UKRAINA e SANZIONI

 

  By: Brutto Bacarospo on Mercoledì 17 Agosto 2011 23:19

qualcuno wrote: "la siderurgia del Settentrione rappresentava lo 0,46 della produzione britannica mentre quella del Mezzogiorno era dello 0,04" è un dato dell italia nazione dovela fabrica di mongiana era gia stata chiusa e trasferita da un pezzo l'unico dato vero riguarda i chilometri di strade, molto più sviluppati nel nord, ma questo è normale per un paese mezzo francese, ungarico, e comunque confinante con la grande europa, quindi le strade erano l'unico mezzo di percorribilità tra le varie città, mentre ne regno delle due sicilie, che era un regno al centro del mediterraneo, e penisulare,circondato dai mari, una volta sistemate le vie di comunicazione principali, si investi nella marina, infatti il regno aveva la terza marina d'europa e la prima in italia, per non parlare delle navi, in oltre ogni città di mare aveva un porto internazionale, quindi si spese tanto nella marina unico mezzo di comunicazione con gli altri stati,per gli scambi dei commerci, e nonostante tutto si fecero anche tante strade che in proporzione con l'italia unità non sono affatto aumentate nella stessa maniera

 

  By: baro on Mercoledì 17 Agosto 2011 21:19

E' vero , molte delle cose citate sono vere , documentate , i primati industriali e culturali etc etc ... ma , il punto è ,che questo era il passato , che come dopo la II guerra è stato raccontato di tutto a favore dei vincitori , rendendo impossibile per certi argomenti (ebrei etc ) anche il solo discuterne , e metterne in discussione alcune forzature .... ma se si va a guardare , i fautori , gli ideatori , i finanziatori di quell'opera di colonizzazione , attuata tramite aggressione ad uno stato sovrano , hanno le stesse radici culturali , di coloro che stanno distruggendo l'occidente ,ne sono i progenitori ... illuministi ,rivoluzionari, elite finanziarie anglosassoni , socialisti , repubblicani , massoneria ... tutto quel ciarpame che detesta il mondo in cui vive , in cui s'è ingrassato fino a ritenerlo imperfetto ... gli ottimati che prevedevano un mondo migliore , un uomo nuovo ... ma , che possiamo fare ora per risolvere in via definitiva il problema meridionale , che si è trasformato nel problema Italia , nel problema debito insostenibile ? forse è giunto il momento davvero di pensare a una separazione consensuale come auspicava G.Miglio e come ribadito in questi giorni da Zulin , a costo di accollare la maggior parte del debito al nord , una parte al centro e zero al sud ...

 

  By: Brutto Bacarospo on Mercoledì 17 Agosto 2011 17:31

Bilancia Commerciale degli antichi stati italiani Regno delle Due Sicilie Lit. (1861) +40.768.374 Lombardia Lit. (1861) +42.453.383 Umbria e Marche Lit. (1861) +11.359.704 Piemonte Lit. (1861) -84.972.630

 

  By: Brutto Bacarospo on Mercoledì 17 Agosto 2011 14:42

a proposito di export, siderurgia ed efficienza: Nel 1861, al momento dell'unità, vi erano tre fabbriche in Italia in grado di produrre locomotive: Pietrarsa e Guppy nelle Due Sicilie ed Ansaldo a Genova: l'efficienza e la concorrenzialità delle aziende del Sud è comprovata dal fatto che prima dell'unità esportassero in Toscana e anche in Piemonte (nel 1846 nelle Officine di Pietrarsa furono realizzate sette locomotive per il Regno di Sardegna: Pietrarsa, Corsi, Robertson, Vesuvio, Maria Teresa, Etna e Partenope) 9. Cfr. Il centenario delle ferrovie italiane 1839-1939 (Pubblicazione celebrativa delle FF.SS.), Roma 1940, pp.106,137 e 139

 

  By: Brutto Bacarospo on Mercoledì 17 Agosto 2011 10:31

Valore oro della moneta degli antichi stati italiani al momento dell’annessione Milioni di lire - oro Due Sicilie 445,2 Lombardia 8,1 Ducato di Modena 0,4 Parma e Piacenza 1,2 Roma (1870) 35,3 Romagna, Marche e Umbria 55,3 Piemonte 27,0 Toscana 85,2 Venezia (1866) 12,7 TOTALE 670,4

