Chiudo la partita iva (qualsiasi spesa può essere evasione ora...)

 

  By: Gano* on Giovedì 24 Novembre 2011 17:36

La Merkel non capisce una sega.

 

  By: lmwillys on Giovedì 24 Novembre 2011 17:20

mi pare di aver capito che nel vertice odierno del nostro con quei due sia emersa la visione comune dell'inutilità degli eurobond rebus sic stantibus con la speculazione libera di rifornirsi di illimitate munizioni e un'integrazione politica europea inesistente mi pare evidente, è un suicidio bene sia mai che con un decennio di ritardo ...

 

  By: baro on Giovedì 24 Novembre 2011 16:43

l'incontro di oggi tra il duo Bibi + Bibo e la ruota di scorta Monti , sembra evidenziare ancora una volta l'incapacita' politica e decisionale europea ... se mai ci fosse mancata la riprova ... e sopra il resto , s'è squarciato il velo sulla nefandezza perpetrata ai danni dell'Italia ... è stato cacciato un governo eletto ed è stato insediato un burocrate , un uomo che pensa di cedere sovranita' nazionale , che odia evidentemente il giudizio popolare , il voto e i desideri e diritti delle persone ... un uomo inutile finora , non ha dato maggior fiducia a nessuno , si è incensato su tutti i quotidiani , osannato dai giornalisti senza spina dorsale come il salvatore della patria , lo si prega di tassare rendite e patrimoni , in un sussulto di autoflagellazione ... mi ricorda coloro che nel medio evo , in occasione delle pestilenze giravano per i paesi e si fustigavano chiedendo perdono dei propri peccati ... ma di quali peccati stanno cianciando il "professore" (dei miei stivali) e tutti questi milionari da strapazzo ? parlassero per se stessi , la maggioranza della popolazione chiede meno tasse e piu' tagli , ma finora dei secondi non si sente parlare ... vedremo fino a quando gli italiani sopporteranno questo "usurpatore" ... quando toccheranno con mano le misure che adombra e non dichiara ancora , saranno felici ... ps tra l'altro , visto il cambio del governo , la UE si è affrettata a chiedere la rimozione della golden share sui principali titoli a partecipazione statale presenti in borsa ... un diktat all'Italia , a questi prezzi un bel regalo per i "mercati" , che "l'uomo del nulla" si è affrettato a sottoscrivere ...

 

  By: defilstrok on Giovedì 24 Novembre 2011 13:12

L'istat analizza dati marziani .............................. Perché l'Ifo? E' evidente anche a un cieco che sono statistiche di sentiment taroccabili come poche. E perché non ricorrere a questi mezzucci per tamponare la frana? L'importante è non crederci :-)

 

  By: lmwillys on Giovedì 24 Novembre 2011 12:32

l'istat analizza dati marziani http://www.ilsole24ore.com/art/economia/2011-11-24/lindice-fiducia-consumatori-sale-101517.shtml?uuid=AaO1kAOE siamo i peggiori in assoluto in Europa nell'ultima rilevazione (ANSA) - BRUXELLES, 23 NOV - I nuovi ordini industriali nella zona dell'euro sono calati del 6,4% a settembre rispetto ad agosto, quando avevano registrato un aumento dell'1,4%. Nella Ue-27, la contrazione in settembre e' stata del 2,3%, dopo una diminuzione dello 0,3% in agosto. L'Italia e' il paese che registra il calo piu' alto di ordini: -9,2%.I dati sono comunicati da Eurostat. Rispetto al settembre del 2010, i nuovi ordini risultano in crescita: +1,6% nella zona euro e +2,3% nella Ue-27. Escludendo i settori navale, ferroviario e aerospaziale, per la loro elevata volatilita', i nuovi ordini sono calati in settembre del 4,3% nella zona dell'euro e del 2,1% nella Ue-27. Rispetto allo stesso mese dell'anno precedente, al netto di questi settori, i nuovi ordini sono aumentati del 2,5% nella zona euro e del 3,5% nella Ue-27. Nel settembre 2011, rispetto ad agosto, i beni di capitale sono calati del 6,8% nella zona euro e del 2,1% in tutta l'Unione. I beni intermedi sono diminuiti del 3,2% e del 2,1% rispettivamente. I beni di consumo non durevole del 2% in entrambe le aree. I beni durevoli sono calati dello 0,6% nella zona euro ma aumentati dell'1,1% nella Ue-27. Tra gli stati membri, i nuovi ordini sono calati in dieci e cresciuti in 12. Le diminuzioni piu' forti sono state registrate, oltre che in Italia, in Estonia (-9,1%), Francia (-6,2%), Spagna (-5,3%) e Germania (-4,4%). Gli aumenti piu' considerevoli sono stati osservati in Danimarca (+14%), Lettonia (+13,1%), Polonia (+5,1%) e Repubblica ceca (+4,8%).

