Scenario di lungo periodo

 

  By: corcas on Lunedì 12 Marzo 2007 15:04

Nemmeno io mi sarei mai aspettato un Gian così, proprio alla vigilia di un gran bel movimento dello yen!

 

  By: defilstrok on Lunedì 12 Marzo 2007 12:50

Mi sorpendi Gian questa tua affermazione (a meno che sia ironica) dopo che sei stato long di yen per un anno. Alla luce della tua affermazione allora perché mai gli indici non dovrebbero conitnuare a salire? Insomma, non ho mica detto che stamattina volevo vedere lo yen in rialzo del 10%, ma con la frustata tirata al dollaro e i dati sull'economia giapponese pubblicati stanotte trovo veramente vergognoso che non riesca neppure a fare +0,10% vs dollaro. O no?

 

  By: gianlini on Lunedì 12 Marzo 2007 12:40

scusa defil, ma se la struttura dei tassi non è modificata, perchè non si dovrebbe continuare ad indebitarsi in yen, venderlo e comprare obbligazioni in dollari ed euro (il cui tasso è anche più alto ora di 5 giorni fa)? solo perchè un uomo dagli occhi a mandorla e uno dal naso pronunciato hanno detto qualcosa a proposito della moralità della pratica?

 

  By: defilstrok on Lunedì 12 Marzo 2007 12:03

Quel che è più allucinante è lo yen che dopo essersi perso i 4% in una manciata di sedute oggi non riesce nemmeno ad andare in verde contro dollaro...

 

  By: gianlini on Lunedì 12 Marzo 2007 10:18

alla fine siamo tornati sui livelli di metà febbraio per molti indici e per le valute chi avesse fatto il carry trade nei mesi scorsi e non si fosse lasciato spaventare sarebbe ancora lì con un bel profitto in mano ora rischiamo anche di vedere i mercati impennarsi, dopo essere sopravvissuti a questo accenno di tempesta

 

  By: Gano* on Lunedì 12 Marzo 2007 10:01

Swisscom sta per partire con un' Opa da 47 euro ad azione su Fastweb. O sono completamente pazzi o pensano che il ciclo degli utili continuera' ancora per un bel po'...

gli utili sono estremamente ciclici - gz  

  By: GZ on Domenica 11 Marzo 2007 02:08

Martin Wolf, l'editor di business del Financial Times riassume la situazione globale dei mercati molto bene mostrando che siamo ad un punto mai raggiunto prima in termini di profitti. Dal 2002 al 2006 ^in soli 4 anni i profitti (utili netti) sono aumentati del +192%#http://www.ft.com/cms/s/2f0dbc36-cc13-11db-a661-000b5df10621.html^ in termini REALI negli USA (e in percentuali simili in europa), quindi il rialzo di borsa se vogliamo è pienamente giustificato dai profitti aziendali Ora la cosa affascinante è però che negli ultimi 200 anni l'aumento medio degli utili delle società quotate negli indici tipo S&P 500 è stato solo del +1.5% annuo in termini reali, cioè anche meno dell'economia (questo perchè a lungo andare gli utili salgono di più nelle società piccole che nelle grandi che sono inserite negli indici di borsa). Solo negli ultimi 25 anni gli utili erano saliti al +2.5% annuo reale medio Ma negli ultimi 4 anni, dal minimo del 2002 ad oggi, gli utili sono aumentati del +192% !... un +33% annuo il che è incredibile insomma in base ai valori storici. In realtà gli utili salgono e scendono come i prezzi di borsa. Tanto per dire dal minimo del 1991 al picco del 2000 gli utili delle società quotate erano saliti del 170% in 9 anni, ma per poi crollare in due anni e nel 2002 erano solo un 12% più alti del minimo del 1991 Cosa vuole dire ? che gli utili sono estremamente ciclici, possono aumentare del 100% o 150% e poi crollare in due anni di recessione del -60% e che oggi siamo in un punto del ciclo in cui sono saliti in misura mai vista

 

  By: GZ on Lunedì 12 Febbraio 2007 02:58

Qui sembra ci sia bisogno di contanti 1) Quando si fa un mutuo in America ora il ^pagamento iniziale medio è sceso al 2%#http://www.latimes.com/business/la-re-harney11feb11,1,6616791.story?coll=la-headlines-business^ 2) L'84% di quelli che hanno rifinanziato un mutuo in america nell'ultimo trimestre hanno preso a prestito di più dell'importo iniziale, cioè hanno ceduto una quota della casa alla banca per avere contanti ---------------- Freddie Mac on fourth-quarter refinancing activity: ‘In the fourth quarter of 2006, 84 percent of Freddie Mac-owned loans that were refinanced resulted in new mortgages with loan amounts that were at least five percent higher than the original mortgage balances…This percentage is down from the third quarter of 2006, when the share of refinanced loans that took cash out was a revised 87 percent.”

 

  By: beppe on Domenica 04 Febbraio 2007 11:54

bellissimi quei video di perkins...

