Tasse e Bermuda

Re: Tasse e Bermuda  

  By: gianlini on Venerdì 03 Marzo 2023 15:45

Gano, perchè non scrivi alla Meloni per suggerirle questa tua idea?

 

 

  By: Gano* on Giovedì 21 Febbraio 2013 21:48

Chissà perchè anche noi non facciamo di Lampedusa o delle Tremiti un paradiso ............................................ Per lo stesso motivo per il quale mandiamo in galera il presidente di Finmeccanica se riesce a vendere una partita di elicotteri all' India.

 

  By: defilstrok on Giovedì 21 Febbraio 2013 20:12

chissà perchè anche noi non facciamo di Lampedusa o delle Tremiti un paradiso ............................................ Detto, fatto!

 

  By: lutrom on Giovedì 21 Febbraio 2013 19:36

> chissà perchè anche noi non facciamo di Lampedusa o delle Tremiti un paradiso fiscale! ------------ Perché siamo dei babbei: è vero, abbiamo meno senso civico di altre nazioni occidentali, ma certe volte siamo dei grandi babbei, oltretutto sofferenti di complessi di inferiorità verso l'estero (qui c'è chi va dicendo "meno male che la Merkel c'è", come se la Merkel pensasse ai nostri interessi...), infatti abbiamo squadre di somari che voteranno per i tizi che dicono che la Merkel o qualche altro somarone dell'eurocrazia ha detto che stiamo facendo bene i compiti: è assurdo, è come se io metto un negozio di frutta e verdura e poi andassi orgogliosamente dicendo che il mio feroce concorrente parla bene di me, dice che io sto lavorando bene, ecc. ecc. Non per nulla per secoli siamo stati dominati ora da questa ora da quella potenza straniera; inoltre gli italiani hanno sempre fatto a gara a cercare l'appoggio degli stranieri contro questo e quello (ieri si cercava l'appoggio della Spagna o della Francia contro Firenze o contro Venezia, oggi si cerca l'appoggio della Germania contro il nano oppure dell'Europa contro l'estrema sinistra o altro, infatti i politici esteri ci dicono vota tizio e vota caio: immaginate il contrario, sarebbe assurdo!!!). Una volta ci comandavano con gli eserciti, oggi ci comandano con normativa asfissiante ed assurda per l'Italia, con l'euroburocrazia, con l'euro, ecc. ecc. Rassegnamoci: una volta si perdevano le battaglie sui campi di guerra, oggi in campo economico, e noi la stiamo perdendo... In modo anche ridicolo, certe volte, ma la stiamo perdendo...

 

  By: Gano* on Giovedì 21 Febbraio 2013 10:00

> chissà perchè anche noi non facciamo di Lampedusa o delle Tremiti un paradiso fiscale! Perché siamo italiano e non inglesi. E' ovvio. Lo hai detto tu stesso dianzi.

 

  By: gianlini on Giovedì 21 Febbraio 2013 09:44

forse sfugge un particolare importante bermuda, le cayman islands, le isole del canale, l'isola di Man, tutto sommato anche Cipro o Singapore, sono ex colonie britanniche o entità che anche formalmente fanno ancora parte del regno Unito o godono di status di entità ad esso legate l'impressione che ne ricavo (non sono certo un esperto!) è che la estero-vestizione di utili, ricavi, trasferimenti per soggetti statunitensi o britannici è quindi piuttosto blanda, e tutta da incorniciare in un unico complessivo quadro di riferimento giuridico-fiscale chissà perchè anche noi non facciamo di Lampedusa o delle Tremiti un paradiso fiscale!

 

  By: Moderatore on Mercoledì 20 Febbraio 2013 18:36

sono hedge fund!!

 

