Programma Economico (Tremonti, Giannino, Grillo...)

evitare di dibattere è stata un ottima trovata - Moderatore  

  By: Moderatore on Venerdì 01 Marzo 2013 14:53

Andiamo sempre peggio con il consigliere economico di Grillo che ora che l'elezione è passata spiega cosa ha in mente... rimanere nell'Euro... con un default "selettivo" sui BTP...abolizione del contante... patrimoniale anche del 10%...se le fabbriche chiudono importa relativamente perchè tanto "la crescita economica non ha senso"... («Patrimoniale...Dovrebbe essere del 5-10 per cento su patrimoni di oltre i 10 milioni di euro. L’obiettivo principale, in linea con quanto sostenuto anche da Stiglitz, è la diminuzione delle diseguaglianze. ... ^Per far emergere il nero credo la soluzione più concreta sia quella di abolire il contante#http://www.comedonchisciotte.org/site/modules.php?name=Forums&file=viewtopic&t=56988^ per qualche anno. Tutto diventa tracciabile e tassabile. Così si potrà arrivare a una imposizione massima del 35%....») A parte il problema di handicap che lo rende non adatto ai dibattiti pubblici, se Gallegati o qualcuno per lui fosse andato a discutere le sue proposte economiche in TV, come è successo per gli altri candidati, sarebbe andata diversamente... Berlusconi avrebbe vinto di sicuro... Evitare di dibattere le proprie idee economiche (aspettare solo dopo l'elezione a esprimerle) è stata un ottima trovata ----------------------- Il prof che spiega l'economia secondo Grillo ^«Sì alla patrimoniale. Folle uscire dall'euro»#http://www.comedonchisciotte.org/site/modules.php?name=Forums&file=viewtopic&t=56988^ «Il nostro vero problema è la troppa disuguaglianza nella distribuzione della ricchezza. E poi nessuna uscita dall’euro, sarebbe un dramma, una stupidaggine assurda che diminuirebbe del 30-40% il reddito degli italiani, semmai ci vuole una vera unione politica dell’Europa come gli Stati Uniti, con una banca centrale in grado di svalutare la moneta». A cercare di tranquillizzare i mercati in questi giorni di forte fibrillazione da spread è il professor Mauro Gallegati, braccio destro per le questioni economiche di Beppe Grillo. Ha 55 anni, docente di macroeconomia all’Università delle Marche, studi a Stanford e al Mit, amico e collaboratore del premio Nobel Joseph Stiglitz col quale ha scritto un paper sulla disuguaglianza che uscirà entro marzo per Micromedia. «E’ un documento importante che spero diventi una lettura di riferimento per i grillini eletti in Parlamento». Gallegati, da oltre dieci anni costretto su una sedia a rotelle per atassia, rivela che sta lavorando insieme a una decina di ricercatori della sua università per creare una task-force economica in grado di sostenere i nuovi deputati e senatori. E poi parla delle idee che lui proporrà a Grillo come una patrimoniale sulle grandi ricchezze, l’abolizione del contante e lo stop a ogni altro aumento dell’Iva. Quando ha conosciuto Grillo? «Nel 1993. Ero a casa del fondatore dell’università Politecnica delle Marche Giorgio Fuà - mio maestro insieme a Paolo Sylos Labini - e quando seppe che andavo a teatro a vedere Grillo mi disse di portagli un libro sul Pil di cui avevano parlato al telefono. Da allora siamo rimasti sempre in contatto. E da quando è sceso in politica ci sentiamo quasi tutti i giorni». È lei che ha elaborato il programma economico del movimento? «Non tutto, io con i miei collaboratori ci siamo concentrati sui temi legati al lavoro e alla sostenibilità del sistema». Si dice che Grillo consulti anche alti economisti come Loretta Napoleoni. Lei la conosce? «Mai vista. Ma il movimento non è ancora organizzato e Grillo prende da ognuno