 

  By: XTOL on Domenica 04 Febbraio 2007 10:22

mi riesce impossibile non definirla corporatocracy http://video.google.com/videoplay?docid=3968544393356669182&q=John+Perkins+and+VFP+National+Convention&hl=en http://video.google.com/videoplay?docid=3848716298990404813&q=John+Perkins+and+VFP+National+Convention&hl=en http://video.google.com/videoplay?docid=7969424888680179897&q=John+Perkins+and+VFP+National+Convention&hl=en

 

  By: GZ on Domenica 04 Febbraio 2007 02:09

I margini di profitto in America dal 1950 ad oggi e l'inflazione (in scala invertita). Dal 1950 al 1980 i profitti netti erano il 5% del PIL in media, negli anni '80 erano calati sul 3-4% del PIL (curiosamente il mercato toro iniziò nel 1982 nonostante margini di profitto che rimsero bassi per anni), persino nel 1999 al top della bolla del Nasdaq in realtà erano solo il 4% e rotti del PIL E oggi i profitti delle imprese sono esplosi di colpo e sono tra il 9 e il 10% del PIL, il record storico del secolo. E' ovvio da questo grafico di 55 anni che negli ultimi 4 anni è successo qualcosa di particolare. L'altra faccia dei profitti ovviamente è che ai lavoratori, in proporzione del totale, non è mai andata così male (la cosa buffa è che la sinistra ora si interessa a pacs e gay, immigrati e antirazzismo, indulti, società multiculturale multirazziale, effetto serra... qualunque cosa meno profitti e salari)

 

  By: GZ on Domenica 04 Febbraio 2007 01:46

E' uscito il report gratuito trimestrale di ^Jeremy Grantham#https://www.gmo.com/America/CMSAttachmentDownload.aspx?target=JUBRxi51IIDqLlslDnruR1dLYeIb4f1Zj24xTe1xQqat6DiJszZo1izByKuEauvHgGv7s%2fG%2f6c7lgXNMfwZNVjdo0fsQ6Jl8MsQjFAaDW%2f0%3d^ uno che gestisce con la sua società GMO circa 300 miliardi e uno dei motivi è che è andato negativo nel 1999 sulle borse e c'è rimasto fino al 2003, cosa rara per un fondo comune che di solito invece è sempre investito in azioni Ad ogni modo fa notare che i prezzi degli immobili in Inghilterra sono completamente fuori ogni parametro storico rispetto a quello che la gente guadagna Se per caso avessi ragione (e così gente come questo qua) l'Inghilterra sarà l'"Argentina" della prossima crisi

 

  By: Esteban on Lunedì 22 Gennaio 2007 10:09

"Hi Gillian," the message went. "I have been working in the leveraged credit and distressed debt sector for 20 years . . . and I have never seen anything quite like what is currently going on. Market participants have lost all memory of what risk is and are behaving as if the so-called wall of liquidity will last indefinitely and that volatility is a thing of the past. "Longer term, there may well be a re-pricing of assets as the economy slows and credit risk increases," he concludes. "But. there is a very strong case to be made that the CDO market has played a major role in driving down economic and market volatility over the past 10 years." Let us hope so. And certainly investors are behaving as if volatility is disappearing: just look at yesterday's remarkable movements in credit default swaps. But if there is any moral from my inbox, it is how much unease - and leverage - is bubbling, largely unseen, in today's Brave New financial world. That is definitely worth shouting about, even amid the records now being set in the derivatives sector. ^The unease bubbling in today's brave new financial world#http://www.ft.com/cms/s/92f7ee6a-a765-11db-83e4-0000779e2340.html^

 

  By: GZ on Lunedì 22 Gennaio 2007 02:54

dal Financial Times --------------------------------- ..........HSBC points out that a near-record level of retained earnings in the US turns negative if equity buy-backs are treated as special dividends. In other words, companies are being forced to borrow to fund their buy-back programmes, while business investment is consequently squeezed. This, say HSBC’s US economists, is unprecedented. The only other times retentions came close to zero were just before the 1990 and 2001 recessions. To me it is redolent of late ’80s Japan, when borrowing costs were incredibly low and Japanese industrialists became preoccupied with zaitech, or financial engineering, during the stock market bubble.... If there is ^a bubble today it is in credit, not in the stock markets#http://www.ft.com/cms/s/bd1f878e-a409-11db-bec4-0000779e2340.html^ ....

L'italia cresce meglio dell'America (come credito) - gz  

  By: GZ on Martedì 09 Gennaio 2007 21:45

L'ultimo dato italiano era che il credito al consumo era aumentato del 30% in un anno e in totale ed è oggi sui 40 miliardi di euro, l'ho citato ieri. Bene, il dato americano esce oggi e l'ultimo mese il credito al consumo è aumentato di 12 miliardi di $ e il totale accumulato negli anni è sui 2.390 miliardi Oltre a questo c'è il credito immobiliare, i mutui basati sull'acquisto di case e andando a memoria in Italia siamo arrivati in totale sui 240 miliardi di euro, 300 miliardi di dollari circa e in America siamo sui 5.000 miliardi di $.... Si capisce da questi numeri che quello italiano (anche tenendo conto della differenza di PIL, 1 a 6) è piccolo e però sta ora crescendo in modo allegro, mentre quello americano è molto grosso, ma ha quasi smesso di crescere Questo (se lo estendi al resto d'europa...) spiega come mai l'America stia ora rallentando e l'Europa stia andando meglio. E spiega anche l'ossessione del mercato per i tassi di interesse e la liquidità.