 

  By: lmwillys on Giovedì 24 Novembre 2011 09:47

la maggior parte delle vere applicazioni killer sono state ideate da piccole strutture ultracreative che le hanno poi vendute al colosso di turno in grado di sfruttare commercialmente l'affare. ------------ tralascio il 'maggior parte' che in base ai dati non è, sei sempre tu singolo aspirante genio contro un plotone stipendiato da un colosso per non far altro che ricerca ... ma un punto è anche questo si può avere l'idea più brillante ... poi però ci vogliono i mezzi per sfruttarla non è obbligatorio l'aggregarsi definitivamente, ci sono tante forme per unire gli sforzi temporaneamente SpiderMars, mi sono ricordato della trasmissione di Iacona dello scorso anno http://www.rai.tv/dl/RaiTV/programmi/media/ContentItem-e9c0c5ec-688a-4f53-aefa-97c2b268b4c3.html?p=0

 

  By: peavey on Giovedì 24 Novembre 2011 09:35

beh il fatto che i brevetti siano soprattutto stranieri e' dovuto al fatto che, spesso,per motivi economici e fiscali, si registra all'estero il brevetto. Molti brevetti,concepiti in Italia, vengono poi registrati per la prima volta altrove. Evidentemente in Italia si pensa che solo la grande impresa abbia titolo per innovare. In realta' in passato la maggior parte delle vere applicazioni killer sono state ideate da piccole strutture ultracreative che le hanno poi vendute al colosso di turno in grado di sfruttare commercialmente l'affare. Io sono profondamente convinto che la via per l'innovazione passa soprattutto per la piccolissima impresa. Nella grande impresa gli ostacoli son troppi, la burocrazia interna, le rivalita', il fatto che un impiegato sia meno motivato a rischiare il proprio posto sulla scommessa di un idea troppo nuova. I motivi son tanti, ma soprattutto non ho mai visto un impiegato del reparto progettazione della Fiat restare in piedi la notte in laboratorio per realizzare e testare un accrocchio prototipo( a causa delle regole interne non potrebbe farlo neppure se lo volesse).

 

  By: SpiderMars on Mercoledì 23 Novembre 2011 23:18

Lmwillys, la differenza con gli altri paesi è che da noi non ci sono progetti statali per sviluppare nulla non c'è una visione strategica ed una programmazione di dove cavolo vogliono mandare il paese, le classi dirigenti e i politici pensano solo ai propri tornaconti e non gli frega niente del futuro delle generazioni. Lelik ha descritto bene la situazione ho conosciuto artigani con officine di due o tre adetti che riuscivano a meccanizzare processi di manifattura che impiegavano linee di produzione di 20 o 30 adetti arrivavono progetti firmati da 20 Ing. di grosse aziende USA Francesi e questi gli costruiva un prototipo di machina eliminava completamente due dello loro linee con 40 operai e per loro era impossibile, vedendole non riuscivano nemmeno a capire come funzionavano, tutto questo si stà perdendo , i giovani vogliono fare i maestri gli avvocati i dottori, posto statale, faticare poco, i modelli sono quelli, l' mmaggine arrivismo facile e non della sostanza.

