Ologrammi di vita reale

 

  By: GZ on Mercoledì 11 Agosto 2004 15:27

Il Corriere della Sera due giorni dopo ^segue il nostro Beartheadvance#www.cobraf.com/forumf/cool_r_show.asp?topic_id=0&reply_id=44027^ (usare "loris" o "chicco" come nickname sarebbe più agevole...) e mette ora in prima pagina la messa fuorilegge dei cocomerai in centro a Milano. MILANO - Hanno messo fuorilegge le fette d’anguria. Nella Milano d’agosto la crociata igienico-sanitaria della Asl sembra una barzelletta di Gino Bramieri. Il copione recita così: la vendita è vietata se i chioschi non sono provvisti di spogliatoi, se manca l’allacciamento alla rete idrica, se i bagni non sono collegati con le fognature. È facile fare dell’ironia, ma la storia sta diventando maledettamente seria. I tre baracchini multati dalla Asl hanno dovuto chiudere. I gestori hanno chiesto aiuto al Comune. Il Comune ha risposto che non può disubbidire alla Asl. I gestori andranno in Procura e chiederanno se c’è un giudice a Milano capace di ripristinare il diritto della libertà d’anguria per tutti...... ^L’Asl chiude i chioschi per l’igiene. I venditori non obbediscono. E si finisce in Procura#http://www.corriere.it/edicola/index.jsp?path=PRIMA_PAGINA&doc=COCOM^

 

  By: GZ on Martedì 23 Dicembre 2003 22:07

il ciclo di Kondratieff e' stato inventato da uno che aveva studiato i cicli economici del 1800, basati sui raccolti in agricoltura perche' mai dovrebbe funzionare ora, visto che il turismo da solo pesa pie' dell'agricoltura nell'economia mondiale ?

 

  By: davide on Martedì 23 Dicembre 2003 14:07

Potremmo essere entrati nell'inverno di Kondratieff. Scenario che prevede: 1. l'essere preceduto da un rally azionario di 10/15 anni circa (1982-2000) 2. tassi in rialzo 3. deflazione 4. collasso del debito 5. discesa (a volte crollo a volte stagnazione) dei mercati azionari. Ricordo che ogni stagione ha una durata media di 15 anni.

 

  By: michelino di notredame on Martedì 23 Dicembre 2003 01:28

riprendendo il filo: - l'aumento delle materie prime (innescato dalla Cina) porta aumento dei prezzi x beni di largo consumo di produzione locale (a volte importarli costa meno). questo perche' il costo delle materie prime - solo subito, non provocato - si somma a un alto costo della manodopera locale. - l'inflazione su certi beni di largo consumo modifica la spesa delle famiglie. ci si ritira dal voluttuario e si va sull'essenziale. la classe media guarda un pochino meno al brunch e un po' di piu' ai discount. - il brunch cala di prezzo, e i discount diventano costosi anche loro (questo davvero e' deprimente). la merce di qualita' costa meno. quella mediocre e' sempre piu' cara. - in pratica, l'inflazione ha una corrente di ritorno deflazionistica. alcuni settori dell'economia non riescono a stare nelle spese, e alzano i prezzi, fagocitando la domanda degli altri settori. i quali perdono clienti, e i loro prezzi li devono abbassare di continuo. - i primi sono sempre meno competitivi, e rimangono sul mercato. i secondi sempre piu' competitivi (tagliano i costi fino all'osso), e vengono buttati fuori. ma c'e' una soluzione. cioe' in pratica basta che le famiglie modifichino la base della dieta, eliminando il formaggio e introducendo qualche lettore dvd. no scusa. cos'ho detto?