 

  By: Brutto Bacarospo on Mercoledì 17 Agosto 2011 10:27

Andamento del debito pubblico nel Regno di Napoli e in Piemonte REGNO DI NAPOLI PIEMONTE Debito a tutto il 1847 Lire 317.475.000 168.530.000 Debito a tutto il 1859 Lire 411.475.000 1.121.430.000 Incremento nel periodo 29,61% 565,42% Interessi sul D.P.Lire 22.847.628 67.974.177,1 Popolazione residente 6.970.018 4.282.553 Debito pro-capite Lire 59,03 261,86 Reddito pro-capite REGNO DI NAPOLI + PIEMONTE Lire 291 PIL Lire 2.620.860.700 1.610.322.220 D.P./PIL 16,57% 73,86% Interessi D.B./PIL 0,87% 4,22%

 

  By: GZ on Mercoledì 17 Agosto 2011 05:32

-------------------- ....saccheggio che avrebbe fatto impallidire Attila: città bruciate, uomini uccisi, donne e ragazze violentate. Passando in questa maniera per la SIcilia, la Calabria e la Campania meridionale, come locuste... Garibaldi ordinò che l’artiglieria demolisse palazzo per palazzo ogni zona dove ci fosse stata resistenza nemica. Garibaldi,,, aveva una crudeltà ed una brama di sangue tale, che non avrebbe sfigurato nelle SS incaricate di uccidere gli ebrei nella Seconda Guerra Mondiale... ------------------ Questo è forse il motivo per cui il Mezzogiorno è rimasto indietro, perchè ci si culla nelle leggende consolatorie del tipo Garibaldi = Genghis Kahn che distrugge il prospero regno dei Borboni. Se Garibaldi fosse stato peggio delle SS e di Attila messi assieme come nelle favole copiate qui da chissà dove, forse non sarebbero arrivati da tutte le parti ad unirsi a lui, inclusi alcune migliaia di siciliani e meridionali. La spedizione dei "mille" ^è stata una guerra per modo di dire#http://it.wikipedia.org/wiki/Spedizione_dei_Mille^. Garibaldi ha vinto essenzialmente perchè molti passavano dalla sua parte o non combattevano, in molte battaglie i borbonici si sono arresi o si sono ritirati senza combattere. In ogni caso anche alcune migliaia di siciliani e meridionali si unirono quasi da subito a Garibaldi e in più c'erano questi simpatici generali napoletani che avevano l'abitudine di intascare tangenti e vendersi la battaglia, come oggi la partita di calcio. Gli episodi di ferocia in guerra ci sono quasi sempre, quando i francesi di Napoleone combattevano, con Murat, nel Meridione tagliavano gli insorti a pezzi per rappresaglia, Napoleone ad Acri ordinò un massacro di tutti i prigionieri egiziani ed arabi e impiegarono dei giorni a finirli tutti alla baionetta. In compenso gli spagnoli insorti contro Napoleone arrostivano vivi i francesi che catturavano e i russi li seppellivano fino alla testa per farli mangiare dai lupi La guerra di Garibaldi contro i Borboni è costata pochissime vittime, dell'ordine di 5mila morti in tutto contando ogni vittima civile incluso Bronte. Per un confronto nella guerra civile americana, che è dello stesso periodo, hanno avuto 600mila morti solo di soldati. Una volta passato lo stretto in pratica Garibaldi non dovette più combattere e ci fu un unica battaglia vera al Volturno, dove i borbonici erano sui 50mila e Garibaldi aveva la metà come numero di uomini A parte la storia di Garibaldi/Attila i dati che contavano all'epoca per misurare il progresso economico erano la produzione industriale, il reddito medio, l'analfabetismo, la rete stradale, l'export. Il debito publico anche, ma allora come la mettiamo con la Lombardia che con metà della popolazione del Mezzogiorno (4.5 milioni contro 8 o 9) aveva 151 milioni di debito contro 657 del Regno delle due Sicilie ? Il debito pubblico non rifletteva lo stato dell'economia come oggi, all'epoca il bilancio pubblico veniva speso per guerre. La Lombardia spendeva poco per la guerra per cui aveva un debito che in % del PIL era 1/3 del Regno delle Due Sicilie...Il Piemonte si era svenato per le guerre... ------------------------------- ^la siderurgia del Settentrione rappresentava lo 0,46 della produzione britannica mentre quella del Mezzogiorno era dello 0,04#http://lanostrastoria.corriere.it/2011/03/nord-senza-mercato-e-sud-pover.html^ ....al Sud, dove nel 1861 l’85 per cento della popolazione adulta era analfabeta, mentre in Piemonte il 50 per cento sapeva leggere e scrivere. È vero che con i Borbone si pagavano meno tasse (nel 1859, 16,11 di lire per abitante contro le 24,45 del regno sabaudo), ma è anche da considerare quanto poco si spendesse per il bene pubblico: nel Regno delle due Sicilie 0,23 lire pro capite per l’istruzione contro le 0,60 del Regno di Sardegna. il primo bilancio del regno unificato era di 2.402,3 milioni di lire, di cui 1.321 era il debito del Regno sabaudo, 657,8 quello del Regno delle due Sicilie, 219,3 della Toscana, 151,5 quello della LOMBARDIA