 

  By: lmwillys on Mercoledì 23 Novembre 2011 20:46

Vorrei contestare chi afferma che la microimpresa non possa essere portatrice di innovazione. ----------- e chi l'ha detto ? Si e' costretti a portare soluzioni innovative ----------- appunto ho solo detto che i Paesi con una struttura d'impresa differente e maggiormente dimensionata della nostra investono TUTTI più di noi in ricerca le dimensioni aiutano la ricerca e l'innovazione negarlo non si può volendo posso portare i brevetti annui italici ed esteri ma sarebbe avvilente

 

  By: peavey on Mercoledì 23 Novembre 2011 20:38

vorrei contestare chi afferma che la microimpresa non possa essere portatrice di innovazione. Questa affermazione,(con tutta la simpatia e la stima possibile e senza nessuna intenzione di offendere) E' UNA BAGGIANATA PAZZESCA.... L'Italia e' piena di microimprese che hanno sviluppato tecnologie innovative e alcune di queste son cresciute fino a diventare multinazionali. Altre son state fagocitate da imprese piu grandi. Anzi.. in tutta la mia carriera ho sempre verificato che le microaziende erano le piu innovative e le piu adatte a proporre soluzioni seguendo le evoluzioni del mercato. Esempi ne abbiamo in tutti i campi, non sto a citarli perche l'elenco sarebbe enorme. Nel mio piccolo l'ho toccato con mano, con la srl, abbiamo innovato eccome. E' una partita in cui per sopravvivere i piccoli DEVONO sparigliare il mazzo. Si e' costretti a portare soluzioni innovative, altrimenti la concorrenza della grande industria ti accoppa. Anzi, spesso e' proprio la grande impresa che ti pone i problemi che lei non sa o non puo' risolvere.Soprattutto in Automotive e' normale ricevere dal costruttore Italiano un pacchetto con,che so, la luce di cortesia di una Honda e la richiesta :" vorremo riuscire a raggiungere la morbidezza di azionamento e l'affidabilita' di questo componente. Puo' studiarci qualcosa?" E l'aziendina con tre dipendenti comincia a lavorare per inventare qualcosa che migliori il prodotto di riferimento. Se negli anni passati ci fossimo basati esclusivamente sulla innovazione progettata nella grande impresa , non avremmo le soluzioni tecnologiche che oggi abbiamo.

 

  By: lmwillys on Mercoledì 23 Novembre 2011 20:36

certo SpiderMars, ci vuole un sistema Paese metto un link con un grafico interessante http://www.linkiesta.it/chi-non-investe-ricerca-e-sviluppo-sforna-bamboccioni purtroppo il governo disastro appena sostituito ha ridotto in modo drammatico la ricerca abbiamo troppi micro, consorzi reti d'impresa o qualsiasi forma di collaborazione magari finalizzata è il minimo ora siamo in mano a ^questi#http://www.dagospia.com/rubrica-3/politica/1-dalla-padella-del-banana-alla-brace-di-full-monti-ogni-ministro-un-conflitto2-32472.htm^ lo stellone italico è messo a dura prova

 

  By: SpiderMars on Mercoledì 23 Novembre 2011 20:20

il nostro tipico nanismo la carenza di ricerca sono le motivazioni della nostra crescita asfittica rispetto a TUTTA EUROPA, guarda caso l'eccesso di micro ci accomuna a Portogallo e Grecia ----------------------------------------------- a leggere quei due Link c'è da piangere..! ma cosa vuoi innovare..? in che campi ? chi mette i quattrini ? per farlo ci vuole un sistema paese dietro competitivo come fai a competere con un costo del lavoro che è 50 volte superiore e un sitema paese allo sbando. In Europa la prima azienda innovativa è Tedesca che investe in ricerca ed è in 50.a nel rank gli USA e Japan si tengono il Know How costruiscono nel sudest ed in Cina perchè non pagano tasse e sfruttano il costo della mano d' opera, a te Europeo che subisci le regole AngloUSA non resta che le piccole e microimprese aggregandole nei Distretti puntando sulle nicchie di eccellenza la qualità ed infrastrutture, però se non li sostieni con politiche sgravi contributivi distruggi pure quelle in Germania Siemens Philiphs e altre hanno mollato settori e sono in continua erosione di margini perchè non riescono a competere la G.B. è completamente sul Terziario a parte un pò di chimica ed il petrolio non ha più nulla quelli di Eurostat calcolano le loro statistiche con le microimprese dei traderdesk ahahah..!. Quelli di eurostat sono come quelli che tirano le linnette sui grafici sono dei prof. prima e dei perdenti dopo .