  By: VincenzoS on Mercoledì 20 Febbraio 2013 17:23

x Moderatore Come funziona la vera evasione fiscale (quella legale su scala industriale) ? --------------------------- Ma perché la chiama evasione, così incitando all'odio sociale nei confronti di chi, comunque, ha creato ricchezza che beneficia, in un un modo o nell'altro tutti? Comuqnue se vuole gliene racconto un'altra. L'azienda XYZ ha lo stabilimento di produzione nel paese A e vende sia nel paese A che nel paese B. Ha quindi dipendenti in entrambi i posti e pertanto ha due società operative, la XYZ A e la XYZ B da cui dipende il personale. Nel caso che la tassazione sia più favorevole nel paese A, il contratto nel paese B verrà acquisito dai dipendenti della XYZ B per conto della XYZ A e sarà la XYZ A a fatturare al cliente finale. La XYZ A trasferirà poi alla XYZ B a titolo di commissioni quanto serve per pagare i dipendenti. Tutti gli utili risulternno quindi nel paese A mentre nel paese B la società avrà costantemente bilanci in pareggio. Se la tassazione è più favorevole nel paese B, la XYZ A venderà le merci che vanno ai clienti del paese B alla XYZ B applicando solo un minimo "intercompany surcharge", ovvero quanto disposto dalla legge. Gli utili realizzati in B vengono quindi tassati in B e rientrano, già tassati, in A percé la XYZ B è una controllata di XYZ A. Questa seconda forma viene anche utilizzata quando nel paese B vi sono dazi all'import, in genere a carico del cliente finale che ne diventa il beneficiario. Si paga il dazio su un valore minore, quello intercompany, piuttosto che sul valore finale. Oppure ancora, questa volta per la retribuzione delle persone. L'azienda XYZ A ha bisogno del supporto di un consulente residente nel paee B per un lavoro da svolgere nel paese C. Il consulente si apre un conto corrente nel paese A e lì viene pagato esentasse visto che si tratta di un residente di B e il lavoro è stato svolto nel paese C. Poi usa un bel bancomat internazionale per ritirarsi i soldi dove gli pare opppure appoggia la sua carta di credito su quel conto. Fino a quando non si capirà che tassazione elevata e dazi finiscono per trasferire ricchezza da un paese all'altro non se ne uscirà.

il Triangolo delle Bermuda delle tasse - Moderatore  

  By: Moderatore on Mercoledì 20 Febbraio 2013 13:59

Come funziona la vera evasione fiscale (quella legale su scala industriale) ? Ad esempio per non pagare sui capital gain si investe in una assicurazione (per la precisione una "re-insurance", cioè una società che assicura altre assicurazioni) in Bermuda, la quale in realtà fa pochissima re-assicurazione e più che altro investe in fondi hedge o altri fondi. Dopodichè essendo i tuoi soldi in un assicurazione non paghi tasse fino a quando non li tiri fuori, cioè invece di pagare ogni anno paghi ad esempio dopo dieci anni (e come noto è molto diverso guadagnare ad esempio un 10% netto da tasse per dieci anni e poi pagare solo alla fine rispetto ad essere tassato ogni anno). Inoltre il carico fiscale è più basso di quello delle imposte regolari sul reddito Tutti i fondi hedge di New York, Paulson, Cohen, Einhorn ecc... mettono i soldi in Bermuda in questo modo, anche quando gestiscono soldi da New York sotto la giurisdizione americana. In altre parole ci sono due tipi di hedge funds, quelli stabiliti direttamente nelle Cayman o Bermuda e quelli invece negli Stati Uniti (questo perchè ci sono clienti istituzionali che non possono mettere soldi nei paradisi fiscali). Ma anche i secondi però evitano gran parte delle tasse perchè investono i soldi in una società di assicurazione che è basata in Bermuda. Non tutti lo sanno ma ci sono centinaia di società quotate in borsa a New York specie nel settore assicurazioni che sono basate in Bermuda come giurisdizione. Quindi anche i fondi che sono basata in America e raccolgono soldi regolari possono usando il trucco di investire in una regolare società di re-assicurazione evitare gran parte delle tasse Queste tecniche si chiamano in inglese "Tax Management" e metterle in piedi da lavoro ad un sacco di avvocati e commercialisti. Una volta c'era il Triangolo delle Bermuda in cui sparivano le navi, oggi ci spariscono le tasse ^"Paulson Leads Funds to Bermuda Tax Dodge Aiding Billionaires"#http://www.bloomberg.com/news/2013-02-19/paulson-leads-funds-to-bermuda-tax-dodge-aiding-billionaires.html^ ^"The Bermuda Triangle, where taxes also disappear#http://www.bloomberg.com/video/the-bermuda-triangle-where-taxes-also-disappear-RMYecxvfSraiDtsAqQcSIg.html^

 

  By: GZ on Mercoledì 20 Febbraio 2013 13:58

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  By: Moderatore on Domenica 20 Gennaio 2013 18:25