 

  By: marcb on Mercoledì 17 Agosto 2011 02:23

Scherzi? Grazie per il tuo contributo che e' stato apprezzatissimo! - Marco ------------------------------------------------------------------------------- Chiedo scusa per questi miei post, ma la prosopopea di certi Dr meritava che certe "inesattezze" fossero sottolineate. con questo ho chiuso e prometto di non reintervenire più sull'argomento

 

  By: Brutto Bacarospo on Martedì 16 Agosto 2011 23:57

Chiedo scusa per questi miei post, ma la prosopopea di certi Dr meritava che certe "inesattezze" fossero sottolineate. con questo ho chiuso e prometto di non reintervenire più sull'argomento

 

  By: Brutto Bacarospo on Martedì 16 Agosto 2011 23:52

Titolo: Contro Garibaldi. Appunti per demolire il mito di un nemico del Sud Autore: De Crescenzo Gennaro Editore: Il Giglio Collana: Saggi Descrizione A circa un secolo e mezzo dall'unificazione italiana, è necessario parlare di soldi rubati, saccheggi, popoli massacrati, paesi devastati, milioni di meridionali deportati verso paesi sperduti. E non ci sono alternative: o Garibaldi fece l'Italia unita con tutte le responsabilità e le conseguenze ancora vive sulla nostra pelle o non si capisce perché ne parliamo ancora e magari lo celebriamo per anniversari o bicentenari. Documenti o meglio prove alla mano, Garibaldi va riletto o meglio "processato" per la falsità del suo eroismo, per l'immoralità del suo comportamento (invase senza dichiarazione di guerra un regno pacifico), per i danni morali e materiali subiti dal Sud (con lui finì il tempo dei primati borbonici e iniziò una "questione meridionale" prima sconosciuta e tuttora irrisolta). O Garibaldi non sapeva nulla di quanto gli accadeva intorno, non si accorgeva che nel suo nome venivano imprigionate, torturate e massacrate migliaia di persone e non si potrebbe assolverlo in alcun modo; o Garibaldi era consapevole e artefice di tutto questo. In entrambi i casi ci si allontana per sempre dall'immagine di "eroe senza macchia e senza paura" diffusa dalla storiografia ufficiale.

 

