Ologrammi di vita reale

 

  By: Moderatore on Mercoledì 03 Agosto 2011 02:12

Come descritto in altri post a fianco il Italia sta succedendo precisamente questo, la Massa Monetaria cosiddetta sia M1 che M3 secondo gli ultimi dati Banca d'Italia si sta contraendo per la prima volta in 30 o 40 anni vedi ^"Allarme: la Moneta in Italia si è Contratta del -8%"#http://www.cobraf.com/forum/coolpost.php?topic_id=5070&reply_id=306737^

 

  By: gianlini on Martedì 02 Agosto 2011 09:47

moderatore! io sono stupito che non stia avvenendo già in italia quella roba lì, che avvenga in grecia mi sembra del tutto naturale

Fuga dalle banche in Grecia - Moderatore  

  By: Moderatore on Martedì 02 Agosto 2011 07:49

------- La paura sta spingendo alla fuga silenziosa dalle banche in Grecia http://www.guardian.co.uk In una delle più grandi banche del centro di Atene, un impiegato sta spiegando come i risparmiatori si accalcano per tirare fuori il loro denaro. Diffida di dare il suo nome, guardi bene intorno il pavimento in marmo, pannelli in legno e foyer prima di tirare fuori una sottile scatola formato A4. E 'circa le dimensioni di una piccola cassetta di sicurezza - e questi, da quando la crisi finanziaria ha colpito la Grecia 18 mesi fa, sono diventati i prodotti finanziari più ricercati del paese. Preoccupati se le banche resteranno in attività, i greci prendono i loro risparmi di una vita fuori dei conti correnti e li mettono in fessure in metallo nel seminterrato delle banche Le scatole sono così popolari che la banca ha raddoppiato l'affitto su di loro nel corso dell'anno passato - e lo stesso ogni giorno tra i cinque e 10 clienti richiedono una cassetta. Questa banca è a corto di ricambi mesi fa. L'impiegato si sporge: "Ho lavorato in una banca per 31 anni, e non ho mai visto un panico del genere". I dati ufficiali lo confermano. Nel solo mese di maggio, quasi 5 miliardi di € (£ 4,4 miliardi) è stato tirato fuori dai depositi greca, come parte di ciò che gli analisti descrivono come una "corsa agli sportelli silenziosa". Questa versione della fuga è anche disordinato e nervoso, ma silenziosa. I clienti non formano lunghe code fuori dalle banche ma, semplicemente nascondon quanto più possono. Alcuni di questi soldi saranno stati utilizzati per pagare debiti o come redditi supplementari, naturalmente, ma i banchieri attribuiscono il volume di prelievi ad una paura generale sulle prospettive per la Grecia "Ogni volta che i mercati si muovono, ricevo telefonate", dice un Atene-based gestore del fondo. "Sono da parte degli investitori chiedono: 'Come posso avere i miei soldi fuori dal paese?' " Un investment banker senior è più esplicito: "La gente ha paura che il governo non sa che *** sta facendo." Racconta la storia di un conoscente che ha tirato fuori 30.000 €, lo avvolse in un sacchetto e nascosto nel suo garage. "La borsa aveva già avuto qualche cibo dentro", dice. "Così ha attirato i topi che mangiavano le note." ^leggi il resto qui sul Guardian#http://www.guardian.co.uk/world/2011/aug/01/greece-panic-change^

 

  By: Giovanni-bg on Mercoledì 20 Luglio 2011 19:57

La faccenda della thema ad idrogeno è un po' lunga da spiegare nel dettaglio Comunque per farla breve la prima generazione di thema aveva il motore 4 cilindri lancia ancora senza iniezione elettronica (non il 16v che fu la generazione successiva già a inizione elettronica) Già di per se era un motore stra affidabile per la sua semplicità costruttiva (ci ha vinto un numero di mondiali di rally spropositato con la delta) che digeriva qualunque tipo di carburante proprio per sua semplicità ma poi il fatto che funzionasse ancora a carburatori e senza alcuna centralina elettronica lo rendeva adatto a tarature anche estreme. In pratica quel motore è stato il top della tecnoloiga ante era elettronica Per farlo funzionare ad idrogeno si tratta di sostituire le valvole e giocare sulla regolazione degli anticipi perchè la miscela aria dirogeno ha un tempo di innesco diverso dalla miscela aria-benzina. Alle volte le tecnologie obsolete ritornano perchè grazie alla loro semplicità sono le più flessibili ed affidabili in certe situazioni In Iraq i militari americani hanno scoperto di preferire nei combattimenti close quarter il vecchio kalashnikov russo alle nuove versioni dell'AR15 americano dato in dotazione (codice militare M16, ultima generazione fabbricazione colt) il quale AR15 costa alla produzione circa 5 volte il kalashnikov che reperiscono sul posto al mercato nero. Il kalashnikov è impreciso e tende ad incepparsi. Ma quando si inceppa basta prenderlo a mazzate e riprende a sprare e la precisione è secondaria quando spari a 15-20 metri al massimo a raffica. Gli ultimi M16 si inceppano mediamente meno ma con la sabbia del deserto quando si inceppano è finita resti disarmato il che potrebbe voler dire morto.