di noi degli spunti, dei suggerimenti che poi elabora a modo suo. Ma presto faremo un programma condiviso». Secondo lei quali sono i provvedimenti più urgenti? «Ci vorrebbe una patrimoniale sull’1% più ricco dei contribuenti, una vera riforma fiscale per far emergere il lavoro nero e una rivoluzione del mercato del lavoro basata sulla partecipazione dei dipendenti alla vita e ai profitti dell’impresa. Stiamo lavorando con un gruppo di tributaristi e tra un paio di settimane usciremo con una proposta. In questa chiave va letto l’attacco che Grillo ha fatto ai sindacati: se i lavoratori entrano nella governance, ci vuole un altro tipo di rappresentanza». Può essere più preciso sulla patrimoniale? «Dovrebbe essere del 5-10 per cento su patrimoni di oltre i 10 milioni di euro. L’obiettivo principale, in linea con quanto sostenuto anche da Stiglitz, è la diminuzione delle diseguaglianze. Non si può andare avanti colpendo i soliti lavoratori dipendenti e le case. Lo sa che se va dall’aeroporto a Palermo città ci sono chilometri di case abusive? Insomma pagano, anche con l’Imu che sulla prima casa andrebbe abolita, i soliti noti. Per far emergere il nero credo la soluzione più concreta sia quella di abolire il contante per qualche anno. Tutto diventa tracciabile e tassabile. Così si potrà arrivare a una imposizione massima del 35%. Queste sono tutte idee che verranno messe in rete e vedremo la nostra gente cosa dice». In questi giorni Grillo ha sostenuto che le pensioni e gli stipendi pubblici vanno aboliti e sostituiti con il reddito di cittadinanza. È farina del suo sacco? «Io non ne so nulla. Mi sembra chiaramente una provocazione delle sue. La verità è che occorre combattere il fenomeno del precariato perchè fra 30-40 anni i giovani di oggi che versano contributi bassissimi avranno una pensione risibile con enormi problemi sociali. E poi lottare contro la disuguaglianza. L’Italia in Europa è quella che ha più asimmetria. Anche se non ancora ai livelli Usa dove i sei eredi dell’impero Wal-Mart hanno una ricchezza equivalente al 30% della società statunitense». E per le banche, vecchio cavallo di battaglia del vostro leader? «Hanno un potere enorme, bisognerebbe tagliare loro un po' le unghie. Consiglio di leggere il libro di Vitali, Battiston e Glattfelder sui monopoli globali». Lo sa Grillo che l’ingovernabilità costa cara? Ogni cento punti di spread in più sono circa 3 miliardi di euro all’anno... «Lo sa benissimo. Ma non può buttare a mare i milioni di voti che ha avuto. Appena possibile penso che bisognerebbe convincere tutti a fare provvedimenti giusti in un arco di tempo compatibile». Nel senso che anche lei è per un accordo con il Pd? «Ho visto che sulla rete ci sono molti dissidenti alla linea dura, gente che preferisce cambiare stando dentro il sistema. Io credo che il modello corretto sia quello siciliano dove si decide in base ai provvedimenti proposti. In questa fase mi sembra che l’idea delle intese non sia molto popolare nel movimento». Quando vi troverete per pianificare proposte economiche? «Spero presto, sono molto preoccupato. E non solo per l’Italia perché questo modello di sviluppo non regge più. Se tutto il mondo oggi consumasse come gli Usa ci vorrebbero 4 pianeti. L’idea della crescita a tutti i costi non ha più senso». Anche lei come Latouche per la decrescita? «Assolutamente no, io sono per una crescita qualitativa e per un calcolo del Pil diverso come ha provato a dimostrare Joseph Stiglitz. Insieme a Jean-Paul Fitoussi abbiamo scoperto che se oggi il Pil del mondo si fermasse ogni abitante avrebbe un reddito di 400 dollari l’anno. Una situazione insostenibile».

