Tasse e Bermuda

 

  By: gianlini on Giovedì 03 Luglio 2003 11:17

Naturalmente nessuno fa oggi notare sui giornali che il tedesco si è tanto arrabbiato perchè il Berlusca gli ha dato dell'ebreo traditore.......e non del tedesco nazista...(magari il nostro si sarebbe pure rallegrato)

 

  By: pana on Giovedì 03 Luglio 2003 00:41

MEGA ROTFL! agguato teso a Berlusconi.. un impegno preciso.." 6 mesi di gaffe continue"

Hamas leader Khaled Meshaal exclusive interview - BBC News - YouTube

 

  By: gianlini on Mercoledì 02 Luglio 2003 17:33

pare qualcuno avesse avuto la soffiata in anticipo sull'agguato che hanno teso a Berlusconi a Strasburgo... non si può dare del kapò ad un tedesco, diamine!!! (e poi dicono che Berlusconi non abbia studiato la storia)

Segnali di tipo fondamentale - gz  

  By: GZ on Martedì 01 Luglio 2003 16:07

alcuni avanzano l'ipotesi che parte del cedimento di piazza affari (più sensibile di quello di altre piazze) sia un effetto della patente a punti sento che ad esempio che a Modena chi cercava di andare a lavorare o andare a prendere i figli oggi era bloccato nel traffico perchè i vigili fermavano a catena tutti per controllare la cintura di sicurezza o dei sospetti di uso del telefonino oppure se il pupo era bene allacciato nel seggiolino visto che il problema sono quelli che di notte vanno a 100 all'ora su strade di periferia o a 160 in tangenziale o autostrade dopo aver bevuto o uscendo dalle discoteche oppure i mega raduni che ci sono di notte ad es. a Bologna, (ispirati dal film americano "Fast and Furios" sulle corse in auto clandestine che è al top degli incassi questo mese) di giovani che fanno delle corse con auto truccate sugli stradoni di campagna ecco che giustamente e di conseguenza, dato che non si può chiedere ai vigili e ai poliziotti di andare in giro dopo cena, si da un bel giro di vite su quelli che al mattino a 40 all'ora nel traffico cercano di portare il bimbo a scuola, arrivare al lavoro o fare una consegna per la ditta. D'altronde non tutto va male, ci sono ora segnali incoraggianti che la spesa pubblica sta ricominciando a fare da volano alla ripresa economica incentivando le attività produttive, vedi sotto. --------------------------------------------------------- La Regione finanzia un corso per diventare veline Campania, un milione e 280 mila euro di fondi europei: parteciperanno 97 ragazze FRATTAMAGGIORE (Napoli) - Nelle prossime settimane prenderà il via a Frattamaggiore, nell'hinterland napoletano, la prima scuola per «veline» finanziata dalla Regione Campania (con un milione e 280 mila euro). L'intesa è stata sottoscritta con una società partenopea che organizzerà le lezioni e garantirà il successivo contratto di lavoro. Al corso prenderanno parte 97 ragazze che saranno scelte attraverso un casting in piena regola: «Dovranno avere un requisito essenziale: la bellezza. Il resto lo impareranno». Belle si nasce, ma «veline» si diventa. Come? Nulla di più semplice: basta iscriversi al nuovo corso di formazione professionale finanziato dalla Regione Campania con i fondi europei. E’ necessario un solo requisito: la bellezza, appunto. Il resto s’impara. O quantomeno si spera che vada così. Altrimenti perché mai la giunta di Palazzo Santa Lucia avrebbe stanziato un milione e 280 mila euro (pari ad oltre 2 miliardi e mezzo di vecchie lire) per garantire un futuro da «starlette» a 97 ragazze senza arte né parte? L’obiettivo, infatti, è di trasformare questo manipolo di giovani disoccupate (forti soltanto della loro avvenenza) in oneste lavoratrici dello spettacolo pronte a sgambettare sugli schermi televisivi. Ma con tanto di contratto a tempo indeterminato e paga sindacale. L’accordo, sottoscritto ieri mattina, s’inserisce all’interno dei progetti Aifa, che permettono alle aziende campane di ottenere finanziamenti europei per attività formative finalizzate all’assunzione. Una cosa sacrosanta, quindi. E per di più benedetta dall’intesa fra Cgil, Cisl, Uil e l’Associazione