 

  By: DRAGUTIN on Mercoledì 20 Luglio 2011 16:49

GIOVANNI, Non ci hai ancora raccontato il secondo episodio della thema ad idrogeno, della serie fo' tut mi, l'e' mei...eheheh Complimenti e grazie, per tutto

 

  By: Giovanni-bg on Mercoledì 20 Luglio 2011 16:13

Laureato nel 94 in 5 anni e 6 mesi esatti (6 mesi di tesi i mesi più rilassanti di tutto il periodo universitario quasi una vacanza) Laurea in finanza aziendale, critica dell'ipotesi di Modigliani-Miller sull'efficienza in forma debole dei mercati finianziari. Insomma sempre in questi paraggi ho bazzicato...

 

  By: gianlini on Mercoledì 20 Luglio 2011 13:04

giovanni, di che anno anagrafico sei?

 

  By: Giovanni-bg on Mercoledì 20 Luglio 2011 13:03

Buongiorno sono laureato in Ing. gestionale e ai miei tempi anni '90 succedeva al politecnico di Milano che ti capitasse anche come docente di fisica 2 una allieva di Fermi che mediamente promuoveva 10 studenti su 200 alle prove di scritto. Poi ti poteva capitare anche un docente allievo di Amaldi in statistica che anche lui promuoveva mediamente 10 studenti su 200.. E magari lo stesso docente ti capitava anche in Analisi II Il tutto tanto per gradire nei primi 2 anni di corso così sapevi cosa ti aspettava dopo. Insomma non era un passeggiata. Però da qui docenti lì' forse sono quelli che mi hanno isnegnato di più cose che mi ricordo anche ora e che mi sonos tate utili nel lavoro e nella vita. Ciò che si diceva ai tempi è che il Politecnico era non sono una scuola di formazione ma anche una scuola di vita perché si imaprava a superare le diffcoltà. In media allora si laureava 1 su 3, ora non so che succede. Comunque da laureato e avendo anche superato l'esame di stato sono favorevolissimo all'abolizione del valore legale del titolo di studio e degli albi professionali.

 

  By: MLG on Lunedì 18 Luglio 2011 16:17

La ammiro anche io, pero' ci sono molte altre persone che ingoiano il rospo e accettano qualsiasi contratto pur di portare qualcosa a casa. Sono d'accordo con Giorgiofra che bisognerebbe insegnare a non accettare certe condizioni (come probabilmente lui ha fatto con sua figlia, al di la' del suo proprio carattere individuale) pero' questo approccio funziona se si dispone di condizioni minime per poter sopravvivere (altrimenti non ci sarebbero centinaia di milioni di persone sfruttate in ogni modo in tutto il mondo). La strategia va bene, ma la tattica deve essere diversa, adattata alla singola realta'. Io dall'Italia me ne sono andato ormai da parecchi anni, proprio per questi motivi. Mi e' capitato di vedere rifiutate opportunita' di lavoro (assicuro davvero ben retribuite) a ex colleghi che non volevano spostarsi di 300 km (da Milano in Svizzera) perche' la ragazza non era d'accordo (e poi non fiatavano se andavano a Roma in trasferta per sei mesi). Ripeto, non si trattava di andare a fare l'immigrato sottopagato (come suggeriva Giorgiofra in un altro blog) che lavora al nuovo tunnel del Gottardo, ma di crearsi un'esperienza professionale altamente qualificata con stipendi doppi o tripli di quello medio Svizzero. La colpa (o responsabilita') e' anche di chi, non avendo avuto genitori capaci come Giorgiofra, si trova a 30 anni con una laurea in mano che non serve a un caxxo (quando ci arriva) che ha delle ridicole aspirazioni e pensa che il miglior lavoro sia fare il paparazzo o la puttovelina. @Giorgiofra: mandi sua figlia all'estero o la aiuti a crearsi un'attivita' in proprio nella sua bellissima regione, come spiegava altrove: l'Italia e' persa, ma chi vale sa sempre trovare un posto al sole.

