Nuova tassazione e consumi

 

  By: Moderator on Lunedì 14 Marzo 2005 14:01

Dato che nell'articolo 53 non c'è scritto con quale proporzione vanno pagate le tasse , se un paese volesse (ma non lo vuole), ammettendo che la costituzione sia non-modificabile (ma Jefferson diceva che ogni generazione ha diritto alla propria costituzione), si potrebbe raggirare il problema con un 'aliquota fissa ,+0,5%contributo solidarietà per scaglione superiore , +altro 0,5%per ulteriore scaglione.Anche 4-5 scaglioni , e si dovrebbe far capire che è solidarietà sociale( del genere 8xmille) indirizzata esclusivamenta ai meno abbienti. Naturalmente sono solo chiacchere, dato che siamo in un paese dove non muta nulla , neanche quando mutano i governi. Da quando sono nato, andando indietro con la memoria , direi che la cosa più immutabile di tutte sono gli scioperi dei mezzi di trasporto :ma hanno un contratto a rinnovo settimanale ?

 

  By: angelo on Lunedì 14 Marzo 2005 12:54

Se A guadagna 1000 e lascia 200 e B guadagna 10.000 e lascia 2.000 , B dà effettivamente un contributo 10 volte superiore per gli stessi servizi. ____________________________________________________________________ Ragionamento ineccepibile, ma non illudiamoci. Non ci arriveremo mai. Se lei legge un libro di scienza della finanze (che spesso sono scritti da studiosi di sinistra) vi trova scritto che l'art 53 della Costituzione - pagare in base alla propria capacità contributiva - significa aliquote sul reddito progressive. E' una scelta politica, ma fin da piccoli ci viene presentato da sempre come un dogma, una certezza, alla pari il teorema di Pitagora od il sorgere del sole. Se poi passiamo dalla teoria alla pratica: da una parte c'è Bertinotti che vuol mettere addirittura la patrimoniale (che altro non è se non un modo per rendere più pregressiva la tassazione sul reddito, perchè anche le imposte pattrimoniali si pagano col reddito). Dall'altra c'è un manipolo preoccupato di non apparire troppo pro-ricchi. Ogni tanto qualcuno si sveglia, e si accorge che il sistema tributario potrebbe essere impostato con regole diverse. Ma non va molto lontano. Alle elezioni, i voti si prendono andando a spiegare a quelli che hanno 15.000 euro di reddito all'anno (e che pagano ormai pochissimo) che se non si fossero ridotte le tasse a quelli che pagano decine di milioni di IRPEF, si sarebbe potuto fornire loro qualche ulteriore forma di sussidio.

 

  By: Moderator on Domenica 13 Marzo 2005 13:11

Sfogliando il giornale: sulla Flat Tax ,aliquota unica :ci fa un pensierino persino Amato! Il ragionamento più elementare che mi viene : Se uno vive in un condominio i servizi comuni si pagano a millesimi. La tassa “proporzionale al reddito” non è una tassa “uguale per tutti”. Se A guadagna 1000 e lascia 200 e B guadagna 10.000 e lascia 2.000 , B dà effettivamente un contributo 10 volte superiore per gli stessi servizi. Il saldo per lo stato ,se positivo o negativo , andrebbe calcolato (non credo sia difficile per chiunque abbia accesso ai dati tributari). Se fosse negativo dovrebbe ridurre se stesso (perché a quello servono le tasse ,non certo a ridistribuire il reddito). Oltre a ridurre se stesso dovrebbe modificare la distribuzione dei servizi , magari favorendo i redditi inferiori rispetto a quelli elevati .Ma dovrebbe essere lui a rimodulare i servizi in modo solidaristico , non il singolo cittadino prelevandogli oltre al contributo 10 volte superiore di base anche un altro 10 volte di più, per punirlo di un guadagno presupposto “ingiusto” , del tipo “ Mi impediscono di vietartelo ma te lo riprendo dopo” . Del genere Peccato Originale .Il più ricco potrebbe pagarsi alcuni servizi che il rimodulamento imporrebbe. Il fabbisogno statale crollerebbe e tutti sarebbero incentivati a guadagnare di più. In un condominio si paga il riscaldamento a metro quadrato ,tipo Flat Tax, non in base al reddito ; e sono tutti d’accordo .Se uno ha due appartamenti non paga per tre. Se uno va al cinema o paga l’Iva sull’acquisto della macchina poi non lo fa neanche in modo proporzionale al reddito , come la Flat Tax ,ma paga il servizio in quanto tale, e nessuno ci trova da ridire . Tantomeno si paga il riscaldamento centralizzato “in progressione sul reddito”. A meno che non si consideri un reddito elevato un qualcosa di criminale e antisociale; come in Italia. La Flat Tax è la peggior minaccia per lo Stato italiano :gli toccherebbe dimagrire ed essere solidale con i meno abbienti. E quando mai !

