By: bearthatad on Domenica 26 Luglio 2015 00:06
Dunque. Io nel mio lavoro di professionista incasso una parte attraverso bonifici-carte, una parte attraverso assegni e una parte in contanti. Finita la pacchia dei tempi in cui si faceva del nero, fatturo serenamente anche quello che incasso in contanti. Non è vero che contante=nero.
I pagamenti elettronici vanno direttamente sul conto, gli assegni li porto in banca e il contante lo uso per acquisti vari e lo giro al me stesso persona fisica. Se ne avanza, lo verso. Da ciò discende che io non ho un bancomat. Non ce l'ho! E nemmeno mia moglie. L'ho avuto quando bersani ha imposto il limite contante a 99 euro, non l'ho mai usato perché preferivo i bonifici online o gli assegni e quando la norma è decaduta l'ho restituito intonso.
Non mi serve perché io i contanti li spendo e verso la rimanenza, non ho mai necessità di prelevare, e se proprio mi dovesse capitare andrò allo sportello. Pertanto pago tutto in contanti, escluso le bollette (domiciliate) e spese grosse tipo un'auto, ma questo capita com'è ovvio piuttosto raramente.
Pagare in contanti è più veloce. Basta osservare le persone che hai davanti in coda al supermercato, o alla stazione di servizio. Chi usa contante impiega pochi secondi: con una mano dài, e con l'altra prendi il resto. Chiuso. Con qualunque carta è sempre più lento.
A Torino o in provincia di Cuneo (le zone dove vivo e lavoro) sono anni che qualsiasi ristorante o pizzeria mi fa sempre, sistematicamente, e senza chiedere, la ricevuta, con l'unica eccezione dei cinesi. Qualsiasi caffè è sempre scontrinato. A dire il vero non ricordo quanti anni sono passati da quando un negozio qualsiasi, ferramenta, colorificio, tintoria, mat elettrico, cartoleria o chessò io non mi ha fatto lo scontrino. Effettivamente una volta era la norma, ma ormai sono anni che non mi è più successo. Anche se pago sempre in contanti.
Se porto la macchina in assistenza qualsiasi cifra sotto i 1000 euro la pago in contanti, e mi viene sempre fatturata senza battere ciglio. La storia che contante=nero è una balla spaziale. Sono disposto a fare una prova con chiunque a Torino a far passare 25 negozi a caso comprando qualsiasi cosa in contanti e vedere se una dico una volta si esce senza scontrino.
Quello che la gente non sa (veramente non lo sa quasi nessuno!) è che quando si paga col bancomat chi paga paga la cifra effettiva, chi incassa perde su quella cifra uno 0,7 in commissioni. Se tutti usassero solo più il bancomat per qualunque pagamento, gelato compreso, non solo lo stile di vita di chiunque diventerebbe perfettamente tracciabile, ma le banche incasserebbero senza battere ciglio lo 0,7% del PIL! Ecco dove mirano i politici (pardon i maiali) alla bersani quando sostengono l'abolizione del contante. A quello 0,7 regalato a chi dico io. Oltre al controllo minuzioso della vita di ogni cittadino, dei suoi gusti, delle sue abitudini, preferenze, letture, viaggi, weekend, sport, hobby, etc etc.
A me la cosa da fastidio per principio, non certo paura perchè non ho niente da nascondere. Ma perché i propugnatori alla bersani del contante-addio devono invece nascondere le loro reali motivazioni? Dichiaratelo apertamente bastardi perché lo fate, poi possiamo discuterne!