Ologrammi di vita reale

 

  By: Esteban. on Domenica 17 Luglio 2011 20:03

Ciao Defil, Hai fatto bene ... Ma per quale motivo credi taglino i fondi alle università ? Uno dei modi per esercitare con successo il mestiere dello STROZZINAGGIO è essere certi che non ci siano concorrenti a prezzi più vantaggiosi e nel tuo caso , in grado di offire una preparazione adeguata ... Un po come in Italia, eviti una riforma economica dicendo di essere ottimisti e sorridere, lasci sparire il terziario per poi fare le figure che stiamo facendo ... e magari aggiungere che i giovani sono il nostro futuro mentre li lasciamo aqllo sbando a questi strozzini ... Bel futuro ... Come Buffett spiega, quando raggiungi il TOP produttivo ti accorgi che tutti adottano gli stessi sistemi per far soldi(innovazione) ma semplicemente l'unico che trae vantaggio è l'utente finale,perchè l'overproduzione o la troppa disponibilità fa crollare i ricavi, il sistema è saturo ... ed allora che fai ? speculi sulla manodopera e la sicurezza e Ti impianti in Cina (oppure fai strozzinaggio in un paese ove il buon senso è sparito)... Sino a quando non lo fanno tutti ... ed allora arrivano i default degli stati sovrani ...ma lo stiamo osservando in diretta :-) stiamo assistendo al fatto che non serve neppure una buona laurea perchè, l'intenzione non è quella di aumentare la concorrenza e l'economia in questo paese... quanto quella di lasciare i pochi dinusauri approfittare di ciò che resta del mercato ... L'Italia è una Repubblica democratica, fondata sul lavoro. E sullo studio no ? ma che Cazzzz ...

 

  By: Andrea on Domenica 17 Luglio 2011 19:46

Cures, chi vuoi che la cominci la rivoluzione su un forum come questo? L'eta' media e' probabilmente superiore ai 40 e le preoccupazioni sono i trigliceridi, il super bollo sui depositi titoli, la resa dei pannelli solari, ecc. Ti pare che siano sufficienti per spingere persone ormai adulte e con la pancia piena a partire alla testa di un movimento? Le rivoluzioni si fanno a 20 anni. Per questo chi e' su questo forum deve aspettare di vedere i propri figli partire da casa incazzati e decisi a ribaltare tutto.

Il Cepu, questa sanguisuga - defilstrok  

  By: defilstrok on Domenica 17 Luglio 2011 19:18

Per ragioni di carattere strettamente familiare, qualche anno fa ho dovuto abbandonare il lavoro e trovare un impiego assolutamente momentaneo e poco impegnativo (in termini di ore) e così ho cominciato ad insegnare. E' stata un'esperienza eccitante. Ho assistito laureandi aiutandoli nella preparazione di tesi in statistica, macroeconomia, marketing, scienza delle finanze, tutte persone attempate che lavoravano già da anni e che, per ragioni professionali o per semplice ambizione personale, desideravano laurearsi. Viste le mie capacità (fino ad allora sconosciute a me stesso) mi è stato poi chiesto di gestire delle vere e proprie lezioni in aule da 6-10 studenti all'ultimo anno di liceo o istituto tecnico. Un'esperienza straordinaria sia sotto il profilo umano che professionale. Tutto questo presso il CESD che è la capogruppo del Cepu per gli universitari e di Grandi Scuole per quel che riguarda l'assistenza alle superiori. I colleghi? Vice-presidi che arrotondano lo stipendio, laureati che lo stipendio lo cercano per davvero visto che da diversi anni si arrabattano come assistenti o praticanti o precari a stipendio vicino a zero. Posso testimoniare che, al di là delle singole capacità, l'impegno di tutte le persone che ho incontrato è stato (e credo sia tuttora) tanto. Perché scrivo questo? Perché a un certo punto il Caimano del Cepu ha capito di avere tra le mani una pletora di disperati alla ricerca di uno stipendio e ha deciso di succhiargli il sangue. Per prima cosa ha cominciato a pagarli a 5-6 mesi; poi, visto che abbozzavano, ha cominciato ad infilare nei contratti a progetto le penali: ad ogni discente che non avesse passato la maturità o un esame corrispondeva una decurtazione della paga del docente. La crisi cominciava a mordere, i concorrenti erano tanti e gli insegnanti hanno mandato giù anche questo rospo. E allora il Cepu si è deciso al grande passo: vi pagherò una miseria. Nella foto riporto pagina 3 del contratto (che gli ho gettato in faccia) che a settembre 2006 mi misero sotto il naso perché portassi avanti otto mesi di lezione e accompagnassi tre classi alla maturità. Lo stipendio è da intendersi lordo, sottoposto a penale in caso di bocciatura, pagabile in a rate posticipate di 5 mesi e... globale! non si tratta, cioé di retribuzione mensile, ma i 1699,20 euro lordi di retribuzioni si riferiscono a 8 mesi di insegnamento! Io ho avuto il privilegio di poter pisciargli in faccia, ma c'è una montagna di persone che su queste retribuzioni ci conta per vivere. Queste cose io le vieterei per legge (se non fosse che a fare le leggi ci sono loro...)

