Le cause del collasso dell’economia USA

 

  By: gianlini on Giovedì 17 Febbraio 2005 17:42

è un documento di un qualche ufficio studi di banca, no saprei adesso dirle di quale banca anyway dice che dal gennaio 1928 al dicembre 2004 in termini reali la borsa italiana ha reso -1,7 % annuo, mentre con il reinvestimento dei dividenti, tale rendimento verrebbe ribaldato a +1,6 % annuo che avesse rendimenti reali negativi non era già noto da tempo (e non era anche un suo mezzo cavallo di battaglia??) adesso come arriva a dire che rende il 3 e rotti % annuo?)

 

  By: GZ on Giovedì 17 Febbraio 2005 17:26

numeri sballati, la borsa italiana pur essendo stata praticamente la peggiore del mondo industriale ha reso in media un 3.5% reale incluse le guerre "leggevo" dove e cosa ? gli unici studi comprensivi dei rendimenti reali delle borse inclusa la italiana sono da ufficio studi Mediobanca in italia

 

  By: gianlini on Giovedì 17 Febbraio 2005 16:05

leggevo ieri che in media la borsa italiana ha dato rendimenti negativi reali negli ultimi 100 anni ma, se uno toglie gli anni di guerra, in realtà trova che anche la borsa italiana da il 2 % annuo di rendimento reale (senza reinvestimento dei dividendi) dato che ormai il "mondo borsistico" cioè le nazioni più rappresentative sono tutte in pace, e non ci sono guerre se non in zone periferiche al sistema, niente impedisce di pensare che le borse continueranno a salire con rendimenti positivi reali anche per i prossimi anni

 

  By: XTOL on Giovedì 17 Febbraio 2005 15:28

tutto giusto, o forse no (time will tell). si tratta di capire se gli squilibri sono rientrati o invece sono cresciuti, e soprattutto mantenere sempre sotto mano l'esperienza del 2000, quando il fatto che i listini salissero contro ogni previsione "costrinse" molti a inventarsi nuovi paradigmi per motivare la scomparsa dei cicli economici e non ascoltare i gufi: come finì tutti lo sanno. Come per ogni eruzione, più è lungo il periodo di latenza, più distruttivo può essere l'esito. morale: pazienza se si guadagna poco, meglio stare leggeeeeri leggeri leggeri xtol

qual'è la distorsione della percezione media ? - gz  

  By: GZ on Giovedì 17 Febbraio 2005 14:21

La cosa importante è mantenere una prospettiva storica e vedere qual'è la distorsione della percezione media, nel senso che in ogni epoca c'è un riflesso condizionato, un insieme di pregiudizi diffusi che vengono smentiti e creano le "sorprese" sui mercati. Solo due anni fa, vedere i post qui sotto in archivio datati 2002, il collasso dell'economia americana e globale era discusso come cosa imminente e probabile e a pochi venivano in mente sviluppi positivi Cosa è successo invece ? E' emerso il "BRIC", cioè il Brasile l'India, la Russia e la Cina come fenomeno epocale, un miliardo e passa di persone che entrano nel mercato mondiale Il dollaro è sceso a causa della politica di bassi tassi di interesse e espansione fiscale americana, ma non ha dato nessuna conseguenza negativa (finora ovviamente, ma tant'è...). L'economia globale non solo non è collassata, ma ha goduto di due anni di boom (facendo una media di Asia, Europa e Americhe) come non si vedeva da anni con una crescita media del PIL del 4%. E i tassi di interesse nonostante questa espansione economica non sono saliti, anzi sono più bassi di due anni fa come sa chi prenda a prestito denaro in qualunque forma, dal mutuo immobiliare alla Turchia che vende i bonds. E nonostante i bassi tassi e l'espansione l'inflazione resta contenuta. Questo risultato è stato una specie di miracolo. Uno scenario così positivo è andato anche al di là delle previsioni dei più ottimisti per cui evidentemente nel modo di ragionare corrente si tende a sottovalutare le forze e i trend positivi --------------------------------- (esempio classico di post "2002") ---------

 

  By: DOTT JOSE on Venerdì 26 Luglio 2002 14:13

"Con il crollo del dollaro salterà in aria tutto il sistema finanziario e creditizio del mondo, infatti tuTte le Banche Centrali possiedono dollari come valuta rifugio" e magari si buttano sull euro facendolo salire e strozzando le nostre esportazioni?

10 febbraio 1947 MATERIALI DI RESISTENZA STORICA GIORNO DEL RICORDO FOIBE dieci febbraio | MILLENOVECENTOQUARANTASETTE

 

  By: gianlini on Venerdì 26 Luglio 2002 02:18

scusate, non mi ero affatto accorto che l'articolo fosse firmato e "ufficiale". Pensavo veramente fosse un'accozzaglia di riflessioni ironiche e volutamente pessimiste, e soprattutto anomine. Mi scuso con l'autore, di cui non condivido le conclusioni, ma il cui intento avevo totalmente frainteso.

 

  By: fabrizio maiocco on Venerdì 26 Luglio 2002 01:50

diciamo comunque che la direzione giusta il mercato ultimamente l'ha indicata e penso anche senza sbagli. Oro compreso.

