Chiudo la partita iva (qualsiasi spesa può essere evasione ora...)

 

  By: Morphy on Venerdì 24 Luglio 2015 13:13

Io dico che semplicemente quando uno Stato chiede più del 10 o 15% di tasse su quello che guadagni o è uno stato incapace o è disonesto. Non bisogna aver studiato Marx per capirlo. Poi, lo so, ve la girano bene e ci credete: sai ci sono i servizi, l'occupazione, la sanità e bla bla vari. Bene, volete i servizi? Volete il welfare? Pagate belli...

– Ho imparato a non fare lotta con i maiali. Ti sporchi tutto e, soprattutto, ai maiali piace...

 

 

  By: antitrader on Venerdì 24 Luglio 2015 13:09

Delta, se sei una utonomo con partita iva non esistono conti personali, in caso di controllo i conti vengono esaminati TUTTI. Se sposti soldi dal conto "aziendale" a quello "personale" e poi prelevi da quest'ultimo non cambia assolutamnte nulla ai fini della possibile evasione.

 

  By: deltazero on Venerdì 24 Luglio 2015 12:15

Io ho il conto personale e il conto aziendale , da sempre il conto aziendale deve coincidere con le entrate uscite , non capisco cosa cambia rispetto al passato

 

  By: antitrader on Venerdì 24 Luglio 2015 11:42

Prima di emettere ragli molesti bisogna saperle le cose. I varsamenti in contanti sul CC son da sempre indice di evasione per chi ha un'attivita' e non c'e' bisogno di spiegare perche'. Anche la norma sui prelievi non e' cosi' strampalata come si potrebbe credere. Se tu prelevi grosse somme in contanti i casi sono due: o hai fatto acquisti importanti e in tal caso non e' difficile conservare le pezze d'appoggio, oppure hai fatto pagamenti in nero. Poi fan ridere quelli che se la prendono con Bersani (il miglior politico vivente), Bersani fu quello delle lenzuolate composte da tutte cose uniti quali le assicurazioni, l'ipoteca che si estingue dal sola alla fine del mutuo (modifica poi cassata dai forzafasciopadanari), le ricariche telefoniche etc... etc.. etc... La norma sul prelievo dei contanti la fece tremonti, cosi' come equitalia! Ma cosa vuoi discutere con i ciellini? Gia' il fatto di essere tali e' prova indelebile di scarsita' di materia grigia, ggiungi il fatto che sono peggio del talebani ed il quadro e' completo. Questa e' la prova che ci vuole il Dittatore, il popolo e' composto fa asini!

 

  By: bearthatad on Venerdì 24 Luglio 2015 01:44

Ma certo Trucco, mettere il sospetto su chi preleva anziché su chi versa è aberrante, e mostra come la cricca che vuole prendere il controllo finanche fisico di tutta la popolazione non si fermi davanti a nulla. Non ha nessun senso! Cosa c'entra l'evasione con il prelievo e la spesa? Io evado se ometto di dichiarare un guadagno, non una spesa! Anche se penso che la norma si è applicata con quel soggetto e sarebbe applicata a soggetti che prelevano cifre singolari. Non andranno per ora a chiedere a nessuno cos'ha fatto con i 500 euro che ha prelevato il giorno x. A meno che ogni giorno non ripeta il prelievo. Però in un'ottica di lungo termine stiamo finendo in un bel guaio. Nel lontano futuro lo scopo sarà mettere tutti sotto controllo assoluto. Ufficialmente per contrastare l'evasione, in realtà per ben altri scopi. Io non vorrei vivere in un mondo dove qualcuno può sapere esattamente con un clic quanti gelati mangio, da chi faccio il pieno, quali giornali leggo, quali hobby coltivo. Perché quel qualcuno, prima o poi, vorrà stabilire quanti gelati posso mangiare, da chi devo fare il pieno (e fin qui pazienza), quali giornali è meglio che io legga, cosa dovrò fare nel mio tempo libero (se ne avrò ancora). E invece purtroppo credo che lo vivrò quel momento (se non crepo prima). Il politico che più detesto in Italia è il Bersani. Perché è quello che si è spinto più avanti nella direzione di instaurare il controllo integrale. Pare essere un vecchio comunista, con tutto ciò che consegue, e invece è solo uno dei più subdoli (e vigliacchi) strumenti del nuovo ordine. Io mi vedo già in quella situazione. Quando tutto sarà tracciato io (spero di essere in pensione) spero di essermi tarsferito in campagna, coltivare l'orto, fare lunghe camminate, e complice il mio disinteresse per le mode in genere, non spendere più quasi nulla. Mi farò il pane nel forno a legna, così il Grande Fratello nipote del bersani vedrà sul mio storico che ho comprato la farina, ma non saprà mai se ho mangiato pane, pasta grissini o biscotti. Sfida inutile? può darsi, ma è una questione di principio.