 

  By: lmwillys on Domenica 17 Luglio 2011 10:45

grande Cures come al solito

 

  By: Cures on Sabato 16 Luglio 2011 23:26

“…Il mio sogno ad occhi aperti è quello di vedere, un giorno, questi milioni di ragazzi assalire con violenza i palazzi del potere…” Tempus fugit. Perché attendere che siano i nostri ragazzi a svegliarsi? Non l’hanno mica creata loro questa situazione.

 

  By: giorgiofra on Sabato 16 Luglio 2011 21:33

Antitrader, lei ha perfettamente ragione. Il valore dell'università in cui si studia conta poco, salvo per le facoltà scientifiche che dispongono di eccellenti laboratori e fondi cospicui per la ricerca. Quello che conta è il talento individuale, l'intelligenza e la passione. Da sempre sostengo che il genio viene fuori, anche se ha studiato in una mediocre università. Tempo fa feci una discussione sul fatto che alcuni sostenevano che coloro che studiavano nei licei classici hanno una migliore proprietà di linguaggio. E' vero. Ma a mio parere questo è dovuto al fatto che quelli che si iscrivono al liceo classico provengono in larghissima parte da famiglie di professionisti, con la conseguenza che i figli, già dall'infanzia, acquisiscono un certo vocabolario ed un certo modo di esprimersi. Spesso si confonde la causa con l'effetto. I bocconiani si sistemano spesso nei posti più prestigiosi non in virtù della loro preparazione, ma in virtù della famiglia che hanno alle spalle, con i loro patrimoni e le loro relazioni. Sarei curioso di sapere dove sono sistemati i figli di colui che chiamò bamboccioni i ragazzi italiani. Sono certo che non lavorano in un call-center o come stagisti in qualche azienda. E' mia convinzione che fanno i dirigenti in qualche ente pubblico o in qualche banca. Se i nostri ragazzi sono da considerare bamboccioni è solo per il fatto che stanno assistendo passivamente al furto del loro futuro, quando invece dovrebbero essere incazzatissimi e farsi sentire in modo anche violento. Il mio sogno ad occhi aperti è quello di vedere, un giorno, questi milioni di ragazzi assalire con violenza i palazzi del potere e far tremare politici e forze dell'ordine. Quando leggerò il terrore negli occhi di questi impuniti parassiti sarà, per me, uno dei giorni più felici della mia vita.

 

  By: antitrader on Sabato 16 Luglio 2011 19:51

"suggerisco, se è il caso, ai ragazzi bravi e preparati che hanno voglia di fare "carriera" ma sono figli di nessuno, di frequentare se possibile, in Italia, università private prestigiose, utili spesso non tanto per avere una migliore preparazione, ma per cercare di avere "entrature" e raccomandazioni che la famiglia di origine non può dare...). " Uno che dovesse seguire i tuoi consigli si ritroverebbe annegato nel mare con tutti gli abiti. Gli vorresti anche far spendere soldi per degli studi che protrebbe fare anche gratis (o quasi)??? Narra la leggenda che alla Bocconi si forma la classe dirigente italiana. Naturalmente e' vero esattamente il contrario, e' la classe dirigente PREDESTINATA che magari frequenta la Bocconi, se ci va il figlio della mia portinaia che e' sicuramente piu' bravo del figlio di un pallone gonfiato poi finisce a fare il ragioniere magari messo a cococo. Di bocconiani molto bravi (e figli di nessuno) ne ho incrociati parecchi nel mio errare presso un buon numero di aziende come sistemista/softwarista, praticamente facevano tutti piu' o meno i ragionieri, lo stesso mio commercialista e' un bocconiano molto bravo ed e' finito a far la contabilita' alle partite iva. Anziche' consigliargli di andare presso le universita' "prestigiose" cerca di insinuare in loro il senso della rivuluzione e della ribellione, faresti sicuramente qualcosa di piu' utile.