March Chandler, uno dei più noti strategisti di forex in giro ieri sull'Italia ------------- ^Italia: Economia si decompone mentre tutti pensano alle elezioni#http://www.creditwritedowns.com/2013/01/italy-economy-rotting-as-focus-all-on-elections.html?utm_source=rss&utm_medium=rss&utm_campaign=italy-economy-rotting-as-focus-all-on-elections^ In primo luogo, in Novembre gli ordini industriali, scesi dello 0,5%. Questo segue il calo dell'1% della produzione industriale di novembre, all'inizio della settimana (il mercato prevedeva solo un calo del 0,2%). Da segnalare che la debolezza degli ordinativi industriali non era un riflesso della mancanza di competitività dell'economia italiana. Ordini esteri aumentati del 4,1% nel mese di novembre, dopo un aumento del 7,1% nel mese di ottobre. Il problema è l'assenza di domanda interna. Ordini domestici scesi del 13,5%, dopo un calo del 4,7% nel mese di ottobre. L'economia italiana ha visto la più grande contrazione (-7%) dall'inizio della crisi nella zona euro dopo la Grecia. Il reddito pro capite è tornato, secondo l'ex BCE Bini Smaghi, al punto in cui è stato a metà degli anni 1990. Oggi la Banca d'Italia ha tagliato le sue previsioni del PIL per l'anno da un calo del 0,2% e una contrazione dell'1%. La crescita più debole sta per tradursi in un deficit di bilancio più grande a meno di nuove misure correttive. Anche se la perdita di competitività in Italia non trova riscontro nei dati ordini industriali per ora, si tratta di un problema serio. In Italia il costo del lavoro è aumentato del 30% rispetto alla media mossa UE... Questi problemi devono ancora trovare riscontro nei mercati italiani. Il FTSE MIB (40 titoli large cap) è stato il migliore delle borse europee importanti nell'ultimo mese e anche negli ultimi tre mesi è in aumento di circa 8% .. Negli ultimi 6 mesi, il relativo aumento del 28,8% è secondo solo alla Spagna con aumento del 30,9% dell'IBEX. Nell'ultimo mese, il rendimento a 10 anni è sceso di 31 bp rispetto al 25 in Spagna..... ... abbiamo il sospetto che sia vulnerabile. ^Gli investitori stranieri dovrebbero prendere in considerazione ridurre le posizioni durante la corsa alle elezioni del mese prossimo....#http://www.creditwritedowns.com/2013/01/italy-economy-rotting-as-focus-all-on-elections.html?utm_source=rss&utm_medium=rss&utm_campaign=italy-economy-rotting-as-focus-all-on-elections^

PETIZIONE PER CONTANTE LIBERO - Moderatore  

  By: Moderatore on Venerdì 18 Gennaio 2013 16:49

^10 PUNTI PER IL CONTANTE LIBERO#http://www.contantelibero.it/documenti/10-punti-per-il-contante-libero/^ ===> ^FIRMA ORA la PETIZIONE#http://www.contantelibero.it/documenti/10-punti-per-il-contante-libero/^ (è un iniziativa a cui partecipano 83 blog e siti indipendenti) «Fino a che non diventeranno coscienti del loro potere, non saranno mai capaci di ribellarsi, e fino a che non si saranno liberati, non diventeranno mai coscienti del loro potere». (George Orwell, 1984) 10 Punti per Il Contante Libero (Il Manifesto in versione Short) 1- Eliminare o limitare il CONTANTE è un grave atto contro la libertà dei cittadini. 2- Eliminare o limitare il CONTANTE significa affidarsi a canali elettronici tenuti sotto controllo da poche entità che avrebbero in mano il monopolio dei mezzi di transazione finanziaria. La Moneta Elettronica è assolutamente lecita ed assai utile e comoda ma deve rimanere una Libera Scelta. 3-Eliminare o limitare il CONTANTE è un “regalo” alle Banche ed alla Finanza che guadagnano su tutti i pagamenti, salvo quelli in contanti. 4- Eliminare o limitare il CONTANTE significa colpire un MEZZO di pagamento semplice, efficace, poco costoso e uguale per tutti. Affidarsi ai canali elettronici significa altresì dover sottostare al pagamento di commissioni ad ogni atto di pagamento. 100 euro in contanti dopo 100 passaggi di mano sono sempre 100 euro. 100 euro elettronici dopo 100 passaggi sono diventati 45 euro. 55 euro sono “svaniti” per finire in mano a Banche&affini. 5- Eliminare o limitare il CONTANTE significa perdere la proprietà diretta e MATERIALE dei propri risparmi che diventano virtuali, sotto la tutela ed il controllo di terzi. E’ pertanto possibile, con un semplice click, impedirci di accedere alla nostra liquidità o di prelevare i nostri risparmi, che appartengono solo a noi ed a nessun altro. In tempi di Grande Crisi e di rischio Default questo punto è quanto mai vitale ed importante. 6- Eliminare o limitare il CONTANTE significa infliggere un durissimo colpo al nostro diritto alla PRIVACY. “L’occhio di una telecamera” ci spierebbe 24 ore su 24, rendendoci soggetti non solo ad un controllo pervasivo ma anche arbitrario, in balia alle imprevedibili evoluzioni socio-politiche della Storia. Immaginate se un domani questo potere finisse in mano ad un novello Hitler o Stalin, o peggio, ad un banchiere. 7- Eliminare o limitare il CONTANTE è contro la natura dell’uomo: otterrai solo un fiorente mercato nero. 8- Eliminare o limitare il CONTANTE come misura di Lotta all’Evasione è un’assurdità che nasconde i veri scopi dei promotori di questa “crociata”: il contante è un MEZZO ad ampia diffusione che solo marginalmente viene usato in modo illegale. La vera evasione passa attraverso ben altri canali, quasi tutti elettronici e sotto il controllo delle banche. 9- Invertendo lo slogan delle lobbies che vogliono eliminare il contante, possiamo affermare che “La difesa del contante è una vera e propria battaglia di civiltà” (e di libertà). 10- PER IMPEDIRE CHE AVVENGA L’ELIMINAZIONE DEL CONTANTE bisogna diffondere le nostre critiche razionali e far sentire il nostro grido di protesta e disapprovazione. Tutti dobbiamo sentirci coinvolti e partecipare. ===> ^FIRMA ORA la PETIZIONE#http://www.contantelibero.it/documenti/10-punti-per-il-contante-libero/^ (è un iniziativa a cui partecipano 83 blog e siti indipendenti)