 

  By: defilstrok on Venerdì 01 Marzo 2013 14:43

Approfitto del 3d per segnalare che stasera L'Ultima Parola di Paragone andrà in onda, anziché al consueto orario da nottambuli, alle 21:05

 

  By: Bullfin on Venerdì 01 Marzo 2013 14:01

Del Vecchio è il primo ad usare un precariato spinto...altro che M5S...informati Terminator che è meglio...qua a Belluno funziona così...

FULTRA 10 MARZO 2020: Qui sotto la fotocopia dal vero "cialtrone medio italico" : Antitrader. Fatene una copia del pensiero per i posteri e quando tra 50 anni vorranno capire perchè l' talia sia finita miseramente

Lupi e Agnelli - Moderatore  

  By: Moderatore on Venerdì 01 Marzo 2013 13:58

Stock: Luxottica

[terminator] programma economico del M5S è quanto di meglio possa esserci al mondo e risulta condiviso da aziende come Solsonica per l'energia rinnovabile e da manager come Del Vecchio di Luxottica. -------- Dato che il programma di Grillo non da peso alla produzione industriale e alle fabbriche se anche Luxottica chiude le sue fabbriche in Italia e le sposta in Asia sarebbe d'accordo con il programma del M5S ?. Ma siete così fessi da credere a gente come DelVecchio che supera anche Berlusconi come faina ? Vai a leggere il piano di business di Luxottica sul loro stesso sito, hanno deciso di spostare la produzione dall'Italia all'Asia... Del Vecchio è un lupo mannaro, non concede una lira a nessuno, usa lussemburgo e paradisi fiscali, monopolizza la distribuzione ovunque può in modo da controllare tutta la catena e far salire sempre i prezzi degli occhiarli e delocalizza in Asia. ^Luxottica è un ottimo investimento#http://cobraf.com/forum/topic.php?forum_id=1&topic_id=2182^ che raccomando come ho scritto da questa estate, ma perchè sono una macchina da guerra. Per l'Italia però cosa ne viene ? Paga meno tasse possibili come tutte le multinazionali e delocalizza gli stabilimenti in Asia. Poi però come tutti big della finanza fa il gesto di essere progressista e dice che è per il programma economico del M5S contando sull'ingenuità e superficialità della gente. Gallegati pensava a te ieri: "... nel M5S ..fa tenerezza leggere quello che scrivono [su temi economici]...... per questo con alcuni colleghi della Columbia e della Cattolica stiamo preparando dei seminari per il Movimento...". Dai, non farti infinocchiare ...(vedi ^"Luxottica il Monopolio degli Occhiali"#http://cobraf.com/forum/coolpost.php?&topic_id=2182&reply_id=123491937^ 10 Ottobre 2012)

 

  By: Bullfin on Venerdì 01 Marzo 2013 13:58

Grazie Toto' di portare un po' di luce che mi auguro vada a splendere in quelle teste utopiche e bucoliche della decrescita felice. Grillo è una degenerazione che spunta dalla decadenza economica italiana. Se si riuscirà a ripartire, in qualche modo, ritornerà da dove è arrivato....le commedie....han ragione i tedeschi...abbiamo pagliacci in parlamento...

FULTRA 10 MARZO 2020: Qui sotto la fotocopia dal vero "cialtrone medio italico" : Antitrader. Fatene una copia del pensiero per i posteri e quando tra 50 anni vorranno capire perchè l' talia sia finita miseramente

 

  By: Moderatore on Venerdì 01 Marzo 2013 13:49

questo Manasse è uno molto esatto!

