dollaro e inflazione spiegati

Re: dollaro e inflazione spiegati  

  By: lmwillys1 on Giovedì 02 Gennaio 2020 11:13

XTOL, Tuco ti sta chiedendo come pensi di vederti riconosciuta la tua proprietà privata senza uno stato ... 

Re: dollaro e inflazione spiegati  

  By: Tuco on Giovedì 02 Gennaio 2020 11:07

XTOL, se non siamo daccordo sugli assiomi di base, che senso ha stare a ragionare?

E' lo stato quello che ti garantisce diritti, una sanità gratuita, una protezione, dei confini, la proprietà privata.

Senza stato, para bellum...

Comunque, non stiamo nemmeno a discutere, senza assiomi di base in comune, è tempo perso.

SLAVA UKRAINII !

Re: dollaro e inflazione spiegati  

  By: XTOL on Giovedì 02 Gennaio 2020 11:03

Beh, se non è un approccio top-bottom pensare che il board di una banca centrale debba decidere il prezzo del denaro per centinaia di milioni di agenti economici, allora non lo è nemmeno la creazione secondo la bibbia!  :)
Alla radice delle ns opposte visioni rimane l'idea di cosa sia lo stato: per lei "lo stato siamo noi", per me è un'organizzazione che impone con la forza il controllo su un territorio. Inevitabilmente ne conseguono considerazioni molto, molto diverse.
 

Re: dollaro e inflazione spiegati  

  By: hobi50 on Giovedì 02 Gennaio 2020 03:46

L'approccio Keynes/Minsky non è un approccio top/bottom ma un approccio di necessità.

Bene o male esiste uno stato che ,fra l'altro,dovrebbe essere espressione della volontà popolare e pure "padrone " della moneta legale.

Perche' mai ,in particolari circostanze economiche,lo stato non dovrebbe essere anche un'agente economico (Keynes)?

E perché mai quando il sistema bancario ,che è il più efficiente creatore di moneta,entrasse in crisi il " big state " e la " big Bank (alias la banca centrale ) non dovrebbero intervenire nella gestione delle crisi finanziarie (Minsky) ?

Personalmente penso che questo approccio sia molto laico.

 

hobi


 Last edited by: hobi50 on Giovedì 02 Gennaio 2020 06:05, edited 1 time in total.

Re: dollaro e inflazione spiegati  

  By: XTOL on Mercoledì 01 Gennaio 2020 15:54

Hobi, secondo me, siete in contraddizione.
Vedo di spiegarmi. 
L'approccio che preferite è evidentemente quello top-bottom: keynes/minsky, cioè il potere centrale che impedisce le recessioni/crisi intervenendo nell'economia con politiche anticicliche.
Ma aspettarsi da questo approccio che vengano difesi i ceti deboli o che si eviti la polarizzazione della ricchezza è come aspettarsi di essere scaldati dalla luna.


La sua affermazione "i prezzi di cessione della moneta sarebbero i prezzi del monopolista" non la capisco: un monopolista del risparmio? e perchè dovrebbe formarsi?
Semplicemente il tasso d'interesse verrebbe deciso dal mercato e si eviterebbe di tenere in vita aziende (e stati) zombie che -quelli sì!- fanno soffrire l'economia!

Re: dollaro e inflazione spiegati  

  By: lmwillys1 on Mercoledì 01 Gennaio 2020 09:14

Uillie, non bestemmiare, la differenza tra me e te è immensa.

tu sai qual'è il bene comune, io non credo nemmeno che esista

tu sai come sarà il clima tra 10 anni, io credo che nessun umano ne possa avere nemmeno una vaga idea

tu vuoi adeguare (=modificare) gli umani alle tue convinzioni, io non ho convinzioni

vedi un po' tu quanto ci assomigliamo....

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il bene comune è non inquinare il pianeta, non consumare ogni anno più di quello che il pianeta produce, ecc. ... sul fatto che tu non abbia convinzioni dalla quantità e tenore dei tuoi post non si direbbe, lascio perdere

 

 

 

 

 

 

 

'

In una società SENZA moneta i rapporti economici che legano i singoli attori sarebbero rapporti di fornitura .

È evidente quanto ciò sia inefficiente visto che non necessariamente le due controparti di un negozio economico si conoscono.

