"Ara és l'hora" (Sono emigrato a Barcellona) - Moderatore
¶
By: Moderatore on Lunedì 20 Ottobre 2014 11:39
#F_START# size=3 color=blue #F_MID#il nostro "Defilstrok" è emigrato a Barcellona
[estratti di un email appena ricevuta...]#F_END#
-------
...Ti scrivo da Barcellona!!... Le mie vicissitudini....HO fatto armi e bagagli per portare via i miei figli e, visto che non c'era tempo per avvisarli e ridurre un poco il trauma, ho scoperto che a Barcellona c'è una scuola italiana del Ministero e così li ho iscritti al liceo scientifico, dal momento che a Malta Alessio avrebbe sperperato i 4 anni di scientifico fatti in Italia. Ora che ho finito di installarli, ricomincerò a fare la spola con XXXXX....
Ma in Italia non torno più. E adesso ti spiego perché e vedrai che è anche collegato al "manifesto".
Arrivati a Barcellona, con l'auto stracarica di vestiti e libri, ho avuto la prima sorpresa. Da febbraio, se non hai il NIE (Numero de Identification de Estranjero) sei fottuto! Per questo non vedi neanche un extracomunitario in giro!
E' una specie di Green Card, tutt'altro che facile da ottenere dal momento che occorrono almeno 40 giorni solo per ottenere la "previa cita" (l'appuntamento on-line per richiederne il rilascio).
Senza NIE: non ti danno una casa; non ti puoi abbonare alla Metro neanche per un mese; non ti danno un numero di telefono spagnolo, con la sola eccezione di Vodafone che te lo assegna per un massimo di tre mesi e con una capacità di traffico ridotta ai minimi termini. Ottenuto il NIE, se vuoi ad esempio aprire una linea telefonica o internet con Orange, devi presentargli, oltre alla CdI anche il Passaporto!
Cioé: in Italia diamo 47 euro al dì agli extracomunitari, ma nella vicina Spagna l'Unione Europea è solo quella monetaria, te ne rendi conto?
Quel che mi piace di qua, oltre all'architettura e al clima, è la spensieratezza delle persone che, almeno a Barcellona, sono assai lontane da quell'atteggiamento di afflizione, depressione e rassegnazione e rabbia trattenuta che respiri in Italia. Inoltre hanno due altre caratteristiche: a) sono assolutamente semplici, cioé destrutturate, libere dalle mode e dalla schiavitù dei marchi; b) hanno un senso della collettività che noi abbiamo smarrito.
Lo respiri nelle strade, dove non cè bar o ristorante, in centro come in periferia, che non sia affollato da persone e grandi nuclei familiari; ma lo senti anche nel grande senso di appartenenza alla comunità catalana: anche oggi (come nei giorni e nelle settimane passate) migliaia di persone, in ogni punto della città, indossano la maglietta giallorossa con scritto: ^"Ara és l'hora"(adesso è il momento)#https://www.araeslhora.cat/ca^ e, in più di una conversazione, sono stato guardato con un certo disprezzo, o quanto meno disappunto, lo stesso che hanno manifestato anche i francesi: in una parola trovano inconcepibile che, non paghi di un ventennio berlusconiano, siamo ormai al quarto anno (e per la terza volta) che ci facciamo governare da un Primo Ministro non eletto. Sia qui che in Francia mi hanno puntato il dito contro, dicendo che, se solo protestassimo anche noi come in Spagna e Francia, anziché sonnecchiare, subire e limitarci a qualche blablabla sulla Rete, con Spagna, Francia e Italia ad alzare la voce assieme l'euro e la troika sarebbero già un ricordo.
#ALLEGATO_1#
Ecco: sulla base di queste osservazioni testate personalmente (che spiegano l'importanza strategica, per i vertici, sulla subalternità e rassegnazione supina degli italiani) io non posso che dirti, francamente, con immutata stima e amicizia: Giovanni, sei una gran testa, i tuoi scritti sono sempre interessantissimi e continuerò a leggerli (come sai ho comprato e letto anche il tuo libro), ma secondo me nutri troppa fiducia che si possa uscire da questa situazione di declino sperando che qualcuno (?) un giorno (?) decida, ad esempio di adottare qualcosa che assomigli ai Certificati di Credito Fiscale.
Quand'anche fosse, il destino dell'Europa sarebbe comunque ^quello tracciato da Deutsche Bank (l'EuroGlut#http://www.ilsussidiario.net/News/Denaro-Lettera/2014/10/10/SPY-FINANZA-Euroglut-la-nuova-minaccia-per-Ue-e-Italia/540434/^ o ^qui#http://vocidallestero.blogspot.it/2014/10/lammissione-shock-di-deutsche-bank.html^) e, con quello che è capitato all'Italia, retrocessa economicamente di vent'anni mentre gli altri partner hanno continuato, se non a crescere, quanto meno ad ammodernarsi tutelando, nel frattempo gran parte del tessuto industriale nazionale, il recupero è diventato ormai impossibile.
Voglio dire che hai fatto e fai bene a divulgare le tue osservazioni e il tuo pensiero: ma anche se da domani venissero promossi i CCF, migliorerebbe la situazione, ma il recupero è impossibile. E lo sanno. E lo vogliono.