 

  By: TotoTruffa on Venerdì 01 Marzo 2013 11:52

Riflessione sul blog di Paolo Manasse(economista università di Bologna)su Pil e felicità. Avete notato? Da un po'di tempo i teorici della "decrescita felice" non si sentono più. Forse perchè, ora che il PIL "finalmente" scende, -2,5% nel 2012 in Italia, la disoccupazione supera l' 11% della forza di lavoro e oltre il 37% trai giovani, le piccole imprese chiudono, le famiglie riducono i consumi e danno fondo ai risparmi, e i governi continuano a tagliare le spese e ad aumentare le imposte, questi "teorici" preferiscono farsi dimenticare. Certo, è vero che le cose più importanti nella vita non si comprano, e che si può essere "poveri ma belli", ma di sicuro il buon vecchio PIL ( il reddito prodotto all'interno di un paese, al lordo delle spese per ammortamenti) aiuta, e molto. Fa giustizia delle molte sciocchezze che si leggono su "PIL e felicità" , un recente lavoro di Sacks, Stevenson e Wolfers, di cui riporto due figure.La prima (sopra) mostra la relazione tra PIL pro-capite e indice medio di"soddisfazione" della propria vita riportato nei 122 paesi considerati nel 2010. La seconda figura, in basso, mostra per diversi paesi nel tempo, la relazione tra il reddito medio delle famiglie in termini reali e indice di "felicita" . Le figure si commentano da sole (per altre osservazioni si veda il post di Tim Taylor). http://paolomanasse.blogspot.it/2013/01/il-pil-e-la-felicita.html

 

  By: Vaicru on Venerdì 01 Marzo 2013 10:51

Poiche' il programma di questi e' centrato sull'austerità lacrime e sangue, per comunicare il mio dissenso, ho deciso che da oggi non opererò più sull'azionario italiano. La Tobin Tax non avra' i miei soldi. Me ne vado in Germania !

 

  By: Trucco on Venerdì 01 Marzo 2013 10:24

GZ: avevo pensato di votare il M5S e lo avevo anche scritto per un mese circa e poi ho cambiato idea perchè mi è sembrato che sotto la retorica da barricate di Grillo si celasse un programma economico non diverso dall'austerità sul debito, deficit, euro e tasse. Devo dire che leggendo ora quello che dice Gallegati non mi pento... - - - Azz Zibo ma dillo prima del voto, no? La tua sponsorizzazione ha portato milioni di voti a Grillo e tu manco l'hai votato?

idee economiche rischiose - Kurtinaitis  

  By: Kurtinaitis on Venerdì 01 Marzo 2013 10:09

Salve, purtroppo concordo con l'analisi di Zibordi, le ricette economiche di Gallegati sono molto rischiose (e, secondo me, sbagliate). Il punto chiave dell'articolo di Seminerio, con cui pure concordo, è quando fa notare che l'Italia non è in condizioni di fare da leader ad un movimento di ripensamento del paradigma economico per cui si guardi al Bes e non più al Pil... cioè tu puoi pure puntare tutto sul Bes, ma se nessuno degli altri ti segue e invece continuano a perseguire la cara vecchia crescita come dannati, se tu adotti la loro stessa moneta finisci asfaltato. Quello che proprio non mi piace della posizione che sembra emergere dal pensiero di Gallegati è il default selettivo con permanenza nell'euro. Prima di tutto perchè penso che sia veramente un'illusione pensare che potremmo ripagare il solo debito pubblico domestico mandando a spagliare le banche francesi e tedesche, e poi pensare di poter restare nell'euro senza subire ritorsioni. Secondariamente perchè abbiamo già un esempio di default selettivo: la Grecia, che, non a caso, ha pelato i risparmiatori e le banche private tutelando Bce e Fmi (e nel caso italiano finirebbe uguale, sarebbe il risparmiatore italiano a perdere il denaro). Ebbene la Grecia dopo la ristrutturazione sta peggio di prima, è in agonia, ridotta alla miseria. Ma perchè? Perchè non può permettersi di usare l'euro, l'euro non è moneta adatta a quella economia, sarebbe come chiedersi perchè Bud Spencer non può indossare una taglia 48. E per l'Italia vale la stessa cosa, certamente l'euro non è così inadatto per noi come lo è per i greci, ma non va bene ugualmente (e i fatti che viviamo stanno a dimostrarlo palesemente)

 