Clinton sulla SOCIAL SECURITY (le pensioni pubbliche) - gz  

  By: GZ on Martedì 08 Febbraio 2005 01:59

Come mai le cose vanno cosi' bene nell'economia e mercati mondiali al momento (eccetto per fiat, tiscali, e per i detentori di bond argentini e parmalat...) ? perche' dalla Cina spira il vento del boom economico e perche' dall'America pure tira una bella aria, basta vedere il budget e le riforme proposte questa settimana dall'amministrazione Bush Ma e' un clima generale, ecco qui sotto cosa diceva Clinton sulla SOCIAL SECURITY (le pensioni pubbliche) ne 2002. In sostanza la stessa cosa che propone Bush ora, lasciare che i lavoratori dipendenti possano investire PER PROPRIO CONTO una parte dei soldi della pensione, investendo dove gli pare (fondi obbligazioni azioni...) e controllandola ed essendone responsabili personalmente. Liberta' ! iniziativa e responsabilita' individuale ! In Italia nemmeno il piu' liberista di ForzaItalia (se questo animale esistesse) si azzarderebbe ---------------------------------------------------------------- ".....^When I left office#http://www.clintonfoundation.org/120302-sp-dlc.htm^, there was enough money to keep Social Security If you don't like privatizing Social Security and I don't like it very much, but you want to do something to try to increase the rate of return, what are your options? Well one thing you could do is to give people one or two percent of the payroll tax, with the same options that Federal employees have with their retirement accounts; where you have three mutual funds that almost always perform as well or better than the market and a fourth option to buy government bonds, so you get the guaranteed social security return and a hundred percent safety just like you have with Social Security...."

 

  By: GZ on Domenica 22 Agosto 2004 13:10

Che siano le tasse sui capital gain che danno la direzione della borsa americana ? --------------------------------------------------- (da : Monday, August 23, 2004 Hedge investor Kyle Rosen on how to play a market that only an expert could love By SANDRA WARD, ^online.barrons.com#http://online.barrons.com/article_print/SB109293923433496199.html^) : What are you expecting from the market in the next five years? A: It is a reasonable to assume the market will be relatively stable for quite some time, barring any terrorism or fundamental changes to the economy. The capital-gains tax may be one of the single most important predictors of stock prices. Reagan cut it in 1982 to 20% and the market went wild to the upside. He raised it back to 28% in 1986, and a year later we had a huge break in the market. Clinton reduced it back to 20% in 1997, and we had a huge bull run. Bush cut it to 15% in May 2003, and we had a huge bull run. The big fear is that the capital-gains tax rate is going higher. If we go back to 20% from 15%, then we have to unwind a lot of last year and that's what is in progress. It isn't terrible and it isn't a long-term thing. It is purely an adjustment. If you make $10 in profit on a $100 stock, that's 10%. If I tell you to pay a 50% tax on that, you aren't going Q: What else is at play? A: When a new event or a fundamental development occurs, the market will adjust. Right now, it's the election. The ISI Group put out an interesting survey of hedge-fund managers recently. About two months ago, 100% of the respondents felt that Bush would win the election. More recently, 53% thought Kerry would win. It isn't a coincidence that as soon as perception started to change, the market started to fall. Investors are adjusting to the possibility that capital-gains taxes may go up next year.