 

  By: Trucco on Venerdì 24 Luglio 2015 00:35

ma non comprendo bene la logica, non è chi versa del contante su un c/c che dovrebbe essere sospettato dal fisco? Perché prendersela con i poveretti che devono far fronte alle spese per gioco d'azzardo, droga e zoccole e che non possono far fronte se non con il cash alle loro passioni (tutte voci che contribuiscono al PIL italiano oltre tutto)?

SE PRELEVI DENARO CONTANTE AL BANCOMAT DEVI GIUSTIFICARNE L’USO - Moderatore  

  By: Moderatore on Mercoledì 22 Luglio 2015 23:51

^"SE PRELEVI DENARO CONTANTE AL BANCOMAT DEVI GIUSTIFICARNE L’USO"#http://scenarieconomici.it/attenzione-se-prelevi-denaro-contante-al-bancomat-devi-giustificare-a-cosa-ti-e-servito-di-giuseppe-palma/^ Scenari Economici 22 luglio ^"Autonomi, bancomat: multe per prelievi ingiustificati. Bufala o verità?"#http://it.ibtimes.com/autonomi-bancomat-multe-prelievi-ingiustificati-bufala-o-verita-cerchiamo-di-fare-chiarezza-1410127^ ^"Tassa sul bancomat, in arrivo multe per prelievi ingiustificati"#http://www.panorama.it/economia/tasse/tassa-sul-bancomat-in-arrivo-multe-per-prelievi-ingiustificati/^ Panorama 18 luglio Nella delega fiscale potrebbe essere approvata una norma che autorizza il fisco a verificare l’uso del contante prelevato agli sportelli --- ... un comma, il 7 bis, contenuto all’interno della delega fiscale prevederebbe sanzioni anche pesanti, per i prelievi di denaro contante da bancomat che professionisti e partite Iva non fossero in grado di giustificare con opportuna documentazione. La misura in questione, è bene chiarire, non è stata ancora approvata, ma presto potrebbe diventare legge. In pratica, con l’obiettivo di combattere l’evasione fiscale e cercare di tracciare accuratamente tutti i pagamenti, si vorrebbe introdurre una norma che scoraggi sempre più l’uso del contante. E quando questo dovesse essere ritirato al bancomat appunto, il suo uso dovrà essere dettagliatamente giustificato, pena una sanzione che andrà dal 10 al 50% della somma prelevata. In realtà, a ben vedere non si tratta di una novità assoluta. Nel 2005 infatti, in una Finanziaria varata dall’allora governo Berlusconi, in effetti fu approvato un provvedimento che andava nella stessa direzione. Tra i soggetti che furono fatti oggetto delle attenzioni del fisco sulla base di queste disposizioni, vi fu un professionista che in un anno aveva ritirato 50mila euro agli sportelli automatici. Di questi, 10mila furono considerati come necessari alla vita quotidiana, mentre sugli altri 40mila scattarono le sanzioni, vista l’incapacità del contribuente di dimostrare l’uso che ne aveva fatto. La vicenda però, fu emblematica, perché il professionista in questione decise di contestare l’operato dell’Agenzia delle entrate e di portare il caso davanti alla Corte Costituzionale. E qui viene il bello, perché i giudici della Consulta decisero di ritenere la norma in questione effettivamente anticostituzionale in quanto ledeva il principio di ragionevolezza e di capacità contributiva. Partite Iva, per ora salvi i tartassati dell’Inps Dunque, tornando a oggi, sembra proprio che i tecnici del nostro fisco non si siano dati per vinti e a distanza di qualche anno abbiano deciso di tornare alla carica con una nuova iniziativa che in sostanza va sulla stessa falsa riga. Certo, sono state apportate delle varianti, che però se possibile, risulteranno ancora più aggravanti per i contribuenti. Sull’uso del contante infatti, non scatterebbe più una sorta di presunzione legale da parte del fisco, ma tutti i possessori di partita Iva, sarebbero costretti a dimostrare attraverso giustificativi, l’uso che hanno fatto del cash. Pena, come detto, una sanzione che andrebbe tra il 10 e il 50% della somma ritirata al bancomat. Se Equitalia sparisce e viene assorbita dall’Agenzia delle entrate Inutile sottolineare che, anche senza richiamare la sentenza della Consulta, risulta evidente l’insensatezza di un provvedimento che potrebbe costringere milioni di partite Iva a richiedere scontrini o fatture, ove disponibili, che spesso non riportano in maniera chiara chi sia stato il reale beneficiario del pagamento. Detto ciò, probabilmente se si parla di somme molto elevate, si riesce anche a intravvedere la ratio di una tale misura, ma in generale prevalgono senza ombra di dubbio gli aspetti quasi paradossali, e dunque c’è da sperare che il governo prima di approvare il comma in questione, se non altro ne riveda il contenuto. È la speranza a cui in queste ore si affidano milioni di partite Iva, per le quali il semplice ritiro di contante al bancomat potrebbe diventare operazione quanto mai sospetta per il nostro fisco.