  By: terminator on Venerdì 01 Marzo 2013 08:36

Il programma economico del M5S è quanto di meglio possa esserci al mondo e risulta condiviso da aziende come Solsonica per l'energia rinnovabile e da manager come Del Vecchio di Luxottica. La fine del cemento selvaggio e il recupero del patrimonio esistente attraverso l'edilizia ambientale sostenibile è il futuro e mi permetto di suggerirlo e sottoscriverlo in toto dopo trentadue anni nel settore edile. Lo stop al programma mega infrastrutture (TAV-Ponte sullo stretto e via dicendo) che serve solo a causare altre catastrofi naturali e perdite di vite umane con il contemporaneo stop all'interventismo nel mondo e ritiro immediato di tutte le missioni all'estero in uno alla" fine del programma di acquisto degli inutili F35 permetterà di liberare risorse immediate per l'occupazione. Taglio draconiano della "casta" restituendo circa un milione di braccia all'agricoltura (provincie-comuni fino a 5000 ab.-auto blu- privilegi e vitalizi vari-stipendi ed emolumenti a qualsiasi titolo nel rapporto 1 a 12 nel settore pubblico/privato) permetteranno di finanziare un piano per il risanamento del territorio e del tessuto culturale italiano di circa 100 miliardi in cinque anni. Semplicità Zibordi semplicità tutto lì è il segreto lasci perdere i prof della Luiss, di Oxford, Stgliz e nomi roboanti: chiù grossa è a pensata chiù grossa è a *** ta!

 

  By: carlog on Venerdì 01 Marzo 2013 05:56

Gallegati ha un bel curriculum, anche superiore a quello di Boldrin mi hanno detto pero' che si appoggia abbastanza sui suoi collaboratori (anche per ragioni fisiche, essendo portatore di handicap) e segue la scia di Stigliz cmq, a livello di proposte concrete di politica economica, fa semplicemente politica, e quindi ci mette della demagogia http://www.youtube.com/watch?v=ut4jse1gmOY Boldrin e' piu' concreto, quasi come il tagliatore di spese Bondi (ex Parmalat)

 

  By: Moderatore on Venerdì 01 Marzo 2013 03:05

cosa ti sembra dei paper di questo? è un matematico...

 

  By: carlog on Venerdì 01 Marzo 2013 03:02

GZ: Anche l’Istat sta affiancando al Pil un indicatore diverso, il Bes, benessere equo e sostenibile ------- come indicatore basta il PIL/pro-capite che misura sia il benessere, che la produttivita' semmai va affiancato da indici di concentrazione del reddito (tipo Gini) con il PIL/pro smetti anche di porti il problema della crescita/decrescita la Cina e' la 2^ economia mondiale in termini di PIL assoluto, ma e' molto molto piu' in basso come PIL/pro

