I GESTORI....I PF.......

 

  By: GZ on Martedì 15 Novembre 2005 22:35

Yes ma non puoi pubblicizzarlo in Italia

 

  By: alcontes1 on Martedì 15 Novembre 2005 21:32

Ma in USA un cittadino straniero non puo avviare una società di gestione dopo aver conseguito la licenza di cta?

 

  By: GZ on Martedì 15 Novembre 2005 20:24

La legislazione è complicata come sempre, ma alla fine ci sono diverse forme legali. Quello che non è legale è la PROMOZIONE e la RACCOLTA ai fini della gestione del risparmio, cioè deve rimanere nella forma degli accordi tra privati

 

  By: polipolio on Martedì 15 Novembre 2005 20:04

"L'Italia è piena di gente che fa queste cose in modo informale e ci sono tanti arrangiamenti grazie al trading online che rende tutto anonimo" Sì, ma non è lecito.

 

  By: GZ on Martedì 15 Novembre 2005 19:50

L'Italia è piena di gente che fa queste cose in modo informale e ci sono tanti arrangiamenti grazie al trading online che rende tutto anonimo dico solo che non è data la possibilità di organizzarli e promuoverli pubblicamente, incluso tramite l'utilizzo di un sito web ed è un peccato perchè uno potrebbe pubblicare spesso sul sito quello che sta facendo e persino discutere commenti e critiche tramite forum rendendo la cosa più efficiente e trasparente Comunque oggi sono un poco malato e stavo leggendo l'intervista al gestore che ha maneggiato 20 miliardi di $ per l'università di Yale rendendo di media un 17.4% annuale (ci si domanda perchè chiedano agli studenti di pagare una retta) ^Come spiega questo#www.cobraf.com/forumf/topic.asp?topic_id=5226&reply_id=56335^ signore se investi in azioni devi però avere un orizzonte temporale, in qualche modo devi fidarti. Senza una struttura legale formale sei soggetto a diversi problemi, cioè la gente vuole uscire quando vai male ed entrare quando vai bene. Leggere questo che lo spiega meglio.

 

  By: polipolio on Martedì 15 Novembre 2005 19:46

Scusate se mi permetto, ma l'unico modo serio è quello di mettere su un fondo chiuso o una sicav. Fuori di ciò il meglio è il sistema zibordiano, che pure è quasi border line, dato che si potrebbe intendere che dia consigli di acquisto ecc. mentre lui si limita a indicare cosa farebbe lui con i suoi soldi. L'unica altra è un conto con IWBank cointestato, sul quale si paga il 12.5% di capital gain. Questo però non consente né un'operatività in nome e per conto, né, a fortiori, una remunerazione per il cointestatario più attivo. Quasi qualunque soluzione offshore home made è o illegale o molto costosa oppure è la versione estera di quella appena detta ma non dà vantaggi, solo problemi. La S.r.l. oltre essere come dice Gian del tutto sconveniente dal punto di vista fiscale avrebbe, come minimo, seri problemi sull'oggetto sociale, anche perché altrimenti sarebbe un modo semplice di eludere la normativa sulle SGR-Sicav-Fondi.

 

  By: carlog on Martedì 15 Novembre 2005 19:24

In Italia dici che non e' possibile ... ma all'estero ? se non sbaglio tu sei anche cittadino USA, e quindi: - che limiti avresti ad attivare un fund all'estero ? - e che limiti ci sarebbero a comprarlo dall'Italia ?

 

  By: GZ on Martedì 15 Novembre 2005 19:16

Per quanto possa sembra strano questo tipo di attività non è legale in Italia per chi non è soggetto autorizzato, ma non solo questo. La pubblicità su siti internet di qualunque genere è vietata e anche utilizzare dei forum sul web con il proprio nome e cognome per promuoverla e proporla è in teoria perseguibile

 

  By: Andrea on Martedì 15 Novembre 2005 19:11

Siamo in 50. Cacciamo fuori 500.00 euro a cranio. Zibordi non ci mette niente. Però gli diamo 20.000 euro al mese e l'x% degli utili. LUI gestisce l'account. Se è bravo e onesto ci guadagniamo tutti. Se è onesto e brocco dopo un po' smettiamo e di dividiamo quanto resta. Se è disonesto ci frega tutti il giorno dopo, bravo o brocco che sia. Era questo che intendevo. Anche io, pour parler.

 

  By: gianlini on Martedì 15 Novembre 2005 19:05

andrea non ho capito se sono io a dovermi fidare di te, o tu di me, o noi tutti di zibordi... cioè lo scopo è quello di far gestire ad altri i ns soldi, o è quello di gestire "noi" soldi di terzi? PS trattasi sempre di pour parler,

 

  By: Andrea on Martedì 15 Novembre 2005 18:57

Gianlini : numeri e forme erano assolutamente casuali, tanto per sostenere un esempio. E' ovvio che non si mette in piedi una cosa simile per amministrare 350.000 euro ... e non si fa nemmeno una S.r.l. in corso Magenta, dal momento che ci si può incorporare in posti più convenienti rimanendo seduti alla propria scrivania ... Zibordi : certo. Pensavo però più a una situazione di gestione di fondo chiuso, riservato ad amici. Anche perché vendere quote = vendere equity (con annessi e connessi, mica divertenti) ergo deve essere un gruppo piccolo, affiatato, ecc. ecc. E che mica dovrebbe farsi pubblicità ... Altrimenti ci si apre l'account come gruppo di amici investitori su E*Trade, uno solo lo gestisce e tutti si fidano ... che è sommerso ma non troppo ...

