione.

 

  By: Giovanni-bg on Martedì 16 Agosto 2011 17:05

Tempo fa avevo scitto su questo forum che "the next is France" e infatti poi si è visto Ora è chiaro che "the next is Germany", e fin qui credo che ci si arrivi abbastastanza facilmente. Mi è però balenata l'idea che in effetti la Germania può esssere il target finale di tutta sta buriana fin dall'inizio ovvero che le altre nazioni sono state attaccate per indebolire la Germania ai fianchei (banche) per poi attacarla nel momento di maggiore fragilità frontalmente. Momento che potrebbe essere anche questo (se fossi in loro tenterei l'attacco finale entro Agosto) E la mia idea è che Merkel o no il massaggio che gli faranno continuerà finchè non accetteranno i famosi Eurobond oppure qualcosa d'altro Che forse i banchieri di NY per qualche calcolo complicato che ancora mi sfuggie vogliono smontare i Bund per costruire gli eurobond? Certo che giratela come volete ma gli eurobond sarebbero un bel costo per il popolo tedesco (sono disposti al bagno di sangue?) Secondo me ci starebbe anche visto i vantaggi che hanno avuto dall'euro però un conto è convincerli che è meglio così per il bene comune (molto tremontianamente) un altro è metterli con le spalle al muro. Non vorrei che quelli poi fanno qualche sporposito tipo uscire dall'euro :-)

 

  By: SpiderMars on Martedì 16 Agosto 2011 15:05

i savoia, i quali, se avessero dovuto contare sulle proprie forze, nel regno delle due sicilie non avrebbero potuto mettere piede neanche per andare a fare una vacanza a capri. __________________________________________ Clap Clap clap..! quei Post me li sono salvati grazie B.B....! e sono un Settentrionale..! infatti i Fratelli D' Italia sarebbero stati fondati da una Banda di Filibustieri per gli Interessi dei Savoia e dei Banchieri, purtroppo alla fine ci abbiamo rimesso tutti e se osserviamo bene da chi è governata l' Italia odierna sono gli stessi Filibustieri malfattori che tanto osannano l' unità d' italia e ci hanno portato con le pezze al Kul. quando quelle " le Pezze al Kul" al confronto li avevano le superpotenze Europee se li paragoniamo ai nostri splendori di quando eravamo divisi.

 

  By: Brutto Bacarospo on Lunedì 15 Agosto 2011 21:09

Vittorio Sacchi, amico del Conte di Cavour, direttore delle contribuzioni e del catasto del Regno di Sardegna, mandato a Napoli dal Ministero piemontese per regolare e governare le finanze napoletane dal 1° aprile al 31 ottobre del 1861. Riferisce il Sacchi nella sua relazione al governo piemontese:” Il sistema di percezione della fondiaria era incontrastabilmente il più spedito, semplice e sicuro che si avesse forse in Italia. Lo Stato, senza avervi quella minuziosa ingerenza, che vi ha in Francia e nelle antiche Province del Piemonte, ove si fece perfino intervenire il potere legislativo nella spedizione degli avvisi di pagamento, aveva assicurato a periodi fissi e ben determinati l’incasso del tributo, colle più solide garanzie contro ogni malversazione per parte di contabili.” Il Sacchi rimase a bocca aperta sfogliando e catalogando le leggi fiscali del Reame. Studi di economisti di prim’ordine, il cav. Medici, Ludovico Bianchini e più tardi Agostino Magliani, considerati tra le menti più eccelse nel campo economico e finanziario del tempo, avevano modellato il sistema fiscale borbonico ritenuto ottimo dal Sacchi che ne ammirava la semplicità dei sistemi di riscossione, che ne lodava il sistema di tesoreria e a cui voleva modellare il servizio del debito pubblico nazionale:”... In una parola, nei diversi rami dell’amministrazione delle finanze napoletane si trovano tali capacità di cui si sarebbe onorato ogni qualunque più illuminato governo...”( F.S. Nitti, Ibidem, pag. 484-485

 

  By: Brutto Bacarospo on Lunedì 15 Agosto 2011 17:26

l'inghilterra era la prima potenza mondiale, la francia la seconda, il regno delle due sicilie stava all'inghilterra e alla francia come l'italia oggi sta agli usa ed alla cina. l'oro che servi a corrompere l'esercito, l'armata del mare e le polizie non veniva certo da torino ma dall'inghilterra e dalla francia, inghilterra che essendo la superpotenza mondiale aveva una capacità strategica militare nonche di "intelligence" ben superiore oltre che una disponibilità aurea e comunque interessi tali da giustificare un pesante esborso per liberarsi della minaccia della marina militare e sopratutto commerciale del regno delle due sicili nel meditteraneo. per concludere, il regno delle due sicilie crollo perchè le prime due superpotenze si volevano liberare dei borboni, della marina commerciale e dell'armata del mare del regno delle due sicilie e per ottenere ciò usarano i savoia, i quali, se avessero dovuto contare sulle proprie forze, nel regno delle due sicilie non avrebbero potuto mettere piede neanche per andare a fare una vacanza a capri.

 

  By: Brutto Bacarospo on Lunedì 15 Agosto 2011 17:22

anche a me viene da ridere quando vedo qualcuno arrampicarsi sugli specchi. lei ha scritto "Il fatto che sia stato il Piemonte a conquistare tutta l'Italia è un indizio sicuro che era più organizzato, tecnicamente più avanzato e più efficiente." ora questo è semplicemente falso, il piemonte ha potuto conquistare il regno perchè appoggiato da inghilterra e francia. che il piemonte fosse più avanzato e più efficiente non c'è prova, anzi c'è la prova contraria e ciò che a parigi all'esposizione mondiale di pochi anni prima l'invasione il regno veniva definita come la terza nazione di europa dopo francia e germania per sviluppo industriale. in quanto all'organizzazione, quella sabauda era di stampo napoleonico e quindi molto pesante, quella borbonica molto leggera, ma anche qui possiamo avere la prova che non fosse meglio organizzata: un ministro piemontese del governo cavour unitario in uno scritto a cavour gli fa notare che il modello sabaudo stava facendo disastri non solo nel sud ma ovunque applicato, anche al centro nord ed indicava nel modello borbonico un modello da seguire. chiudo qui e vado alla ricerca di quel ministro