 

  By: antitrader on Martedì 23 Dicembre 2014 13:46

Nuova stangata sulle partite IVA (meno male che mi ritrovo a fine partita). In sostanza l'ebetino (che ha pure la faccia tosta di raccontare di aver messo 800 milioni per le partite iva) che ha fatto? Ha portato il regime de minimi dal 5% al 15% abbassando anche la soglia di fatturato per accedere a tale regime. Adesso la soglia dipende dal codice atec e per le imprese individuali e' ridotta anche a soli 15.000 euro (prima era 30.000). Come se non bastasse ha dato il via libera all'aumento targato fornero dei contributi inps che vengono aumentati di un punto ogni anno fino al 33% del 2018 tutto a carico del lavoratore. In sostanza, se sei uno che ha un minimo di intraprendenza e, invece di fare stalking dietro l'assessore per farsi dare un posto di lavoratore socialmente utile (utile a che?), ti metti a fare le pulizie, oppure gli orli ai pantaloni, oppure le pagine web, oppure lo svuotacantine, oppure l'architetto arredatore ecco che lo stato ti salta addosso e, appena osi staccare una fattura, ti fotte il 20% di ritenuta d'acconto piu' il 33% di contributi a fronte dei quali non avrai mai niente ma, in compenso paghi le megapensioni ai dirigenti il cui fondo e' in rosso per ben 5 miliardi/anno. Poi abbiamo il nostro amico MR che vuol fare il patriota. Scappa ragazzo, scappa! (finche' sei ancora competitivo). Buone feste ragazzi!

 

  By: Bullfin on Lunedì 15 Dicembre 2014 01:55

A proposito e lei era a conoscenza del fatto che con l'introduzione imu e tasi tra il 2011 e 2014 la tassazione sugli immobili diversi da prima abitazione ha registrato un +236% sulle case locate a canone CONCORDATO e 150% su quelle a canone libero? e 144% sugli uffici e studi privati. Sui negozi e botteghe è stato del 140% e 115% sulle seconde case sfitte e il 96% sugli alberghi pensioni e capannoni commerciali. Del 95% su opifici, capannoni artigianali e fabbriche. I calcoli sono cgia. Quindi non dica fesserie sui fitti dei canoni concordati e non faccia tanto la piangina per i poveri imprenditorini (un po' tanto somari...e questo detto per esperienza tra l'altro). Lei consiglia gli investimenti va a guardare il libro di cappuccetto rosso e il lupo o ci porta un po' di dati scientifici?. Va beh veramente inizio a capire i merkelliani.....viva Anti, Hobi, Oscar...

