By: giorgiofra on Venerdì 27 Dicembre 2013 22:02
Lutron, se ci fai caso la globalizzazione ha prodotto un enorme diminuzione dei prezzi di tantissimi prodotti, quasi sempre superflui.
Un telefonino essenziale costa 10 euro. Ebbene, cosa cambierebbe nella mia vita se quel telefonino costasse 100 euro, dal momento che dura molti anni? Un paio di scarpe si compra a 30 auro, mentre senza globalizzazione ne costerebbe 80.
Trenta anni fa le cose costavano molto più di oggi, in termini reali, eppure si acquistava senza problemi. Oggi ci illudiamo di pagare poco una grande quantità di beni. Ma tutto quel che ci illudiamo di risparmiare lo paghiamo in modo indiretto, ad iniziare dall'aumento della tassazione provocato da una riduzione della base imponibile. Perchè milioni di disoccupati provocano un minor gettito fiscale e tributario, così come la scomparsa di centinaia di migliaia di aziende.
Fu vera gloria?
A me pare di no. Infatti oggi uno stipendiato non riesce a mantenere una famiglia, per la semplice ragione che la gran parte dello stipendio viene assorbito da una quantità di spese obbligatorie gestite in regime di monopolio o oligopolio. Si tratta di un massacro vero e proprio. Prova a controllare quale percentuale di tasse si pagano sulla bolletta del gas. Oppure di quanto sono aumentate le tariffe per i servizi pubblici. E ci possiamo mettere tutta una serie di vessazioni, dai parcheggi a pagamento ai ticket per entrare nelle città, dalle multe ai passi carrabili, dall'occupazione del suolo pubblico alle imposte sulla pubblicità.
Si tratta di una vera e propria furia predatoria sui redditi delle persone, alle quali, in sostanza, resta poco o nulla, con la conseguenza che sempre più persone non riescono a far fronte a tutti i pagamenti obbligatori, anche dopo aver ridotto al minimo le spese essenziali.
Lo dimostra l'enorme aumento delle insolvenze, dal bollo auto alle quote condominiali, dalla tassa sui rifiuti al canone rai. Ogni ente si sente in diritto di pretendere il pagamento di servizi il più delle volte pessimi ed a costi esorbitanti. E nessuno si chiede se chi deve pagare ne ha la possibilità. Si sta sempre più divaricando la forbice tra chi deve pagare e chi vive, e spesso prospera, sulla spesa pubblica.
Il costo della tassa rifiuti è diventato spropositato, sopratutto se si considera che le città sono sporchissime. Ma il comune dice che devi pagare la somma che loro stabiliscono per il servizio che loro ritengono di darti.
E così, paga la verifica della caldaia, la revisione auto, il bollo, l'assicurazione, le multe, l'autostrada, il gas, il condominio, il canone rai, l'enel, il telefono, la tarsu, il passo carraio, l'amministratore di condominio, i vari ingegneri per le certificazioni più strambe, il commercialista, l'imu, le spese per il conto corrente che non vorresti ma ti viene imposto, il consumo di acqua e il disinquinamento, e dimmi cosa resta di uno stipendio. Se, poi, devi anche pagare l'affitto o un mutuo, allora capisci che è indispensabile che arrivi robaccia cinese a basso costo, perchè è il massimo che gran parte degli italiani si può permettere.
Non so quanto a lungo questo sistema possa tenere. Sempre più persone, tra quelle che conosco, hanno gettato la spugna. Praticamente non pagano più niente a nessuno, salvo l'indispensabile, come l'enel.
Molti si illudono di una prossima ripresa. A me pare che il sistema sia marcio fino al midollo, e che nulla potrà salvarci dal collasso.