 

  By: lmwillys on Lunedì 18 Luglio 2011 14:23

ammiro la figlia di Giorgiofra è sicuramente una grande persona meritevole

 

  By: gianlini on Lunedì 18 Luglio 2011 14:20

certo che se si mettono alla ricerca di chi vince con una coppietta di 7.....figuriamoci cosa possono fare con il trading ...... AGENZIA DELLE ENTRAtE E GUARDIA DI FINANZA LANCIANO L'OPERAZIONE "ALL IN" IN TUTTA ITALIA Poker online, è caccia ai proventi «esteri» Anche le vincite conseguite oltreconfine sono tassate. E l'erario mette sotto la lente gli italiani «vincenti» Ipoker online, la nuova frontiera del web MILANO - Proprio mentre lo Stato - con il decreto Abruzzo - sdogana i tavoli verdi online, l'Agenzia delle Entrate e Guardia di Finanza alzano la posta con l'operazione «All in». E' scattata su tutto il territorio nazionale una campagna di controlli nel comparto del poker «live», sempre più diffuso in Italia. Le vincite riferibili a queste prove di abilità sono infatti «redditi diversi», e come tali integralmente tassabili. Dalle prime analisi risultano oltre 4mila giocatori italiani fortunati al tavolo verde che hanno già raccolto proventi per oltre 97 milioni di dollari (pari a circa 73 milioni di euro, al cambio attuale) senza però dichiararli al Fisco.

 

  By: Toms on Lunedì 18 Luglio 2011 13:36

Lelik, hai poi avuto modo di approfondire con il tuo commercialista, sulla questione del Quadro RW per quanto concerne i futures tradati intraday? Il mio sostiene che non devi annotare un bel nulla sul rigo III Come ti dicevo l'altra volta, se sposti o versi liquidità nel conto future estero dovrai solo sommare le varie movimentazioni che fai (ad esempio prelievi e versamenti), ma le operazioni di trading non vanno nel computo

 

  By: gianlini on Lunedì 18 Luglio 2011 13:28

lelik se a quell'università non han trovato di meglio del mio amico come docente........ a parte la battuta, tutti quelli che hanno a che fare con giovani ingegneri sono portati ad averne la stessa (cattiva) opinione non penso sia un caso

 

  By: Lelik on Lunedì 18 Luglio 2011 13:21

Gianlini, anche se rischio di tirarmi addossi strali e altro, devo ammettere che negli ultimi 2 anni dopo aver assunto 2 ingegneri laureati da quell'università da te citata (e con ottime votazioni) sono rimasto assolutamente deluso. Un po' forse dipende dal fatto che mi aspettavo una conoscenza pratica ben maggiore da un laureato oltre che maggiore "sveltezza" in ogni senso da un canditato teoricamente preparato, e poi che forse anche se ho solo 41 anni ragiono da vecchio (del tipo non ci sono più i laurati con gli attributi di una volta). Però ora dopo che entrambi se ne sono andati per reciproco accordo ("sicuramente ti troverai meglio altrove"), ho assunto un diplomato e per la progettazione meccanica non ho sentito grande differenza. Ok, forse già in partenza ho sbagliato a cercare un laureato (ma cavolo oggi se non ti presenti ai grossi clienti con un ing. che figura barbina ci fai?!?) ma credo che ci sia appunto dell'altro.

 

  By: gianlini on Lunedì 18 Luglio 2011 10:18

proprio venerdì sera ho rivisto un amico dell'università che non vedevo da qualche anno lui, laureato in ing. gestionale è un alto dirigente di un gruppo attivo nell'assistenza domiciliare, mi ha raccontato che ha tenuto un corso di tre mesi all'università di piacenza (tema economico) ed è rimasto scandalizzato sia dagli studenti ma ancor più dai professori, che lo invitavano sempre ad alzare e di molto le sue valutazioni mi diceva infatti che il meccanismo è che gli studenti danno un voto ai professori (che deve ovviamente essere il più alto possibile) e che i professori e l'univesrità vengono compensati in modo proporzionale al numero di iscritti, al numero di laureati e al livello delle valutazioni ricevute dai docenti dai loro studenti in pratica l'esatto contrario dei nostri tempi, quando i professori più bravi erano quelli (tipicamente di meccanica razionale) che bocciavano 9 studenti su 10 all'esame