delle Piccole e Medie Imprese regionali. Nessuno, però, avrebbe mai immaginato che parte di quei soldi (100 milioni di euro stanziati complessivamente) sarebbe servita un giorno a foraggiare un corso per aspiranti «veline». Nessuno, forse, tranne i dirigenti della First Tel srl, che hanno subito annusato la pista e non si sono lasciati sfuggire l’occasione. Del resto, nella televisione hanno investito i loro risparmi, ma alla televisione non hanno sacrificato il lavoro d’una vita. Compreso l’inossidabile spirito pratico maturato in anni e anni d’artigianato. Antonio Del Prete faceva e continua a fare il marmista, portando avanti l’antica azienda di famiglia. Gennaro Iannuzzi vendeva legname all’ingrosso, poi ha mollato tutto, ma se gli chiedi qual è il suo mestiere ti risponde ancora: commerciante. L’unico che di spettacolo sa qualcosa è Pietro Vittorelli, un agente teatrale prestato all’amministrazione della società. Ed è al suo fiuto che si deve il colpaccio dell’università per «veline» finanziata dalla Regione. Mentre s’aggira nello studio tv creato dentro un enorme hangar industriale di Frattamaggiore, alle porte di Napoli, sembra un preside alla vigilia del nuovo anno scolastico. «Qui a fianco c’è un altro capannone dove abbiamo sistemato gli uffici e le aule - racconta -. Tutto in regola, tutto a norma. Perché sia chiaro: questa è una cosa seria, mica una pagliacciata. Le ragazze dovranno sostenere 600 ore di lezione, suddivise in 180 di teoria e 420 di pratica. Per ciascuna di esse riceveranno un compenso di 2 euro e 7 centesimi. Poi, alla fine del corso, le assumeremo in pianta stabile: avranno uno stipendio e parteciperanno a un programma che abbiamo messo in cantiere». Davvero? E di cosa si tratta? «Annoti il nome perché sarà una bomba: "QuizLotto", un format ideato, prodotto e realizzato da noi. Roba originale e non copiata dalle emittenti estere, come la stragrande maggioranza dei giochi a premi che vediamo in tv. Abbiamo già la cassetta con il numero zero. Pensi che la Rai ci aveva messo gli occhi sopra, poi è cambiato il consiglio d’amministrazione e allora... Ma non importa: abbiamo un’intesa con Europa 7, un network di emittenti locali, che lo manderà in onda appena concluderemo la formazione professionale delle allieve. E cioè nell’autunno dell’anno prossimo». Insomma, la fine è nota. Ma l’inizio... «Lo so, quello sarà il momento più difficile. Comunque tra una ventina di giorni cominceremo il casting». Cosa? «Beh, in qualche modo dovremo pur scegliere le 97 ragazze che frequenteranno i corsi. Riceveremo mille e forse più domande di ammissione, ne sono certo. Dunque sarà necessaria una scrematura. E toccherà appunto alla commissione casting, formata dai docenti e da due funzionari regionali, valutare le attitudini delle concorrenti». Un provino in piena regola, allora, tipo quelli descritti da Muccino nel film «Ricordati di me». E bisognerà mostrare di saper cantare, ballare, recitare: giusto? «Sì, ma fino a un certo punto... Il requisito essenziale, anzi direi l’unico, è la bellezza: le ragazze devono bucare il video, farti perdere la testa... Già me le vedo davanti agli occhi con il costume di scena, microgonna e reggiseno, pronte ad addolcire i sogni degli italiani. Il resto lo impareranno: siamo qui per questo, no?». Studieranno danza, recitazione, canto, dizione, bon ton, trucco e perfino un po’ di normativa sindacale e di leggi sulla sicurezza. Tre ore di lezione al giorno per un anno o quasi. Sognando un futuro lastricato di paillettes, lontano dal buio d’una vita senza trama. Anche se in quel buio molte di loro ripiomberanno. Con qualche euro in più e un’illusione in meno. «Suvvia, smettiamola con questa lagna - sbotta Vittorelli -. Le ragazze avranno un lavoro, uno stipendio. E chi l’ha detto poi che una di loro non finisca in Rai o a Mediaset? Le avremo tutte sotto contratto e ce ne occuperemo al meglio. Sapesse quante ne ho piazzate in questi anni...». Enzo D'Errico 1 luglio 2003