 

  By: michelino di notredame on Lunedì 22 Dicembre 2003 19:05

un colossale trasferimento di ricchezza. se la Cina tira, paghiamo i metalli di piu' anche noi, che pure abbiamo un'economia debole. questo dirotta risorse e appesantisce i consumi. quindi hai un flusso principale inflattivo e uno di ritorno deflattivo. un certo tech di consumo x esempio ora te lo tirano dietro. ma c'e' qualcuno in Cina che sta molto meglio. hai voluto la globalizzazione? adesso pedala.

i Brunch costano meno ora (perche' si produce troppa roba) - gz  

  By: GZ on Lunedì 22 Dicembre 2003 17:52

Questo che riporta Giannini del brunch che costa ora meno e' un esempio di qualche cosa di vero e che non viene capito molto. I media parlano delle le verdure che con l'euro i grossisti hanno fatto salire del 20% e di tutto quello che sarebbe salito al dettaglio appunto con la moneta unica (soprattutto in Italia pero'). I report di borsa inoltre parlano di un boom delle materie prima dall'oro al platino allo zinco, allumi nio, coton, mais, soya.. (petrolio gas...) a causa del boom asiatico e anche della ripresa americana. E di conseguenza ora si parla di un AUMENTO DEI TASSI di interesse (e di conseguenza di un calo dell'obbligazionario) INEVITABILE PERCHE' CON LA RIPRESA MONDIALE.... (parlavo sabato con un amico di infanzia che ora e' responsabile di non so quanti gestori e che mi diceva che stanno uscendo dal reddito fisso) Ma e' vero ? In tutto il resto dell'economia invece c'e' ECCESSO DI OFFERTA cioe' troppi beni vengono prodotti rispetto al potere d'acquisto effettivo del pubblico, di conseguenza c'e' la cosiddetta DEFLAZIONE (cioe' il calo dei prezzi), in molti settori dei beni industriali e anche del consumo (basta vedere gli ultimi dati americani di beni all'ingrosso che erano dei bei -0.3% nonostante il dollaro sia calato del -15% e quindi in teoria paghino tutto quello che importano di piu'). Il motivo dei brunch che costano meno e di tanti sconti e promozioni e tante forme di finanziamento per indurre al consumo e' che si sono fatti troppi investimenti, perche' c'era troppa liquidita'...e quindi si produce troppa roba...e quindi non si sa come sbolognarla... E infatti le obbligazioni non calano ladies and gentleman. I bund e bonds nell'ultimo mese stanno in realta' leggermente risalendo

 

  By: gianlini on Lunedì 22 Dicembre 2003 11:37

Ieri pomeriggio sono passato per caso davanti ad un locale abbastanza alla moda di milano dove eravamo soliti 4-5 anni fa consumare il brunch domenicale. Mi ricordo che non tutti i miei amici erano d'accordo sul locale e soprattutto alcuni di essi "furbescamente" si inventavano estemporanei impegni presentandosi in tarda ora, e scroccando così qualcosa senza pagare.. Il tutto perchè era un brunch considerato "caro" viaggiando intorno alle 30.000 lire.... Ai tempi voleva dire circa il doppio della serata in pizzeria. Oggi con 16 euro te la cavi, a stento con pizza birra e caffè! non so più cosa possa costare il brunch (anzi ora vado a vedere se lo trovo in internet ....un attimo...non ho trovato..mi informo e vi dico...)

 

  By: gianlini on Giovedì 18 Dicembre 2003 15:02

Eppure gli iraniani, ex-persiani, dovrebbero rappresentare, nel mondo arabo un'area fra le più raffinate e colte..... Teheran, 18 dic 2003 - 13:08 Tassista iraniano rischia la pena capitale per un adesivo In Iran un tassista rischia di essere condannato a morte perché sul finestrino dell'auto aveva un adesivo con la scritta "L'era dei governanti arroganti è finita". Si chiama Akbar Najafi, ha 27 anni, era stato arrestato nel giugno scorso e, secondo quanto detto dal suo avvocato, è stato tenuto al buio, in cella di isolamento, per quasi due mesi. Dopo aver pagato una cauzione il giovane tassista è stato rilasciato e ora sta aspettando il processo. (red)