Fine della classe media (con la globalizzazione) - Andrea  

  By: Andrea on Sabato 16 Luglio 2011 19:07

Avete parlato di call center, lasciate che vi ammorbi con un altro dettaglio di vita personale. Dopo aver avuto incarichi pagati bene ma non continuative (e che hanno richiesto permanenze lontano da “casa” anche piuttosto lunghe) ho ricevuto questa proposta di lavoro per fare l’operatore bilingue nel call center di un marchio di carte di credito (che preferisco non citare). Ovviamente non sono impiegato direttamente dall’azienda in questione ma da un contractor, una delle prime 5 aziende al mondo attive nel campo del customer relationship management. Orbene, per effetto dei seguenti fattori: 1. in Italia ricoprivo una posizione ben pagata; 2. qui ho un lavoro del menga; 3. il tasso di cambio euro/dollaro; 4. il differente peso del fisco sul reddito il risultato e’ che, hic et nunc, il mio REDDITO LORDO e’ quasi esattamente uguale (al centesimo) alle IMPOSTE che pagavo in Italia. Con stipendi come questo, pur avendo l’azienda che mi impiega call centers in giro per il mondo (Filippine, ecc.), il cliente non sente l’esigenza di usare soluzioni off-shore. Il costo non e’ molto dissimile e poi, essendo in zona, sono costantemente qui a sorvegliarci. Come evoluzione professionale nell’eta’ in cui si dovrebbero raccogliere i frutti del proprio impegno non c’e’ male…

 

  By: lutrom on Sabato 16 Luglio 2011 13:52

Sto controllando i movimento della banca ed è davvero incredibile come i clienti tedeschi paghino quasi prima di aver ricevuto la fattura mentre alcuni clienti itliani mi devono dei soldi da inizio 2010 in media pagano a 3 o 4 mesi, e soprattutto, QUANDO NE HANNO VOGLIA i tedeschi, invece, a prescindere che siano clienti industriali, società di servizi o studi professionali, sono puntuali alla data esatta indicata in fattura la differenza è abissale ------------------------------------------ Bravo, gianlini, hai individuato il cuore del problema! Purtroppo in Italia, abbastanza spesso, chi è puntuale e rispettoso degli impegni (come purtroppo il sottoscritto...) è una mosca bianca, che viene ripagata con fregature... Il fatto è che poi mancanza di precisione genera altra mancanza di precisione, poca professionalità genera altra poca professionalità, la gente si abitua al peggio e si adatta. Quest'anno, come la solito, ho fatto, ad esempio, il commissario agli esami di stato: ma è possibile che, tranne eccezioni, quasi tutte le commissioni tollerino un copia copia generalizzato (l'importante è che i ragazzi copino sottovoce)?? Il tutto preceduto dalla pagliacciata, tipicamente italiana, dei carabinieri che portano le prove, la mattina dell'esame, rigorosamente sigillate e "scortate" come fossero lingotti d'oro, con tutta una procedura prestabilita dalle norme e con 100 verbali da fare sulla apertura delle prove ministeriali stesse, sulla loro conservazione in luogo sicuro, ecc. ecc. Io ormai ho una esperienza di questi esami abbastanza lunga e vedo che questa della copiatura è una realtà, presente, ove più ed ove meno, sia nelle scuole statali sia, mutatis mutandis, in quelle private. Si fanno copiare i ragazzi anche se non ce ne sarebbe bisogno, addirittura, talora, anche contro gli interessi dei commissari!! E ci sono dei commissari che fanno copiare affinché i ragazzi si abituino... alla vita ed ai futuri concorsi!!... Bellissimo è quando i commissari iniziano a parlare della mancanza di moralità nella vita pubblica italiana, dei concorsi truccati, della gente che non ha senso civico, ecc. ecc. proprio mentre i ragazzi là davanti, senza problemi, scopiazzano, sottovoce, a destra ed a manca!!! E' una scena che, vi assicuro, accade più volte nell'80% delle commissioni, ci sarebbe da farci un film. Il problema non risiede nel fatto che, in parte, si delegittima il risultato degli esami (ormai i diplomi di scuola superiore sono dei semplici pezzi di carta, il valore legale del titolo di studio, anche se formalmente ancora esiste, in realtà già è stato abolito da anni, ma non tutti lo vogliono ammettere!!!), ma il problema è che questa È UNA delle tante spie della mentalità facilona e pressappochista all'italiana, è un altro modo per diseducare i ragazzi i quali capiscono (in parte sbagliando!!) che l'impegno spesso non paga, ma ci servono raccomandazioni, copiature, ecc. ecc. (anche se poi, nella vita, ciò non sempre è vero...) Naturalmente se quasi tutti copiano e se i diplomi sono semplici pezzi di carta distribuiti a tutti, la vera differenza, spesso, la farà non l'aver sudato e studiato, ma l'avere più soldi e più "entrature": questo alle superiori, ma all'università spesso la situazione è simile (alla faccia della scuola come "ascensore sociale", come scuola di democrazia e di rispetto, come scuola gratuita per favorire i figli di nessuno... Ed è questo il motivo per cui suggerisco, se è il caso, ai ragazzi bravi e preparati che hanno voglia di fare "carriera" ma sono figli di nessuno, di frequentare se possibile, in Italia, università private prestigiose, utili spesso non tanto per avere una migliore preparazione, ma per cercare di avere "entrature" e raccomandazioni che la famiglia di origine non può dare...). Pertanto l'Italia ha i politici che si merita, ed è vero che governare gli italiani non è difficile, ma è impossibile...

