Ologrammi di vita reale

 

  By: Ganzo il Magnifico on Martedì 21 Ottobre 2014 10:43

Chi ha calato completamente le braghe sono i greci, altro che spagnoli...

Slava Cocaïnii!

 

  By: lmwillys on Martedì 21 Ottobre 2014 10:24

se solo protestassimo anche noi come in Spagna e Francia, anziché sonnecchiare, subire e limitarci a qualche blablabla sulla Rete, con Spagna, Francia e Italia ad alzare la voce assieme l'euro e la troika sarebbero già un ricordo. ---- punto di vista interessante questo dei fratelli spagnoli ... detto da loro che in 2 anni hanno visto dimezzarsi i costi per le imprese per i licenziamenti ancor più facilitati, aumentare tutte le tasse comprese quelle universitarie, tagliare tutto quello che è 'pubblico' (investimenti, ammortizzatori sociali, personale, pensioni, ecc.), crollo degli stipendi, ecc. ... il tutto per prendere 41 miliardi per le loro disasstrate banche ... e ci fanno pure la predica, hanno calato completamente le braghe per agevolare l'immenso cetriolo e saremmo noi quelli che subiscono sonnecchiano e blablabla kazzo, loro si che sono quelli che prendono a calci in kulo la troika :-)

 

  By: traderosca on Martedì 21 Ottobre 2014 03:05

Defil,¡buena suerte!

 

  By: giorgiofra on Martedì 21 Ottobre 2014 01:33

Defil, in bocca al lupo.

 

  By: DOTT JOSE on Lunedì 20 Ottobre 2014 17:34

Auguroni a Defil, ma potrebbe continuare a scrivere sul forum e chissa se in futuro potremmo costituire una filiale spagnola di cobraf in riva al mare

10 febbraio 1947 MATERIALI DI RESISTENZA STORICA GIORNO DEL RICORDO FOIBE dieci febbraio | MILLENOVECENTOQUARANTASETTE

 

  By: lutrom on Lunedì 20 Ottobre 2014 17:04

Bravissimi, Defil e Vaicru!!! Però, però, non vorrete per caso, andando via, lasciare qui i sommi ragliatores??.. Per cortesia, toglieteli di mezzo, portateli via all'estero con voi, LIBERATECI!!!!

 

  By: Vaicru on Lunedì 20 Ottobre 2014 16:51

congratulazioni Delfi Tra qualche tempo ,appena sarò pronto,lo farò anch'io.

 

  By: ciciola on Lunedì 20 Ottobre 2014 13:31

Grande Defil...

 

  By: gianlini on Lunedì 20 Ottobre 2014 12:17

Fai parte di qualcosa che assomiglia ad una comunità e dove esiste un senso di identità comune oppure sei parte di una babele di etnie e gruppi estranei tra loro tenuti assieme solo dal collante dello shopping e pagare delle tasse ? ------------ in Italia nei paesi c'è l'oratorio (da orare, pregare) come punto di incontro, all'estero (nei paesi anglosassoni, ma anche nel Benelux ad esempio) ci sono i community center....la differenza è enorme, e con lo svuotamento delle Chiese, le comunità locali non hanno più un punto attorno a cui trovarsi, perché chi non va a messa non ha nemmeno voglia di andare all'oratorio il vuoto creatosi ha fatto sì che in Italia ora ci sia un'aggregazione attorno a temi condivisi più che un senso di comunità ad esempio chi ha un cane facilmente si ritrova in gruppi in cui tutti hanno un cane chi ama filosofie tipo new age, hare krishna, yoga, veganesimo, ecc.ecc. si ritrova con gente simile i ciclisti formano gruppi molto coesi, chi frequenta la parrocchia vede la parrocchia come sua comunità in genere si guardano rispettivamente piuttosto male tutti, e questo ovviamente sfavorisce il senso di essere una comunità...anzi....vegetariani contro carnivori, animalisti contro possessori di SUV, ciclisti contro automobilisti, cattolici contro gay, ecc.ecc. il panorama è molto frastagliato

 

  By: Moderatore on Lunedì 20 Ottobre 2014 12:02

I discorsi sul debito, la moneta, l'euro e altre diavolerie finanziarie alla fine sono secondari. Dopotutto ci si è ripresi da guerre e distruzioni materiali peggiori in passato I discorsi importanti sarebbero quelli invece sulla gente, sul tipo di gente, su "che razza di gente", come si suol dire c'è intorno a te Fai parte di qualcosa che assomiglia ad una comunità e dove esiste un senso di identità comune oppure sei parte di una babele di etnie e gruppi estranei tra loro tenuti assieme solo dal collante dello shopping e pagare delle tasse ? Se si ricade nel secondo caso allora l'unica soluzione è cercare di mettere le mani su quanti più soldi possibili in qualche modo perchè sono l'unica protezione

 

  By: gianlini on Lunedì 20 Ottobre 2014 11:46

bel pezzo, Defil!