O,peggio ancora,pur conoscendosi ,il creditore potrebbe non fidarsi del debitore.'

in una società comunista tecnologica dove vige impera l'ECONOMIA BASATA SULLE RISORSE dove tutto è frutto di macchine e non esiste la proprietà privata ovviamente non esistono di conseguenza il denaro e lo stesso concetto di 'creditore' o 'debitore' , non esiste il concetto di debito o servitù come il denaro o il concetto di scambio-permuta, TUTTO è PATRIMONIO COMUNE .... ho messo milioni di volte il sito del venus-project, bisognerebbe leggerlo almeno una volta

la società che prevedo si instaurerà DEFINITIVAMENTE spero entro un decennio è questa

https://wiki.p2pfoundation.net/Resource-Based_Economy

Re: dollaro e inflazione spiegati  

  By: hobi50 on Mercoledì 01 Gennaio 2020 07:51

Anti mi ha preceduto.

Ma è meglio continuare con L e parole di Xtol...che scrive  : " una moneta inelastica come quantità vedrebbe il suo valore adeguarsi alla quantità dei beni commerciati ".

E fin qui siamo d'accordo.

Ma l'assunto salta nel momento in cui un qualche possessore della moneta " commodity " tesaurizza : comportamento assolutamente razionale ed analogo a quello di qualunque possessore di una commodity che decide quando cedere il suo bene.

In pratica è fuorviante parlare di equilibrio teorico quando uno dei due agenti nel processo creditizio ha il potere di cedere o meno il bene moneta che è essenziale .

Quindi i prezzi di cessione della moneta sarebbero i prezzi del monopolista e l'economia ne soffrirebbe.

Infine direi che la critica austriaca ai malinvestimenti in un regime fiat è corretta ma non lo è la  soluzione basata sulla moneta commodity.

Anche Minsky ha criticato la moneta fiat con la sua teoria della cosiddetta " financial  instability " ma propone ,come soluzione nelle crisi,un intervento correttivo congiunto dello Stato e della Banca Centrale .

Qualcosa di molto più concreto rispetto alla moneta " commodity " che ,a mio modesto avviso ,non è proprio in grado di funzionare.

 

Hobi


 Last edited by: hobi50 on Mercoledì 01 Gennaio 2020 09:32, edited 3 times in total.

Re: dollaro e inflazione spiegati  

  By: XTOL on Martedì 31 Dicembre 2019 16:43

quanto è grande la comunità non conta niente.

il valore del bene-moneta equivarrebbe sempre e comunque al valore dei beni in commercio

risultato? se vuoi entrare in possesso di un bene, ti privi della quantità di denaro equivalente.

se vuoi accumulare denaro: o cedi qcs che produci o investi quello che hai.

eliminare l'elasticità del bene-moneta semplicemente ridurrrebbe l'ampiezza dei cicli economici (e un comunista dovrebbe avere ben chiaro chi è che subisce i danni più gravi nelle recessioni)

Re: dollaro e inflazione spiegati  

  By: antitrader on Martedì 31 Dicembre 2019 16:01

Facciamo un gioco,

perndiamo la tua piccola comunita' felice e festante, ognuno ha il suo gruzzoletto

che si apprezza nottetempo.

Risultato? Nessuno fa piu' un cazzzz, e chi glielo fa fare visto che ogni mattina

trova il salario sotto al cuscino?

In un'economia sana il possesso di liquidita' deve avere un costo, e, anche se

compri titoli di stato di un paese sicuro, devi prendere meno dell'inflazione,

CI DEVI PERDERE, se vuoi guadagnare pigli il malloppo e lo usi per mettere

su un pollaio, oppure rischi l'osso del collo sui mercati finanziari.

 

Re: dollaro e inflazione spiegati  

  By: XTOL on Martedì 31 Dicembre 2019 15:43

il sogno di pc anti invece è il ritorno del baffone.

complimenti


 Last edited by: XTOL on Martedì 31 Dicembre 2019 15:44, edited 1 time in total.

Re: dollaro e inflazione spiegati  

  By: antitrader on Martedì 31 Dicembre 2019 15:41

Tuco,

il sogno proibito de nostro amico Xtol e' quello di mettere le banconote sotto al cuscino

e ogni mattina si sveglia e valgono di piu'.

Insomma il parassitismo piu' bieco, almeno chi sfrutta la Gloriosa Classe qualcosa

rischia anche di suo.

 

Re: dollaro e inflazione spiegati  

  By: XTOL on Martedì 31 Dicembre 2019 15:32

ti contraddici in 4 righe:

se la moneta venisse tesaurizzata (cioè nascosta nel materasso) non cambierebbe nulla.

quella circolante si adeguerebbe alle condizioni, ma i palloni gonfiati come te (che magari leggono quello che ho riportato ma non possono capirlo) hanno sempre la loro ricettina in tasca per sistemare il mondo.