 

  By: lmwillys on Mercoledì 23 Novembre 2011 20:01

Giovanni-bg la prego, non incasini la faccenda ... che ci ha trovato da ridere nel sunto italico di ^questo#http://epp.eurostat.ec.europa.eu/cache/ITY_OFFPUB/KS-BW-09-001/EN/KS-BW-09-001-EN.PDF^ ? il suo caso specifico non fa testo, se una banana è perfettamente rettilinea non significa che anhe le altre lo siano dove ho detto di essere un fautore della grande impresa multinazionale ? anzi, da buon movmentista 5 stellino più volte ho ricordato gli squilibri irrisolvibili della società globalizzata io ho solo rilevato e documentato il fatto inequivocabile che la microimpresa (sotto i 10 son sicuro lo sa) per forza di cose è meno coinvolta in discorsi di ricerca e estero nel mondo globalizzato è un punto di debolezza ... se non hai alto valore aggiunto nel prodotto sei morto ... ci vogliono contromisure il resto è poesia

 

  By: Giovanni-bg on Mercoledì 23 Novembre 2011 19:46

@Lmwillys dal rapporto che Lei cita c'è da farsi 40 risate non 4. ------------ La produttivitá italiana dipende dalla dimensione dell'impresa. Analizzando i dati Eurostat (Fig. 410) si deduce che, in Europa, le imprese italiane di maggiori dimensioni mostrano elevati valori di produttivitá per tutti i settori considerati, mentre le imprese di dimensioni minori sono meno efficienti. L'impressione é confermata anche analizzando i dati Istat 11 e la Fig. 5 mostra come, a partire da un valore di produttivitá medio di 42,400 euro per addetto (totalitá imprese italiane), le «micro» non superino i 30,000 euro per addetto, le «piccole» oscillino tra i 43 ed i 49,000 euro, le «medie» si avvicinino ai 54,000 euro e le «grandi» ai 65,000 euro. ---------- L'impresa che io dirigo che non è certo fra quelle che fanno fatturati record nel settore ha una produttività lorda per addetto di circa 190.000 euro/anno. La produttività netta è di circa 105.000 euro / anno Secondo gli studi di settore il valore limite inferiore è di 120.000 euro per adetto per la produittività lorda e di 80.000 per quella netta. Ma che m**chia stanno scrivendo quelli dell'ISTAT? Ma si parlano con il ministero delle finanze e l'agenzia delle entrate? Le posso assicurare che oggi come oggi con una produttività inferiore agli 80.000 euro per adetto una piccola impresa fallisce nel giro di 2 anni. basta fare due conti della serva Un dipendente tra contributi e altro oggi costa in media 50.000 euro anno. Come pensi di stare in peidi con fatturato sotto i 80.000 euro anno / addetto? O propuci usando l'aria ovvero zero costi per servizi zero costi commerciali, zero spese di struttura zero macchinari o si va sotto immediatamente. Mi piacerebbe sapere da dove tirano fuori sti dati. Mi fa anche specie che proprio Lei amico di Beppe Grillo sia un fautore della grande impresa..

 

  By: lutrom on Mercoledì 23 Novembre 2011 18:38

Da: www.corriere.it Ma molliamoli, sti tedeschi! E accettiamo di essere poveri e italiani! 23.11|17:19 Queequeg Pensa avere un tedesco a governare la spazzatura di Napoli, a trovarsi davanti il camorrista che gli fa: "Occhi chiusi sui nostri affari o ti inondo di munnezza!" Pensalo davanti al tipo di Brescia con Cayenne (tedesca) e 20 anni senza una lira di tasse pagata. Pensalo davanti all'assessore di provincia (quale e di che partito è inessenziale) che sul cantiere per il nuovo parcheggio autobus si fa passare il 40% dei soldi. Pensalo davanti ai sindacalisti che si oppongono al licenziamento di un dipendente pubblico beccato in flagranza di reato. Non siamo fatti per vivere insieme. Noi per la nostra strada, loro per la loro. A occhio, con la lira e l'inevitabile default che segue, avremmo un PIL annuale da 800-900 miliardi di dollari, più o meno come Turchia o Messico. Questa è la nostra verità: siamo un ottimo paese povero ("emergente" non va bene: non abbiamo né bambini né crescita). Di sicuro non abbiamo la serietà di un paese avanzato. Perché dannarci per essere quello che non siamo?! Accettiamo l'evidenza. Vivremo più sereni e potremo continuare a eleggere in parlamenti tutti i cialtroni che vorremo... come facciamo da 60 anni.