 

  By: lara122 on Sabato 16 Luglio 2011 12:37

Zibordi sempre grande!!!!!!!!

 

  By: gianlini on Sabato 16 Luglio 2011 12:30

sto controllando i movimento della banca ed è davvero incredibile come i clienti tedeschi paghino quasi prima di aver ricevuto la fattura mentre alcuni clienti itliani mi devono dei soldi da inizio 2010 in media pagano a 3 o 4 mesi, e soprattutto, QUANDO NE HANNO VOGLIA i tedeschi, invece, a prescindere che siano clienti industriali, società di servizi o studi professionali, sono puntuali alla data esatta indicata in fattura la differenza è abissale

 

  By: eumeo on Sabato 16 Luglio 2011 00:54

Dott. Zibordi, i call center presto non ci saranno più neanche in Italia. Sky dalla Sardegna ne ha spostato parte in Albania, per dire.

Call Center in India - GZ  

  By: GZ on Venerdì 15 Luglio 2011 23:17

Su Mother Jones è uscito questo mese un ^reportage di una giornalista che si è arruolata in un call center a Nuova Delhi per un estate#http://motherjones.com/politics/2011/05/indian-call-center-americanization^ (a differenza dei giornalisti italiani che queste esperienze scomode le rifuggono in america in effetti hai ancora gente che per scrivere un libro sulla cucina lavora come cuoco un anno o per parlare dei call center ci lavora per mesi...) Se lo leggi ne esci depresso, 100 o 200mila persone solo a Delhi (a Bombay il doppio o il triplo e poi nel resto dell'India chissà) che imparano per due mesi a parlare un inglese senza accento e ad impersonare un americano citandofatti sportivi o di TV tipici che diano la sensazione di un newyorkese. Poi lavorano per anni a 2 dollari l'ora, che però è il 3 volte medio un salario in un impiego indiano PER LAUREATI, a rompere le balle all'ora di cena agli americani chiedendo perchè non sono indietro nella rata dell'elettromodestico o del mutuo Ci sono milioni di cinesi che producono l'elettrodomestico, il pc, il cellulare, le maglie, magliette, scarpe, sedie, giocattoli,occhiali, pezze, elettrodi, qualunque oggetto di plastica o con fili elettrici dentro, persino l'intonaco per i muri e i binari ferroviari e questa valanga di merci le importano in America.. In questo modo in America perdono il lavoro e si riducono i posti di lavoro pagati decentemente e gli americani che non vanno ad Harvard sono costretti a fare debiti. Poi ci sono centinaia di migliaia di indiani che li rimpiazzano anche a fare i lavori di customer service (quelli da 11 dollari l'ora che in India pagano 2 dollari l'ora) imitandone l'accento e gli telefonano a cena da Nuova Delhi chiedendo di pagare le rate in arretrato per la roba prodotta in Cina che hanno comprato (e che fino a 10 anni fa veniva prodotta nella loro città dal loro padre che come operaio se la cavava discretamente, ma gli hanno chiuso la fabbrica spostandola prima in Messico e poi in Cina) In Italia ci si lamenta della paga da fame dei call center, MA PERLOMENO SONO IN ITALIA ! IN AMERICA LI HANNO SPOSTATI IN INDIA E NELLE FILIPPINE PERCHE' ANCHE 10 DOLLARI L'ORA ERA TROPPO E VOLEVANO PAGARE 2 DOLLARI L'ORA Perchè gli americani "medi" non si ribellano ? Perchè i mass media americani sono in mano al 99% alla gente che promuove la globalizzazione, delocalizzazione e immigrazione di massa e non permette mai nessun dissenso, esiste un muro di censura come in URSS una volta Ad esemlpio il pezzo di Mother Jones è realistico, ma la giornalista si identifica solo con i problemi degli indiani del call center che soffrono del fatto secondo lei che per imparare a parlare com un americano al telefono da Delhi vengono "spersonalizzati" della loro cultura. Dei suoi concitaddini americani che a centinaia di migliaia perdono il lavoro che va in India non gliene frega niente, parla solo dello stress culturale degli indiani che devono impersonare un americano al telefono e il quadro però è così deprimente e folle nel suo insieme di tutto il meccanismo che involontariamente ti comunica un messaggio anti-globalizzazione. Ma il tono del pezzo è solo di preoccupazione per gli indiani stressati (Quelli di sinistra così purtroppo fanno quasi sempre lavori che non vengono delocalizzati in India o Cina ....)