La logica dov'è per dire che c'è ripresa - gz  

  By: GZ on Mercoledì 17 Dicembre 2003 18:51

Ricordo anche io fino a qualche anno fa, per non parlare di quando facevo l'università, che ogni studio sul risparmio nel mondo tra i primi dava gli italiani. Ora il 75% della popolazione non risparmia più e quindi presumibilmente avrà qualche debito, e simultaneamente, come tutti sanno, negli ultimi due anni la spesa per consumi è calata tra l'1 e il 2%. Quindi sempre meno risparmio e anche meno consumo (!?). Come si è riusciti in questo miracolo ? Se i dati di spesa che escono in Italia quest'anno uscissero a Wall street il Dow Jones invece che a 10.000 sarebbe a 6.000. Il buffo è che se "i dati Usa di vendite al dettaglio" escono a +3% invece che +4% l'indice di borsa italiano magari perde e viceversa se escono a +4% invece che a +3%.., ma di quello che accade da noi A BREVE TERMINE se ne infischiano tutti. Ma si dice: "tanto per Milano quello che conta è solo quello che succede in america..". Solo che intanto oggi l'euro batte 1.24 sul dollaro per cui anche la celebre Spesa per Consumi Americana, l'entità mitica su cui fa perno tutto il mondo finanziario, mondiale magari si rivolge di meno alle merci in euro. E intanto tutti i report e i gestori dicono che la ripresa è ormai certa in Italia. La logica dov'è?

il 75% delle famiglie italiane non riesce più a risparmiare - Moderatore  

  By: Moderatore on Mercoledì 17 Dicembre 2003 18:18

--- Scompare il popolo dei risparmiatori: Tre su quattro: è impossibile riuscirci ---- (corriere della sera 17/12) ROMA - Più che un dato statistico questa dell’Istat è un’amara constatazione: il 74,9% delle famiglie italiane ha dichiarato al nostro istituto di statistica di non essere più in grado di risparmiare o, almeno, di non riuscire a metter da parte che pochi spiccioli. «E’ una percentuale davvero forte e preoccupante», commenta il sociologo Franco Ferrarotti. E garantisce: «Fino a tre anni fa noi italiani eravamo, insieme con i giapponesi, il paese che risparmiava di più al mondo». Adesso no. Risparmiamo poco, spendiamo di più. Eppure consumiamo meno. Per capire: la spesa mensile italiana è, in media, di 2.194 euro, salita di circa 16 euro rispetto allo scorso anno. In percentuale, però, i consumi sono diminuiti dell’1,8%. «E’ una conseguenza inevitabile di tutta questa situazione economica», sostiene Franco Ferrarotti. E spiega: «La verità è che in Italia tutto è cambiato da quando è arrivato l’euro. Attenzione, però, non dobbiamo dare la colpa alla nuova moneta: in questo sono d’accordo con gli economisti e con il presidente della Repubblica che è un economista anche lui. Il problema dell’euro in Italia è una peculiare viscosità nel rapporto tra produttore e consumatore». Franco Ferrarotti ha le idee chiare su questo punto: secondo lui nel nostro paese esiste un «collo di bottiglia» nel passaggio tra la produzione e il consumo, un passaggio dove l’equivalenza tra l’euro e la lira è diventata nel rapporto di uno a uno (un euro mille lire), invece che di uno a quasi due (un euro 1.936,27 lire). «Non saprei dire in quale passaggio questo succeda esattamente, non ci sono stati studi e sarebbe opportuno farle. Di certo posso dire che esiste una zona tra l’ingrosso e il dettaglio dove il prodotto tende ad aumentare il suo prezzo di almeno cinque volte. Serve trasparenza e razionalizzazione». E’ tutto italiano, dunque, il danno dell’euro secondo Ferrarotti. «E non è un danno da poco, visto che la tradizione dell’Italia è quella della formica e non certo della cicala».