Cosa pensa la mente economica di Grillo - GZ  

  By: GZ on Venerdì 01 Marzo 2013 00:45

Passate le elezioni ^l'economista di Grillo è venuto oggi allo scoperto#http://newrassegna.camera.it/chiosco_new/pagweb/immagineFrame.asp?comeFrom=rassegna&currentArticle=1T4LA9^ e ha spiegato in un intervista che si rimane nell'euro secondo lui e anche Grillo e ha fatto anzi l'immancabile riferimento all'Argentina: («^Uscire dall’euro vuol dire impoverire la nazione di almeno il 30 per cento, da un giorno all’altro. L’Economist ha smesso di pubblicare i dati sull’Argentina. Si sono accorti che sono taroccati. L’inflazione è molto più alta#http://newrassegna.camera.it/chiosco_new/pagweb/getPDFarticolo.asp?currentArticle=1T4LA9^ di quello che dicono, l’attivo della bilancia dei pagamenti è inesistente se non negativo. Svalutare non è una cosa semplice») Come si vedrà, se leggete il resto, ^Mauro Gallegati#http://www.univpm.it/Entra/Engine/RAServePG.php/P/320710011848/idsel/81/docname/GALLEGATI%20MAURO^ è quindi un economista "ortodosso" e "americano" per quanto riguarda debito, moneta, Euro e deficit. Anche se non lo dice esplicitamente, (come noto non solo io ma anche ad esempio Mario Seminerio oggi) punta ad un bel ripudio del debito pubblico, cioè un default su base domestica, rimanendo nell'Euro. Per quanto riguarda invece la crescita economica pensa che non abbia più senso e occorre ripensare tutto. Quindi è un misto di economista "ortodosso-americano" per la moneta e debito e "rivoluzionario-ecologista" per la crescita economica, lavoro, PIL e il resto. Si tratta di uno molto intelligente e molto serio e che dice molte cose sensate. Purtroppo non vuole fare niente per la moneta, debito ed euro e non gli interessa la crescita economica (dice letteralmente "non ha più senso...") Ripeto che Gallegati è uno competente ed è un sollievo che dietro Grillo ci sia qualcuno del genere. Molto francamente dice che nel M5S "..fa tenerezza leggere quello che scrivono [su temi economici]...... per questo con alcuni colleghi della Columbia e della Cattolica stiamo preparando dei seminari per i parlamentari del Movimento. Stiamo facendo un salto nel buio, ma non abbiamo alternative» Si è finalmente imparato oggi quindi che dietro le proposte economiche di Grillo (reddito di cittadinanza, abolizione IMU, tagli di spesa pubblica vari, rimanere nell'euro, rinegoziare il debito pubblico cioè default parziale) c'è un noto prof. di economia, Mauro Gallegati di Ancona che lavora anche a Columbia a NY e dato che ha firmato due o tre paper con Stiglitz quando Grillo diceva "il nostro programma lo hanno fatto economisti della rete,... il premio Nobel Stiglitz.." intendeva che le idee vengono da Mauro Gallegati che è un prof. amico di Stiglitz Qui hai un ^intervista a Gallegati in cui il titolo è "Grillo non ha mai pensato di uscire dall'Euro"#http://newrassegna.camera.it/chiosco_new/pagweb/getPDFarticolo.asp?currentArticle=1T4LA9^, comprensibilmente, perchè la ventilata uscita dall'Euro era la parte più radicale delle cose che diceva Grillo in campagna elettorale e Galllegati lo esclude. leggi anche questo sul blog di Grillo del 2002 ^"La logica di Mr. Spock - Stiglitz e Gallegati"#http://www.beppegrillo.it/2012/08/la_logica_di_mr_spock_-_stiglitz_e_gallegati.html^ Leggere un ottima ^discussione dell'intervista di Gallegati da parte di Seminerio#http://phastidio.net/2013/02/28/le-cinque-stelle-ed-il-salto-nel-buio/?utm_source=feedburner&utm_medium=feed&utm_campaign=Feed%3A+phastidio%2Flhrg+%28Phastidio.net%29^ che condivido. Mauro Gallegati è sicuramente uno molto competente come prof. di economia, ma uno che ^studia cose astruse di economia finanziaria matematica#http://videolectures.net/ccss09_gallegati_fcbf/^ e non è noto per proposte e previsioni economiche. Come opinione mia sintetica è uno un poco fuori dal mondo economico pratico, non sai se capisca l'economia perchè scrive paper su cose tecniche particolari e non ha mai ad esempio previsto delle crisi o altro, che è di solito il criterio con cui giudici se uno capisce come funziona l'economia (prevedendo come va...!) Nell'intervista purtroppo, come nota Seminerio, Gallegati indica una posizione che non quadra molto: dice di spendere per il reddito di cittadinanza come in