Gian,
vero che MIlano e' in pieno fermento, locali pieni (e ne nascono di nuovi come funghi), alberghi strapieni, strade dello shopping frequentatissime, i grattacieli nuovi etc... etc..etc...
Praticamente si sta configurando a mo' di quei cessi delle citta' turistiche, preferivo la Milano del fare, quella della Breda, la Falk, la Marelli, l'Alfa Romeo, la IBM, la Honeywell, la Innocenti, la Montedison etc... etc... etc... (e le relative lotte della Gloriosa Classe Operaia). Ora al posto degli stabilimenti dismessi hai solo centri commerciali.
Adesso hai qualche rimbambito che ti fa quell'orrendo palazzo di Unicredit o quel ridicolo grattacielo con gli alberi dentro i balconi (lo chiamano il grattacilelo piu' bello de mondo)
Ai tempi, se sapevi fare qualcosa, avevi tutte le porte aperte, adesso, come nelle citta' d'arte, puoi fare giusto l'affittacamere o il barista. Il nuovo flusso di immigrazione dal sud se la passa molto peggio di quelli dei miei tempi, si devono far integrare il salario con i soldi che gli manda mamma', la classe impiegatizia (quella di bassa manovalanza) se la passa molto male, salari stagnanti, affitti esagerati etc... e quelli arrivati negli ultimi anni devono fare i conti con i contratti a termine (perfino in aziende del MIB40) e con la famigerata flessibilita' che ti impedisce di programmare qualsiasi futuro se non quello di tornare da mamma'.
Quelli che se la passano bene sono i cinesi, ma quella e' una razza superiore, adesso si son comprati anche il lavaggio qui vicino, un'attivita' tutto sommato semplice, tutto automatizzato, evidentemente i figli del proprietario han preferito fare i tronisti (o le escort).