l'euro e i co.co.co. - Moderatore  

  By: Moderatore on Sabato 22 Novembre 2003 02:02

Vivere con mille euro e l’aiuto dei genitori» ^www.corriere.it#http://www.corriere.it/edicola/index.jsp?path=ECONOMIA&doc=BAS^ L’EFFETTO EURO Il potere d’acquisto Ho vinto un posto di ricercatore del Cnr e a 35 anni prendo 1.400 euro al mese. Con le lire ancora in vita, era un signor stipendio. Con l'euro e due figli, non basta. Andrea L’IMPRENDITORE Il paradosso dei co.co.co. Io faccio l'imprenditore.... E ho delle dipendenti. Scusate ho delle co.co.co. perché da dipendenti ci rimettevano troppo. Quanto le pago? Circa 26.000 euro lordi l'anno, a me così costano 28.500 euro l'anno e a loro vanno 19.500 euro netti. Cioè 1.600 circa al mese. Ho provato a proporre di assumerle con contratto indeterminato. A parità di lordo avrebbero preso 1.250 euro netti al mese, il 30% in meno. Hanno rifiutato. Perché regalare 350 euro al mese allo Stato? Già, perché?? 350 euro al mese per diciamo 30 anni, al 4% di interesse, fanno 250.000 euro. Mezzo miliardo regalato allo Stato (...) La vessazione non è quella dal datore di lavoro, ma dallo Stato. O forse sarebbe meglio dire da tutti quelli che percepiscono un’entrata indebita (pensione giovanile, stipendio per lavoro statale inesistente, invalidità inesistente). (...) Peraltro mi domando: ma come fa la gente a vivere con 1.000 euro al mese!!!??? Gianlini L’AIUTO DEI GENITORI Io, laureata da 1.000 euro Appartengo all'ampia fascia di laureati/masterizzati con un'età compresa fra i 25 e i 30 anni, lavoro in media 10 ore al giorno (quando va bene) per guadagnare poco più di 1000 euro al mese; fra affitto, bollette, cibo e biglietti ferroviari, non riesco mai a risparmiare niente (o quasi). Sì, ok, mi mantengo da sola; ma il mio conto in banca è sempre al limite. Per ora mi sta bene così, perché non sono sposata né ho figli; ma se penso al mio futuro, non vedo come me la potrei cavare con una famiglia da mantenere. Trovo un po' umiliante e ingiusto dover ricorrere all'aiuto dei genitori per le spese "importanti" (come l'acquisto della prima casa), ma del resto non vedo alternative. Che tristezza. Saluti a tutti. Nicki IL DOCENTE Dopo 31 anni di servizio Anni 56, laurea in Lettere «cum laude», Docente Istituto Superiore Statale, moglie a carico, 2 figli studenti, anni 31 di..onorato servizio. Stipendio percepito: Euro 1.418..... Ci sono commenti da fare? Soleados1947 NUOVA EMIGRAZIONE Fuga dal call center Completamente stufo di fare lavori saltuari da impiegato e no, e soprattutto a termine, pagati 700 euro al mese, sono emigrato in Inghilterra dove lavoro come autista di autobus, la paga non e' male: con un po' di straordinari in pochi mesi ho messo via 4 mila euro e comprato un computer da 1.500 euro e mi sono iscritto al college. Come me a Londra ci sono altre centinaia di ragazzi. Per chi ha buona volontà qui si può fare ancora qualcosa. Emiliano EFFETTO PREZZI Il doppio stipendio Al giorno d'oggi la vita "STRACOSTA" ed è veramente necessario mettersi a tavolino e stabilire cos'è necessario e cosa no. Lo è per noi che siamo fra quelli più fortunati, mi chiedo cosa fanno le famiglie dove c'è solo una persona che lavora e devono pagare l'affitto, mangiare, mandare i figli a scuola e pagare tutto il resto. Monica IL SECONDO LAVORO Stipendi e carovita Il vero problema dell'impiegato o dell'operaio che vive in una città come Milano non è trovare lavoro, ma trovare il secondo lavoro. Marco IL DIVARIO L’oasi del Nord Est Non è vero che i ceti medi si impoveriscono, il numero dei "piccoloborghesi" non cambia, ma alcuni diventano poveri, mentre alcuni poveri diventano ricchi. Nel Nord Est il fenomeno è molto evidente. Federico Dal Secco IL DECLINO DEI REDDITI Più poveri in due anni Non è che il ceto medio sia povero in assoluto, è che è diventato relativamente più povero in un lasso di tempo molto breve, un paio di anni appena. Luga LE SCELTE Più disorientati Non ho problemi anche a trasferirmi al Polo nord se fosse necessario. Ma il guaio di tutti noi è che non sappiamo assolutamente che scelte fare, che strade prendere, dove sbattere la testa. Stiamo scivolando verso questa "nuova povertà" sapendo che non ci mancano le potenzialità per evitarlo ma le unghie, non sappiamo dove infilarle. Non abbiamo imprenditori in cui credere, non abbiamo idee da sviluppare, non abbiamo un tessuto sociale che ci aiuti. Lorenzo