Germania (dove sono 850 euro al mese), ma di rimanere nell'euro perchè "uscire dall'Euro vuole dire impoverire la nazione del -30%)...". E vede il debito pubblico come un peso schiacciante, quindi non capisce la moneta e il debito, diciamo che deve ancora studiare Mosler ad esempio. E' un economista tradizionale per cui si rimane nell'Euro e il debito pubblico è un peso che schiaccia l'economia e devi rinegoziarlo. Da quello che ho letto (e Gallegati ha scritto quasi niente su queste cose, tutti i suoi paper sono di tipo matematico finanziario che vanno di moda in America) è quindi un economista tradizionale ortodosso sulla moneta e il debito, come sospettavo sentendo Grillo. Quindi niente MMT, niente Alleggerimento Qunatitativo, niente inflazionare, rimanere nell'Euro. Ma se rimani nell'Euro e se pensi che il Debito pubblico sia un peso insopportabile ne segue logicamente che devi dare un default parziale. E Grillo non a caso si è messo a parlarne nei suoi comizi Banalizzando ora (perchè Gallegati è uno molto serio e intelligente, non un trombone come Boldrin o Allesina o Giavazzi) direi... ahi... ahi... il M5S ha dietro un economista ortodosso "americano" che vuole restare nell'euro e dare default (e farà seminari ora agli esponenti del M5S per spiegare queste cose) Come mai Grillo delle dozzine di economisti ed esperti che ci sono in giro si affida a Gallegati, solo perchè è sensibile al tema del lavoro giovanile o perchè lo ha incontrato cinque anni fa casualmente ? Il fatto che Gallegati sia "ortodosso" e "americano" sulla moneta, debito, deficit e tasse come si concilia con i discorsi del Grillo di una volta contro le banche, il signoraggio, la grande finanza, la Troika ? (che non a caso si sono smorzati e nel caso del signoraggio e grande finanzia internazionale direi spariti) ? A mio modesto avviso, quello che di Gallegati attrae Grillo è la sua idea che: «Crescere non si può più e non serve a niente»...«Il modello di sviluppo che perseguiamo dal Dopoguerra è finito. Anche l’Istat sta affiancando al Pil un indicatore diverso, il Bes, benessere equo e sostenibile»..... Quindi se anche l'Italia ha crescita del PIL e del reddito nazionale o della produttività zero o negativa per Gallegati non è un problema. Perchè le misure quantitative del PIL solite a cui tutti guardiamo, produzione, reddito, esportazioni, non hanno più senso, quello che conta è, come dice Grillo, la qualità non la quantità. Questo è un tema molto complicato e interessante: è intuitivamente giusto dire che far girare containers e camion per migliaia di km mezzi vuoti ha poso senso ed è giusto porsi il problema se ci siano misure di benessere diverse e migliori del reddito pro-capite. Però è molto pericoloso, in un paese che è ora l'unico o quasi al mondo ad essere in Depressione economica, dire come economista del partito che ha preso più voti, che "... beh... se il Pil cala... non conta, importa la "qualità" del PIL...". In altre parole questo diventa facilmente un modo per giustificare l'incapacità di fare qualcosa per le aziende che falliscono a migliaia, la gente licenziata e l'economia italiana che scompare dal novero di quelle importanti e industrializzate ("tanto è solo PIL misurato alla vecchia maniera...") A mio sempre modesto avviso, pur rispettando il tipo di lavoro tecnico che Gallegati fa, questo "mix" di indifferenza al tema del debito, deficit, moneta ed euro e enfasi sulla crescita zero è letale oggi in Italia. Avremmo bisogno di gente molto più pratica di un astruso economista matematico che ignora i fatti evidenti di fronti a tutti, l'Euro che strangola l'Italia, il tabù del deficit che impone l'austerità a morte. Avremmo bisogno di qualcuno che salva le imprese italiane prima che falliscano e non che gioca con la crescita zero sostenibile... e sull'Euro e il Deficit ripete i soliti luoghi comuni che trovi sul Corriere e il Sole 24ore (Nota: non che debba importare molto a nessuno, ma avevo pensato di votare il M5S e lo avevo anche scritto per un mese circa e poi ho cambiato idea perchè mi è sembrato che sotto la retorica da barricate di Grillo si celasse un programma economico non diverso dall'austerità sul debito, deficit, euro e tasse. Devo dire che leggendo ora quello che dice Gallegati non mi pento...)