Il Taglio delle Tasse e perchè funziona - gz  

  By: GZ on Domenica 15 Agosto 2004 11:11

"....tax cuts have gone to the wealthiest 1 percent of Americans, shifting more burden to middle-income taxpayers, congressional analysts said on Friday. ...." ------------------------ Che sorpresa! Vuoi dire che riducendo le aliquote ad esempio il trader che paga 10 milioni di dollari di tasse sul suo reddito ne riceverà indietro di più del cameriere che paga 2 mila dollari l'anno di tasse ? Come fai a ridurre le tasse sul reddito a chi ne produce poco e quindi non paga quasi niente ? Ma si può anche rovesciare la prospettiva: il top 1% paga il 21% del totale e il top 10% della popolazione paga il 65% del totale delle tasse sul reddito, il 50% piu' povero paga solo il 4% del totale. In termini di tasse sul reddito sono i ricchi che finanziano il budget statale se vogliamo. Negli USA in particolare, in Europa di meno: in Germania ad esempio il 10% piu' ricco paga una quota minore (50% circa) e il 50% piu' povero una quota maggiore, il 9% del totale. Ma è tutto questo modo di ragionare che è errato. Nel dopoguerra, ad esempio sotto Eisehnower, l'aliquota marginale massima, per i più ricchi, in America sfiorava il 90% del reddito e fino a quando non è arrivato Reagan che l'ha ridotta al 28% è sempre rimasta sopra il 70%. Bene, la quota del totale delle tasse pagato dall'1% o 10% più ricco era più o meno la stessa sia quando l'aliquota era il 90% negli anni '50 che quando era scesa al 28% sotto Reagan che ora che è risalita al 40% circa. Come si spiega ? Se riduci le aliquote marginali la gente ha più incentivi a produrre reddito e ha meno incentivi a spendere soldi e tempo con commercialisti e avvocati per creare complicati "trust" e altri marchingegni fiscali per eludere e trasformare il reddito in forme di ricchezza patrimoniale meno tassabile. (..In Italia gente con patrimoni da 1.000 miliardi ha redditi tassabili di 5 o 6 milioni di euro..) Per cui alla fine riducendo le aliquote LA PROPORZIONE DEL TOTALE delle tasse pagate dai più ricchi ritorna sempre più o meno la stessa (è la stessa dagli anni '50...). Ma l'economia cresce intanto di più e con essa logicamente anche il TOTALE DELLE TASSE , beneficiando tutti. ---------------------------------------------------------------------- "...."Mostly high-income taxpayers finance the budget in the United States. In fiscal year 2001 almost 65 percent of federal income tax came from the 10 percent of private households with the highest gross income. In Germany, by contrast, the top 10 percent contributed less than half of the intake. Furthermore, the 50 percent of households with lower-than-average incomes contributed almost 9 percent of German income tax revenues whereas they contributed only 4 percent in the United States."...."

 

  By: DOTT JOSE on Sabato 14 Agosto 2004 13:11

WASHINGTON (Reuters) - One-third of President Bush (news - web sites)'s tax cuts have gone to the wealthiest 1 percent of Americans, shifting more burden to middle-income taxpayers, congressional analysts said on Friday. The report by the nonpartisan Congressional Budget Office (news - web sites) and calculations by congressional Democrats based on the CBO findings fueled the debate over the cuts between Bush and his Democratic challenger in November, Sen. John Kerry (news - web sites). Using the CBO's figures, Democrats in Congress said the top 1 percent, with incomes averaging $1.2 million per year, will receive an average tax cut of $78,460 this year, and have seen their share of the total tax burden fall roughly 2 percentage points to 20.1 percent. In contrast, the report showed that households in the middle 20 percent, with incomes averaging $57,000 per year, will receive an average cut of $1,090 while their share of the tax burden would move to 10.5 percent from 10.4 percent. The CBO report said about two-thirds of the benefits from the cuts went to households in the top 20 percent, with an average income of $203,740. People with earnings in the lowest 20 percent, which averaged $16,620, saw their effective tax rate fall to 5.2 percent from 6.7 percent, the CBO said. But Democrats said that meant their average tax cut was only $250. Democrats said the CBO calculations, which they requested, confirm the view of independent tax analysts that the tax cuts enacted in 2001 and 2003 have heavily favored the wealthiest taxpayers.

10 febbraio 1947 MATERIALI DI RESISTENZA STORICA GIORNO DEL RICORDO FOIBE dieci febbraio | MILLENOVECENTOQUARANTASETTE

 

  By: Gilberto on Giovedì 12 Agosto 2004 21:31

Non so Lei , ma io sarei incentivato a spendere meno , perchè meno spendo e meno mi tassano . Per me questa legge (ancora sulla carta) non aiuterà i consumi .

 

  By: GZ on Giovedì 12 Agosto 2004 20:03

Non ci sono proposte definite, ma quando si propone una "tassa piatta" si parla di un 20% medio non 30% perchè appunto la maggioranza ora paga sul 18-20% Poi ci sono le tasse dei singoli stati e municipalità e poi ci saranno altre tasse come quelle sui capital gain o dividendi ad esempio che non credo siano incluse

 

  By: Gilberto on Giovedì 12 Agosto 2004 13:24

--------Un miliardario in media paga sul 20%, paga invece di più che ha un reddito fisso elevato tipo manager che arriva al 35%, ma i ricchi pagano il 20% e i redditi più bassi se combini tutte le trattenute e tasse locali circa il 18%.----------- Concordo che si elimerebbe tanta burocrazia e scappatoie che attualmente salvano i redditi alti . Ma se Lei mi conferma che i redditi bassi pagano il 18% , a loro certo non conviene un tipo di tassazione di questo genere . Verrebbero a pagare il 30% sui prodotti e servizi acquistati e spenderebbero meno , facendo contrarre i consumi . Il punto è : in che misura i redditi medio bassi compongono i consumi USA ?