 

  By: Luigi Luccarini on Venerdì 21 Novembre 2003 14:55

Certo che pre-pensionare è una bella logica, quando il Governo ti racconta (e ha ragione in questo) che in pensione ci si deve andare più tardi. Sono contento che le banche italiane abbiano deciso di mandare a casa un bel po' di impiegati, i cui vitto e alloggio andranno a carico delle casse dell'INPS. Che poi siano quelle stesse banche che siedono insieme a Fazio e sbraitano sulla "necessaria" riforma delle pensioni, interessa poco o nulla. Ma visto che i nostri Onorevoli sembrano impegnati in faccende più serie che quelle di lavorare per la costruzioni di istituzioni economiche trasparenti e remunerative per la collettività (chissà perchè in ogni blitz antidroga compare il nome di qualche sottosegretario all'economia?) non ci resta che aspettare il BUCONERO. ahahahahahaha

 

  By: GZ on Venerdì 21 Novembre 2003 02:24

...Lo stesso articolo, mutatis mutandis, lo si poteva leggere un mesetto fa sulla vituperabile repubb (non oso scrivere il nome intero) a firma federico rampini e...sulla famiglia americana -------------------------------------------- chissà.. magari c'è un articolo di giornale sulla famiglia media cinese, su come in realtà in Cina l'economia non cresca affatto e si stia sempre peggio, i giornalisti sono pieni di fantasia quando si parla di paesi lontani

 

  By: gianlini on Giovedì 20 Novembre 2003 23:21

quello che mi domando è: ma perchè questa schiera di impiegati che trova strozzini e arricchiti idraulici, elettricisti, facchini e pasticcieri, continua a lamentarsi del proprio misero stipendio non si mette a fare l'idraulico, l'elettricista, il facchino o il pasticciere?? io ho sempre pensato che se venivo licenziato avrei fatto il camionista: almeno avrei guadagnato abbastanza bene (per chi fa le tratte internazionali anche 3000 euro netti al mese) Andate comunque sul sito del corriere, è in atto un bel forum sull'argomento.

 

  By: Paolo Gavelli on Giovedì 20 Novembre 2003 21:31

Un articolo magnifico che spiega quello che avviene veramente, al di là delle statistiche (e al di là della "costruzione dell'europa") in Italia ------------------- Lo stesso articolo, mutatis mutandis, lo si poteva leggere un mesetto fa sulla vituperabile repubb (non oso scrivere il nome intero) a firma federico rampini e con soggetto la famiflia media americana bireddito. Non sarà per caso che banshee ha ragione quando dice che la realtà è ben diversa dalle fantasie di mr john zibord? :-) 2ali