FULTRA 10 MARZO 2020: Qui sotto la fotocopia dal vero "cialtrone medio italico" : Antitrader. Fatene una copia del pensiero per i posteri e quando tra 50 anni vorranno capire perchè l' talia sia finita miseramente

abbiamo sempre tra le balle i comunisti - GZ  

  By: GZ on Domenica 14 Dicembre 2014 22:45

Chi era al corrente del fatto che il governo del PD ha messo l'IMU (una tassa sulle case) anche sui macchinari, sui capannoni e grandi macchinari "imbullonati", che sono stati equiparati agli appartamenti e alle case... ? #i# (...Nella determinazione della base imponibile del fabbricato industriale ^oggi vengono inclusi anche macchinari e impianti come presse, forni, magazzini automatici ecc., ancorati al suolo#http://www.confapimatera.it/wp-content/uploads/downloads/2014/11/sole-cos%C3%AC-limu.pdf^ ma che allo stesso tempo possono essere smontati, trasferiti da un sito all'altro, oppure ceduti per esser sostituiti. Si tratta, come detto, di "macchinari imbullonati" e non di veri e propri immobili che però, sulla base dell'attuale interpretazione di un regio decreto del 1939, entrano nella determinazione della rendita catastale....)#/i# ^"Bonometti a Lupi: «Assurda l'Imu sui macchinari»"#http://www.bresciaoggi.it/stories/Economia/951760_bonometti_a_lupi_assurda_limu_sui_macchinari/^, 19 dicembre 2014 #i# ...IN DIRETTA dagli impianti della Aso Siderurgica di Ospitaletto, con lo sfondo del laminatoio da cui escono i lingotti d'acciaio alla temperatura di 1.650 gradi, c'erano Paola Artioli, in rappresentanza dell'azienda, attorniata da alcuni dipendenti, e il presidente dell'Associazione Industriale Marco Bonometti...protagonista di uno scambio vivace col ministro delle Infrastrutture Maurizio Lupi «È una cosa assurda pagare l'Imu sui macchinari che ci servono per produrre, noi non ci fermiamo», ha esordito Bonometti chiedendo conto al ministro dell'emendamento alla legge di stabilità proposto da Confindustria per cancellare un balzello da tutti ritenuto ingiusto. Lo spiega Paola Artioli snocciolando le cifre della Aso Siderurgica che anziché pagare 400 mila euro di Imu come si pensava ha visto lievitare l'imposta a un milione di euro in seguito all'inclusione nel calcolo del valore dei macchinari e delle rendite catastali. Il gruppo industriale coi suoi ottocento dipendenti paga anche altri 18 milioni di costo del lavoro. #/i# ^"Morando: «Assurda l'Imu sui macchinari...»"#http://www.ilsole24ore.com/art/notizie/2014-11-23/morando-assurda-imu-macchinari-toglieremo-tassa--141420.shtml?uuid=ABsipBHC^, Il Sole24ore A chi mai nel mondo può venire un mente di utilizzare una tassa sulla casa come l'IMU per colpire anche i macchinari industriali e in un paese come l'Italia che è da cinque anni è sprofondato nella depressione economica ? Solo a degli ex-comunisti come quelli del PD, che che quando si tratta delle banche e banche centrali sono servili agli interessi finanziari, ma appena si tratta di imprese e imprenditori hanno sempre il riflesso condizionato del mungere il capitalista #F_START# size=4 color=blue #F_MID# In Italia il peso dello stato va (complessivamente) ridotto #F_END# Si vogliono altri esempi freschi di oggi ? ^"Evasione fiscale, Fermet assolta. Ma ora azienda è in liquidazione: ‘Stato risarcisca’"#http://www.ilfattoquotidiano.it/2014/12/14/evasione-fiscale-fermet-assolta-azienda-in-liquidazione-risarcisca/1264098/^ #i# . “Il fatto non costituisce reato”. La formula è troppo semplice per rendere conto delle sofferenze e dei guai passati da Alberto Ricciardi, l’imprenditore 60enne di Massa che ha perso la sua azienda Fermet dopo una serie di verifiche della Guardia di finanza e di accertamenti dell’Agenzia delle entrate. Provvedimenti tutti annullati, uno dopo l’altro. Si chiude così il filone penale derivato dalle azioni del Fisco, con l’accusa per Ricciardi di aver evaso dal 2008 al 2010 tasse per un imponibile superiore ai 23 milioni di euro. La sentenza di assoluzione è stata pronunciata lo scorso luglio dal tribunale di Brescia, ma è passata in giudicato solo nei giorni scorsi, quando sono scaduti i termini per presentare appello. Il finale però è lieto solo sul fronte giudiziario. Perché nel frattempo la Fermet, un tempo leader nella trasformazione di materiali metallici da rivendere alle più importanti acciaierie d’Italia e con fatturato superiore ai 200 milioni di euro, è ormai in liquidazione da mesi. Le gru sono ferme, i 70 operai non hanno più il loro posto di lavoro. “Lo Stato ha distrutto questa azienda, ora deve rimediare all’errore”, afferma Giovanni Toffali, uno dei legali di Ricciardi. “Per questo stiamo preparando un’importante richiesta di risarcimento”. Sulla sorte di Fermet, va detto, ha pesato anche una sentenza del Consiglio di Stato. Che nel 2012 non ha riconosciuto un risarcimento milionario per una delibera con cui il consorzio pubblico Zona industriale apuana aveva assegnato senza bando un’area a un gruppo di aziende concorrenti. E ciò nonostante la Cassazione avesse in precedenza annullato la delibera medesima. Una vicenda che negli anni è andata in parallelo a quella principale dei controlli delle Fiamme gialle, a seguito dei quali nel 2009 alcuni fornitori della Fermet sono stati trovati senza dipendenti e senza la struttura necessaria per svolgere l’attività. Delle “mere cartiere”, insomma, come conferma il giudice di Brescia nella sentenza di assoluzione. Proprio per questo il Fisco aveva contestato a Ricciardi di avere dedotto a bilancio dei costi a fronte di fatture soggettivamente inesistenti, cioè dei costi realmente sostenuti, ma derivanti da operazioni in nero a monte della catena di approvvigionamento. Una posizione su cui l’Agenzia delle entrate ha fatto di recente marcia indietro. E ora anche il giudice, che sottolinea come non risulti “prova di difformità, totale o parziale, tra i costi sostenuti e i costi esposti”, giudica corretto il modo in cui Fermet ha contabilizzato quelle spese. Del resto la possibilità di dedurre costi derivanti da operazioni soggettivamente inesistenti era stata confermata a livello normativo già due anni fa. Ma ciò non aveva dissuaso l’Agenzia delle entrate dall’emettere una serie di nuovi accertamenti che hanno dato la mazzata finale a Fermet. Il contenzioso ha infatti impedito all’azienda di incassare un credito Iva da 5 milioni di euro. Soldi grazie ai quali si sarebbe forse salvata. Ma che ancora oggi è impossibile ottenere, nonostante l’accusa di evasione sia caduta, perché la legge impone anche alle società senza pendenze con il Fisco di garantire l’incasso dei rimborsi Iva con una fideiussione. La logica è questa: se un futuro accertamento fiscale lo riterrà non dovuto, il rimborso potrà essere recuperato dall’erario senza difficoltà. Ma quale banca firma una fideiussione a un’impresa finita in liquidazione? “Ora la battaglia è su questo – dice Ricciardi -. Il Parlamento deve modificare le norme. Io sono determinato a far ripartire l’azienda e a pagare tutti i miei fornitori”.#/i#