 

“Quando uno considera quanto un piccolo difetto di un ragionamento possa distruggere un’intera elaborata analisi, risulta davvero sbalorditivo pretendere che degli intellettuali inventino politiche sociali che possano reggere al confronto con quanto emerge dall’interazione sistemica di milioni di altri esseri umani, esseri umani che costantemente si adattano alle conseguenze che riflettono a loro volta le preferenze rivelate degli altri così come delle opportunità mutevoli e dei vincoli della tecnologia”. Chiosa Boudreaux: “Mai furono dette o scritte parole più veritiere di queste. Tuttavia gli intellettuali continuano a scambiare la loro capacità di creare elaborati modelli astratti – i quali dovrebbero riflettere la realtà sociale o economica, come il sistema di equazioni simultanee degli economisti che descrive l’Equilibrio economico generale – con la capacità di manipolare la società o l’economia in modo da migliorarle. Questo errore è quello che Hayek chiamava ‘la presunzione fatale’.

Tale presunzione, tuttavia, è tipicamente fatale soltanto per le persone comuni; non invece per gli intellettuali che amano l’ingegneria sociale. I modelli di questi intellettuali, così elaborati e imponenti su carta – e la loro presunzione che li porta a servirsi di tali modelli per elaborare politiche pubbliche – fanno ottenere loro cattedre, riconoscimenti, attenzione senza critiche (e spesso uno spazio in cui scrivere) da parte del New York Times, generosi compensi come consulenti presso governi e organizzazioni non governative, infine inebrianti posizioni a corte presso i politici. Noialtri siamo pedine che vengono strattonate, tirate e spinte in giro da politici che emettono diktat e burocrati che adulano gli intellettuali usando i loro modelli accademici come scusa per tutte le spinte, le tirate e gli strattonamenti”. Boudreaux sottolinea, prendendo di mira i teorici del “nudging” à la Cass Sunstein, che etichettare tutto ciò come “spinte gentili” non cambia la realtà: “Siamo di fronte all’uso della forza da parte dello stato. Un maiale non diventa più carino se viene imbellettato di rossetto”. In conclusione, “gli intellettuali desiderano provare la sensazione di essere influenti; i politici desiderano il potere; e coloro che sono spinti, tirati e strattonati sono, tristemente, più che altro alla ricerca della comprensione di ciò che stanno subendo”.​

Re: dollaro e inflazione spiegati  

  By: Tuco on Martedì 31 Dicembre 2019 15:30

Glielo spieghiamo da tanto a Xtol ( e a tutti gli Austeriaci ), ma, nada de nada...

SLAVA UKRAINII !

Re: dollaro e inflazione spiegati  

  By: antitrader on Martedì 31 Dicembre 2019 15:26

"Una moneta inelastica come quantità vedrebbe il suo valore adeguarsi automaticamente alla quantità dei beni commerciati."


Che boiata!

Cosi' la moneta verrebbe tesauruzzata da pochi e saremmo  tutti con le pezze al cul.

Che poi e' quello che sta avvenendo, e' bastata l'inflazione a 0 (ZERO) ed ecco

che gli ltalieni lasciano 1500 miliardi sui cc a fare un tubo (almeno se li giocassero in borsa).

Nel capitalismo l'inflazione e' un potente propellente allo sviluppo, certo non deve andare

al 20%, ma se la mandi a zero moltiplichi i pezzaculisti disoccupati in misura esponenziale.

Il profitto piu' insano e' proprio quello che deriva dl semplice possesso di soldi.

 

 

Re: dollaro e inflazione spiegati  

  By: XTOL on Martedì 31 Dicembre 2019 15:12

non possono essere limitati da una quantità FISSA di moneta ,COMUNQUE DETERMINATA,altrimenti verrebbe penalizzato lo sviluppo di un'economia.

 

Hobi, questa è una sua teoria (condivisa da montagne di economisti), ma non è una verità rivelata.

Una moneta inelastica come quantità vedrebbe il suo valore adeguarsi automaticamente alla quantità dei beni commerciati.

Purtroppo questa teoria cozza frontalmente contro il bisogno del potere politico ed economico di "gestire" (=guadagnare dalla gestione) il denaro.

Più il sistema sbatte contro le proprie inadeguatezze, più potere richiede, più nascono strambe teorie salvifiche.

Come dice il saggio: lo stato è l'unica organizzazione che più fallisce, più s'ingrossa.

La moneta bancaria, per quanto più (teoricamente) seria di quella statale, non è la soluzione.

 

Uillie, non bestemmiare, la differenza tra me e te è immensa.

tu sai qual'è il bene comune, io non credo nemmeno che esista

tu sai come sarà il clima tra 10 anni, io credo che nessun umano ne possa avere nemmeno una vaga idea

tu vuoi adeguare (=modificare) gli umani alle tue convinzioni, io non ho convinzioni

vedi un po' tu quanto ci assomigliamo....