 

  By: gianlini on Martedì 15 Novembre 2005 18:56

una srl paga un 33 % di IRES + 4,25 di IRAP + 10.000 euri l'anno per stare in piedi uno potrebbe creare un hedge fund in Dubai, e pubblicizzarlo da lì poi però devi avere solo clienti impiegati e spazzini, perchè altrimenti movimenti di denaro verso località off-shore possono risultare pericolosi per chi ha magari un'attività in proprio o fa il libero professionista ma per ottenere di gestire 10-15-20 milioni di euro, difficile credere che basti una pubblicità su un sito e non si debba fare attività di proselitismo sul territorio, e a quel punto come dice Zibordi, Consob e Bankitalia ti verrebbero a pescare

 

  By: GZ on Martedì 15 Novembre 2005 18:21

Qui si entra nelle questioni legali e fiscali i) Non ho mai esplorato a fondo questa strada, ma ad esempio se operi come SRL di colpo perdi il beneficio fiscale di pagare solo il 12% sui guadagni in conto capitale e ti ritrovi a pagare il 39% o quello che è l'ultima aliquota che oggi si applica alle SRL (supponendo di avere ovviamente un utile) addirittura ti ritrovi a pagare sul 40% mentre molti fondi, GPF, Sicav oggi usano il domicilio in Irlanda o Lussemburgo per non pagare quasi niente e ovviamente la grande maggioranza delle gestioni tipo hedge funds non pagano niente perchè sono direttamente in paradisi fiscali (Soros non ha mai pagato una lira di tasse...) ii) in secondo luogo anche supponendo di pagare le aliquote di qualunque attività industriale non puoi pubblicizzare e fare qualunque attività commerciale e promozionale, non puoi indicarlo sul sito o mettere pubblicità sui giornali, perchè ricadi sotto la PROMOZIONE DEL GESTIONE del pubblico RISPARMIO. Ti esporresti quindi ad aliquote che nessun altro nel risparmio gestito paga e in più comunque la Consob e Bankitalia non ti consentirebbero in nessun modo di fare pubblicità alla tua attività, di promuoverla pubblicamente e quindi di raccogliere soldi in modo sistematico (se non ovviamente in privato). Insomma c'è un motivo per cui i 500 miliardi di rispamrio gestito in Italia sono tutti in mano a circa venti banche italiane (con qualche joint-venture con banche estere) no ? Tanta gente sarebbe interessata a lavorare in un settore dove se guadagni vieni pagato e se perdi pure... iii) è chiaro che se uno rinuncia alla pubblicizzazione e promozione dell'attività di gestione esistono comunque arrangiamenti informali che tanta gente adotta, ma parliamo di "economia sommersa" allora

 

  By: gianlini on Martedì 15 Novembre 2005 18:15

andrea, io credo che a meno di non puntare a gestire almeno 25 volte il proprio patrimonio, non ne valga la pena. se io ho 200.000 euro miei, e sono un buon trader diciamo che posso guadagnare in media 30.000 euro, da cui detraggo un 12,5 % di capital gain, 1000 euro fra connessione internet, abbonamento cobraf e post-it su cui scrivo quello che faccio. Porto a casa, netti 25.250 euri. Escludendo la S.r.l. (del tutto sconveniente dal punto di vista fiscale) e pensando di costituire una società off-shore, devo cmq percepire da questa società, come gestore, lordi almeno 40.000 euri (15.000 li pago di irpef). Con una formula 2 + 20 (2 % sul gestito + 20 % diciamo se faccio meglio del 10 % l'anno), vuol dire che la mia attività deve gestire almeno 1.500.000 euri, sempre che ottenga un 15 % lordo di profit, il che è più difficile che con 200.000 euri. Questo per avere uno stesso risultato finale. Se voglio che la burocrazia collegata sia giustificata, oltre alle possibili complicazioni dovute a clienti e fisco, devo pensare di voler guadagnare almeno 3 volte tanto, no? quindi la cifra da gestire deve essere almeno di 5.000.000 di euri

 

  By: Andrea on Martedì 15 Novembre 2005 17:19

L'argomento mi incuriosisce, mi perdoni quindi, caro Zibordi, se Le faccio perdere tempo. Ero a conoscenza del problema, anche per averlo (di striscio) vissuto quando un conoscente ci provò, senza conoscere la famiglia Sella ... e fu sopraffatto dalla mole di lavoro, autorizzazioni, ecc. da richiedere. Mi sono sempre chiesto pertanto se una persona come Lei non potrebbe costituire, che sò, una S.r.l. con Polipolio, Gianlini e XTOL. Loro versano al momento della costituzione 100.000 euro a cranio, Lei solo 50.000 (si sà, il gestore vuole incentivato) ma tutti avete il 25% dell'equity. Poi si stabilisce anche che Lei percepisce un emolumento, in qualità di amministratore unico, di tot all'anno e quello che rimane ve lo dividete ... Ovvio ... c'è un enorme overhead e molte altre distrazioni/sf**he ... ma per un gruppo affiatato potrebbe essere l'hedge fund de noartri, o no?