 

  By: pablo on Venerdì 14 Novembre 2014 16:53

Anti, semplicemente vedo la realtà in tutte le sue sfaccettature e so distinguere fra ciò che va fatto per salvare la baracca e ciò che poi andrà fatto per farla funzionare al meglio.

 

  By: antitrader on Venerdì 14 Novembre 2014 14:28

Bravo Pablo! Lo vedi che quando lasci perdere le boioate (e i libri) e veniamo a cose serie diventi anche tu un terrestre? A proposito di partite iva: il bullo di Firenze narra a reti unificate che ha dato 800 milioni alle partite iva. In realta' cosa ha fatto? Esistono i cd "regimi dei minimi" che ti consentivano di pagare solo il 5% di irpef (oltre ai contributi) e di non tenere nessuna contabilita', le fatture, esenti da IVA dovevi solo conservarle (sicuramente una cosa ottima per i giovani). L'agevolazione era riservata agli under 35 che iniziassero una nuova attivita' con un fatturato max di 30.000 euro. Cosa ha fatto il bullo di Firenze? ha tolto il limite di eta' ed ha alzato il massimale a 40.000 euro(*) in modo da allargare la platea, pero' l'aliquota del 5% l'ha triplicata portandola al 15. In tal senso ha (dice lui) distribuito 800 milioni di euro. (*) non e' vero un cazzzz! Il limite non e' piu' fisso ma dipende dal codice ateco dell'attivita' che fai. I 40.000 euro sono solo per attivita' commerciali (per le attivita' professionali sono addirittura scesi!), e te credo, se hai un negozio e non vendi manco 40.000 eur di merce ti conviene startene a casa a dormire.