italiani che lavorano pagati un 'azzo - Andrea  

  By: Andrea on Venerdì 15 Luglio 2011 22:39

Tonaus, occhio a luoghi comuni. Ho assistito qui le squadre di un'azienda brianzola di impiantistica che ha molte commesse negli USA, presso una nota multinazionale. Molto nota. Queste commesse sono ricche, il cliente paga bene. Tranne il collaudatore finale, i tecnici che intervengono hanno dai 21/22 anni ai 35/40. Meccanici, elettricisti, ecc. Sai quanto prendono? 1.100 euro al mese netti, i piu' anziani qualche decina di euro in piu'. Le trasferte all'estero gliene pagano con un meccanismo complicatissimo che, alla fine, dopo due o tre settimane in un mese passate lontano da casa si concretizza in un paio di centinaia di euro netti in piu'. Una truffa, insomma. Questa gente fatica, suda, arriva a sera sporca di grasso e stremata (i meccanici), con le mani stagliuzzate dalle canale e dai cavi (gli elettricisti), ecc. Non uno di loro e' straniero. Meta' sono brianzoli puri, meta' residenti in Brianza ma di origine meridionale. Loro la Playstation la giocano con la chiave del 46 su un carro ponte.

 

  By: tonaus on Venerdì 15 Luglio 2011 22:29

Il mercato del lavoro ha più sfaccettature. Che il costo del lavoro sia alto è fuori di dubbio. Un mio cliente mi ha detto , che dopo aver preso una tranvata di 600.000 € da un suo cliente, si è rotto le palle di rimanere in Italia. Sta mettendo in moto il trasferimento della sua azienda in Bosnia, dove a parità di dipendenti, turni e impianti, gli rimane a fine anno un milioncino di euri a lui e al socio. Ovviamente qui aprirà la procedura per il concordato, della serie "così fan tutti". Un altro, mi sta pregando affinché gli trovi un ragazzo da assumere come responsabile nella sua azienda di confezionamento ferramenta. Non trova nessuno che abbia voglia di mettersi in gioco per imparare un lavoro, il classico "mestiere". Mi ha detto che per i soldi non è un problema, è disposto a pagar bene. Se non avesse gli indiani a lavorar da lui, molto probabilmente dovrebbe chiudere, perché di italiani non ne trova. I nostri giovani preferiscono i lavori comodi, in un ufficio, a costo di percepire stipendi infami. Lo straniero che ha voglia di fare, porta a casa uno stipendio di tutto rispetto. Forse manca lo spirito di sacrificio, ma quando parlo con un rumeno che lavora in una macchina per lavorare i pannelli di legno, e questo prende circa 2000 € al mese, mi chiedo che piffero vogliono i nostri giovani patrioti. Che poi i nostri ragazzi vogliano far la rivoluzione non ci credo. Sono troppo impegnati a vivere nel virtual world creato dal DIVERSAMENTE ALTO. Come nel film Matrix , per svegliare la gente dobbiamo scollegare il cavo, quello della TV......