"Ara és l'hora" (Sono emigrato a Barcellona) - Moderatore  

  By: Moderatore on Lunedì 20 Ottobre 2014 11:39

#F_START# size=3 color=blue #F_MID#il nostro "Defilstrok" è emigrato a Barcellona [estratti di un email appena ricevuta...]#F_END# ------- ...Ti scrivo da Barcellona!!... Le mie vicissitudini....HO fatto armi e bagagli per portare via i miei figli e, visto che non c'era tempo per avvisarli e ridurre un poco il trauma, ho scoperto che a Barcellona c'è una scuola italiana del Ministero e così li ho iscritti al liceo scientifico, dal momento che a Malta Alessio avrebbe sperperato i 4 anni di scientifico fatti in Italia. Ora che ho finito di installarli, ricomincerò a fare la spola con XXXXX.... Ma in Italia non torno più. E adesso ti spiego perché e vedrai che è anche collegato al "manifesto". Arrivati a Barcellona, con l'auto stracarica di vestiti e libri, ho avuto la prima sorpresa. Da febbraio, se non hai il NIE (Numero de Identification de Estranjero) sei fottuto! Per questo non vedi neanche un extracomunitario in giro! E' una specie di Green Card, tutt'altro che facile da ottenere dal momento che occorrono almeno 40 giorni solo per ottenere la "previa cita" (l'appuntamento on-line per richiederne il rilascio). Senza NIE: non ti danno una casa; non ti puoi abbonare alla Metro neanche per un mese; non ti danno un numero di telefono spagnolo, con la sola eccezione di Vodafone che te lo assegna per un massimo di tre mesi e con una capacità di traffico ridotta ai minimi termini. Ottenuto il NIE, se vuoi ad esempio aprire una linea telefonica o internet con Orange, devi presentargli, oltre alla CdI anche il Passaporto! Cioé: in Italia diamo 47 euro al dì agli extracomunitari, ma nella vicina Spagna l'Unione Europea è solo quella monetaria, te ne rendi conto? Quel che mi piace di qua, oltre all'architettura e al clima, è la spensieratezza delle persone che, almeno a Barcellona, sono assai lontane da quell'atteggiamento di afflizione, depressione e rassegnazione e rabbia trattenuta che respiri in Italia. Inoltre hanno due altre caratteristiche: a) sono assolutamente semplici, cioé destrutturate, libere dalle mode e dalla schiavitù dei marchi; b) hanno un senso della collettività che noi abbiamo smarrito. Lo respiri nelle strade, dove non cè bar o ristorante, in centro come in periferia, che non sia affollato da persone e grandi nuclei familiari; ma lo senti anche nel grande senso di appartenenza alla comunità catalana: anche oggi (come nei giorni e nelle settimane passate) migliaia di persone, in ogni punto della città, indossano la maglietta giallorossa con scritto: ^"Ara és l'hora"(adesso è il momento)#https://www.araeslhora.cat/ca^ e, in più di una conversazione, sono stato guardato con un certo disprezzo, o quanto meno disappunto, lo stesso che hanno manifestato anche i francesi: in una parola trovano inconcepibile che, non paghi di un ventennio berlusconiano, siamo ormai al quarto anno (e per la terza volta) che ci facciamo governare da un Primo Ministro non eletto. Sia qui che in Francia mi hanno puntato il dito contro, dicendo che, se solo protestassimo anche noi come in Spagna e Francia, anziché sonnecchiare, subire e limitarci a qualche blablabla sulla Rete, con Spagna, Francia e Italia ad alzare la voce assieme l'euro e la troika sarebbero già un ricordo. #ALLEGATO_1# Ecco: sulla base di queste osservazioni testate personalmente (che spiegano l'importanza strategica, per i vertici, sulla subalternità e rassegnazione supina degli italiani) io non posso che dirti, francamente, con immutata stima e amicizia: Giovanni, sei una gran testa, i tuoi scritti sono sempre interessantissimi e continuerò a leggerli (come sai ho comprato e letto anche il tuo libro), ma secondo me nutri troppa fiducia che si possa uscire da questa situazione di declino sperando che qualcuno (?) un giorno (?) decida, ad esempio di adottare qualcosa che assomigli ai Certificati di Credito Fiscale. Quand'anche fosse, il destino dell'Europa sarebbe comunque ^quello tracciato da Deutsche Bank (l'EuroGlut#http://www.ilsussidiario.net/News/Denaro-Lettera/2014/10/10/SPY-FINANZA-Euroglut-la-nuova-minaccia-per-Ue-e-Italia/540434/^ o ^qui#http://vocidallestero.blogspot.it/2014/10/lammissione-shock-di-deutsche-bank.html^) e, con quello che è capitato all'Italia, retrocessa economicamente di vent'anni mentre gli altri partner hanno continuato, se non a crescere, quanto meno ad ammodernarsi tutelando, nel frattempo gran parte del tessuto industriale nazionale, il recupero è diventato ormai impossibile. Voglio dire che hai fatto e fai bene a divulgare le tue osservazioni e il tuo pensiero: ma anche se da domani venissero promossi i CCF, migliorerebbe la situazione, ma il recupero è impossibile. E lo sanno. E lo vogliono.

 

  By: GZ on Lunedì 20 Ottobre 2014 11:38

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  By: foibar on Domenica 19 Ottobre 2014 18:05

il sistema migliore è che ti tieni i soldi, risparmi e poi decidi tu quando andare in pensione, ti fai gli affari tuoi. Il vero problema è che il governo ha tentacoli dappertutto, si dovrebbe prendere l'accetta e mozzare a mente sveglia, e mantiene con le tasse una schiera di servi che a loro volta servono il padrone apportando una X. Nemmeno nel film "arancia meccanica" c'è questo "disturbo" Buona Domenica

 

  By: Ganzo il Magnifico on Sabato 18 Ottobre 2014 19:03

Ok, scusa, non avevo capito. Certo, sono d'accordo. E' il sistema tedesco. Pensioni molto basse (di mera sussistenza, sostanzialmente per evitare problemi sociali) ma con contributi altrettanto bassi e quindi previdenza complementare privata diffusa. E' il sistema migliore.

Slava Cocaïnii!