  By: Giovanni-bg on Martedì 16 Agosto 2011 20:25

Hobi, Un po' OT non so se Lei è stato in oriente intendo Cina e sud est asiatico. Una delle prime cose che si nota quando si va là dopo qualche giorno sono le loro abitudini alimentari. E' veremnte incredibile quanto sono ossessionati dal mangiare e quanto mangiano Le posso assicurare che a mezzogiorno può anche scoppiare la 3° guerra mondiale ma loro devono andare pranzo e il pranzo dura minimo 1 ora e mezza. E la stessa cosa alle 18.30 per la cena. Le colazioni poi sono veramente pantagrueliche. Sicuramente il loro cibo è poco nutriente rispetto al nostro (niente olio, pochi grassi animali, poche proteine salvo la carne di maiale) e sicuramente nelle campagne la gente mangia poco. Ma chi lavora in città trangugia giornalmente quantità di cibo che per noi sono semplicemente assurde. Spendono una % del loro reddito per l'acquisto di cibo che è almeno 3 volte superiore a noi. E questo spiega anche perchè sono così ossessionati ed impauriti quando vedono che il prezzo degli alimentari aumenta. E questo non vale solo per la cina è la stessa cosa in Thailandia, Indonesia, Malesia ecc. Quindi non si può dire che mangiano poco per risparmiare, i risparmi li fanno in altre cose tipo acqusitano pochissimi medicinali, risparmiano sulle scarpe e sui vestiti, solo 1 su 4 si compra l'auto anche se se lo potrebbe permettere, comprano quasi nulla per la casa (arredamento es uppellettili vari) e soprattuto spendono nulla in manutenzione delle proprietà (tutto è provvisorio secondo la loro cultura non riparano nulla lasciano andare in degrado e quando il degrado è massimo abbattono e ricostruicono) Comunque causa inflazione come ho già scritto molte volte qui la capacità di risparmio delle famiglie cinesi da circa 2 anni è praticamente azzerata.

 

  By: Brutto Bacarospo on Martedì 16 Agosto 2011 19:51

GZ wrote: ---------------------------------------------------------------------------------------- Comnque non si possono avere discussioni sulla base di favole folkloristiche patetiche --------------------------------------------------------------------------------------- e non posso non sottoscrivere quanto scritto dall'illustre Dr.GZ “Chiunque di noi a scuola ha studiato la storia dell’unificazione dell’Italia, di cui il 5 maggio cominciano le commemorazioni. Riepiloghiamola brevemente. 1000 eroici patrioti italiani salpano da Quarto il 5 maggio 1860, a bordo di tre navi, requisite alla bell’e meglio. Alla loro testa, Giuseppe Garibaldi, integerrimo eroe. Viaggiano fino a Marsala, dove sbarcano tra ali adoranti di folla, che non aspettano altro per liberarsi dell’oppressore borbonico. COsì Garibaldi trasforma questi contadini in soldati perfettamente addestrati e li porta quasi senaz colpo ferire fino a Gaeta, dove scoffiggono i borbonici. Poi l’incontro sul Garigliano e a Teano con Vittorio Emanuele, sceso alla testa dell’esercito per impedire che l’eroe dei due mondi attaccasse Roma, dove accetta di fermarsi con il celebre “Obbedisco”. Ci manca solo la formula del “E vissero tutti felici e contenti” e poi la favola è perfetta. Perchè è tutto falso. Si tratta di una favoletta inventata sotto il fascismo per rafforzare il patriottismo ed evitare, in caso di guerra, le tante diserzioni che avevano funestato l’esercito italiano nella Prima Guerra Mondiale, che aveva visto intere squadre che disertavano ed andavano tra le file degli austriaci. Vediamo di raccontare qualche verità. La flotta che partì da Quarto era formata decisamente da più navi di quelle che si dice. Infatti doveva trasportare i 40 mila mercenari (per lo più tedeschi e ungheresi, gli italiani erano un migliaio o poco più) destinati ad invadere la Sicilia; numerosi cannoni leggeri, per accompagnare gli attacchi della fanteria; e le armi. Perchè non è affatto vero che i garibaldini erano male armati. Anzi, nel 1861 sul Times uscì un articolo che dimostrava che erano stati acquistati per i garibaldini 25 mila fucili Enfield P-53, i migliori dell’epoca, insieme a oltre 3 milioni di proiettili. Inoltre le navi da trasporto erano difese dalle navi da guerra inglesi, che le scortarono per tutto il viaggio. Quando questa imponente flotta arrivò a Marsala, per i siciliani fu l’ennesima lotta per la sopravvivenza: i più fortunati fuggirono e si nascosero, gli altri furono vittima di un saccheggio che avrebbe fatto impallidire Attila: città bruciate, uomini uccisi, donne e ragazze violentate. Passando in questa maniera per la SIcilia, la Calabria e la Campania meridionale, come locuste, i garibaldini arrivarono in prossimità di Napoli. Garibaldi ordinò che l’artiglieria demolisse palazzo per palazzo ogni zona dove ci fosse stata resistenza nemica. Perchè anche questo non si dice mai. Garibaldi non era l’eroe di cui si parla sempre. Era un ottimo stratega, ma aveva una crudeltà ed una brama di sangue tale, che non avrebbe sfigurato nelle SS incaricate di uccidere gli ebrei nella Seconda Guerra Mondiale. Ma per fortuna i borbonici ci tenevano alla città e quindi si ritirarono nella fortezza di Capua, dove resistettero fino alla sconfitta. Quando poi Garibaldi fu fermato dall’esercito sabaudo, disse il famoso “obbedisco” perchè aveva poche alternative. Era alla testa di un esercito che ormai cominciava a pagare l’attrito della guerra prolungata: erano pochi, le munizioni scarseggiavano, perchè Cavour conosceva i suoi polli e da parecchio non mandava rifornimenti ai garibaldini, e quindi non avrebbero potuto far fronte al freschissimo esercito sardo, che aveva conquistato tutta l’Italia senza mai incontrare alcuna opposizione. Quindi dovette l’Eroe dei Due Mondi, abbassò la testa e rinunciò. Ma anche dopo fu odiato da tutti, tanto che quando entrò in Parlamento fu ostracizzato da tutti. A questo punto, finiti gli insulti di tutti coloro che ritengono questa ricostruzione falsa, si dirà: ma almeno la parte di Cavour, dell’Unità di Italia e di tutto il resto è vera. Invece no, sono anche qua tutte balle sesquipedali (balle enormi, per chi non conosce il termine, ndr). In realtà la considerazione era puramente strategica. Cavour sapeva che se la Francia e l’Impero Austro-Ungarico si fossero alleate, il Regno di Sardegna sarebbe rimasto schiacciato. Quindi bisognava acquisire spazio ed allontanare la Capitale dai confini. Come misura temporanea mandò la propria cugina, l’allora 16enne COntessa di Castiglione, a prostituirsi presso Napoleone III, che allora guidava la Francia. Ma la cosa durò poco e quindi prese in esame altre possibilità; per esempio quella del sud Italia dove a parte i borbonici erano tutti territori facilmente conquistabili. Anche lo Stato Pontificio, territorialmente molto esteso, non aveva un esercito preoccupante. C’era solo il Regno Borbonico da sconfiggere, che all’epoca era uno dei migliori dell’Europa: bassa tassazione, economia ben tenuta, con un giusto mix di agricoltura e industria, una buona burocrazia. Ma un esercito debole e mal tenuto, dato che i borbonici facevano affidamento sul fatto che chiunque li avesse attaccati avrebbe segnalato le loro intenzioni dovendo attraversare l’Italia. Il calcolo era sbagliato e la storia l’ha dimostrato.