Le tasse in America - gz  

  By: GZ on Giovedì 12 Agosto 2004 12:59

I redditi veramente alti in america in MEDIA PAGANO sul 20% effettivo di tasse, cioè quasi quanto il messicano che lavora in un ristorante e cui prelevano le tasse per social security e tasse locali. Basta pensare che TUTTI I TOP MANAGER POSSONO DIFFERIRE DI 10 O 20 ANNI IL PAGAMENTO DELLE TASSE SULLE STOCK OPTIONS per cui le cumulano per 20 anni e poi pagano solo alla fine con un vantaggio fiscale enorme (e a differenza dell'europa spesso l'80% del loro reddito è fatto di stock options, Cisco quest'anno ha pagato 1.2 miliardi di dollari per le stock options dei dipendenti !) Un miliardario in media paga sul 20%, paga invece di più che ha un reddito fisso elevato tipo manager che arriva al 35%, ma i ricchi pagano il 20% e i redditi più bassi se combini tutte le trattenute e tasse locali circa il 18%. Per cui se applichi una tassa del genere AL POSTO DI TUTTE QUELLE CHE CI SONO ORA non cambia molto, più che altro si semplifica e elimini le distorsioni che fanno sì che molte aziende si incorporino in Bermuda ad esempio. Il sistema attuale è progressivo solo sulla carta ed è marcio, ci sono migliaia di leggine fiscali ad hoc che il pubblico conosce solo vagamente dietro la facciata dell'aliquota proporzionale Il sistema fiscale americano è altrettanto o più complicato di quello italiano ed è peggiorato molto negli ultimi 30 anni per cui una proposta di rifarlo da capo e semplificarlo avrebbe un impatto positivo anche sui mercati La burocrazia è forse un poco più efficiente e l'impostazione è di non chiedere troppa documentazione, ma di fare controlli campione e mettere in galera chi subisce un "audit" e si scopre che ha barato. Questo fa sì che non ti chiedano di tenere 12 libri iva e si fidino di te, perchè se poi fanno un controllo campione sai che rischi veramente Ma il sistema attuale è pazzesco e ci sono migliaia di studi di avvocati che lavorano a tempo pieno a creare Trust di tutti i generi, Deferred Compensation plan, fondazioni caritatevoli, incorporazioni offshore di società e diavolerie legali incredibili che sfruttano le migliaia di leggi create sotto la spinta di centiniaia di lobby e fanno sì che chi abbia redditi alti paga un avvocato e lui glieli protegge evitandogli l'aliquota alta. Ad es John Edwards l'avvocato miliardario candidato alla vicepresidenza (che è l'esempio di cosa è marcio nel sistema) ha messo quello che guadagna in un trust complicatissimo e invece di pagare il 35 o 38% dell'aliquota massima paga l'aliquota per dividendi e differita nel tempo anche se era un normale reddito tassabile. Se un unica tassa eliminasse le migliaia di leggi fiscali che ci sono ora ci sarebbe un crollo dell'enorme industria che è sorta per preparare le tasse e aggirarle

 

  By: Gilberto on Giovedì 12 Agosto 2004 01:30

Sulla Home del sito CNNMoney si può leggere un interessante articolo sulla proposta di una nuova tassazione da parte del partito repubblicano . La proposta è ancora in alto mare , ma potrebbe essere un argomento della campagnia per le presidenziali 04 , qualora venisse approvata dai repubblicani . In sintesi verrebbe abolita la income tax e verrebbe introdotta una sales tax , cioè una tassa che si va' a sommare al prezzo della merce o del servizio che si compra . L'aliquota sarebbe del 30% . Come si legge anche nell'articolo , in questo modo redditi alti ( da $500,000 ) verrebbero ad essere tassati ad un'aliquota molto inferiore all'attuale con la income tax . E questo , nei piani degli economisti rep. , dovrebbe incentivare i consumi , fornendo una spinta all'economia . Ma per quanto sia alto il reddito degli statunitensi , penso che la maggior parte dei consumi venga da redditi medi o medi bassi , sicuramente sotto $500,000 . Redditi che non avrebbero vantaggio da questa nuova tassazione , che anzi , secondo altri potrebbe frenare i consumi e l'economia . Il dibattito è aperto , ma vorrei chiedere a Zibordi , se società del calibro di H&R Block , specializzate nell'income tax , potrebbero subire un pesante tracollo se la riforma fiscale dovessere passare . Il link della CNN http://money.cnn.com/2004/08/11/news/economy/election_tax/index.htm