 

  By: gianlini on Venerdì 26 Luglio 2002 01:30

i dati sono perfetti. diciamo che il pezzo mi pareva però molto più propagandistico e politico che serio e razionale. da qui l'accenno di turpiloquio. Credo tuttavia, che la storia ci abbia proprio insegnato che tutti prima o poi siamo destinati a sbagliare, è nella natura dei mercati uscire da qualsiasi schema e stupire ad ogni piè sospinto. Magari Buffett si sbaglia proprio sull'argento. Se davvero ne avesse il 25 % e se, pur avendo quindi sottratto al mercato tale quota, il mercato non reagisce salendo credo che potrebbe aspettarlo una bella scoppola. In ogni caso chi verrà vedrà!

 

  By: banshee on Venerdì 26 Luglio 2002 01:28

Mi associo! Gianlini, a volte sprechi delle ottime occasioni per stare zitto!

 

  By: massimo on Venerdì 26 Luglio 2002 01:24

Non condivido la visione negativa del primo post, ma come ammiratore di Buffett devo prenderla in considerazione visto che lui a furia di comprare argento per la recessione che si aspetti porti un periodo di stasi in borsa per un decennio ora pare ne abbia addirittura il 25% della produzione mondiale, non so se il dato avesse errori di stampa, ma se vero é un sigillo alla visione negativa del più grande investitore di tutti i tempi, anche se io sono ottimista, ciao massimo

 

  By: massimo on Venerdì 26 Luglio 2002 01:18

una persona che ci ha regalato tanti dati su cui riflettere e che per farlo ha fatto un gran lavoro. Io per primo non condivido le conclusioni, ma smettetela di sparare parolacce, perché se qualcuno fa tutto quel lavoro e lo manda sul forum lo fa per GZ e non certo perché qualcuno gli dica certe parole, quindi giù con le critiche chi non condivide, ma senza offendere, perché il gran lavoro merita ringraziamenti e non ..., ciao massimo

 

  By: gianlini on Venerdì 26 Luglio 2002 00:01

scusi, ma chi è riuscito a scrivere tante str...te tutte insieme nel primo post del thread?? un cubano, un g8ttino o un calciatore??

Il Debito Americano e la Filippina - gz  

  By: GZ on Giovedì 25 Luglio 2002 19:31

parliamo terra terra la filippina che viene qui non ha la casa e non ha la macchina. Affitta e va in bici nonostante lavori come una matta da anni La filippina che viene a New York dove sta mia moglie e la messicana che veniva a fare le faccende a Los Angeles avevano entrambe sia la macchina che la casa. Così la segretaria indiana (dell'India) che lavora per mia moglie (26 anni, diploma di scuola superiore) ha comprato una appartamento a Queens (quartiere dove abita anche Abby Cohen, non un ghetto fetente) Qui in Italia una segretaria non compra la casa dopo 5 anni di lavoro, anche dopo 10 vive in famiglia e la casa la compra se la famiglia l'aiuta. Come l'hanno comprata in america ? Indebitandosi. Ma sono in grado di pagare le rate della macchina e della casa perchè lavorano e guadagnano (Netto) circa il DOPPIO, anche con l'euro pari al dollaro, di quanto guadagnino in Italia per lavori equivalenti. Non il 15% in più, prendono il doppio esatto. Di conseguenza pagano questi mutui, comprano queste case e macchine. E' stupido consumismo, lo so, non si rendono conto del pericolo enorme che costituiscono per il mondo con il loro debiti, ma intanto vivono meglio che al loro paese (e anche meglio che in Italia, non avendo una famiglia che li aiuti) E' un sistema economico in cui crei milioni di posti di lavoro (30 milioni dal 1982), il PIL cresce in media del 4% annuo (contro un +1.1% medio dell'Italia negli ultimi 10 anni) e dato che c'è molta crescita c'è anche più debito. Essendo molto più dinamico questo meccanismo ogni tanto ha delle battute d'arresto più violente di quelle di un sistema che cresce all'1% massimo 1.5% come in Europa. Dai primi anni "80 ha funzionato, ma non c'è mai stato un momento di crisi di borsa o dell'economia in cui non ho sentito dire che era "LA FINE" e che tutto il sistema era marcio come leggo ogni giorno sul corriere della sera o repubblica. Ho notato che è un fenomento ricorrente predire che va tutto a catafascio. Sotto Reagan negli anni "80 le previsioni erano molto più fosche di adesso, tutti scrivevano che il deficit dello stato americano che avrebbe provocato una crisi generale gravissima e così via. Se ci fosse tempo le cito Karl Popper e la sua spiegazione del perchè nella cultura europea il 90% degli intellettuali o esperti ragiona così Modificato da - gz on 7/25/2002 22:13:3

 

  By: lutrom on Giovedì 25 Luglio 2002 19:02

Scusa, Zibordi, ma una cosa non mi è chiara: anche se non ci sarà la crisi di sistema, anche se ci sarà una ripresa (accompagnata da una risalita delle borse), il problema dell'indebitamento americano (che, mi pare, cresce in maniera superiore alla ricchezza prodotta in America) rimane e anzi tende ad aumentare. A questo punto la crisi di sistema è solo rinviata a tra non molto (due, tre anni...) in quanto non è stato (né sarà) risolto il problema alla sua radice, non potendo aumentare il debito all'infinito.