 

  By: gianlini on Sabato 31 Dicembre 2011 10:59

31 - 12 - 2011 Muore Don Luigi Verzè proprio all'ultimo giorno utile...... MA non è che i MAya ci hanno ragione????

 

  By: alberta on Sabato 31 Dicembre 2011 03:09

C'è la sensazione che ci sia da fare dei soldi ora comprando BTP, con scadenze dai tre anni in su e anche, scusate la parolaccia, bonds bancari, obbligazioni di Banca Intesa, Banco Popolare e persino Unicredit e MPS. La logica è identica a quella del febbraio-marzo 2009, quando chi ha comprato bonds delle banche a quotazioni di 60 o 70 sia in America che in Europa ha fatto soldi perchè il Tesoro e la FED USA li avevano in pratica garantiti con soldi pubblici. Da marzo 2009 a fine 2009 i bonds delle banche tornarono tutti verso 100. __________________________________________ Concordo pienamente. Ci sono autentiche occasioni di Bond Bancari 3/5 anni max, che quotano incorporando, ai tassi attuali, degli haircut del 30/40% sul capitale+cedole. In sostanza hanno ancora aperta un’ interessante finestra rischio/rendimento. Il tutto chiaramente dovrà funzionare al max nei prossimi 3/6 mesi e, in caso positivo, i rendimenti su base annua, potrebbero essere molto molto consistenti. Esempio terra terra: Un Bond con scadenza 3 anni, che quota oggi 60/65, se andasse anche soltanto a 80/85, consentirebbe un gain percentuale, su base assoluta del 35/40%, ma se lo rapportiamo ad anno, potrebbe diventare doppio. Il rischio potrebbe essere limitato ad un ulteriore ribasso del 10/15% della quotazione, più probabilmente ad una situazione di invarianza, con oscillazioni pessimismo-ottimismo nelle quotazioni da qui a 3/6 mesi. In tal caso, ovviamente, l' investimento azionario, presumibilmente, potrebbe mediamente perdere anche ben più del doppio, nè credo che le materie prime, così pimpanti nel 2011, possano ripetere analoghe performance: anzi dai livelli sostenuti dove ora si trovano, Oil oppure Gold o Copper, potrebbero anche perdere un buon 20/25%, in caso di ulteriore avvitamento della crisi, per rifiuto di allargare il credito, e conseguente GDP negativo nei maggiori paesi Europei a fine 2012. Good Night and Good Luck ( per il prossimo anno ).

 

  By: hobi on Venerdì 30 Dicembre 2011 16:16

Sono assolutamente daccordo con lo spirito dell'articolo del Dott.Zibordi(i due concetti riportati qui sotto nelle frasi virgolettate sono state le "main issues " di molti miei post negli ultimi due anni). "Purtroppo andrebbe accoppiato con la cancellazione di buona parte del debito eccessivo accumulato." "La lobby e gli interessi finanziari, concentrati appunto nelle banche (e che pagano o assumono politici e alti funzionari...) non permettono di cancellare dei debiti. " Ma proprio perchè ho queste idee non mi faccio infinocchiare dalle BOE che dice di stampare perchè NON c'è moneta. Con un M1 ad oltre 500 miliardi di soli depositi in BCE l'affermazione è un po kafkiana. Il denaro non c'è solo per debitori cattivi ( stati e banche sul filo dell'insolvenza ). Lo stampaggio non è una misura di politica monetaria, come vorrebbero far credere, ma una scelta politica con l'utilizzo della moneta come schermo. Hobi