 

  By: Brutto Bacarospo on Martedì 16 Agosto 2011 19:34

in alcuni land tedesci si lavora già 35 ore

 

  By: hobi on Martedì 16 Agosto 2011 19:21

Anti è stimolante nelle sue boutade. A me personalmente piace perchè mi consente di sistemare logicamente quello che dice e ,soprattutto, di definirne il perimetro. Sicuramente i tedeschi potrebbero lavorare meno ,ma non la metà. Prendiamo il loro avanzo commerciale che sarà al massimo il 10% del Pil( metto questo dato ad capocchiam ),lo dimezziamo perchè bisogna anche pensare alle vacche magre e poi perchè conviene avere risparmio per poter dare lavoro alle future generazioni,e rimane un 5%. Ecco questo numero è realistico sul minore lavoro dei tedeschi a parità di reddito. Ma siamo sicuri che questo lo vogliano solo gli avidi capitalisti e non il popolo tedesco ? Mah !! Ed ora la Cina. Qui il discorso è di altro tipo e semplicissimo. I cinesi hanno un grande problema : dare lavoro a 400 milioni di persone che dalle campagne vogliono venire in città. Loro perciò sono obbligati a risparmiare. Molti non sanno che una nazione ha due soli modi per risparmiare : investimenti diretti ed esportazioni. I cinesi fanno l'uno e l'altro. E per questo lavorano tanto e mangiano poco. Hobi

 

  By: Giovanni-bg on Martedì 16 Agosto 2011 18:19

Mi scusi ma allora la gloriosa classe proleataria che governa la Cina perchè continua ad affamare la propria gente tenendo basso il RMB artificialmente? delle due l'una. O esportare non così negativo per l'economia nazionale e il benessere del popolo oppure la classe proletaria quando va al governo affama i propri simili. Tertium non datur