 

  By: pablo on Venerdì 14 Novembre 2014 14:01

Mod posso raccontarti un fatto vero? Un piccolo, stupidissimo esempio di come vanno certe cose. Amo la musica, un genere un po' di nicchia. In tutta Europa è un fiorire di piccole o piccolissime etichette che, senza lucrare nulla, anzi spesso rimettendoci qualcosa o andando al massimo in pari, aiutano gli artisti e producono qualche Cd. Un bel giorno, prima di perdere il lavoro, ho deciso di farlo anche io, ho aperto regolare partita Iva e fondato una mini-etichetta discografica. Tra l'altro scrivo anche qualche canzone e così mi divertivo a partecipare al progetto. Insieme a ottimi musicisti abbiamo registrato un Cd, e ho deciso di produrne altri due. Con il nostro siamo andati più o meno in pari, con gli altri due ho perso complessivamente un migliaio di Euro che nel tempo vengono recuperati (con fatica). Ebbene, mentre all'estero chi promuove cultura (la musica lo è, specie quella un po' più "di classe") è facilitato e paga le tasse solo sul guadagno, qui io sono stato: massacrato di anticipi Inps, mi hanno mandato una cartella esattoriale chiedendomi di pagare due volte il canone Rai (anche se la sede, priva di strumenti extra, era casa mia!), ho pagato le spese di routine, la Siae mi ha fatto pagare un anticipo di 850 euro a favore degli autori delle canzoni: peccato che gli autori eravamo io stesso e uno dei musicisti! Ho dovuto pagare 850 euro per dei brani scritti da me a me stesso: a un anno di distanza non ho ancora visto una lira indietro. Infine, il mio commercialista ha ricevuto una richiesta di spiegazioni e mi sono dovuto recare da un tizio che mi ha spiegato che per la mia "attività di discografico" (!) le tabelle prevedevano un introito annuale minimo di 30.000 euro - mi pare - quindi secondo loro ero un evasore. Ho spiegato che vivevo grazie a un altro lavoro, che non ero un discografico ma lo facevo per hobby, che i Cd non si vendono più e che se le sue tabelle includono la Sony o altre megaetichette in un pastone unico poteva gettarle nella spazzatura. Devo dire che il tizio ha capito l'antifona, perché ha provato a insistere un po' ma senza convinzione: al che ho detto che cedevo a titolo gratuito l'etichetta allo Stato, che li pagassero loro i 1.000 euro extra di spese e ci mettessero loro il tempo e l'impegno necessari per produrre un disco per passione. Alla fine mi hanno lasciato in pace, madopo aver fatto la proiezione-tasse per il secondo anno il commercialista mi ha implorato di chiudere tutto, partita Iva compresa. E così ho fatto. Nel frattempo i nostri Cd sono stati apprezzati e recensiti con entusiasmo, ma non ne usciranno altri, mentre "indie" tedesche, inglesim nordiche e francesi continuano a produrre tranquillamente musica e da noi solo pochi (forse ricchi di famiglia, oppure gente che lo fa di primo mestiere) hanno ancora l'ardire di farlo. Qui ti massacrano a prescindere, qualsiasi cosa tenti di fare. Poi arrivano i defi cien ti di turno a scrivere idiozie sul forum e alla gente magari fumano un po' le bal le.

 

  By: pablo on Venerdì 14 Novembre 2014 13:46

Bravo Bullfin Però, alla fine, rispondere A pi-greco e a quell'altro soggetto diventa abbastanza inutile, qui si parla di soggetti che secondo me avrebbero più bisogno di un aiutino che altro. Sputare sul dolore di tanta povera gente (anche mettendosi a cianciare di improbabili "statistiche" del piffero) è talmente meschino che non serve nemmeno sottolinearlo, chi lo fa si fa del male da solo anche se forse non se ne rende conto.

 

  By: Moderatore on Venerdì 14 Novembre 2014 12:45

Il Manifesto deve essere proprio in crisi ^"i nuovi poveri sono gli autonomi a partita iva"#http://ilmanifesto.info/storia/i-nuovi-poveri-sono-gli-autonomi-a-partita-iva/^